Karl Korsch: differenze tra le versioni

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Karl Korsch divenne deputato alla dieta della Turingia e per un breve periodo ministro della giustizia di questo Stato nell'ottobre del [[1923]] perché il governo operaio durò solo tre settimane. Dal [[1924]] al [[1928]] fu deputato al Reichstag oltre che redattore e caporedattore dell'organo teorico del KPD ''Die Internationale'' fondato nel [[1915]] da [[Rosa Luxemburg]]. Nel maggio del [[1926]], aspramente criticato dall'Internazionale comunista e avendo rifiutato di fare l'autocritica, fu espulso dal partito.
Karl Korsch divenne deputato alla dieta della Turingia e per un breve periodo ministro della giustizia di questo Stato nell'ottobre del [[1923]] perché il governo operaio durò solo tre settimane. Dal [[1924]] al [[1928]] fu deputato al Reichstag oltre che redattore e caporedattore dell'organo teorico del KPD ''Die Internationale'' fondato nel [[1915]] da [[Rosa Luxemburg]]. Nel maggio del [[1926]], aspramente criticato dall'Internazionale comunista e avendo rifiutato di fare l'autocritica, fu espulso dal partito.


Dopo aver dimissionato da ''Die Internationale'', Korsch partecipò all'organizzazione dell'ala sinistra del KPD, che creerà  una corrente chiamata ''Entschiedene Linke'', e la rivista ''Kommunistische Politik''. Dopo la sua espulsione dal KPD creerà , insieme ad altri deputati comunisti esclusi e dissidenti, un gruppo parlamentare denominatosi ''Linke Kommunisten'', che raggrupperà  15 deputati al Reichstag. Unitosi all'opposizione consiliare tedesca, Korsch si pose in relazione con il gruppo russo Centralismo Democratico e entrò in contatto con il Partito Comunista Operaio Tedesco (KAPD) e l'opposizione di estrema sinistra presente all'interno del SPD.
Dopo aver dimissionato da ''Die Internationale'', Korsch partecipò all'organizzazione dell'ala sinistra del KPD, che creerà  una corrente chiamata ''Entschiedene Linke'', e la rivista ''Kommunistische Politik''. Dopo la sua espulsione dal KPD creerà, insieme ad altri deputati comunisti esclusi e dissidenti, un gruppo parlamentare denominatosi ''Linke Kommunisten'', che raggrupperà  15 deputati al Reichstag. Unitosi all'opposizione consiliare tedesca, Korsch si pose in relazione con il gruppo russo Centralismo Democratico e entrò in contatto con il Partito Comunista Operaio Tedesco (KAPD) e l'opposizione di estrema sinistra presente all'interno del SPD.


Ostile alla degenerazione opportunista dell'[[Internazionale comunista]], Korsch, la cui conoscenza e comprensione della teoria [[marxista]] per la sua alta formazione culturale e spirito critico erano superiori a quelle dei teorici ufficiali del partito, entrò in conflitto con l'ideologia ufficiale del partito bolscevico. Nel [[1923]], pubblicò ''Marxismo e filosofia'', che segnò la sua rottura definitiva con il [[leninismo]], libro che gli varrà  la denuncia da parte dell'Internazionale comunista nel [[1924]]. Korsch pubblicò in questo stesso anno anche una “anticritica” nella quale riaffermò la pertinenza delle sue tesi antibolsceviche.
Ostile alla degenerazione opportunista dell'[[Internazionale comunista]], Korsch, la cui conoscenza e comprensione della teoria [[marxista]] per la sua alta formazione culturale e spirito critico erano superiori a quelle dei teorici ufficiali del partito, entrò in conflitto con l'ideologia ufficiale del partito bolscevico. Nel [[1923]], pubblicò ''Marxismo e filosofia'', che segnò la sua rottura definitiva con il [[leninismo]], libro che gli varrà  la denuncia da parte dell'Internazionale comunista nel [[1924]]. Korsch pubblicò in questo stesso anno anche una “anticritica” nella quale riaffermò la pertinenza delle sue tesi antibolsceviche.
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Le opere principali di Karl Korsch sono ''Marxismus und Philosophie'' ([[1923]]) e ''Karl Marx'' ([[1938]]). Ha scritto anche un gran numero di articoli e brevi saggi – raccolti in vari volumi – sulla socializzazione, sui consigli operai, e su altri problemi teorici del [[movimento operaio]]. In ''Marxismus und Philosophie'' Korsch difende un marxismo critico, costatando come i filosofi accademici, che tendono a considerare la filosofia come una semplice storia delle idee ed appoggiare soprattutto in massima parte i filoni idealisti per respingere qualsiasi forma di [[materialismo]], respingano il marxismo. I marxisti invece tendono in massima parte a dar riferimento a un materialismo scientista che ignora la dimensione filosofica di Marx e quindi il materialismo peculiare del pensiero marxiano per far riferimento alla filosofia idealistica di Kant. Secondo Korsch, la teoria marxista dovrebbe appoggiarsi sul movimento rivoluzionario autonomo della [[proletariato|classe proletaria]], in quanto la filosofia proposta da Marx è soprattutto un superamento della filosofia stessa.
Le opere principali di Karl Korsch sono ''Marxismus und Philosophie'' ([[1923]]) e ''Karl Marx'' ([[1938]]). Ha scritto anche un gran numero di articoli e brevi saggi – raccolti in vari volumi – sulla socializzazione, sui consigli operai, e su altri problemi teorici del [[movimento operaio]]. In ''Marxismus und Philosophie'' Korsch difende un marxismo critico, costatando come i filosofi accademici, che tendono a considerare la filosofia come una semplice storia delle idee ed appoggiare soprattutto in massima parte i filoni idealisti per respingere qualsiasi forma di [[materialismo]], respingano il marxismo. I marxisti invece tendono in massima parte a dar riferimento a un materialismo scientista che ignora la dimensione filosofica di Marx e quindi il materialismo peculiare del pensiero marxiano per far riferimento alla filosofia idealistica di Kant. Secondo Korsch, la teoria marxista dovrebbe appoggiarsi sul movimento rivoluzionario autonomo della [[proletariato|classe proletaria]], in quanto la filosofia proposta da Marx è soprattutto un superamento della filosofia stessa.


Così come Karl Korsch respingeva qualunque deformazione positivistica e antidialettica del [[marxismo]] sul piano teorico, denunciava anche con forza qualunque deformazione riformistica del marxismo sul piano politico. In questo senso decisivo secondo Korsch era il concetto di totalità , grazie al quale il marxismo non è concepito né come economia, né come [[filosofia]], né come storia, né come teoria del diritto e dello [[Stato]], ecc., bensì come critica della società  borghese nella sua totalità . Il concetto di totalità  – che si fonda sulla coincidenza dialettica fra pensiero e realtà  sociale, fra teoria e prassi – è il grande strumento metodologico che Marx eredita da [[Hegel]].
Così come Karl Korsch respingeva qualunque deformazione positivistica e antidialettica del [[marxismo]] sul piano teorico, denunciava anche con forza qualunque deformazione riformistica del marxismo sul piano politico. In questo senso decisivo secondo Korsch era il concetto di totalità, grazie al quale il marxismo non è concepito né come economia, né come [[filosofia]], né come storia, né come teoria del diritto e dello [[Stato]], ecc., bensì come critica della società  borghese nella sua totalità . Il concetto di totalità  – che si fonda sulla coincidenza dialettica fra pensiero e realtà  sociale, fra teoria e prassi – è il grande strumento metodologico che Marx eredita da [[Hegel]].


In ''Karl Marx'' Korsch approfondisce ulteriormente questi temi sviluppandoli ampiamente, e pur riconfermando risolutamente il legame [[Marx]]-[[Hegel]], propone un'originale concezione del [[marxismo]] come scienza sociale, cioè come analisi strettamente empirica della società  borghese moderna. Il [[marxismo]] in quanto sociologia [[Materialismo|materialistica]], fondata sui principi metodologici della specificazione e del mutamento storici, presenterebbe secondo Korsch, una significativa affinità  metodologica con le scienze naturali più sviluppate.
In ''Karl Marx'' Korsch approfondisce ulteriormente questi temi sviluppandoli ampiamente, e pur riconfermando risolutamente il legame [[Marx]]-[[Hegel]], propone un'originale concezione del [[marxismo]] come scienza sociale, cioè come analisi strettamente empirica della società  borghese moderna. Il [[marxismo]] in quanto sociologia [[Materialismo|materialistica]], fondata sui principi metodologici della specificazione e del mutamento storici, presenterebbe secondo Korsch, una significativa affinità  metodologica con le scienze naturali più sviluppate.