Jean Grave: differenze tra le versioni

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[[File:JeanGrave.jpg|thumb|Jean Grave]]'''Jean Grave''' (Le Breuil-sur-Couze, [[Francia]], [[16 ottobre]] [[1854]] - Vienne-en-Val, [[Francia]], [[8 dicembre]] [[1939]]) è stato un importante militante anarchico francese. Inizialmente [[socialista]], diviene anarchico dal [[1880]], quando comincia a popolarizzare le idee di [[kropotkin]] e ad essere particolarmente attivo in vari giornali, principalmente ''[[Le Révolté]]'' di [[Élisée Reclus]].
[[File:J_Grave.jpg|thumb|Jean Grave]]'''Jean Grave''' (Le Breuil-sur-Couze, [[Francia]], [[16 ottobre]] [[1854]] - Vienne-en-Val, [[Francia]], [[8 dicembre]] [[1939]]) è stato un importante militante [[anarchico]] francese. Inizialmente [[socialista]], diviene anarchico dal [[1880]], quando comincia a popolarizzare le idee di [[kropotkin]] e ad essere particolarmente attivo in vari giornali, principalmente ''[[Le Révolté]]'' di [[Élisée Reclus]].


Durante la prima guerra mondiale, si attira le ire di gran parte del [[movimento anarchico]] firmando con [[Kropotkin]] ed altri libertari un [[Manifesto dei Sedici|Manifesto]] anarchico a favore della guerra.
Durante la Prima guerra mondiale, si attira le ire di gran parte del [[movimento anarchico]] firmando con [[Kropotkin]] ed altri libertari un [[Manifesto dei Sedici|Manifesto]] anarchico a favore della guerra.


== Biografia ==
== Biografia ==
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=== Dal socialismo all'anarchismo ===
=== Dal socialismo all'anarchismo ===
Inizialmente attratto dal [[socialismo]], si abbona al «Proletarie» di [[Paul Brousse]] e «L'Egalité» di [[Jules Guesde]]. Il [[30 gennaio]] [[1879]] entra a far parte del ''Partito Operaio'' di Guesde e nel consiglio di amministrazione del giornale. Contemporaneamente inizia ad interessarsi all'[[anarchismo]]: si unisce al “Gruppo di studi sociali di Vème e del XII° arrondisments” e comincia a leggere [[Malatesta]], [[Carlo Cafiero|Cafiero]] e [[Warlaam Tcherkesoff]].
Inizialmente attratto dal [[socialismo]], si abbona al «Proletarie» di [[Paul Brousse]] e «L'Egalité» di [[Jules Guesde]]. Il [[30 gennaio]] [[1879]] entra a far parte del ''Partito Operaio'' di Guesde e nel consiglio di amministrazione del giornale. Contemporaneamente inizia ad interessarsi all'[[anarchismo]]: si unisce al “Gruppo di studi sociali di Vème e del XII° arrondisments” e comincia a leggere [[Malatesta]], [[Carlo Cafiero|Cafiero]] e [[Warlaam Tcherkesoff]].


Grave, consapevole che la [[rivoluzione]] non fosse dietro l'angolo, riteneva che fosse di primaria importanza «cacciare delle idee nella testa degli individui» <ref> ''[[Les Temps nouveaux]]'', 12-18 dicembre 1896.</ref> e per questo era necessario avere giornali adatti in grado di fare propaganda. Scrive numerosi articoli pubblicati su ''Il diritto sociale'' (rivista lionese nata nel febbraio [[1882]]) e per «[[le Révolté]]» di [[Kropotkin]], con cui si legherà in profonda amicizia. Inoltre, pubblica una serie di opuscoli firmati con lo pseudonimo di "Jehan Levare".
Grave, consapevole che la [[rivoluzione]] non fosse dietro l'angolo, riteneva che fosse di primaria importanza «cacciare delle idee nella testa degli individui» <ref> ''[[Les Temps nouveaux]]'', 12-18 dicembre 1896.</ref> e per questo era necessario avere giornali adatti in grado di fare propaganda. Scrive numerosi articoli pubblicati su ''Il diritto sociale'' (rivista lionese nata nel febbraio [[1882]]) e per «[[le Révolté]]» di [[Kropotkin]], con cui si legherà in profonda amicizia. Inoltre, pubblica una serie di opuscoli firmati con lo pseudonimo di "Jehan Levare".
===La stampa libertaria===
===La stampa libertaria===
[[File:Aux_Temps_Nouveaux.jpg|400px|thumb|Testata de ''Les Temps Nouveaux'']]
Nel [[1883]], a Ginevra, [[Élisée Reclus]] gli chiede proprio di prendere la direzione di [[Révolté]]. Rientrato in [[Francia]], Grave accetta la proposta fattagli, ma per soli due mesi. Il giornale dal [[1887]] cambierà testata in «[[Le Révolté]]». Nonostante le perplessità iniziali, lentamente si accorge che quello della [[stampa libertaria]] è il settore a lui più congeniale, dove cioè può esser più utile alla causa anarchica. Alla fine, resterà legato a questo campo per ben 30 anni.  
Nel [[1883]], a Ginevra, [[Élisée Reclus]] gli chiede proprio di prendere la direzione di [[Révolté]]. Rientrato in [[Francia]], Grave accetta la proposta fattagli, ma per soli due mesi. Il giornale dal [[1887]] cambierà testata in «[[Le Révolté]]». Nonostante le perplessità iniziali, lentamente si accorge che quello della [[stampa libertaria]] è il settore a lui più congeniale, dove cioè può esser più utile alla causa anarchica. Alla fine, resterà legato a questo campo per ben 30 anni.  
[[File:Aux_Temps_Nouveaux.jpg|300 px|thumb|''Les Temps Nouveaux'']]
 
Nel [[1892]] pubblica ''La società morente e l'anarchia '' (prefazione di [[Octave Mirbeau]]) che, nel [[1894]] gli costerà un processo e la condanna a 2 anni di [[carcere]] (nonostante le testimonianze di [[Élisée Reclus]], [[Paul Adam]] e [[Bernard Lazare]]) per «induzione al saccheggio, alla morte, alla rapina, allìincendio ecc.». Nello stesso anno è implicato anche nel cosiddetto "[[Processo dei trenta]]" <ref name="sessantasei"> Il cosiddetto "Processo dei trenta" non dev'essere confuso con il "[[Processo dei sessantasei]]" che ebbe inizio l'[[8 gennaio]] [[1883]], a Lione, e che vedeva coinvolti anche [[Kropotkin]], [[Felix Tressaud]], [[Emile Gautier]] e altri, accusati di aver dato vita alla "propaganda col fatto" </ref> ma questa volta viene assolto.
Nel [[1892]] pubblica ''La società morente e l'anarchia '' (prefazione di [[Octave Mirbeau]]) che, nel [[1894]] gli costerà un processo e la condanna a 2 anni di [[carcere]] (nonostante le testimonianze di [[Élisée Reclus]], [[Paul Adam]] e [[Bernard Lazare]]) per «induzione al saccheggio, alla morte, alla rapina, allìincendio ecc.». Nello stesso anno è implicato anche nel cosiddetto "[[Processo dei trenta]]" <ref name="sessantasei"> Il cosiddetto "Processo dei trenta" non dev'essere confuso con il "[[Processo dei sessantasei]]" che ebbe inizio l'[[8 gennaio]] [[1883]], a Lione, e che vedeva coinvolti anche [[Kropotkin]], [[Felix Tressaud]], [[Emile Gautier]] e altri, accusati di aver dato vita alla "propaganda col fatto" </ref> ma questa volta viene assolto.
Il vuoto lasciato da «[[Le Révolté]]» dopo l'avvenuta sospensione delle [[stampa anarchica|pubblicazioni]] nel marzo del [[1894]], viene coperto da un nuovo giornale: «[[Les Temps Nouveaux]]», che sarà pubblicato dal [[4 maggio]] [[1894]] all'[[8 agosto]] [[1914]]. Jean Grave assume un ruolo rilevante rispetto all'importanza che storicamente assumerà il giornale, grazie anche alla collaborazione di [[Kropotkin]], [[Élisée Reclus]], [[André Ginard]], [[Marc Pierrot]], [[Octave Mirbeau]] e di numerosissimi artisti: [[Paul Signac]], [[Aristide Delannoy]], [[Maximilien Luce]], [[Camille Pissarro]] ecc.
Il vuoto lasciato da «[[Le Révolté]]» dopo l'avvenuta sospensione delle [[stampa anarchica|pubblicazioni]] nel marzo del [[1894]], viene coperto da un nuovo giornale: «[[Les Temps Nouveaux]]», che sarà pubblicato dal [[4 maggio]] [[1894]] all'[[8 agosto]] [[1914]]. Jean Grave assume un ruolo rilevante rispetto all'importanza che storicamente assumerà il giornale, grazie anche alla collaborazione di [[Kropotkin]], [[Élisée Reclus]], [[André Ginard]], [[Marc Pierrot]], [[Octave Mirbeau]] e di numerosissimi artisti: [[Paul Signac]], [[Aristide Delannoy]], [[Maximilien Luce]], [[Camille Pissarro]] ecc.


=== Rapporti con il movimento anarchico ===
=== Rapporti con il movimento anarchico ===
Il rapporto di Jean Grave con il movimento anarchico è spesso stato accompagnato da conflittualità più o meno accentuate. Il momento di maggior rottura lo si ha nel momento in cui, dopo essersi rifugiato in [[Gran Bretagna]], firma il cosiddetto ''[[Manifesto dei sedici]]'' con [[Kropotkin]] schierandosi in favore dell'intervento nella prima guerra mondiale. Di tendenza [[anarco-comunista]], nei suoi scritti spesso si scaglia veementemente contro gli [[individualismo|individualisti]], gli [[illegalismo|illegalisti]] e i [[naturismo|naturisti]], ricevendo in cambio lo stessa moneta ed accusandolo di quello che [[Victor Serge]] chiamava «anarchismo accademico». Grave arriverà ad accusare deliberatamente [[Albert Libertad]], allora vera e propria icona dell'[[anarco-individualismo]], di essere un informatore della polizia. (Gli archivi della [[polizia]] smentirono in seguito le accuse di Grave).
Il rapporto di Jean Grave con il movimento anarchico è spesso stato accompagnato da conflittualità più o meno accentuate. Il momento di maggior rottura lo si ha nel momento in cui, dopo essersi rifugiato in [[Gran Bretagna]], firma il cosiddetto ''[[Manifesto dei sedici]]'' con [[Kropotkin]] schierandosi in favore dell'intervento nella Prima guerra mondiale. Di tendenza [[anarco-comunista]], nei suoi scritti spesso si scaglia veementemente contro gli [[individualismo|individualisti]], gli [[illegalismo|illegalisti]] e i [[naturismo|naturisti]], ricevendo in cambio lo stessa moneta ed accusandolo di quello che [[Victor Serge]] chiamava «anarchismo accademico». Grave arriverà ad accusare deliberatamente [[Albert Libertad]], allora vera e propria icona dell'[[anarco-individualismo]], di essere un informatore della polizia. (Gli archivi della [[polizia]] smentirono in seguito le accuse di Grave).


Da sempre attento alla [[pedagogia|questione educativa]], e per questo interessato all'apertura di una scuola libertaria, il [[15 giugno]] del [[1900]] fa uscire quello che diverrà l'organo ufficiale delle biblioteche libertarie: «[[L'education libertarie]]». A questo scopo scrive anche ''Le avventure di Nono'', una storia di [[utopia]] libertaria per bambini che sarà utilizzato nelle [[Escuela moderna|scuole moderne]] spagnole, grazie in particolare alla traduzione di [[Anselmo Lorenzo]], ma che avrà meno fortuna in [[Francia]].
Da sempre attento alla [[pedagogia|questione educativa]], e per questo interessato all'apertura di una scuola libertaria, il [[15 giugno]] del [[1900]] fa uscire quello che diverrà l'organo ufficiale delle biblioteche libertarie: «[[L'education libertarie]]». A questo scopo scrive anche ''Le avventure di Nono'', una storia di [[utopia]] libertaria per bambini che sarà utilizzato nelle [[Escuela moderna|scuole moderne]] spagnole, grazie in particolare alla traduzione di [[Anselmo Lorenzo]], ma che avrà meno fortuna in [[Francia]].
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== Pensiero ==
== Pensiero ==
Di tendenza [[anarco-comunismo|comunista-anarchico]] ed ostile all'[[individualismo]], Grave concentrava i suoi scritti nella critica alla società di fine ‘800, spaziando su una serie di argomentazioni che andavano dallo sviluppo dell'idea anarchica, alle proposte rivoluzionarie e ai metodi di lotta per poterla conseguire.
Di tendenza [[anarco-comunismo|comunista-anarchico]] ed ostile all'[[individualismo]], Grave concentrava i suoi scritti nella critica alla società di fine ‘800, spaziando su una serie di argomentazioni che andavano dallo sviluppo dell'idea anarchica, alle proposte rivoluzionarie e ai metodi di lotta per poterla conseguire.
:«La rivoluzione non è un'idea, non è una concezione sociale. È un fatto, una necessità, un mezzo. Essa deve sbarazzarsi degli ostacoli che impediscono l'evoluzione umana. Essa non condurrebbe un elemento nuovo all'evoluzione sociale, se quelli che la compiono non hanno, in potenza, nel loro cervello, un'idea che li faccia agire. [...] Gli autoritari che hanno la pretesa di impadronirsi del potere e di servirsene per il bene di tutti possono, loro, considerare come secondarie le loro idee di trasformazione sociale. [[File:Les Temps Nouveaux.jpg|300 px|thumb|''[[Les Temps Nouveaux]]'']]Cosa importa che gli individui sappiano più o meno ciò che si attende da loro, se si spera di servirsene per assicurare l'autorità a sostegno della quale, si opererà la trasformazione che si sarà decretata. Essendo l'obiettivo di impadronirsi del potere,, basta radunare gli individui desiderosi di un semplice cambiamento politico, senza che vi sia bisogno di inculcare in loro delle nozioni di ciò che dovrà essere il nuovo ordine delle cose, poiché ci si assume l'incarico di pensare per loro. Quando si ha la volontà di comandare agli altri, è inutile – anzi pericoloso- di cercare di istruirli su ciò che sarebbe per loro la cosa migliore.  Pure se i capi sappiano ciò che decreteranno all'indomani della vittoria, inutile perdere tempo a ficcare delle idee nella testa di quelli che dovranno obbedire. [...]  E inoltre, ciò non riesce sempre; perché capita che quelli che si sono arruolati sfuggano al vostro comando per andare da un capo che gli sembra più idoneo. Ma per gli anarchici non funziona così.  Bisogna che quelli che parteciperanno alla rivoluzione abbiano la chiara consapevolezza di ciò che loro stessi vogliono, e ciò non può essere loro dato che dalla comprensione precisa di un ideale ...» (Jean Grave,  ''La panacée-revolution'', in ''[[Les Temps nouveaux]]'' n. 7, 1898)
:«La rivoluzione non è un'idea, non è una concezione sociale. È un fatto, una necessità, un mezzo. Essa deve sbarazzarsi degli ostacoli che impediscono l'evoluzione umana. Essa non condurrebbe un elemento nuovo all'evoluzione sociale, se quelli che la compiono non hanno, in potenza, nel loro cervello, un'idea che li faccia agire. [...] Gli autoritari che hanno la pretesa di impadronirsi del potere e di servirsene per il bene di tutti possono, loro, considerare come secondarie le loro idee di trasformazione sociale. Cosa importa che gli individui sappiano più o meno ciò che si attende da loro, se si spera di servirsene per assicurare l'autorità a sostegno della quale, si opererà la trasformazione che si sarà decretata. Essendo l'obiettivo di impadronirsi del potere, basta radunare gli individui desiderosi di un semplice cambiamento politico, senza che vi sia bisogno di inculcare in loro delle nozioni di ciò che dovrà essere il nuovo ordine delle cose, poiché ci si assume l'incarico di pensare per loro. Quando si ha la volontà di comandare agli altri, è inutile – anzi pericoloso- di cercare di istruirli su ciò che sarebbe per loro la cosa migliore.  Pure se i capi sappiano ciò che decreteranno all'indomani della vittoria, inutile perdere tempo a ficcare delle idee nella testa di quelli che dovranno obbedire. [...]  E inoltre, ciò non riesce sempre; perché capita che quelli che si sono arruolati sfuggano al vostro comando per andare da un capo che gli sembra più idoneo. Ma per gli anarchici non funziona così.  Bisogna che quelli che parteciperanno alla rivoluzione abbiano la chiara consapevolezza di ciò che loro stessi vogliono, e ciò non può essere loro dato che dalla comprensione precisa di un ideale [...]» (Jean Grave,  ''La panacée-revolution'', in ''[[Les Temps nouveaux]]'' n. 7, 1898).


==Note==
==Note==
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Kropotkin]]
*[[Kropotkin]]
*[[Stampa libertaria]]
*[[Stampa anarchica]]


==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
 
*[http://archive.is/INolC Lettera indirizzata a Jean Grave], [[Élisée Reclus]], [[Le Révolté]] - [[11 ottobre]] [[1885]] (in lingua francese)
*[http://perso.orange.fr/Tresors.Oublies/LeRevolte/Reclus-LettreGrave.htm Lettera indirizzata a Jean Grave], [[Élisée Reclus]], [[Le Révolté]] - [[11 ottobre]] [[1885]] (in lingua francese)
*[http://kropot.free.fr/Grave1.htm Il processo di Jean Grave, Émile de Saint-Auban] (in lingua francese)
*[http://kropot.free.fr/Grave1.htm Il processo di Jean Grave, Émile de Saint-Auban] (in lingua francese)
*[http://www.la-presse-anarchiste.net/spip/spip.php?rubrique9 Les Temps Nouveaux],
*[https://web.archive.org/web/20070729044635/http://www.la-presse-anarchiste.net/spip/spip.php?rubrique9 Les Temps Nouveaux]  
*[http://increvablesanarchistes.org/articles/1914_20/reponse16_londres.htm Il Manifesto dei Sedici (febbraio 1916) e risposta al "manifesto dei sedici" dal gruppo internazionale di Londra (16 aprile)] (in lingua francese)
*[http://archive.is/J7GxP Il Manifesto dei Sedici (febbraio 1916) e risposta al "manifesto dei sedici" dal gruppo internazionale di Londra (16 aprile)] (in lingua francese)


[[Categoria:Anarchici|Grave, Jean]]
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