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'''''Il Martello''''' è stato un settimanale socialista, «'''organo della Federazione Marchigiana-Umbra dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]]'''» (motto: «nessun diritto senza dovere, nessun dovere senza diritto»), pubblicato a Fabriano dal [[29 luglio]] al [[26 novembre]] [[1876]] (dal [[19 novembre]] fu stampato a Jesi). | '''''Il Martello''''' è stato un settimanale socialista, «'''organo della Federazione Marchigiana-Umbra dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]]'''» (motto: «nessun diritto senza dovere, nessun dovere senza diritto»), pubblicato a Fabriano dal [[29 luglio]] al [[26 novembre]] [[1876]] (dal [[19 novembre]] fu stampato a Jesi). | ||
== Storia == | == Storia <ref>Fonte principale: [[Leonardo Bettini]], ''[https://bettini.ficedl.info/article13.html Bibliografia dell'anarchismo]''</ref> == | ||
[[Image:Andrea_costa.gif|200px|thumb|[[Andrea Costa]], ispiratore de ''Il Martello'']] | |||
Il foglio fabrianese, che per l'alto livello politico, il prestigio dei suoi più stretti collaboratori ed il raggio di diffusione, che di gran lunga valica i confini regionali, occupa una posizione di primo piano nella storia del [[socialismo]] italiano. | Il foglio fabrianese, che per l'alto livello politico, il prestigio dei suoi più stretti collaboratori ed il raggio di diffusione, che di gran lunga valica i confini regionali, occupa una posizione di primo piano nella storia del [[socialismo]] italiano. | ||
Ad una serie precedente (socialdemocratica), apparsa nella primavera del [[1876]], avevano congiuntamente collaborato [[socialisti]] e repubblicani; ma l'impossibile connubio fra la due tendenze aveva indotto quest'ultimi a dimettersi dalla redazione del giornale, che rimase cosi, nelle mani dei soli [[socialisti]]. L'ultimo numero della serie democratico-sociale ([[1° luglio]] [[1876]]) recava l'avvertenza che «dal prossimo numero, in poi, ''II Martello'' si pubblicherà nettamente | Ad una serie precedente (socialdemocratica), apparsa nella primavera del [[1876]], avevano congiuntamente collaborato [[socialisti]] e repubblicani; ma l'impossibile connubio fra la due tendenze aveva indotto quest'ultimi a dimettersi dalla redazione del giornale, che rimase cosi, nelle mani dei soli [[socialisti]]. L'ultimo numero della serie democratico-sociale ([[1° luglio]] [[1876]]) recava l'avvertenza che «dal prossimo numero, in poi, ''II Martello'' si pubblicherà nettamente, schiettamente socialista». <ref>[[Napoleone Papini]], ''Evoluzione necessaria''.</ref> | ||
Il [[29 luglio]] vedeva la luce il 1° numero della nuova serie. Poco dopo, in seguito ad una delibera approvata dal 2° Congresso delle Sezioni e Federazioni delle Marche e dell'Umbria, tenuto a Jesi il [[20 agosto]] - i cui atti furono pubblicati da ''Il Martello'' in un foglio volante, il [[23 agosto]] <ref>Come supplemento al n. 4.</ref> - il giornale diveniva l'organo ufficiale dell'[[AIT|Internazionale]] e della Federazione Marchigiano-Umbra. <ref>Cfr. [[Pier Carlo Masini]], ''Gli Internazionalisti'', p. 20 e seguenti; vedi anche Ettore Zoccoli, ''L'Anarchia'', p. 345 («Il lavoratore, è detto nel programma della ''Federazione'' approvato dal congresso, "è essenzialmente antiautoritario ed [[anarchico]]". [...] La distruzione dell'attuale ordine borghese è il grande scopo della [[rivoluzione]] sociale, che "tende a trasformare la [[società]] sulle basi dell'[[anarchia]] e del [[collettivismo]], all'oggetto di costituire un nomdo umano libero da ogni privilegio, da ogni pregiudizio, da ogni prepotenza, fondato sul lavoro, sull'[[uguaglianza]], sulla [[solidarietà]] di tutti e di tutte"»).</ref> | Il [[29 luglio]] vedeva la luce il 1° numero della nuova serie. Poco dopo, in seguito ad una delibera approvata dal 2° Congresso delle Sezioni e Federazioni delle Marche e dell'Umbria, tenuto a Jesi il [[20 agosto]] - i cui atti furono pubblicati da ''Il Martello'' in un foglio volante, il [[23 agosto]] <ref>Come supplemento al n. 4.</ref> - il giornale diveniva l'organo ufficiale dell'[[AIT|Internazionale]] e della Federazione Marchigiano-Umbra. <ref>Cfr. [[Pier Carlo Masini]], ''Gli Internazionalisti'', p. 20 e seguenti; vedi anche Ettore Zoccoli, ''L'Anarchia'', p. 345 («Il lavoratore, è detto nel programma della ''Federazione'' approvato dal congresso, "è essenzialmente antiautoritario ed [[anarchico]]". [...] La distruzione dell'attuale ordine borghese è il grande scopo della [[rivoluzione]] sociale, che "tende a trasformare la [[società]] sulle basi dell'[[anarchia]] e del [[collettivismo]], all'oggetto di costituire un nomdo umano libero da ogni privilegio, da ogni pregiudizio, da ogni prepotenza, fondato sul lavoro, sull'[[uguaglianza]], sulla [[solidarietà]] di tutti e di tutte"»).</ref> | ||
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Sotto la direzione di quel [[Napoleone Papini]] che un anno più tardi sarà fra i componenti della [[Banda del Matese]], ''Il Martello'' visse in tutto tredici numeri, fino al [[26 novembre]]. Meno di un mese dopo la sua cessazione, il [[13 dicembre]] [[1876]], una circolare a stampa <ref>Bologna, tipografia Azzoguidi.</ref>, firmata “per la redazione”, da [[Andrea Costa]], [[Augusto Casalini]] e [[Alceste Faggioli]], annunciava «A tutte le Sezioni e Nuclei della Federazione Italiana dell'[[AIT|A.I.L.]]» che «per accordi presi con la vecchia redazione, ''Il Martello'', che si pubblicava prima a Fabriano, e poi a Jesi, sarà d'ora in avanti pubblicato a Bologna, e il 6 del prossimo gennaio uscirà il primo numero della nuova serie». <ref>Cfr. ''Movimento Operaio'', maggio-giugno 1952, p. 490.</ref> Della serie bolognese, sotto la direzione di [[Andrea Costa]], uscirono ancora 11 numeri, fino al [[18 marzo]] [[1877]] (più un supplemento in data [[25 gennaio]] [[1877]]). | Sotto la direzione di quel [[Napoleone Papini]] che un anno più tardi sarà fra i componenti della [[Banda del Matese]], ''Il Martello'' visse in tutto tredici numeri, fino al [[26 novembre]]. Meno di un mese dopo la sua cessazione, il [[13 dicembre]] [[1876]], una circolare a stampa <ref>Bologna, tipografia Azzoguidi.</ref>, firmata “per la redazione”, da [[Andrea Costa]], [[Augusto Casalini]] e [[Alceste Faggioli]], annunciava «A tutte le Sezioni e Nuclei della Federazione Italiana dell'[[AIT|A.I.L.]]» che «per accordi presi con la vecchia redazione, ''Il Martello'', che si pubblicava prima a Fabriano, e poi a Jesi, sarà d'ora in avanti pubblicato a Bologna, e il 6 del prossimo gennaio uscirà il primo numero della nuova serie». <ref>Cfr. ''Movimento Operaio'', maggio-giugno 1952, p. 490.</ref> Della serie bolognese, sotto la direzione di [[Andrea Costa]], uscirono ancora 11 numeri, fino al [[18 marzo]] [[1877]] (più un supplemento in data [[25 gennaio]] [[1877]]). | ||
== Pensiero <ref>Fonte principale: ''[https://www.bibliotecasalaborsa.it/cronologia/bologna/1877/il_martello_riprende_le_pubblicazioni "Il Martello" riprende le pubblicazioni]''</ref> == | |||
''Il Martello'', organo della Federazione Umbro-Marchigiana dell'[[AIT|Internazionale]], divenne di fatto il portavoce ufficiale dell'[[anarchismo]] italiano organizzato. | |||
Il settimanale ospitò la polemica contro i [[socialisti]] autoritari "addormentatori del popolo" e una [[violenta]] campagna contro il ministro dell'Interno Giovanni Nicotera, ritenuto responsabile della morte del [[rivoluzionario]] [[Giuseppe Fanelli]] (il [[5 gennaio]] [[1877]]) nel manicomio di Nocera Inferiore. | |||
In ogni numero la ''Rassegna della Stampa socialista'' fu redatta da [[Giovanni Pascoli]], affiliato all'[[AIT|Internazionale]] dal [[1876]]. | |||
Il giornale si dichiarava favorevole alla [[rivoluzione]], con il convincimento che «essendo essa inevitabile, quanto più presto avviene, tanto meglio». | |||
Tra i volumi della sua collana editoriale pubblicò una ''Vita di Michele Bakunin'' ([[1877]]). | |||
==Note== | ==Note== | ||
<references/> | <references/> | ||
== Voci correlate == | |||
*[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]] | |||
*[[Stampa anarchica]] | |||
*[[Anarco-sindacalismo]] | |||
*[[Storia del movimento libertario in Italia]] | |||
[[Categoria:Stampa anarchica]] | [[Categoria:Stampa anarchica]] | ||
[[Categoria:Anarchismo in Italia]] | [[Categoria:Anarchismo in Italia]] | ||
[[Categoria:Sindacalismo]] | |||
[[Categoria:AIT]] |