Francisco Ascaso: differenze tra le versioni

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[[File:Francisco Ascaso.jpg|thumb|Francisco Ascaso]]'''Francisco Ascaso''' (Almudevar, [[Spagna]], [[1° aprile]] [[1901]] - Barcellona, [[20 luglio]] [[1936]]), è stato un anarchico e un [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalista]] spagnolo della [[Confederacion Nacional del Trabajo|CNT]]-[[Federazione Anarchica Iberica|FAI]]. Fu assassinato nei primi giorni della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione]] per cui aveva "lavorato" tutta la vita.  
[[File:Francisco Ascaso.jpg|thumb|Francisco Ascaso]]'''Francisco Ascaso''' (Almudevar, [[Spagna]], [[1° aprile]] [[1901]] - Barcellona, [[20 luglio]] [[1936]]), è stato un [[anarchico]] e un [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalista]] spagnolo della [[CNT-FAI]]. Fu assassinato nei primi giorni della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione]] per cui aveva "lavorato" tutta la vita.  


== Biografia ==
== Biografia ==
'''Francisco Ascaso''', il cui nome completo è '''Francisco Ascaso Abadía Almudévar''', nasce il [[1 Aprile]] [[1901]] ad Almudevar ([[Spagna]]), fratello di [[Domingo Ascaso Abadia|Domingo]] e [[Alejandro Ascaso Abadia|Alejandro]] e cugino di [[Joaquin Ascaso|Joaquin]]. In cerca di lavoro si trasferisce a Saragozza, dove si guadagna da vivere facendo il panettiere.  
'''Francisco Ascaso''', il cui nome completo è '''Francisco Ascaso Abadía Almudévar''', nasce il [[1 Aprile]] [[1901]] ad Almudevar ([[Spagna]]), fratello di [[Domingo Ascaso Abadia|Domingo]] e [[Alejandro Ascaso Abadia|Alejandro]] e cugino di [[Joaquin Ascaso|Joaquin]]. In cerca di lavoro si trasferisce a Saragozza, dove si guadagna da vivere facendo il panettiere.
=== La militanza anarchica ===
=== La militanza anarchica ===
Entra in contatto ben presto con il movimento anarchico, militando nella [[Confederacion Nacional del Trabajo|CNT]] e nel gruppo d'[[azione diretta]] chiamato ''Los Justicieros'' (I giustizieri). Nell'agosto [[1922]], lascia Saragozza per Barcellona, dove raggiunge un altro gruppo d'[[azione diretta]], ''[[Los Solidarios]]'' (I solidali), del quale fanno parte [[Buenaventura Durruti]], [[Antonio Ortiz]], [[Joan Garcia Oliver]] e [[Gregorio Jover]].  
Entra in contatto ben presto con il movimento anarchico, militando nella [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]] e nel gruppo d'[[azione diretta]] chiamato ''Los Justicieros'' (I giustizieri). Nell'agosto [[1922]], lascia Saragozza per Barcellona, dove raggiunge un altro gruppo d'[[azione diretta]], ''[[Los Solidarios]]'' (I solidali), del quale fanno parte [[Buenaventura Durruti]], [[Antonio Ortiz]], [[Joan Garcia Oliver]] e [[Gregorio Jover]].  


Ascaso prende parte a numerose azioni contro i ''Pistoleros'', gruppo paramilitare al servizio del padronato che frequentemente colpiva a morte i [[sindacalismo|sindacalisti]] spagnoli. In una di queste azioni, il [[4 giugno]] [[1923]], [[Francisco Ascaso]] e [[Rafael Torres Escartín]], con l'aiuto di [[Juliana Lopez]] ed [[Esteban Salamelo]], uccidono il '''cardinal Soldevila''' di Saragozza, uno dei principali finanziatori dei Pistoleros.  
Ascaso prende parte a numerose azioni contro i ''Pistoleros'', gruppo paramilitare al servizio del padronato che frequentemente colpiva a morte i [[sindacalismo|sindacalisti]] spagnoli. In una di queste azioni, il [[4 giugno]] [[1923]], [[Francisco Ascaso]] e [[Rafael Torres Escartín]], con l'aiuto di [[Juliana Lopez]] ed [[Esteban Salamelo]], uccidono il '''cardinal Soldevila''' di Saragozza, uno dei principali finanziatori dei Pistoleros.  
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=== La rivoluzione e la morte ===
=== La rivoluzione e la morte ===
Ritrovata la [[libertà]], Ascaso rientra in [[Spagna]] e diviene nel [[1934]] Segretario generale del Comitato regionale della Catalogna della [[Confederacion Nacional del Trabajo|CNT]]. A partire da questa data collabora anche con il giornale anarchico [[Solidaridad Obrera]]. Il [[1 maggio|1° maggio]] [[1936]], partecipa al congresso della [[Confederacion Nacional del Trabajo|CNT]] a Saragozza. Quando le truppe militari, guidate da [[Francisco Franco]] ([[18 luglio]] [[1936]]), insorgono, Ascaso è con gli anarchici a Barcellona che attacca le guarnigioni [[militari]] per procurarsi armi in vista della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]]. Ed è proprio durante l'assalto alle caserme di Atarazanas (Barcellona) che, il [[20 luglio]] [[1936]], Ascaso viene assassinato da un cecchino franchista che stava cercando di "stanare". Così il compagno [[Luis Romero]] racconta la sua morte:
Ritrovata la [[libertà]], Ascaso rientra in [[Spagna]] e diviene nel [[1934]] Segretario generale del Comitato regionale della Catalogna della [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]]. A partire da questa data collabora anche con il [[giornale anarchico]] [[Solidaridad Obrera]]. Il [[1 maggio|1° maggio]] [[1936]], partecipa al congresso della [[Confederación Nacional del Trabajo|CNT]] a Saragozza. Quando le truppe militari, guidate da [[Francisco Franco]] ([[18 luglio]] [[1936]]), insorgono, Ascaso è con gli anarchici a Barcellona che attacca le guarnigioni [[militari]] per procurarsi armi in vista della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]]. Ed è proprio durante l'assalto alle caserme di Atarazanas (Barcellona) che, il [[20 luglio]] [[1936]], Ascaso viene assassinato da un cecchino franchista che stava cercando di "stanare". Così il compagno [[Luis Romero]] racconta la sua morte:
: «Mezzo piegato in avanti, si mette a correre. Diversi colpi sui muri delle case mostrano il mitragliere che lo ha visto [...] Prima ancora che Ascaso raggiunga il camion, cade in ginocchio, mira e spara. Mentre sta per alzarsi, e riprendere la corsa verso l'autocarro, una pallottola lo coglie in mezzo alla fronte. Cade. I compagni hanno anche visto come ha levato alte le braccia ed è crollato al suolo. Giace con la faccia per terra, non si muove più» (da ''La breve estate dell'anarchia'' <ref>Hans Magnus Enzensberger, ''La breve estate dell'anarchia'', pag. 121, Feltrinelli, 2007</ref>).
: «Mezzo piegato in avanti, si mette a correre. Diversi colpi sui muri delle case mostrano il mitragliere che lo ha visto [...] Prima ancora che Ascaso raggiunga il camion, cade in ginocchio, mira e spara. Mentre sta per alzarsi, e riprendere la corsa verso l'autocarro, una pallottola lo coglie in mezzo alla fronte. Cade. I compagni hanno anche visto come ha levato alte le braccia ed è crollato al suolo. Giace con la faccia per terra, non si muove più» (da ''La breve estate dell'anarchia'' <ref>Hans Magnus Enzensberger, ''La breve estate dell'anarchia'', pag. 121, Feltrinelli, 2007</ref>).


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[[Categoria:Anarchici|Ascaso, Francisco]]
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