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Inizialmente, Cartier-Bresson apprende i fondamenti della pittura dal pittore cubista André Lhote nel biennio [[1927]]-[[1928]]. Durante il servizio militare, incontra Max Ernst, [[André Breton]] e i surrealisti, movimento a cui si sentirà legato per tutta la vita, scoprendo inoltre la magia della fotografia grazie alla coppia Gretchen e Peter Powell. A ventritre anni, in Costa D'Avorio, scatta le sue prime foto con una Krauss d'occasione. Il suo reportage fotografico sarà pubblicato l'anno seguente. | Inizialmente, Cartier-Bresson apprende i fondamenti della pittura dal pittore cubista André Lhote nel biennio [[1927]]-[[1928]]. Durante il servizio militare, incontra Max Ernst, [[André Breton]] e i surrealisti, movimento a cui si sentirà legato per tutta la vita, scoprendo inoltre la magia della fotografia grazie alla coppia Gretchen e Peter Powell. A ventritre anni, in Costa D'Avorio, scatta le sue prime foto con una Krauss d'occasione. Il suo reportage fotografico sarà pubblicato l'anno seguente. | ||
Dopo aver acquistato la sua prima Leica <ref>[http:// | Dopo aver acquistato la sua prima Leica <ref>[http://archive.is/DynOk Leica]</ref> a Marsiglia nel [[1932]], prende la decisione infinitiva di consacrarsi alla fotografia e parte per un lungo viaggio in Italia con André Pieyre de Mandiargues e Leonor Fini. Poi fotografa in [[Spagna]], di nuovo in [[Italia]], in [[Messico]] e in [[Marocco]]. | ||
=== Impegno politico === | === Impegno politico === | ||
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Il [[2 marzo]] [[1937]], il nuovo quotidiano comunista ''Ce soir''<ref>[http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/cb32738400h/date.r.langFR ce soir]</ref> (diretto da Louis Aragon) pubblica in prima pagina, ogni giorno a partire da l suo primo numero, 31 foto di ragazzi poverissimi fotografati da Henri Cartier. | Il [[2 marzo]] [[1937]], il nuovo quotidiano comunista ''Ce soir''<ref>[http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/cb32738400h/date.r.langFR ce soir]</ref> (diretto da Louis Aragon) pubblica in prima pagina, ogni giorno a partire da l suo primo numero, 31 foto di ragazzi poverissimi fotografati da Henri Cartier. | ||
L'anarchia a cui fa riferimento Cartier-Bresson è l'[[anarchia]] in senso proprio, nobile e pura come semplicemente può essere lo stato naturale di un essere umano in armonia con la natura e che va in cerca di | L'anarchia a cui fa riferimento Cartier-Bresson è l'[[anarchia]] in senso proprio, nobile e pura come semplicemente può essere lo stato naturale di un essere umano in armonia con la natura e che va in cerca di sé stesso anche a costo di andare contro le norme sociali e legali. In questo senso, la fotografia, nella sua essenza più pura e vera, secondo Cartier-Bresson ed altri fotografi, non può che spingere chi si cimenta in quest'arte a diventare anarchici se non lo si è già. | ||
: «Mi prese il surrealismo, fondamentalmente per il suo carattere sovversivo, che coincideva con le mie idee libertarie» <ref name="Bresson">[http://www.rebelion.org/noticia.php?id=3015 Rivendico seguir siendo un anarquista]</ref> | : «Mi prese il surrealismo, fondamentalmente per il suo carattere sovversivo, che coincideva con le mie idee libertarie» <ref name="Bresson">[http://www.rebelion.org/noticia.php?id=3015 Rivendico seguir siendo un anarquista]</ref> | ||
Nel [[1937]] si sposa con la ballerina di Giava Ratna Mohini e sostiene apertamente per l'indipendenza dall'Indonesia. Durante la | Nel [[1937]] si sposa con la ballerina di Giava Ratna Mohini e sostiene apertamente per l'indipendenza dall'Indonesia. Durante la Seconda guerra mondiale guerra, viene arruolato dall'esercito ma viene fatto prigioniero dai nazisti. Riuscito a fuggire, entra a far parte della resistenza francese operando principalmente a Lione. Nel [[1944]] fotograferà la Liberazione di Parigi. <ref>[https://pro.magnumphotos.com/CS.aspx?VP3=SearchResult&VBID=2K1HZOBRP0H1IS&SMLS=1&RW=1920&RH=966 Immagini della guerra]</ref> | ||
Con i suoi amici comunisti Robert Capa e Chim, Henri fonda nel [[1947]] ''Magnum'': una cooperativa in [[autogestione]], controllata in [[autonomia]] dai fotografi, proprietari esclusivi ed unici dei loro negativi, dove tutte le decisioni vengono prese in comune e i profitti vengono redistribuiti. | Con i suoi amici comunisti Robert Capa e Chim, Henri fonda nel [[1947]] ''Magnum'': una cooperativa in [[autogestione]], controllata in [[autonomia]] dai fotografi, proprietari esclusivi ed unici dei loro negativi, dove tutte le decisioni vengono prese in comune e i profitti vengono redistribuiti. |