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[[File:Aurora.jpg|miniatura|500px|Testata del primo numero de ''L'Aurora'' (Paterson, sabato [[16 settembre]] [[1899]].]] | [[File:Aurora.jpg|miniatura|500px|Testata del primo numero de ''L'Aurora'' (Paterson, sabato [[16 settembre]] [[1899]]).]] | ||
'''''L'Aurora''''' è stato un [[periodico anarchico]] [[antiorganizzatore]] pubblicato negli [[Stati Uniti]] dal [[16 settembre]] [[1899]] al [[14 dicembre]] [[1901]]. | '''''L'Aurora''''' è stato un [[periodico anarchico]] [[antiorganizzatore]] pubblicato negli [[Stati Uniti]] dal [[16 settembre]] [[1899]] al [[14 dicembre]] [[1901]]. | ||
== La diatriba tra Malaesta e Ciancabilla e la nascita de ''L'Aurora'' == | == La diatriba tra Malaesta e Ciancabilla e la nascita de ''L'Aurora'' == | ||
{{approff|Polemica tra Malatesta e Ciancabilla}} | {{approff|Polemica tra Malatesta e Ciancabilla}} | ||
[[File:Giuseppe_Ciancabilla.jpg|200px | [[File:Giuseppe_Ciancabilla.jpg|200px|thumb|[[Giuseppe Ciancabilla]], fondatore de ''L'Aurora''.]] | ||
I primi mesi del [[1899]] videro a diretto confronto [[Errico Malatesta]] e [[Giuseppe Ciancabilla]], all'epoca i portavoce più autorevoli e intransigenti di due opposte correnti: quella [[organizzatrice]] e quella [[antiorganizzatrice]]. | I primi mesi del [[1899]] videro a diretto confronto [[Errico Malatesta]] e [[Giuseppe Ciancabilla]], all'epoca i portavoce più autorevoli e intransigenti di due opposte correnti: quella [[organizzatrice]] e quella [[antiorganizzatrice]]. | ||
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Tali vedute determinarono un violento scontro polemico fra il giovane pubblicista romano ed [[Errico Malatesta]] - che proprio in quello stesso periodo aveva assunto di persona la direzione de ''[[La Questione Sociale (Paterson)|La Questione Sociale]]'' e portava avanti una intensa campagna per gettare le basi di un movimento organizzato anche fra l'elemento d'oltreoceano - conclusosi con la decisione di [[Giuseppe Ciancabilla|Ciancabilla]] di declinare l'impegno redazionale e di dare vita a un nuovo periodico, nel quale avrebbe potuto sviluppare più organicamente le nuove concezioni tattiche, maturate in quell'arco di mesi. Il [[16 settembre]] [[1899]], nasceva così il foglio [[antiorganizzatore]] ''L'Aurora'', nel quale troviamo anticipati i temi centrali di quella propaganda [[antiorganizzativa]] che pochi anni più tardi [[Luigi Galleani]] riprenderà, con efficacia indubbiamente maggiore, dalle colonne di ''[[Cronaca Sovversiva]]''. | Tali vedute determinarono un violento scontro polemico fra il giovane pubblicista romano ed [[Errico Malatesta]] - che proprio in quello stesso periodo aveva assunto di persona la direzione de ''[[La Questione Sociale (Paterson)|La Questione Sociale]]'' e portava avanti una intensa campagna per gettare le basi di un movimento organizzato anche fra l'elemento d'oltreoceano - conclusosi con la decisione di [[Giuseppe Ciancabilla|Ciancabilla]] di declinare l'impegno redazionale e di dare vita a un nuovo periodico, nel quale avrebbe potuto sviluppare più organicamente le nuove concezioni tattiche, maturate in quell'arco di mesi. Il [[16 settembre]] [[1899]], nasceva così il foglio [[antiorganizzatore]] ''L'Aurora'', nel quale troviamo anticipati i temi centrali di quella propaganda [[antiorganizzativa]] che pochi anni più tardi [[Luigi Galleani]] riprenderà, con efficacia indubbiamente maggiore, dalle colonne di ''[[Cronaca Sovversiva]]''. | ||
== «Idee di redazione» == | |||
L'editoriale con cui si apre il primo numero de ''L'Aurora'' chiarisce immediatamente il suo pensiero [[antiorganizzatore]]: «[...] noi ci siamo prefissi, oltre lo scopo fondamentale della propaganda [[socialista]] [[anarchica]] [[rivoluzionaria]], quello di tener alto il principio di [[libertà]] e di [[autonomia]] [[individuale]] in mezzo alle nostre file, giacché crediamo, pur non pretendendo di ritenerci infallibili, che, da qualche tempo in qua, alcune tendenze [[organizzatrici]] sorte nel [[movimento anarchico]] italiano possano, specialmente nella loro pratica, menomare l'integrità di quel principio. È naturale quindi che noi sorgendo, non per propugnare un'altra tattica, ma per combattere l'idea di voler dogmatizzare i cardini di una tattica stabilita o da un congresso, o da una federazione, o da un gruppo o da un giornale o, come il più delle volte accade, da un [[individuo]], dobbiamo però, per debito di lealtà, dire ai compagni e agli amici che ci leggono chi siamo e quel che pensiamo». | |||
== «Cose a posto» == | |||
In un articolo pubblicato sul primo numero de ''L'Aurora'', intiolato ''Cose a posto (risposta alla "Questione Sociale")'', si sottolinea la differenza di base tra gli [[organizzatori]] de ''[[La Questione Sociale (Paterson)|La Questione Sociale]]'' e gli [[antiorganizzatori]] de ''L'Aurora'': «[...] la differenza di concezione tra le due tendenze è ben distinta e marcata [...] . Gli [[organizzatori]] - interprete per essi il [[Malatesta]] - hanno dichiarato di volere, di fronte alla massa incosciente, come preoccupazione principalissima e immediata, l'organizzazione di essa, sperandone la formazione di una coscienza [[anarchica]]. Noi, che a ciò non crediamo, vogliamo formar prima di ogni cosa la coscienza [[anarchica]], perché, quando essa si sarà formata nei singoli [[individui]], questi spontaneamente si aggrupperanno in libere associazioni, per lottare alla conquista dell'ideale. [...] noi non possiamo ammettere che degli [[anarchici]] possano fissare ad altri [[anarchici]] i loro mezzi di lotta, perché questi non sono dogmi. Ogni anarchico deve essere lasciato libero di seguire la via che meglio crede in tutte le infinite e varie contingenze della sua lotta per l'[[anarchia]]. [...] Noi non vogliamo quindi programma di tattica e, per conseguenza, non vogliamo [[organizzazione]]. [...] noi non crediamo che per effettuare l'[[anarchia]] basti solo distruggere la [[proprietà]] privata e abolire teoricamente ogni forma di governo e di [[autorità]]; ma che principalmente occorra formar la coscienza e la capacità degl'[[individui]] [[anarchici]] a vivere in [[anarchia]], cioè a poter fare a meno dell'[[autorità]]. Perché altrimenti, aboliti i governi e le [[autorità]] borghesi, noi vedremo, per opera di questi stessi [[individui]] che contribuirono a quell'abolizione, crearsi altre [[autorità]] di altro genere, di altra forma che non saranno meno per questo [[autorità]] e governo. [...] noi avremmo paura di un regime [[anarchico]] costituito ora da coloro che oggi diconsi i seguaci dell'[[anarchia]]». | |||
== Luoghi e periodi di pubblicazione == | == Luoghi e periodi di pubblicazione == | ||
*Paterson (dal [[16 settembre]] [[1899]]) | *Paterson (dal [[16 settembre]] [[1899]]) | ||
*West Hoboken (dal [[14 ottobre]] [[1899]], giorno in cui ''L'Aurora'' cessa di essere quindicinale e diventa settimanale) | *West Hoboken (dal [[14 ottobre]] [[1899]], giorno in cui ''L'Aurora'' cessa di essere quindicinale e diventa settimanale) |