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== Storia == | == Storia == | ||
''L'Adunata dei Refrattari'', fondato dai seguaci di [[Luigi Galleani]] dopo la soppressione di ''[[Cronaca Sovversiva]]'', venne pubblicato per la prima volta il [[15 aprile]] [[1922]], a New York. Inizialmente uno dei più attivi nella cura del giornale fu [[Osvaldo Maraviglia]], che divenne l'amministratore e per lunghi periodi anche redattore, correttore, curatore delle corrispondenze ecc. | ''L'Adunata dei Refrattari'', fondato dai seguaci di [[Luigi Galleani]] dopo la soppressione di ''[[Cronaca Sovversiva]]'', venne pubblicato per la prima volta il [[15 aprile]] [[1922]], a New York. Inizialmente uno dei più attivi nella cura del giornale fu [[Osvaldo Maraviglia]], che divenne l'amministratore e per lunghi periodi anche redattore, correttore, curatore delle corrispondenze ecc. | ||
[[File:Schiavina1.jpg|thumb|left| [[Raffaele Schiavina]]]] | [[File:Schiavina1.jpg|thumb|left|[[Raffaele Schiavina]] in una foto segnaletica.]] | ||
A partire dal [[1928]] e sino al [[1971]], sotto la direzione [[Max Sartin]] (vero nome [[Raffaele Schiavina]]), il giornale divenne una sorta di forum internazionale che si avvaleva di numerosi collaboratori europei ([[Camillo Berneri]], [[Virgilia D'Andrea]] e [[Armando Borghi]], solo per fare qualche esempio tra gli italiani) e dell'America del Sud. | A partire dal [[1928]] e sino al [[1971]], sotto la direzione [[Max Sartin]] (vero nome [[Raffaele Schiavina]]), il giornale divenne una sorta di forum internazionale che si avvaleva di numerosi collaboratori europei ([[Camillo Berneri]], [[Virgilia D'Andrea]] e [[Armando Borghi]], solo per fare qualche esempio tra gli italiani) e dell'America del Sud. | ||
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Grazie alla lungimiranza di [[Max Sartin|Sartin]], l'immensa biblioteca formata dai numeri de ''L'Adunata'' è stata depositata presso la ''Public Library'' di Boston e registrata sotto il nome di «Fondo ''L'Adunata''». | Grazie alla lungimiranza di [[Max Sartin|Sartin]], l'immensa biblioteca formata dai numeri de ''L'Adunata'' è stata depositata presso la ''Public Library'' di Boston e registrata sotto il nome di «Fondo ''L'Adunata''». | ||
== Pensiero <ref>Fonte principale: [[Leonardo Bettini]], [https://bettini.ficedl.info/article828.html Bibliografia dell'anarchismo]</ref> == | == Pensiero <ref>Fonte principale: [[Leonardo Bettini]], ''[https://bettini.ficedl.info/article828.html Bibliografia dell'anarchismo]''</ref> == | ||
Negli [[USA]], oltre a L'''Adunata dei Refrattari'', nonostante mancasse un'organizzazione [[anarchica]] nazionale, nacquero moltissimi giornali in lingua italiana. | Negli [[USA]], oltre a L'''Adunata dei Refrattari'', nonostante mancasse un'organizzazione [[anarchica]] nazionale, nacquero moltissimi giornali in lingua italiana. | ||
La scelta degli [[anarchici]] italo-americani di stampare giornali in lingua italiana, da una parte, gli permise di diffondersi negli ambienti degli emigrati, dall'altra, limitò un po' la loro visibilità. Comunque, intorno a questi giornali si costiturono gruppi in cui non mancavano i momenti ricreativi e culturali (feste, [[teatro]], cultura, letture e [[musica]]) e che svilupparono le loro idee libertarie direttamente sul territorio americano. ''L'Adunata'' allargò la sua influenza, giungendo a configurarsi non solo quale espressione di una parte dell'emigrazione italiana negli [[Stati Uniti]], ma altresì come «la voce di una tendenza del [[movimento anarchico]] internazionale, nel quale del resto aveva larga diffusione» <ref>G. Cerrito, ''Sull'emigrazione anarchica italiana negli Stati Uniti d'America'', in «Volontà» (Pistoia), luglio-agosto 1969, p. 276.</ref>: la tendenza [[antiorganizzatrice]]. | La scelta degli [[anarchici]] italo-americani di stampare giornali in lingua italiana, da una parte, gli permise di diffondersi negli ambienti degli emigrati, dall'altra, limitò un po' la loro visibilità. Comunque, intorno a questi giornali si costiturono gruppi in cui non mancavano i momenti ricreativi e culturali (feste, [[teatro]], cultura, letture e [[musica]]) e che svilupparono le loro idee libertarie direttamente sul territorio americano. ''L'Adunata'' allargò la sua influenza, giungendo a configurarsi non solo quale espressione di una parte dell'emigrazione italiana negli [[Stati Uniti]], ma altresì come «la voce di una tendenza del [[movimento anarchico]] internazionale, nel quale del resto aveva larga diffusione» <ref>G. Cerrito, ''Sull'emigrazione anarchica italiana negli Stati Uniti d'America'', in «Volontà» (Pistoia), luglio-agosto 1969, p. 276.</ref>: la tendenza [[antiorganizzatrice]]. | ||
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== Collegamenti esterni == | == Collegamenti esterni == | ||
*[https:// | *[https://lidiap.ficedl.info/#adunata I numeri de ''L'Adunata dei Refrattari'' sulla ''Lidiap'' - ''List of digitized anarchist periodicals''] | ||
*[https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/cb32682828d/date.r=l%27adunata%20dei%20refrattari ''L'Adunata dei Refrattari'' dal 1928 al 1940], Bibliothèque nationale de France | |||
*[http://www.reteparri.it/risorse-on-line/fonti-bibliografiche-on-line-epoca/epoca-testate-digitalizzate/?ep_id=1 Alcuni numeri de ''L'Adunata'' dal 1942 al 1948] | *[http://www.reteparri.it/risorse-on-line/fonti-bibliografiche-on-line-epoca/epoca-testate-digitalizzate/?ep_id=1 Alcuni numeri de ''L'Adunata'' dal 1942 al 1948] | ||