Julian Beck: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==


Nato a New York nel [[1925]] da Mabel Lucille (nata Blum), un insegnante, e Irving Beck, un uomo d'affari, '''Julian Beck''' frequenta per un breve periodo l'Università  di Yale, prima di lasciarla ma caduto fuori per intraprendere una via più propriamente artistica.  
Nato a New York nel [[1925]] da Mabel Lucille (nata Blum), un insegnante, e Irving Beck, un uomo d'affari, '''Julian Beck''' frequenta per un breve periodo l'Università di Yale, prima di lasciarla ma caduto fuori per intraprendere una via più propriamente artistica.  


All'inizio degli anni quaranta insegue la carriera di pittore astratto, peraltro con buoni esiti, diventando amico di [[Jackson Pollock]].
All'inizio degli anni quaranta insegue la carriera di pittore astratto, peraltro con buoni esiti, diventando amico di [[Jackson Pollock]].
Nel [[1943]] incontra [[Judith Malina]], la donna con la quale conviverà  per tutta la vita (avranno due figli)e con cui condividerà  la sua passione per il [[teatro]]. Insieme, nel [[1947]], fonderanno il [[Living Theatre]]. Da questo momento, la sua biografia si identifica con le vicende di questa compagnia, del quale sarà  l'animatore e la guida attraverso le sue varie fasi, da quella imperniata sull'allestimento di testi dell'avanguardia europea e americana a quella che vide la graduale affermazione di un'idea di [[teatro]] basata sulle improvvisazioni degli attori e sull'eloquenza dei loro corpi e sempre meno legata a testi drammaturgichi preesistenti.
Nel [[1943]] incontra [[Judith Malina]], la donna con la quale conviverà per tutta la vita (avranno due figli) e con cui condividerà la sua passione per il [[teatro]]. Insieme, nel [[1947]], fonderanno il [[Living Theatre]]. Da questo momento, la sua biografia si identifica con le vicende di questa compagnia, del quale sarà l'animatore e la guida attraverso le sue varie fasi, da quella imperniata sull'allestimento di testi dell'avanguardia europea e americana a quella che vide la graduale affermazione di un'idea di [[teatro]] basata sulle improvvisazioni degli attori e sull'eloquenza dei loro corpi e sempre meno legata a testi drammaturgichi preesistenti.


Parallelamente alla sua carriera teatrale Beck svolge una prolifica attività  poetica, scrivendo numerosi volumi di versi di chiara ispirazione [[Anarchismo|anarchica]].
Parallelamente alla sua carriera teatrale Beck svolge una prolifica attività poetica, scrivendo numerosi volumi di versi di chiara ispirazione [[Anarchismo|anarchica]].


Uomo di [[teatro]] nel senso più ampio del termine (attore, regista, scenografo), pittore e attore di cinema<ref>Come attore ha partecipato a diversi film: ''Edipo re'', ''Cotton Club'' e ''Poltergeist II - L'altra dimensione''. Un giovane [[Bernardo Bertolucci]] diresse il Living e Julian in ''Agonia'', episodio del film ''[[Amore e rabbia]]'', nel [[1967]]. Per la televisione cameo in ''Miami Vice'' ep. 2x1 - 1985.</ref>, Julian Beck muore a  New York, nel [[1985]], a soli 60 anni di età , stroncato da un tumore allo stomaco.
Uomo di [[teatro]] nel senso più ampio del termine (attore, regista, scenografo), pittore e attore di cinema <ref>Come attore ha partecipato a diversi film: ''Edipo re'', ''Cotton Club'' e ''Poltergeist II - L'altra dimensione''. Un giovane [[Bernardo Bertolucci]] diresse il Living e Julian in ''Agonia'', episodio del film ''[[Amore e rabbia]]'', nel [[1967]]. Per la televisione cameo in ''Miami Vice'' ep. 2x1 - 1985.</ref>, Julian Beck muore a  New York, nel [[1985]], a soli 60 anni di età, stroncato da un tumore allo stomaco.


Nel [[2003]], a 18 anni dalla sua morte, Beck è stato postumo inserito nella ''American Theater Hall of Fame''.
Nel [[2003]], a 18 anni dalla sua morte, Beck è stato postumo inserito nella ''American Theater Hall of Fame''.
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=== La concezione di teatro per Julian Beck ===
=== La concezione di teatro per Julian Beck ===


Con il Living, Julian Beck, ha reinventato il teatro in chiave moderna, applicando ed elaborando le nuove tecniche del [[teatro sperimentale]] soprattutto nella forma che poi sarà  chiamata [[teatro di strada]] e di cui sono stati precursori, ampliando i confini della performance, al punto da includere persino il pubblico negli spettacoli: anche questa è una scelta che contrasta con gli assunti del teatro borghese, dove le reazioni degli spettatori possiedono una responsività  per così dire limitata e discretamente prevedibile.
Con il Living, Julian Beck, ha reinventato il teatro in chiave moderna, applicando ed elaborando le nuove tecniche del [[teatro sperimentale]] soprattutto nella forma che poi sarà chiamata [[teatro di strada]] e di cui sono stati precursori, ampliando i confini della performance, al punto da includere persino il pubblico negli spettacoli: anche questa è una scelta che contrasta con gli assunti del teatro borghese, dove le reazioni degli spettatori possiedono una responsività per così dire limitata e discretamente prevedibile.


Peraltro tale scelta implica una sospensione delle categorie architettoniche tradizionali, palcoscenico e platea: l'annullamento dei determinanti spaziali, della cosiddetta quarta parete, si riflette sulla comunicazione prossemica, e dunque sulle nuove vicinanze corporee istituibili tra attori e spettatori, in una dinamica che rende più fluido il confronto tra emittente e ricevente.
Peraltro tale scelta implica una sospensione delle categorie architettoniche tradizionali, palcoscenico e platea: l'annullamento dei determinanti spaziali, della cosiddetta quarta parete, si riflette sulla comunicazione prossemica, e dunque sulle nuove vicinanze corporee istituibili tra attori e spettatori, in una dinamica che rende più fluido il confronto tra emittente e ricevente.
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Il suo è un teatro politico, della gioia, teatro di liberazione, teatro della rivoluzione che nasce dal distacco della mondana Broadway, influenzando generazioni di artisti e attivisti, dai poeti della beat generation degli "anni Cinquanta" fino a [[Jim Morrison]], presente nei turbolenti e selvaggi "anni Sessanta", nelle prigioni del [[Brasile]] negli "anni Settanta" e ancora oggi in Europa, i componenti del Living continuano ad esplorare, sfidare e definire ciò che significa essere un artista. Dopo la sua morte, il gruppo continua ad essere diretto da [[Judith Malina]] insieme al suo nuovo compagno di vita [[Hanon Reznikov]], uno degli allievi di Julian Beck e attore del Living a partire dal [[1968]].
Il suo è un teatro politico, della gioia, teatro di liberazione, teatro della rivoluzione che nasce dal distacco della mondana Broadway, influenzando generazioni di artisti e attivisti, dai poeti della beat generation degli "anni Cinquanta" fino a [[Jim Morrison]], presente nei turbolenti e selvaggi "anni Sessanta", nelle prigioni del [[Brasile]] negli "anni Settanta" e ancora oggi in Europa, i componenti del Living continuano ad esplorare, sfidare e definire ciò che significa essere un artista. Dopo la sua morte, il gruppo continua ad essere diretto da [[Judith Malina]] insieme al suo nuovo compagno di vita [[Hanon Reznikov]], uno degli allievi di Julian Beck e attore del Living a partire dal [[1968]].


«Crediamo in un teatro come luogo d'esperienza intensa fra sogno e rituale, durante il quale lo spettatore perviene ad una comprensione intima di se stesso, al di là  del conscio e dell'inconscio, sino alla comprensione della natura delle cose. Ci pare che solo il linguaggio della poesia arrivi a questo: solo la poesia o un linguaggio carico di simboli e molto distante dal nostro linguaggio quotidiano può condurci al di là  del presente che non ha la chiave della conoscenza di questi regni». Questa affermazione di poetica da parte di Julian Beck - desunta dal numero di dicembre [[1961]] di Theatre Arts - comprova un'istanza riformista che coinvolge, insieme al codice gestuale e prossemico, anche il linguaggio, così come era già  accaduto per le altre arti visive, ad opera di [[Duchamp]], [[Ernst]], [[Leger]], [[Chagall]] e [[Jackson Pollock]], ossia gli artisti che Beck aveva incontrato negli "anni '40" a New York.
«Crediamo in un teatro come luogo d'esperienza intensa fra sogno e rituale, durante il quale lo spettatore perviene ad una comprensione intima di stesso, al di del conscio e dell'inconscio, sino alla comprensione della natura delle cose. Ci pare che solo il linguaggio della poesia arrivi a questo: solo la poesia o un linguaggio carico di simboli e molto distante dal nostro linguaggio quotidiano può condurci al di del presente che non ha la chiave della conoscenza di questi regni». Questa affermazione di poetica da parte di Julian Beck - desunta dal numero di dicembre [[1961]] di Theatre Arts - comprova un'istanza riformista che coinvolge, insieme al codice gestuale e prossemico, anche il linguaggio, così come era già accaduto per le altre arti visive, ad opera di [[Duchamp]], [[Ernst]], [[Leger]], [[Chagall]] e [[Jackson Pollock]], ossia gli artisti che Beck aveva incontrato negli "anni '40" a New York.


La contestazione nei confronti del teatro commerciale e istituzionale era del resto già  stata prefigurata in senso estetico da [[Antonin Artaud]]: secondo l'artista il processo di disintegrazione del teatro tradizionale doveva scalfire il monopolio del parlato, per riqualificare la spontaneità  della tensione drammatica manifestabile mediante il gesto, il suono e l'espressività  corporea in senso lato. La concezione crudelmente surrealista di Artaud identificava gli stessi attori nel ruolo di vittime sacrificali, "da bruciare sul rogo": anche la ritualità  tribale degli spettacoli del [[Living Theatre]] ha ereditato qualche aspetto di tale esasperata ossessione oblativa.
La contestazione nei confronti del teatro commerciale e istituzionale era del resto già stata prefigurata in senso estetico da [[Antonin Artaud]]: secondo l'artista il processo di disintegrazione del teatro tradizionale doveva scalfire il monopolio del parlato, per riqualificare la spontaneità della tensione drammatica manifestabile mediante il gesto, il suono e l'espressività corporea in senso lato. La concezione crudelmente surrealista di Artaud identificava gli stessi attori nel ruolo di vittime sacrificali, "da bruciare sul rogo": anche la ritualità tribale degli spettacoli del [[Living Theatre]] ha ereditato qualche aspetto di tale esasperata ossessione oblativa.


Ideologia e spettacolo del Living realizzano, perciò, una sintesi tra intendimenti di stampo [[anarco-pacifismo|anarco-pacifista]] e azione politico-artistica [[antimilitarismo|antimilitarista]], che solidarizzano con le [[Maggio 1968|rivolte parigine del '68]] e prendono corpo in un rinnovamento del movimento anarchico a coinvolgimento mondiale, col nome appunto di Collettivo Anarchico. A poco a poco l'attività  teatrale vera e propria finisce per mettersi al servizio delle battaglie politiche e sociali del tempo, in particolare quella contro l'intervento americano nel Vietnam, agendo nelle strade e in altri contesti non specificamente teatrali.
Ideologia e spettacolo del Living realizzano, perciò, una sintesi tra intendimenti di stampo [[anarco-pacifismo|anarco-pacifista]] e azione politico-artistica [[antimilitarismo|antimilitarista]], che solidarizzano con le [[Maggio 1968|rivolte parigine del '68]] e prendono corpo in un rinnovamento del movimento anarchico a coinvolgimento mondiale, col nome appunto di Collettivo Anarchico. A poco a poco l'attività teatrale vera e propria finisce per mettersi al servizio delle battaglie politiche e sociali del tempo, in particolare quella contro l'intervento americano nel Vietnam, agendo nelle strade e in altri contesti non specificamente teatrali.


La rivoluzione teatrale di [[Julian Beck]] e [[Judith Malina]] costituisce pertanto un veicolo comunicativo della loro azione rivoluzionaria non violenta: ''[[The Brig]]'' ([[1963]]), la galera, è ad esempio un atto di accusa contro la degradazione umana, riscontrabile in una prigione della Marina, che chiama in causa la necessità  di una radicale riforma militare.
La rivoluzione teatrale di [[Julian Beck]] e [[Judith Malina]] costituisce pertanto un veicolo comunicativo della loro azione rivoluzionaria non violenta: ''[[The Brig]]'' ([[1963]]), la galera, è ad esempio un atto di accusa contro la degradazione umana, riscontrabile in una prigione della Marina, che chiama in causa la necessità di una radicale riforma militare.


== Note ==
== Note ==


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== Bibliografia ==
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[[Categoria:Anarchici|Beck, Julian]]
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[[Categoria:Anarchici statunitensi|Beck, Julian]]
[[Categoria:Anarchici statunitensi|Beck, Julian]]
[[Categoria:Teatro|Beck, Julian]]
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[[Categoria:Attori|Beck, Julian]]
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[[Categoria:Scrittori|Beck, Julian]]
[[Categoria:Scrittori|Beck, Julian]]
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