Gregorio Jover: differenze tra le versioni

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[[File:Gregorio-jover.jpg|thumb|Gregorio Jover]]'''Gregorio Jover Cortés''' (Teruel, [[25 ottobre]]? <ref name="francia1">La maggior parte delle fonti non riportano la data di nascita, solamente il sito [http://militants-anarchistes.info/spip.php?article2864? militants-anarchistes.fr] riporta la data di nascita: [[25 ottobre]].</ref> [[1891]] - Messico, [[22 marzo]] [[1964]]), è stato [[anarchia|anarchico]] e [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzionario spagnolo]] comandante della 28<sup>a</sup> Divisione o [[Colonna Ascaso]] (in seguito la brigata italiana prenderà il nome di [[Colonna Rosselli]] <ref name="rosselli">Formazione facente parte della [[Colonna Ascaso]], le cui basi di fondazione sono messe in atto il [[2 agosto]] [[1936]], durante una riunione alla quale partecipa anche [[Camillo Berneri]]. La Colonna italiana o “colonna Rosselli” è formata ufficialmente il [[17 agosto]] [[1936]] grazie al contributo determinante di [[Carlo Rosselli]] e [[Mario Angeloni]].  È composta da 150 fra anarchici, giellisti, socialisti massimalisti, comunisti e repubblicani. Sono tantissimi anche gli italiani presenti nella rivoluzione spagnola e militanti nelle varie colonne: [https://www.anarcopedia.org/index.php/Colonna_de_Hierro#Le_Colonne_e_la_militanza_italiana Le Colonne anarchiche e la militanza italiana]</ref>), impegnata nella lotta ai franchisti sul fronte di Aragona, ed intimo amico di [[Buenaventura Durruti]] e [[Francisco Ascaso]].
[[File:Gregorio-jover.jpg|thumb|Gregorio Jover]]'''Gregorio Jover Cortés''' (Teruel, [[Spagna]], [[25 ottobre]] <ref name="francia1">La maggior parte delle fonti non riportano la data di nascita, solamente il [http://militants-anarchistes.info/spip.php?article2864? ''Dictionnaire des militants anarchistes''] riporta la data di nascita: [[25 ottobre]].</ref> [[1891]] - Messico, [[22 marzo]] [[1964]]), è stato [[anarchia|anarchico]] e [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzionario spagnolo]] comandante della 28<sup>a</sup> Divisione o [[Colonna Ascaso]] (in seguito la brigata italiana prenderà il nome di [[Colonna Rosselli]] <ref name="rosselli">Formazione facente parte della [[Colonna Ascaso]], le cui basi di fondazione sono messe in atto il [[2 agosto]] [[1936]], durante una riunione alla quale partecipa anche [[Camillo Berneri]]. La Colonna italiana o “colonna Rosselli” è formata ufficialmente il [[17 agosto]] [[1936]] grazie al contributo determinante di [[Carlo Rosselli]] e [[Mario Angeloni]].  È composta da 150 fra anarchici, giellisti, socialisti massimalisti, comunisti e repubblicani. Sono tantissimi anche gli italiani presenti nella rivoluzione spagnola e militanti nelle varie colonne (vedi [[Colonna_de_Hierro#Le_Colonne_e_la_militanza_italiana|''Le Colonne e la militanza italiana'']]).</ref>), impegnata nella lotta ai franchisti sul fronte di Aragona, ed intimo amico di [[Buenaventura Durruti]] e [[Francisco Ascaso]].
 
== Biografia ==
== Biografia ==
'''Gregorio Jover Cortés''', detto ''el Chino'', nasce nel [[1891]] ([[25 ottobre]]? <ref name="francia2">La maggior parte delle fonti non riportano la data di nascita, solamente il sito [http://militants-anarchistes.info/spip.php?article2864? militants-anarchistes] riporta la data di nascita: [[25 ottobre]].</ref>) a Teruel, in [[Spagna]].


=== L'anarchismo e l'attività espropriatrice===
=== L'anarchismo e l'attività espropriatrice===
 
Poco più che bambino Gregorio emigra a Valencia, dove nel tempo comincerà la sua militanza nelle organizzazioni giovanili socialiste e poi in quelle [[anarchia|anarchiche]]. Intorno al [[1911]] emigra a Barcellona, dove svolge la professione di falegname e aderisce alla corrispondente sezione [[sindacalismo|sindacale]] della [[CNT spagnola|CNT]]. Perseguitato per il suo attivismo, si rifugia a Valencia per un breve periodo, poi, ritornato nella città catalana, è nominato delegato del sindacato falegnami nel Comitato Regionale Catalano nonostante sia anche membro del gruppo ''Los Valencianos'' (insieme a [[Manuel Bermelo]], [[José Claramonte Gomez]] <ref>''[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article3334&lang=fr Dictionnaire des militants anarchistes]''</ref> ed altri). Il [[12 agosto]] [[1923]] partecipa al congresso regionale della [[CNT]] svoltosi a Manresa, rifiutando il posto di segretario che gli viene offerto poiché si dichiara analfabeta. È nel corso di questo congresso che si produsse il "colpo di [[Stato]] di Primo de Rivera".
Poco più che bambino emigra a Valencia, dove nel tempo comincerà la sua militanza nelle organizzazioni giovanili socialiste e poi in quelle [[anarchia|anarchiche]]. Intorno al [[1911]] emigra a Barcellona, dove svolge la professione di falegname e aderisce alla corrispondente sezione [[sindacalismo|sindacale]] della [[CNT spagnola|CNT]]. Perseguitato per il suo attivismo, si rifugia a Valencia per un breve periodo, poi, ritornato nella città catalana, è nominato delegato del sindacato falegnami nel Comitato Regionale Catalano nonostante sia anche membro del gruppo ''Los Valencianos'' (insieme a [[Manuel Bermelo]], [[José Claramonte Gomez]] <ref>[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article3334&lang=fr] da dizionario anarchici in francese</ref> ed altri). Il [[12 agosto]] [[1923]] partecipa al congresso regionale della [[CNT]] svoltosi a Manresa, rifiutando il posto di segretario che gli viene offerto poiché si dichiara analfabeta. È nel corso di questo congresso che si produsse il "colpo di [[Stato]] di Primo de Rivera".
[[File:Ascasodurrutijover.png|thumb|left|200px|[[Los Solidarios]]: [[Francisco Ascaso]], [[Buenaventura Durruti]], [[Gregorio Jover]]]]
[[File:Ascasodurrutijover.png|thumb|left|200px|[[Los Solidarios]]: [[Francisco Ascaso]], [[Buenaventura Durruti]], [[Gregorio Jover]]]]
Con la dittatura di Primo de Rivera aumentano le [[repressione|repressioni]] a danno dei gruppi antagonisti e si costituiscono bande di ''pistoleros'', veri e propri gruppi paramilitari che intendono colpire mortalmente gli attivisti sindacali più esposti. Come mezzo di difesa dalle aggressioni fasciste, Jover partecipa alla fondazione del [[illegalismo|gruppo illegalista]] e d'[[azione diretta]] ''[[Los Solidarios]]'', organizzato in cellule indipendenti a difesa e sostegno armato dei gruppi anarchici spagnoli della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]]-[[CNT]]. Con [[Buenaventura Durruti]] partecipa all'organizzazione dell'attentato contro il Primo Ministro Eduardo Dato, [[8 Marzo]] [[1921]], ma non sarà presente nell'azione militare conseguente. È nel corso di una di queste "operazioni" che il [[24 marzo]] [[1924]] Jover viene fermato a Barcellona, ma riuscirà a scappare verso Parigi insieme a [[Francisco Ascaso]], [[Buenaventura Durruti]] e la maggior parte dei miliziani del ''[[Los Solidarios]]''. Jover è anche tra gli organizzatori della spedizione mancata di Vera del Bidassoa ([[7 novembre]] [[1924]]) e del tentativo d'assalto alle caserme Atarazanas ([[24 novembre]] [[1924]]). (Nel frattempo, nel [[1923]] e nel [[1924]], la sua compagna, Nieves Castella, dà alla luce due figli, prima '''Emma''' e poi '''Liberto''').
Con la dittatura di Primo de Rivera aumentano le [[repressione|repressioni]] a danno dei gruppi antagonisti e si costituiscono bande di ''pistoleros'', veri e propri gruppi paramilitari che intendono colpire mortalmente gli attivisti sindacali più esposti. Come mezzo di difesa dalle aggressioni fasciste, Jover partecipa alla fondazione del [[illegalismo|gruppo illegalista]] e d'[[azione diretta]] ''[[Los Solidarios]]'', organizzato in cellule indipendenti a difesa e sostegno armato dei gruppi anarchici spagnoli della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]]-[[CNT]]. Con [[Buenaventura Durruti]] partecipa all'organizzazione dell'attentato contro il Primo Ministro Eduardo Dato, [[8 Marzo]] [[1921]], ma non sarà presente nell'azione militare conseguente. È nel corso di una di queste "operazioni" che il [[24 marzo]] [[1924]] Jover viene fermato a Barcellona, ma riuscirà a scappare verso Parigi insieme a [[Francisco Ascaso]], [[Buenaventura Durruti]] e la maggior parte dei miliziani del ''[[Los Solidarios]]''. Jover è anche tra gli organizzatori della spedizione mancata di Vera del Bidassoa ([[7 novembre]] [[1924]]) e del tentativo d'assalto alle caserme Atarazanas ([[24 novembre]] [[1924]]). (Nel frattempo, nel [[1923]] e nel [[1924]], la sua compagna, Nieves Castella, dà alla luce due figli, prima '''Emma''' e poi '''Liberto''').


A questo punto, sottoposto ad una misura di espulsione, Jover, in seguito raggiunto da [[Buenaventura Durruti]] e [[Francisco Ascaso]], emigra verso l'America Latina ([[Messico]], [[Argentina]], [[Cuba]], [[Perù]] e [[Cile]]), dove fonda il gruppo ''[[Los Errantes]]'', che intendeva ricalcare le orme dei ''[[Los Solidarios]]'' e divenne famoso in [[Cile]] per aver messo in atto la prima rapina espropriatrice della storia del paese <ref name="cile">[http://www.alasbarricadas.org/ateneovirtual/index.php?title=Gregorio_Jover&redirect=no#Expropiaci.C3.B3n.da AteneoVirtual]</ref>. Il gruppo ritornerà in Europa dopo circa due anni, nel [[1926]]. L'anno seguente  Jover è tra gli organizzatori di un attentato contro il re spagnolo Alfonso XIII <ref>" La Catalogna, nonostante fosse altamente industrializzata, soffriva un forte sfruttamento della classe operaia, che andava ad alimentare un grande odio nei confronti delle [[autorità]]. Tra la fine dell'800 e l'inizio del 900 si rafforzarono i socialisti, i repubblicani e tutti i gruppi di sinistra, i quali desideravano in primis una riforma agraria per un nuovo sistema democratico. Con l'appoggio di Alfonso XIII ([[1886]]-[[1931]]) i dirigenti dei partiti ''suscritti'' [reazionari], riuscirono a bloccare ogni sviluppo e ad imporre la feroce dittatura del generale Miguel Primo de Riviera.". Si legga anche: [http://skuola.tiscali.it/storia-contemporanea/guerra-civile-spagna.html Storia-contemporanea]</ref>, riuscendo però a sfuggire all'arresto nonostante venga immediatamente ricercato. Nel [[1931]], con la proclamazione della Repubblica, ritorna finalmente a Barcellona e può attivarsi in favore della [[CNT]].
A questo punto, sottoposto ad una misura di espulsione, Jover, in seguito raggiunto da [[Buenaventura Durruti]] e [[Francisco Ascaso]], emigra verso l'America Latina ([[Messico]], [[Argentina]], [[Cuba]], [[Perù]] e [[Cile]]), dove fonda il gruppo ''[[Los Errantes]]'', che intendeva ricalcare le orme dei ''[[Los Solidarios]]'' e divenne famoso in [[Cile]] per aver messo in atto la prima rapina espropriatrice della storia del paese <ref name="cile">[http://www.alasbarricadas.org/ateneovirtual/index.php?title=Gregorio_Jover&redirect=no#Expropiaci.C3.B3n.da AteneoVirtual]</ref>. Il gruppo ritornerà in Europa dopo circa due anni, nel [[1926]]. L'anno seguente  Jover è tra gli organizzatori di un attentato contro il re spagnolo Alfonso XIII <ref>«La Catalogna, nonostante fosse altamente industrializzata, soffriva un forte sfruttamento della classe operaia, che andava ad alimentare un grande odio nei confronti delle [[autorità]]. Tra la fine dell'800 e l'inizio del 900 si rafforzarono i socialisti, i repubblicani e tutti i gruppi di sinistra, i quali desideravano in primis una riforma agraria per un nuovo sistema democratico. Con l'appoggio di Alfonso XIII ([[1886]]-[[1931]]) i dirigenti dei partiti ''suscritti'' [reazionari], riuscirono a bloccare ogni sviluppo e ad imporre la feroce dittatura del generale Miguel Primo de Riviera». Si legga anche: [http://skuola.tiscali.it/storia-contemporanea/guerra-civile-spagna.html Storia-contemporanea]</ref>, riuscendo però a sfuggire all'arresto nonostante venga immediatamente ricercato. Nel [[1931]], con la proclamazione della Repubblica, ritorna finalmente a Barcellona e può attivarsi in favore della [[CNT]].


Dal novembre [[1932]] diviene membro del Comitato sindacale dei metallurgici di Barcellona. Membro del gruppo d'azione ''[[Nosotros]]'' ([[Buenaventura Durruti]], [[Francisco Ascaso]], [[Juan Garcia Oliver]], ecc.), è protagonista di numerose [[azione diretta|azioni dirette]] [[anti-capitalismo|anticapitaliste]] e insurrezioni varie, che gli costano diversi periodi di detenzione in [[carcere]].
Dal novembre [[1932]] diviene membro del Comitato sindacale dei metallurgici di Barcellona. Membro del gruppo d'azione ''[[Nosotros]]'' ([[Buenaventura Durruti]], [[Francisco Ascaso]], [[Juan Garcia Oliver]] ecc.), è protagonista di numerose [[azione diretta|azioni dirette]] [[anti-capitalismo|anticapitaliste]] e insurrezioni varie, che gli costano diversi periodi di detenzione in [[carcere]].


===La rivoluzione spagnola===
===La rivoluzione spagnola===
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Nel maggio del [[1937]] Jover, insieme a anarchici e comunisti antistalinisti (vi erano anarchici del calibro di [[Liberto Callejas]], [[Ada Martí]] e [[Maximo Franco]], comandante della ''[[Columna Roja y Negra]]''), partecipa all'[[Barcellona, maggio 1937: la controrivoluzione stalinista|insurrezione di Barcellona]] contro la militarizzazione delle formazioni anarchiche e del [[POUM]], voluta in primis dagli stalinisti spagnoli. Durante questa rivolta tutta interna al [[antifascismo|fronte antifascista]] spagnolo, si distingue il gruppo de [[Los Amigos de Durruti]] (forte di circa 5000 miliziani) tra i più restii ad accettare la mediazione della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]]-[[CNT]] con gli [[Stalin|stalinisti]] spagnoli <ref>[http://www.fdca.it/storico/add/3.htm ''Verso una nuova rivoluzione'', Introduzione di Pier Francesco Zarcone]</ref>. In seguito Jover sarà nominato tenente colonnello della 28° Divisione ([[Colonna Ascaso]]), che combatterà in Aragona, a Teruel, a Levante e in Estremadura, e poi anche del X° corpo dell'esercito dell'est.
Nel maggio del [[1937]] Jover, insieme a anarchici e comunisti antistalinisti (vi erano anarchici del calibro di [[Liberto Callejas]], [[Ada Martí]] e [[Maximo Franco]], comandante della ''[[Columna Roja y Negra]]''), partecipa all'[[Barcellona, maggio 1937: la controrivoluzione stalinista|insurrezione di Barcellona]] contro la militarizzazione delle formazioni anarchiche e del [[POUM]], voluta in primis dagli stalinisti spagnoli. Durante questa rivolta tutta interna al [[antifascismo|fronte antifascista]] spagnolo, si distingue il gruppo de [[Los Amigos de Durruti]] (forte di circa 5000 miliziani) tra i più restii ad accettare la mediazione della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]]-[[CNT]] con gli [[Stalin|stalinisti]] spagnoli <ref>[http://www.fdca.it/storico/add/3.htm ''Verso una nuova rivoluzione'', Introduzione di Pier Francesco Zarcone]</ref>. In seguito Jover sarà nominato tenente colonnello della 28° Divisione ([[Colonna Ascaso]]), che combatterà in Aragona, a Teruel, a Levante e in Estremadura, e poi anche del X° corpo dell'esercito dell'est.


Esiliato in [[Francia]] in occasione della drammatica [[La Retirada|Retirada]] (l'esodo di circa cinquecentomila spagnoli verso la [[Francia]] - gennaio\febbraio [[1939]] - per sfuggire alle truppe franchiste) <ref name="pietro">[http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/ramella297.html "La retirada"], saggio di [[Pietro Ramella]]</ref>, è arrestato il [[10 febbraio]] [[1939]] a Bourg Madame col pretesto di essere stato già espulso dalla [[Francia]] dodici anni prima. Viene internato per 41 giorni nella [[carcere|prigione]] di Perpignano, da cui poi è liberato il [[4 aprile]] dopo ver ricevuto una nuova condanna ad altri 15 giorni di prigione.  
Esiliato in [[Francia]] in occasione della drammatica [[La Retirada|Retirada]] (l'esodo di circa cinquecentomila spagnoli verso la [[Francia]] - gennaio\febbraio [[1939]] - per sfuggire alle truppe franchiste) <ref name="pietro">[https://web.archive.org/web/20210418112105/http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/ramella297.html "La retirada"], saggio di [[Pietro Ramella]]</ref>, è arrestato il [[10 febbraio]] [[1939]] a Bourg Madame col pretesto di essere stato già espulso dalla [[Francia]] dodici anni prima. Viene internato per 41 giorni nella [[carcere|prigione]] di Perpignano, da cui poi è liberato il [[4 aprile]] dopo ver ricevuto una nuova condanna ad altri 15 giorni di prigione.  


In seguito è trattenuto presso il campo di Vernet-les-Bains fino al [[10 luglio]] [[1939]] ma grazie all'autorizzazione del sotto-prefetto di Prades gli viene concesso il permesso di risiedere a Ria (Pirenei orientali), dove si sostiene grazie alle sovvenzioni mensili di 2.000 franchi che gli vengono inviate dal ''Servicio di Evacuacion di los Republicanos Españoles'' (SERE). Nell'ottobre [[1939]] la polizia lo identifica come Gregorio Jover espulso nel [[1925]] e lo interna nuovamente, il [[18 ottobre]], presso il campo di Saint  Cyprien.
In seguito è trattenuto presso il campo di Vernet-les-Bains fino al [[10 luglio]] [[1939]] ma grazie all'autorizzazione del sotto-prefetto di Prades gli viene concesso il permesso di risiedere a Ria (Pirenei orientali), dove si sostiene grazie alle sovvenzioni mensili di 2.000 franchi che gli vengono inviate dal ''Servicio di Evacuacion di los Republicanos Españoles'' (SERE). Nell'ottobre [[1939]] la polizia lo identifica come Gregorio Jover espulso nel [[1925]] e lo interna nuovamente, il [[18 ottobre]], presso il campo di Saint  Cyprien.
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Gregorio Jover Cortés muore in Messico il [[22 marzo]] [[1964]].
Gregorio Jover Cortés muore in Messico il [[22 marzo]] [[1964]].
== Note ==
== Note ==
<references/>
<references/>
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*[[Hans M. Enzensberger]], ''La breve estate dell'anarchia. Vita e morte di [[Buenaventura Durruti]]'', Feltrinelli, 1997,  
*[[Hans M. Enzensberger]], ''La breve estate dell'anarchia. Vita e morte di [[Buenaventura Durruti]]'', Feltrinelli, 1997,  
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*[[Colonna Buenaventura Durruti]]  
*[[Colonna Buenaventura Durruti]]  


[[Categoria:Anarchici|Jover, Gregorio]]
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[[Categoria:Anarchici spagnoli|Jover, Gregorio]]
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[[Categoria:Rivoluzione spagnola|Jover, Gregorio]]
[[Categoria:Rivoluzione spagnola|Jover, Gregorio]]
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