La Protesta (Argentina): differenze tra le versioni

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'''''La Protesta''''' (inizialmente '''''La Protesta Humana''''') è un giornale che diffonde il pensiero [[anarchico]] classico in [[Argentina]], storicamente il più importante organo giornalistico dell'[[anarchismo argentino]]. Per un certo periodo ha rappresentato una voce non ufficiale della [[Federación Obrera Regional Argentina]] ([[FORA]]), il cui organo ''[[La organización obrera]]'' è apparso meno regolarmente per passare poi nelle mani di diverse correnti del [[movimento anarchico argentino]].
[[File:La Protesta Humana.png|miniatura|500px|Primo numero de ''La Protesta Humana'' del [[13 giugno]] [[1897]].]]
'''''La Protesta''''' (dal [[1897]] al [[1903]] '''''La Protesta Humana''''') è un giornale che diffonde il pensiero [[anarchico]] classico in [[Argentina]], storicamente il più importante organo giornalistico dell'[[anarchismo argentino]].  
 
Tra i direttori: [[Gregorio Inglán Lafarga]] ([[1897]]-[[1902]]), [[Elam Ravel]] ([[1902]]-[[1904]]), [[Alberto Ghiraldo]] ([[1904]]-[[1906]]) e [[Juan Creaghe]] (dal [[1907]]).
 
Per un certo periodo ha rappresentato una voce non ufficiale della [[Federación Obrera Regional Argentina]] ([[FORA]]), il cui organo ''[[La organización obrera]]'' è apparso meno regolarmente per passare poi nelle mani di diverse correnti del [[movimento anarchico argentino]].


Alle pagine de ''La Protesta'' hanno collaborato penne illustri come quelle di [[Mariano Cortés]], [[José Prat]], [[Eduardo Gilimón]], [[Emilio Arana]], [[Pietro Gori]], [[Antoni Pellicer i Paraire]], [[Juan Creaghe]], [[Alberto Ghiraldo]], [[Florencio Sánchez]], [[José de Maturana]], [[Elam Ravel]], [[Francisco Berri]], [[Garcia Balsas]], [[Antonio Loredo]], [[Federico Gutierrez]], [[Diego Abad de Santillán]], [[Emilio López Arango]], [[Rodolfo González Pacheco]] e [[Ricardo Flores Magón]].
Alle pagine de ''La Protesta'' hanno collaborato penne illustri come quelle di [[Mariano Cortés]], [[José Prat]], [[Eduardo Gilimón]], [[Emilio Arana]], [[Pietro Gori]], [[Antoni Pellicer i Paraire]], [[Juan Creaghe]], [[Alberto Ghiraldo]], [[Florencio Sánchez]], [[José de Maturana]], [[Elam Ravel]], [[Francisco Berri]], [[Garcia Balsas]], [[Antonio Loredo]], [[Federico Gutierrez]], [[Diego Abad de Santillán]], [[Emilio López Arango]], [[Rodolfo González Pacheco]] e [[Ricardo Flores Magón]].
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Nel suo primo anno, ''La Protesta Humana'' affrontò molte questioni europee ed fu attiva nella pubblicazione di opere ed opuscoli. La maggior parte degli articoli erano copie e traduzioni della stampa [[anarchica]] europea. Uno spazio notevole fu dedicato alle rassegne del lavoro del [[movimento anarchico spagnolo]].
Nel suo primo anno, ''La Protesta Humana'' affrontò molte questioni europee ed fu attiva nella pubblicazione di opere ed opuscoli. La maggior parte degli articoli erano copie e traduzioni della stampa [[anarchica]] europea. Uno spazio notevole fu dedicato alle rassegne del lavoro del [[movimento anarchico spagnolo]].


=== Un lungo cammino ===
=== Il lungo cammino de ''La Protesta'' ===
[[File:LaProtesta2.jpg|miniatura|500px|[[7 novembre]] [[1903]]: ''La Protesta Humana'' diventa ''La Protesta'']]
Il giornale svolse un ruolo notevole nello sviluppo dell'[[anarchismo]] (soprattutto dell'[[anarco-sindacalismo]]) in [[Argentina]], nel rafforzamento della linea "[[organizzativa]]" e nell'aumento della partecipazione diretta alle attività dei sindacati. Con lo sviluppo economico-culturale argentino e il rafforzamento del proletariato urbano si manifestarono conflitti sindacali che dettero il via alla formazione di società di resistenza combattiva.
Il giornale svolse un ruolo notevole nello sviluppo dell'[[anarchismo]] (soprattutto dell'[[anarco-sindacalismo]]) in [[Argentina]], nel rafforzamento della linea "[[organizzativa]]" e nell'aumento della partecipazione diretta alle attività dei sindacati. Con lo sviluppo economico-culturale argentino e il rafforzamento del proletariato urbano si manifestarono conflitti sindacali che dettero il via alla formazione di società di resistenza combattiva.


Nei suoi primi giorni ''La Protesta Humana'' era un quindicinale, poi alternò le vesti di settimanale e quindicinale per diversi anni, fino al [[1° aprile]] [[1904]], quando divenne quotidiano. Il giornale intervenne attivamente nelle lotte operaie dell'epoca.  
Nei suoi primi giorni ''La Protesta Humana'' era un quindicinale, poi alternò le vesti di settimanale e quindicinale per diversi anni, fino al [[1° aprile]] [[1904]], quando divenne quotidiano. Il giornale intervenne attivamente nelle lotte operaie dell'epoca.  


Un [[anarchico]] catalano, soprannominato [[Torrens Ros]], che trascorse parte della sua vita in prigione in [[Spagna]], deportato, arrivò al porto di Buenos Aires il [[24 dicembre]] [[1897]], con la sua compagna e un giovane figlio. Le autorità per l'immigrazione permisero l'ingresso solo ai suoi parenti ed espulserò [[Torrens Ros]]. ''La Protesta Humana'', venuta a sapere dell'espulsione, organizzò con successo una campagna per il rientro dell'esiliato.
Un [[anarchico]] catalano, soprannominato [[Torrens Ros]], che trascorse parte della sua vita in prigione in [[Spagna]], deportato, arrivò al porto di Buenos Aires il [[24 dicembre]] [[1897]] con la sua compagna e un giovane figlio. Le autorità per l'immigrazione permisero l'ingresso solo ai suoi parenti ed espulsero [[Torrens Ros]]. ''La Protesta Humana'', venuta a sapere dell'espulsione, organizzò con successo una campagna per il rientro dell'esiliato.


L'atmosfera tranquilla che regnò in [[Argentina]] fino al [[1900]] - la quale rese possibile la libertà di azione, organizzazione ed espressione per gli [[anarchici]] - contribuì anche alla posizione sfavorevole assunta da ''La Protesta Humana'' verso la [[propaganda col fatto]] [[anarco-individualista|individualista]]. Un segno di ciò fu il posto straordinario assegnato agli articoli dall'[[anarchico]] spagnolo [[Ricardo Mella]].
L'atmosfera tranquilla che regnò in [[Argentina]] fino al [[1900]] - la quale rese possibile la libertà di azione, organizzazione ed espressione per gli [[anarchici]] - contribuì anche alla posizione sfavorevole assunta da ''La Protesta Humana'' verso la [[propaganda col fatto]] [[anarco-individualista|individualista]]. Un segno di ciò fu il posto straordinario assegnato agli articoli dall'[[anarchico]] spagnolo [[Ricardo Mella]].
 
[[File:MF.jpg|miniatura|250px|Il ''[[Martín Fierro]]'', supplemento de ''La Protesta'' dal [[17 ottobre]] [[1903]].]]
A partire dal novembre del [[1900]] venne pubblicata su ''La Protesta Humana'' una serie di articoli sul tema dell'"organizzazione dei lavoratori", firmati da [[Antonio Pellicer Paraire]], considerata il più grande contributo teorico di uno spagnolo all'[[anarchismo]].  
A partire dal novembre del [[1900]] venne pubblicata su ''La Protesta Humana'' una serie di articoli sul tema dell'"organizzazione dei lavoratori", firmati da [[Antonio Pellicer Paraire]], considerata il più grande contributo teorico di uno spagnolo all'[[anarchismo]].  


Nel [[1902]], con l'apparizione della legge sulla residenza, le sue drammatiche conseguenze persecutorie per il movimento libertario e la soffocante pressione della [[polizia]] sugli [[anarchici]] locali, vi fu l'espulsione di molti militanti stranieri, fatto che colpì gravemente diverse penne de ''La Protesta Humana''. Alle persecuzioni si aggiunsero le difficoltà economiche di una casa editrice che viveva grazie all'abbonamento dei suoi militanti.
Nel [[1902]], con l'apparizione della legge sulla residenza, le sue drammatiche conseguenze persecutorie per il movimento libertario e la soffocante pressione della [[polizia]] sugli [[anarchici]] locali, vi fu l'espulsione di molti militanti stranieri, fatto che colpì gravemente diverse penne de ''La Protesta Humana''. Alle persecuzioni si aggiunsero le difficoltà economiche di una casa editrice che viveva grazie all'abbonamento dei suoi militanti.
[[File:LaProtesta1911.jpg|miniatura|left|400px|Alcuni compagni mostrano copie de ''La Protesta'' durante un meeting sindacale anarchico ([[1911]]).]]
Nell'agosto del [[1903]] fu lanciata una campagna per espandere la distrubuzione, abbassando il prezzo della copia prima a 5 e poi a 2 centesimi e invitando i compagni a venderla nei quartieri. Il secondo passo nella strategia di diffusione fu semplificare il nome del giornale, probabilmente per rendere più facile la pubblicità per le strade, imitando il suo principale concorrente nel campo dei lettori ribelli, il quotidiano [[socialista]] ''La Vanguardia''. ''La Protesta Humana'' venne così chiamata '''''La Protesta''''' ([[7 novembre]] [[1903]]). Nel marzo del [[1904]] la redazione e la tipografia furono spostate in via Córdoba 359. Il [[1° aprile]] [[1904]] il giornale divenne quotidiano e raggiunse la massima diffusione nella sua storia: di 100.000 copie. Ad agosto subentrò alla direzione lo scrittore e avvocato [[Alberto Ghiraldo]]. Dal [[17 ottobre]] dello stesso anno, come supplemento settimanale culturale, venne allegata la rivista ''[[Martín Fierro]]'', anch'essa diretta da [[Alberto Ghiraldo|Ghiraldo]].
Intorno al febbraio del [[1905]], i laboratori de ''La Protesta'' furono temporaneamente chiusi a causa dello stato d'assedio seguito alla Rivoluzione del [[1905]]. Dal [[1908]] pubblicò un supplemento speciale con una selezione di materiale letterario e politico-ideologico di alto livello intellettuale. Nello stesso anno, ''La Protesta'' fu nuovamente attaccata, data alle fiamme e temporaneamente chiusa. Nel [[1910]], però, raggiunse il suo apice, diventando l'unico [[giornale anarchico]] al mondo a pubblicare contemporaneamente un pomeridiano: ''[[La Batalla]]''. Ancora una volta i suoi laboratori vennero perquisiti e la pubblicazione venne chiusa. Nel [[1913]] ''La Protesta'' riaprì i battenti. Nel [[1919]] ebbe una tiratura di 15.000 copie. Durante il decennio successivo prese parte ad accesi dibattiti al centro del movimento [[anarchico]], schierandosi con la tendenza [[organizzativa]], [[specifista]] e antiterroristica, a discapito dell'[[antiorganizzazione]], non [[specifista]], guidata dal gruppo di [[anarchici]] attorno al periodico ''[[La Antorcha]]''.
Sebbene abbia subito diverse interruzioni a causa del declino dell'influenza dell'[[anarchismo]] nel movimento operaio argentino, ''La Protesta'' continua le pubblicazioni fino ad oggi.
==Voci correlate==
*[[Stampa anarchica]]
*[[Il movimento anarchico in Argentina]]


Nell'agosto del [[1903]] fu lanciata una campagna per espandere la distrubuzione, abbassando il prezzo della copia prima a 5 e poi a 2 centesimi e invitando i compagni a venderla nei quartieri. Il secondo passo nella strategia di diffusione fu semplificare il nome del giornale, probabilmente per rendere più facile la pubblicità per le strade, imitando il suo principale concorrente nel campo dei lettori ribelli, il quotidiano [[socialista]] ''La Vanguardia''. ''La Protesta Humana'' venne così chiamata '''''La Protesta'''''. Nel marzo del [[1904]] la redazione e la tipografia furono spostate in via Córdoba 359. Il [[1° aprile]] [[1904]] il giornale divenne quotidiano e raggiunse la massima diffusione nella sua storia: di 100.000 copie. Ad agosto subentrò alla direzione lo scrittore e avvocato [[Alberto Ghiraldo]]. Nell'ottobre dello stesso anno, come supplemento settimanale culturale, vienne allegata la rivista ''[[Martín Fierro]]'', anch'essa diretta da [[Alberto Ghiraldo|Ghiraldo]].
== Collegamenti esterni ==
*[http://americalee.cedinci.org/portfolio-items/la-protesta/ Collezione dei numeri de ''La Protesta'']
*[http://americalee.cedinci.org/portfolio-items/la-protesta-suplementos/ Collezione dei supplementi de ''La Protesta'']  
*[http://americalee.cedinci.org/portfolio-items/martin-fierro/ Collezione dei numeri del ''Martín Fierro'']


Intorno al febbraio del [[1905]], i laboratori de ''La Protesta'' furono temporaneamente chiusi a causa dello stato d'assedio seguito alla Rivoluzione del [[1905]]. Dal [[1908]] in poi, pubblicò un supplemento speciale con una selezione di materiale letterario e politico-ideologico di alto livello intellettuale. Nello stesso anno, ''La Protesta'' fu nuovamente attaccata, data alle fiamme e temporaneamente chiusa. Nel [[1910]], però, ''La Protesta'' raggiunse il suo apice, diventando l'unico [[giornale anarchico]] al mondo a pubblicare contemporaneamente un pomeridiano: ''[[La Batalla]]''. Ancora una volta i suoi laboratori vennero perquisiti e la pubblicazione venne chiusa. Nel [[1913]] la pubblicazione fu ripresa. Nel [[1919]] ebbe una tiratura di 15.000 copie. Durante il decennio successivo prese parte ad accesi dibattiti al centro del movimento [[anarchico]], schierandosi con la tendenza [[organizzativa]], specifica e antiterroristica, a discapito dell'[[antiorganizzazone]], non specificista, guidata dal gruppo di [[anarchici]] attorno al periodico ''[[La Antorcha]]''.
==Collegamenti esterni==
*[https://lidiap.ficedl.info/#protesta I numeri de ''La Protesta'' sulla ''Lidiap'' - ''List of digitized anarchist periodicals'']


Sebbene abbia subito diverse interruzioni a causa del declino dell'influenza dell'[[anarchismo]] nel movimento operaio argentino, ''La Protesta'' continua ad essere pubblicata fino ad oggi.
[[Categoria:Stampa anarchica]]
[[Categoria:Anarchismo in Argentina]]
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