Francesco Saverio Merlino: differenze tra le versioni

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=== La famiglia e gli studi giuridici ===
=== La famiglia e gli studi giuridici ===
Nato a Napoli il [[15 settembre]] [[1856]] da Antonio e Giovanni Colarossi, avvocato con tendenze e simpatie rivoluzionarie, Francesco Saverio Merlino cresce in una famiglia borghese con una forte cultura giuridica il padre fu giudice della Gran Corte criminale sotto i Borboni e anche dopo l'Unità d'Italia), che porterà lui e i suoi fratelli (Giuseppe e Pasquale) ad intraprendere studi giuridici. Nel capoluogo campano si laurea giovanissimo presso la Facoltà di Giurisprudenza, dove alcuni docenti di ispirazione democratica e [[liberale]] influenzeranno la sua formazione politica.
Nato a Napoli il [[15 settembre]] [[1856]] da Antonio e Giovanni Colarossi, avvocato con tendenze e simpatie rivoluzionarie, Francesco Saverio Merlino cresce in una famiglia borghese con una forte cultura giuridica il padre fu giudice della Gran Corte criminale sotto i Borboni e anche dopo l'Unità d'Italia), che porterà lui e i suoi fratelli (Giuseppe e Pasquale) ad intraprendere studi giuridici. Nel capoluogo campano si laurea giovanissimo presso la Facoltà di Giurisprudenza, dove alcuni docenti di ispirazione democratica e [[liberale]] influenzeranno la sua formazione politica.


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Merlino collabora con molti altri giornali, tra cui ''La Plebe'' di Milano, e pubblica vari opuscoli, tra cui uno su [[Carlo Pisacane]] <ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Carlo_Pisacane.pdf Opuscolo su Carlo Pisacane]</ref> e sull'illuminista napoletano [[Vincenzo Russo]]. <ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Vincenzo_Russo_1879.pdf Opuscolo su Vincenzo Russo]</ref>
Merlino collabora con molti altri giornali, tra cui ''La Plebe'' di Milano, e pubblica vari opuscoli, tra cui uno su [[Carlo Pisacane]] <ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Carlo_Pisacane.pdf Opuscolo su Carlo Pisacane]</ref> e sull'illuminista napoletano [[Vincenzo Russo]]. <ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Vincenzo_Russo_1879.pdf Opuscolo su Vincenzo Russo]</ref>
===Polemica con Andrea Costa===
===Polemica con Andrea Costa===
Quando l'anarchico [[Andrea Costa]] comincia ad esplicitare il suo allontanamento dall'anarchia in favore del [[parlamentarismo]], il movimento anarchico assume una posizione molto dura nei suoi confronti. Anche Merlino critica Costa, tuttavia lo fa inizialmente attraverso una linea meno dura e radicale di altri suoi compagni. A partire dal [[1881]], attraverso una serie di articoli comparsi su ''Il Grido del Popolo'', Merlino invece assume toni molto più radicali ed intransigenti.
Quando l'anarchico [[Andrea Costa]] comincia ad esplicitare il suo allontanamento dall'anarchia in favore del [[parlamentarismo]], il movimento anarchico assume una posizione molto dura nei suoi confronti. Anche Merlino critica Costa, tuttavia lo fa inizialmente attraverso una linea meno dura e radicale di altri suoi compagni. A partire dal [[1881]], attraverso una serie di articoli comparsi su ''Il Grido del Popolo'', Merlino invece assume toni molto più radicali ed intransigenti.
===Attività propagandistica e teorica===
===Attività propagandistica e teorica===
Nel [[1881]] partecipa al [[Congresso internazionale di Londra]], che vedrà la presenza dei più importanti anarchici del pianeta, tra cui [[Kropotkin]] e [[Johann Most|Most]], dove passa la linea insurrezionalista che vedrà il movimento anarchico internazionale virare in favore della [[propaganda col fatto]]. Merlino porta avanti l'esempio rivoluzionario di [[Carlo Pisacane]] e delle volontà azionistiche delle minoranze politiche.
Nel [[1881]] partecipa al [[Congresso internazionale di Londra]], che vedrà la presenza dei più importanti anarchici del pianeta, tra cui [[Kropotkin]] e [[Johann Most|Most]], dove passa la linea insurrezionalista che vedrà il movimento anarchico internazionale virare in favore della [[propaganda col fatto]]. Merlino porta avanti l'esempio rivoluzionario di [[Carlo Pisacane]] e delle volontà azionistiche delle minoranze politiche.
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All'inizio del gennaio [[1891]] partecipa al congresso di Capolago, dove prevale la tendenza [[organizzatrice]] che sfocerà nel tentativo di costituire una sorta di Partito Anarchico. L'anno successivo fa una tournée di conferenze negli [[Stati Uniti]] e fonda due [[stampa anarchica|giornali]], ''Il Grido degli Oppressi'' e ''Solidarity'', prima di rientrare clandestinamente in [[Italia]]. Nel [[1894]] è arrestato a Napoli e condannato a due anni di detenzione per una vecchia pendenza giudiziaria e per aver tentato di condizionare in senso ancor più rivoluzionario la rivolta dei [[fasci siciliani]].  
All'inizio del gennaio [[1891]] partecipa al congresso di Capolago, dove prevale la tendenza [[organizzatrice]] che sfocerà nel tentativo di costituire una sorta di Partito Anarchico. L'anno successivo fa una tournée di conferenze negli [[Stati Uniti]] e fonda due [[stampa anarchica|giornali]], ''Il Grido degli Oppressi'' e ''Solidarity'', prima di rientrare clandestinamente in [[Italia]]. Nel [[1894]] è arrestato a Napoli e condannato a due anni di detenzione per una vecchia pendenza giudiziaria e per aver tentato di condizionare in senso ancor più rivoluzionario la rivolta dei [[fasci siciliani]].  
===Polemica con Malatesta e fine della militanza anarchica===
===Polemica con Malatesta e fine della militanza anarchica===
All'uscita dal [[carcere]] sviluppa una polemica con [[Malatesta]] che lo porta ad una sorta di revisione ideologica dell'[[anarchismo]] (per esempio sulla questione dell'[[astensionismo elettorale anarchico|astensionismo]], ritenendo che il parlamentarismo potesse essere un mezzo non per prendere il potere ma per per penetrare tra le masse) e ad elaborare una concezione originale del socialismo di tendenza [[socialismo libertario|libertaria]], in cui afferma che il [[socialismo]] non possa che essere il risultato finale di esperienze, tentativi e correzioni continue, pertanto non possa essere inquadrato in un modello prestabilito. Il socialismo, per Merlino, si configura come un equilibrio instabile tra le istanze individuali e quelle collettive, avvicinandosi pertanto alle idee di [[Proudhon]]. Le sue idee saranno esplicate in maniera chiara in alcuni saggi che delineeranno il suo percorso politico, come ''Pro e contro il socialismo'' (1897) e ''L'utopia collettivista e la crisi del “socialismo scientifico”'' (1898).
All'uscita dal [[carcere]] sviluppa una polemica con [[Malatesta]] che lo porta ad una sorta di revisione ideologica dell'[[anarchismo]] (per esempio sulla questione dell'[[astensionismo elettorale anarchico|astensionismo]], ritenendo che il parlamentarismo potesse essere un mezzo non per prendere il potere ma per per penetrare tra le masse) e ad elaborare una concezione originale del socialismo di tendenza [[socialismo libertario|libertaria]], in cui afferma che il [[socialismo]] non possa che essere il risultato finale di esperienze, tentativi e correzioni continue, pertanto non possa essere inquadrato in un modello prestabilito. Il socialismo, per Merlino, si configura come un equilibrio instabile tra le istanze individuali e quelle collettive, avvicinandosi pertanto alle idee di [[Proudhon]]. Le sue idee saranno esplicate in maniera chiara in alcuni saggi che delineeranno il suo percorso politico, come ''Pro e contro il socialismo'' (1897) e ''L'utopia collettivista e la crisi del “socialismo scientifico”'' (1898).
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Nonostante la frattura con il [[movimento anarchico]], dal [[21 aprile|21]] al [[28 aprile]] [[1898]], ad Ancona, è a fianco degli avvocati [[Pietro Gori]] ed [[Enrico Ferri]] per assumere le difese degli anarchici incolpati delle rivolte di gennaio contro l'aumento del pane (tra cui ancora [[Malatesta]]).   
Nonostante la frattura con il [[movimento anarchico]], dal [[21 aprile|21]] al [[28 aprile]] [[1898]], ad Ancona, è a fianco degli avvocati [[Pietro Gori]] ed [[Enrico Ferri]] per assumere le difese degli anarchici incolpati delle rivolte di gennaio contro l'aumento del pane (tra cui ancora [[Malatesta]]).   


Precursore dei critici del [[marxismo]], fu apprezzato da [[Eduard Bernstein]] in [[Germania]] e [[Gorge Sorel]] in [[Francia]], attirandosi per contro le dure critiche di marxisti ortodossi come [[Antonio Labriola]] e [[Leonida Bissolati]]. Dirige, sino al [[1899]], l'importante ''Rivista Critica del Socialismo''<ref>[http://www.bibliotecaginobianco.it/?e=flip&id=14&t=elenco-flipping-Rivista+Critica+del+Socialismo. Rivista critica del socialismo. Rivista mensile. Direttore: Francesco Saverio Merlino. 1899 - 1899 ]</ref>, ed alla fine dello stesso anno si iscrive al PSI, rimanendo però alquanto isolato all'interno del partito.
Precursore dei critici del [[marxismo]], fu apprezzato da [[Eduard Bernstein]] in [[Germania]] e [[Gorge Sorel]] in [[Francia]], attirandosi per contro le dure critiche di marxisti ortodossi come [[Antonio Labriola]] e [[Leonida Bissolati]]. Dirige, sino al [[1899]], l'importante ''Rivista Critica del Socialismo'' <ref>''[https://www.bibliotecaginobianco.it/?e=flip&id=14&t=elenco-flipping-Rivista+Critica+del+Socialismo Rivista Critica del Socialismo]''</ref>, ed alla fine dello stesso anno si iscrive al PSI, rimanendo però alquanto isolato all'interno del partito.
 
Nel [[1900]], dopo il regicidio di Monza, assume con coraggio la difesa di [[Gaetano Bresci]], salvandolo dalla condanna a morte. <ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Difesa_di_Bresci_opuscolo1917.pdf ''La difesa di Gaetano Bresci alla Corte d'Assise di Milano'']</ref> In questa occasione, si produce in un'appassionata arringa difensiva dove, tra l'altro, afferma: «Quando negate libertà a certe opinioni, quando voi maggioranza commettete abusi ed ingiustizie, allora necessariamente inducete la minoranza ad uscire anch'essa dal terreno della legalità e violare in voi quella libertà che voi violate in essa». <ref>[https://www.sinistralibertaria.it/saverio-merlino-arringa-bresci-e-il-diritto-alla-difesa/ ''Saverio Merlino: arringa Bresci e il diritto alla difesa''] su ''Sinistra Libertaria''.</ref> Difende anche i compagni anarchici perseguitati per aver occupato [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|le fabbriche di Torino]], quelli del [[Strage del Teatro Diana|processo Diana]] di Milano ecc.


Nel [[1900]], dopo il regicidio di Monza, assume con coraggio la difesa di [[Gaetano Bresci]], <ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Collettivismo_lotta_di_classe_e_Ministero.pdf La difesa di Gaetano Bresci alla Corte d'Assise di Milano]</ref> salvandolo dalla condanna a morte. Difende anche i compagni anarchici perseguitati per aver occupato [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|le fabbriche di Torino]], quelli del [[Strage del Teatro Diana|processo Diana]] di Milano ecc.
===Il riavvicinamento al movimento anarchico===
===Il riavvicinamento al movimento anarchico===
Dopo il [[1907]] decide di ritirarsi a vita privata, dedicandosi alla sua professione di avvocato e considerando l'esperienza dell'[[anarchismo]] italiano oramai finita, in quanto assorbita dal socialismo.  
Dopo il [[1907]] decide di ritirarsi a vita privata, dedicandosi alla sua professione di avvocato e considerando l'esperienza dell'[[anarchismo]] italiano oramai finita, in quanto assorbita dal socialismo.  
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== Note ==
== Note ==
<references/>


<references/>
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==


===Opere principali di F. S. Merlino===
===Opere principali di F. S. Merlino===
*''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/m/malatesta/anarchismo_e_democrazia/pdf/malatesta_anarchismo_e_democrazia.pdf Anarchismo e democrazia]'' di [[Errico Malatesta]] e F. S. Merlino (1974)
*''Revisione del marxismo. Lineamenti di un socialismo integrale'' (1945)
*''Revisione del marxismo. Lineamenti di un socialismo integrale'' (1945)
*''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/m/malatesta/anarchismo_e_democrazia/pdf/malatesta_anarchismo_e_democrazia.pdf Anarchismo e democrazia]'' di [[Errico Malatesta]] e F. S. Merlino
*''Politica e Magistratura dal 1860 ad oggi in Italia'' (1925)
*''Politica e Magistratura dal 1860 ad oggi in Italia'' (1925)
*''[https://docs.google.com/file/d/0B05EXmdiHfCZS2xFZGxTY21MdE0/edit?pli=1 Fascismo e democrazia]'' (1924)  
*''[https://docs.google.com/file/d/0B05EXmdiHfCZS2xFZGxTY21MdE0/edit?pli=1 Fascismo e democrazia]'' (1924)  
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