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==Biografia == | ==Biografia == | ||
'''Ida Gilman''' nasce in una famiglia ebrea di commercianti il [[20 luglio]] [[1901]] a Smorgon (Russia). Studentessa in [[medicina sociale|medicina]], inizia gli studi a Kharkov ma in seguito, per sfuggire dalle “attenzioni” dei bolscevichi, si trasferisce a Mosca dove entra in contatto con gli ambienti anarchici della città. Nella capitale sovietica prosegue gli studi in [[medicina sociale|medicina]], ma alcune settimane prima del conseguimento della laurea è nuovamente fermata dai bolscevichi. È costretta ad una nuova fuga, questa volta verso la [[Polonia]]. | '''Ida Gilman''' nasce in una famiglia ebrea di commercianti il [[20 luglio]] [[1901]] a Smorgon (Russia). Studentessa in [[medicina sociale|medicina]], inizia gli studi a Kharkov ma in seguito, per sfuggire dalle “attenzioni” dei bolscevichi, si trasferisce a Mosca dove entra in contatto con gli ambienti anarchici della città. Nella capitale sovietica prosegue gli studi in [[medicina sociale|medicina]], ma alcune settimane prima del conseguimento della laurea è nuovamente fermata dai bolscevichi. È costretta ad una nuova fuga, questa volta verso la [[Polonia]]. | ||
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Dopo la condanna viene però anche licenziata e quindi si ritrova a vivere in gravi difficoltà economiche. Tutto ciò però non le impedisce di sostenere [[Francesco Ghezzi]], [[Victor Serge]] e tutti gli antistalinisti imprigionati in URSS. Giunta nuovamente in [[Francia]], Ida Mett nel [[1936]] ricomincia la vita di coppia con [[Nicolas Lazarevitch]] che nel frattempo aveva scontato un anno di [[carcere]]. | Dopo la condanna viene però anche licenziata e quindi si ritrova a vivere in gravi difficoltà economiche. Tutto ciò però non le impedisce di sostenere [[Francesco Ghezzi]], [[Victor Serge]] e tutti gli antistalinisti imprigionati in URSS. Giunta nuovamente in [[Francia]], Ida Mett nel [[1936]] ricomincia la vita di coppia con [[Nicolas Lazarevitch]] che nel frattempo aveva scontato un anno di [[carcere]]. | ||
[[File:Nmcn-piattaforma.jpg|thumb|left|Copertina del libro di [[Nestor McNab]] sulla Piattaforma Organizzativa degli Anarchici]] | [[File:Nmcn-piattaforma.jpg|thumb|left|Copertina del libro di [[Nestor McNab]] sulla Piattaforma Organizzativa degli Anarchici]] | ||
In [[Francia]] Ida diviene allora attiva nell'ambito sindacale presso la [[Federazione delle Borse del Lavoro|Borsa del Lavoro]], collaborando anche con la [[stampa anarchica|rivista]] «La Révolution Prolétarienne», di cui era stata corrispondente in [[Belgio]] insieme al marito. Collabora inoltre con il periodico [[Libertarie]] scrivendo articoli a commento in particolare dei processi di Mosca contro i [[anarchia|libertari]] e i comunisti non allineati. Il [[28 agosto]] [[1936]] pubblica un articolo intitolato ''Stalin stermina la generazione d'ottobre'' dove descrive «ciò che avviene in Russia non è che la conclusione logica di un regime assolutista che domina in tutti i settori della vita sociale». Nel numero dell'[[11 settembre]] ritorna ad analizzare la "questione stalinismo" attraverso un articolo intitolato ''Mosca centro di liquidazione della rivoluzione proletaria'' ed allargando la visione sugli [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|accadimenti spagnoli]] scrive «...ne risulta che la rivoluzione operaia non vuole perire in contraddizioni interne, se i sindacalisti, gli anarchici, i membri del [[POUM]] e in generale gli operai non vogliono, dopo la vittoria contro i [[Fascismo|fascisti]], essere distrutti dagli sforzi combinati della borghesia e degli agenti di Stalin in Spagna, devono d'ora in poi comprendere che hanno di fronte a loro Franco e a Llano, nemici veri, ma anche Hernandez e La Pasionaria <ref name="pasionaria">[http://it.wikipedia.org/wiki/Dolores_Ib%C3%A1rruri Dolores Ibárruri Gómez], detta ''la Pasionaria'', fu un'esponente comunista del PCE (Partito Comunista Spagnolo) e quindi fedele alla linea stalinista sovietica</ref>, nemici non meno temibili per la causa operaia». | In [[Francia]] Ida diviene allora attiva nell'ambito sindacale presso la [[Federazione delle Borse del Lavoro|Borsa del Lavoro]], collaborando anche con la [[stampa anarchica|rivista]] «La Révolution Prolétarienne», di cui era stata corrispondente in [[Belgio]] insieme al marito. Collabora inoltre con il periodico [[Libertarie]] scrivendo articoli a commento in particolare dei processi di Mosca contro i [[anarchia|libertari]] e i comunisti non allineati. Il [[28 agosto]] [[1936]] pubblica un articolo intitolato ''Stalin stermina la generazione d'ottobre'' dove descrive «ciò che avviene in Russia non è che la conclusione logica di un regime assolutista che domina in tutti i settori della vita sociale». Nel numero dell'[[11 settembre]] ritorna ad analizzare la "questione stalinismo" attraverso un articolo intitolato ''Mosca centro di liquidazione della rivoluzione proletaria'' ed allargando la visione sugli [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|accadimenti spagnoli]] scrive «... ne risulta che la rivoluzione operaia non vuole perire in contraddizioni interne, se i sindacalisti, gli anarchici, i membri del [[POUM]] e in generale gli operai non vogliono, dopo la vittoria contro i [[Fascismo|fascisti]], essere distrutti dagli sforzi combinati della borghesia e degli agenti di Stalin in Spagna, devono d'ora in poi comprendere che hanno di fronte a loro Franco e a Llano, nemici veri, ma anche Hernandez e La Pasionaria <ref name="pasionaria">[http://it.wikipedia.org/wiki/Dolores_Ib%C3%A1rruri Dolores Ibárruri Gómez], detta ''la Pasionaria'', fu un'esponente comunista del PCE (Partito Comunista Spagnolo) e quindi fedele alla linea stalinista sovietica</ref>, nemici non meno temibili per la causa operaia». | ||
L'[[8 giugno]] [[1940]] è fermata col figlio Marc di 8 anni ed internata presso il campo di Rieucros (Lozère). Stessa sorte era toccata al marito Nicolas, che da prima di lei era stato rinchiuso in quello di Vernet <ref name="vernet">[http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_d%27internamento_di_Le_Vernet Campo di internamento di Le Vernet]</ref>. Liberata nell'aprile [[1941]], si rifugia inizialmente a Marsiglia quindi, nel gennaio [[1942]], a Garde-Freinet e poi a Draguignan (Var). | L'[[8 giugno]] [[1940]] è fermata col figlio Marc di 8 anni ed internata presso il campo di Rieucros (Lozère). Stessa sorte era toccata al marito Nicolas, che da prima di lei era stato rinchiuso in quello di Vernet <ref name="vernet">[http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_d%27internamento_di_Le_Vernet Campo di internamento di Le Vernet]</ref>. Liberata nell'aprile [[1941]], si rifugia inizialmente a Marsiglia quindi, nel gennaio [[1942]], a Garde-Freinet e poi a Draguignan (Var). | ||
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===L'attività medica e propagandatrice === | ===L'attività medica e propagandatrice === | ||
Nel [[1946]] finalmente la famiglia Mett-Lazarevitch si ritrova a Parigi e due anni dopo, nel [[1948]], pubblica l'opuscolo ''La Comune di Kronstadt'', redatto prima della guerra e contnente una dura condanna del bolscevismo. | Nel [[1946]] finalmente la famiglia Mett-Lazarevitch si ritrova a Parigi e due anni dopo, nel [[1948]], pubblica l'opuscolo ''La Comune di Kronstadt'', redatto prima della guerra e contnente una dura condanna del bolscevismo. | ||
Dal [[1948]] al [[1951]] lavora come medico in un sanatorio per bambini ebrei a Brunoy, mentre [[Nicolas Lazarevitch]] si dà da fare come correttore. Successivamente Ida Mett lavora per conto dell'industria chimica, proseguendo al contempo la pubblicazione di molti testi e articoli sulla [[medicina sociale|medicina]] e [[Pedagogia|pedagogia]] in URSS. Scrive le memorie su [[Nestor Makhno]] - scritti persi durante la guerra – dove scagiona Makhno dalle accuse infamanti e infondate di antisemitismo cadute su di lui <ref name="tradi"> [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html da latradizionelibertaria.over-blog.it] </ref> e nel [[1957]], insieme a [[Boris Souvarine]], [[Lucien Laurat]], [[Branko Lazitch]], [[Ronald Wright]] e altri, collabora al numero speciale della [[stampa anarchica|rivista]] ''Est et Ouest'' contenente il testo ''Le Communisme européen depuis la mort de Staline'' (Il comunismo europeo dopo la morte di Stalin). | Dal [[1948]] al [[1951]] lavora come medico in un sanatorio per bambini ebrei a Brunoy, mentre [[Nicolas Lazarevitch]] si dà da fare come correttore. Successivamente Ida Mett lavora per conto dell'industria chimica, proseguendo al contempo la pubblicazione di molti testi e articoli sulla [[medicina sociale|medicina]] e [[Pedagogia|pedagogia]] in URSS. Scrive le memorie su [[Nestor Makhno]] - scritti persi durante la guerra – dove scagiona Makhno dalle accuse infamanti e infondate di antisemitismo cadute su di lui <ref name="tradi"> [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html da latradizionelibertaria.over-blog.it] </ref> e nel [[1957]], insieme a [[Boris Souvarine]], [[Lucien Laurat]], [[Branko Lazitch]], [[Ronald Wright]] e altri, collabora al numero speciale della [[stampa anarchica|rivista]] ''Est et Ouest'' contenente il testo ''Le Communisme européen depuis la mort de Staline'' (''Il comunismo europeo dopo la morte di Stalin''). | ||
Ida Mett è poi deceduta a Parigi il [[27 giugno]] [[1973]]. I suoi archivi sono stati donati dal figlio Marc all'[[Istituto Internazionale di storia sociale]] di Amsterdam. | Ida Mett è poi deceduta a Parigi il [[27 giugno]] [[1973]]. I suoi archivi sono stati donati dal figlio Marc all'[[Istituto Internazionale di storia sociale]] di Amsterdam. | ||
==Note== | ==Note== | ||
<references/> | <references/> | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == | ||
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== Voci correlate == | == Voci correlate == | ||
*[[Piattaforma dei Comunisti Anarchici (1926)]] | *[[Piattaforma dei Comunisti Anarchici (1926)]] | ||
[[Categoria:Anarchiche|Mett, Ida]] | [[Categoria:Anarchiche|Mett, Ida]] | ||
[[Categoria:Anarchici russi|Mett, Ida]] | [[Categoria:Anarchici russi|Mett, Ida]] | ||
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[[Categoria:Scrittori|Mett, Ida]] | [[Categoria:Scrittori|Mett, Ida]] | ||
[[Categoria:Sindacalisti|Mett, Ida]] | [[Categoria:Sindacalisti|Mett, Ida]] | ||
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