Francesco Saverio Merlino: differenze tra le versioni

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=== La famiglia e gli studi giuridici ===
=== La famiglia e gli studi giuridici ===
 
Nato a Napoli il [[15 settembre]] [[1856]] da Antonio e Giovanni Colarossi, avvocato con tendenze e simpatie rivoluzionarie, Francesco Saverio Merlino cresce in una famiglia borghese con una forte cultura giuridica il padre fu giudice della Gran Corte criminale sotto i Borboni e anche dopo l'Unità d'Italia), che porterà lui e i suoi fratelli (Giuseppe e Pasquale) ad intraprendere studi giuridici. Nel capoluogo campano si laurea giovanissimo presso la Facoltà di Giurisprudenza, dove alcuni docenti di ispirazione democratica e [[liberale]] influenzeranno la sua formazione politica.
Nato a Napoli il [[15 settembre]] [[1856]] da Antonio e Giovanni Colarossi, avvocato con tendenze e simpatie rivoluzionarie, Francesco Saverio Merlino cresce in una famiglia borghese con una forte cultura giuridica il padre fu giudice della Gran Corte criminale sotto i Borboni e anche dopo l'Unità d'Italia), che porterà lui e i suoi fratelli (Giuseppe e Pasquale) ad intraprendere studi giuridici. Nel capoluogo campano si laurea giovanissimo presso la Facoltà di Giurisprudenza, dove alcuni docenti di ispirazione democratica e liberale influenzeranno la sua formazione politica.


===La scoperta dell'anarchia e prime attività ===
===La scoperta dell'anarchia e prime attività ===
Scopre l'[[anarchia]] sin dal [[1875]], ma delinea in maniera precisa le sue idee solo due anni dopo attraverso la collaborazione con un giornale anarchico napoletano. Nel [[1878]], si svolge il processo a carico della [[Banda del Matese]] (movimento insurrezionale organizzato da un gruppo di anarchici, tra cui [[Malatesta]]). Come avvocato degli anarchici Merlino ottiene l'assoluzione degli imputati. Inizia così la sua militanza nel movimento anarchico, che per almeno vent'anni lo vedrà portare avanti parallelamente l'organizzazione rivoluzionaria e l'attività letteraria che gli permetterà di scrivere tantissime opere a carattere teorico.  
Scopre l'[[anarchia]] sin dal [[1875]], ma delinea in maniera precisa le sue idee solo due anni dopo attraverso la collaborazione con un [[giornale anarchico]] napoletano. Nel [[1878]], si svolge il processo a carico della [[Banda del Matese]] (movimento insurrezionale organizzato da un gruppo di anarchici, tra cui [[Malatesta]]). Come avvocato degli anarchici Merlino ottiene l'assoluzione degli imputati. Inizia così la sua militanza nel movimento anarchico, che per almeno vent'anni lo vedrà portare avanti parallelamente l'organizzazione rivoluzionaria e l'attività letteraria che gli permetterà di scrivere tantissime opere a carattere teorico.  


Il [[10 ottobre]] [[1878]], durante un convegno degli internazionalisti napoletani, viene per la prima volta arrestato insieme ad altri militanti, rimanendo in tali condizini sono al [[5 aprile]] seguente. Durante il biennio [[1879]]-[[1881|81]] collabora con [[Luigi Felicò]], [[Giuseppe Sarno]] e [[Niccolò Converti]] alla pubblicazione di alcuni periodici, tra cui ''Il Movimento sociale''. Inoltre, nello stesso periodo, cerca di alimentare una rivolta in Sicilia e Puglia, dove sembravano esserci le condizioni per poter sviluppare un simile progetto.
Il [[10 ottobre]] [[1878]], durante un convegno degli internazionalisti napoletani, viene per la prima volta arrestato insieme ad altri militanti, rimanendo in tali condizini sono al [[5 aprile]] seguente. Durante il biennio [[1879]]-[[1881|81]] collabora con [[Luigi Felicò]], [[Giuseppe Sarno]] e [[Niccolò Converti]] alla pubblicazione di alcuni periodici, tra cui ''Il Movimento sociale''. Inoltre, nello stesso periodo, cerca di alimentare una rivolta in Sicilia e Puglia, dove sembravano esserci le condizioni per poter sviluppare un simile progetto.
Contemporaneamente difende diversi imputati anarchici durante i vari procedimenti che si susseguono contro il movimento anarchico, come quello di Castrovillari contro [[Giovanni Domanico]] e [[Giuseppe Fasoli]] (1879), di Firenze contro [[Francesco Natta]], [[Francesco Pezzi]], [[Maria Luisa Minguzzi]], [[Anna Kuliscioff]] e altri imputati (Merlino fu il difensore del solo Natta).
Contemporaneamente difende diversi imputati anarchici durante i vari procedimenti che si susseguono contro il movimento anarchico, come quello di Castrovillari contro [[Giovanni Domanico]] e [[Giuseppe Fasoli]] (1879), di Firenze contro [[Francesco Natta]], [[Francesco Pezzi]], [[Maria Luisa Minguzzi]], [[Anna Kuliscioff]] e altri imputati (Merlino fu il difensore del solo Natta).


Merlino collabora con molti altri giornali, tra cui ''La Plebe'' di Milano, e pubblica vari opuscoli, tra cui uno su [[Carlo Pisacane]] <ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Carlo_Pisacane.pdf Opuscolo su Carlo Pisacane]</ref> e sull'illuminista napoletano [[Vincenzo Russo]].<ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/Vincenzo_Russo_1879.pdf Opuscolo su Vincenzo Russo]</ref>
Merlino collabora con molti altri giornali, tra cui ''La Plebe'' di Milano, e pubblica vari opuscoli, tra cui uno su [[Carlo Pisacane]] <ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Carlo_Pisacane.pdf Opuscolo su Carlo Pisacane]</ref> e sull'illuminista napoletano [[Vincenzo Russo]]. <ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Vincenzo_Russo_1879.pdf Opuscolo su Vincenzo Russo]</ref>
 
===Polemica con Andrea Costa===
===Polemica con Andrea Costa===
Quando l'anarchico [[Andrea Costa]] comincia ad esplicitare il suo allontanamento dall'anarchia in favore del [[parlamentarismo]], il movimento anarchico assume una posizione molto dura nei suoi confronti. Anche Merlino critica Costa, tuttavia lo fa inizialmente attraverso una linea meno dura e radicale di altri suoi compagni. A partire dal [[1881]], attraverso una serie di articoli comparsi su ''Il Grido del Popolo'', Merlino invece assume toni molto più radicali ed intransigenti.
Quando l'anarchico [[Andrea Costa]] comincia ad esplicitare il suo allontanamento dall'anarchia in favore del [[parlamentarismo]], il movimento anarchico assume una posizione molto dura nei suoi confronti. Anche Merlino critica Costa, tuttavia lo fa inizialmente attraverso una linea meno dura e radicale di altri suoi compagni. A partire dal [[1881]], attraverso una serie di articoli comparsi su ''Il Grido del Popolo'', Merlino invece assume toni molto più radicali ed intransigenti.
===Attività propagandistica e teorica===
 
Nel [[1881]] partecipa al [[Congresso internazionale di Londra]], che vedrà la presenza dei più importanti anarchici del pianeta, tra cui [[Kropotkin]] e [[Johann Most|Most]], dove passa la linea insurrezionalista che vedrà il movimento anarchico internazionale virare in favore della [[propaganda col fatto]]. Merlino porta avanti l'esempio rivoluzionario di [[Carlo Pisacane]] e delle volontà azionistiche delle minoranze politiche.
===Attività propagandistica e teorica===
Nel [[1881]] partecipa al [[Congresso internazionale di Londra]], che vedrà la presenza dei più importanti anarchici del pianeta, tra cui [[Kropotkin]] e [[Johann Most|Most]], dove passa la linea insurrezionalista che vedrà il movimento anarchico internazionale virare in favore della [[propaganda col fatto]]. Merlino porta avanti l'esempio rivoluzionario di [[Carlo Pisacane]] e delle volontà azionistiche delle minoranze politiche.


Dal [[1884]] è costretto all'esilio in [[Gran Bretagna]] a causa di una condanna che pende sul suo capo (accusa di cospirazione contro lo Stato), da dove poi frequentemente si sposta in altri paesi europei e negli [[Stati Uniti]].  
Dal [[1884]] è costretto all'esilio in [[Gran Bretagna]] a causa di una condanna che pende sul suo capo (accusa di cospirazione contro lo Stato), da dove poi frequentemente si sposta in altri paesi europei e negli [[Stati Uniti]].  


Il [[28 giugno]] [[1885]] è a Parigi per tentare di coordinare i gruppi anarchici italiani e francesi. In questo periodo preconizza l'entrata degli anarchici nelle organizzazioni operaie, opponendosi all'[[individualismo]] e agli antiorganizzatori, ma soprattutto dedica sempre maggior spazio alla stesura e pubblicazione di opuscoli (''Dell'anarchia o d'onde veniamo e dove andiamo'', ''La fine del parlamentarismo'',
Il [[28 giugno]] [[1885]] è a Parigi per tentare di coordinare i gruppi anarchici italiani e francesi. In questo periodo preconizza l'entrata degli anarchici nelle organizzazioni operaie, opponendosi all'[[individualismo]] e agli [[antiorganizzatori]], ma soprattutto dedica sempre maggior spazio alla stesura e pubblicazione di opuscoli (''Dell'anarchia o d'onde veniamo e dove andiamo'', ''La fine del parlamentarismo'',
''La nuova religione'') e saggi (''Socialismo o monopolismo?'' del 1887, ''Manualetto di scienza economica ad uso degli operai'' del [[1888]], ''L'Italie telle qu'elle est'', pubblicato in lingua francese nel [[1890]]).  
''La nuova religione'') e saggi (''Socialismo o monopolismo?'' del 1887, ''Manualetto di scienza economica ad uso degli operai'' del [[1888]], ''L'Italie telle qu'elle est'', pubblicato in lingua francese nel [[1890]]).  


Arrestato a Versailles il [[26 aprile]] [[1890]], mentre distribuisce volantini molto violenti, viene condannato a due ani di [[carcere]] e poi espulso dalla [[Francia]]. Merlino ripara così a Malta insieme a [[Paolo Schicchi]]. I due sbarcheranno poi clandestinamente in Sicilia nel tentativo di far esplodere nuovi moti insurrezionali.
Arrestato a Versailles il [[26 aprile]] [[1890]], mentre distribuisce volantini molto violenti, viene condannato a due anni di [[carcere]] e poi espulso dalla [[Francia]]. Merlino ripara così a Malta insieme a [[Paolo Schicchi]]. I due sbarcheranno poi clandestinamente in Sicilia nel tentativo di far esplodere nuovi moti insurrezionali.
 
All'inizio del gennaio [[1891]] partecipa al congresso di Capolago, dove prevale la tendenza [[organizzatrice]] che sfocerà nel tentativo di costituire una sorta di Partito Anarchico. L'anno successivo fa una tournée di conferenze negli [[Stati Uniti]] e fonda due [[stampa anarchica|giornali]], ''Il Grido degli Oppressi'' e ''Solidarity'', prima di rientrare clandestinamente in [[Italia]]. Nel [[1894]] è arrestato a Napoli e condannato a due anni di detenzione per una vecchia pendenza giudiziaria e per aver tentato di condizionare in senso ancor più rivoluzionario la rivolta dei [[fasci siciliani]].  


All'inizio del gennaio [[1891]] partecipa al congresso di Capolago, dove prevale la tendenza organizzatrice che sfocerà  nel tentativo di costituire una sorta di Partito Anarchico. L'anno successivo fa una tournée di conferenze negli [[Stati Uniti]] e fonda due [[stampa anarchica|giornali]], ''Il Grido degli Oppressi'' e ''Solidarity'', prima di rientrare clandestinamente in [[Italia]]. Nel [[1894]] è arrestato a Napoli e condannato a due anni di detenzione per una vecchia pendenza giudiziaria e per aver tentato di condizionare in senso ancor più rivoluzionario la rivolta dei [[fasci siciliani]].
===Polemica con Malatesta e fine della militanza anarchica===
===Polemica con Malatesta e fine della militanza anarchica===
All'uscita dal [[carcere]] sviluppa una polemica con [[Malatesta]] che lo porta ad una sorta di revisione ideologica dell'[[anarchismo]] (per esempio sulla questione dell'[[astensionismo elettorale anarchico|astensionismo]], ritenendo che il parlamentarismo potesse essere un mezzo non per prendere il potere ma per per penetrare tra le masse) e ad elaborare una concezione originale del socialismo di tendenza [[socialismo libertario|libertaria]], in cui afferma che il [[socialismo]] non possa che essere il risultato finale di esperienze, tentativi e correzioni continue, pertanto non possa essere inquadrato in un modello prestabilito. Il socialismo, per Merlino, si configura come un equilibrio instabile tra le istanze individuali e quelle collettive, avvicinandosi pertanto alle idee di [[Proudhon]]. Le sue idee saranno esplicate in maniera chiara in alcuni saggi che delineeranno il suo percorso politico, come ''Pro e contro il socialismo'' (1897) e ''L'utopia collettivista e la crisi del “socialismo scientifico”'' (1898).
All'uscita dal [[carcere]] sviluppa una polemica con [[Malatesta]] che lo porta ad una sorta di revisione ideologica dell'[[anarchismo]] (per esempio sulla questione dell'[[astensionismo elettorale anarchico|astensionismo]], ritenendo che il parlamentarismo potesse essere un mezzo non per prendere il potere ma per per penetrare tra le masse) e ad elaborare una concezione originale del socialismo di tendenza [[socialismo libertario|libertaria]], in cui afferma che il [[socialismo]] non possa che essere il risultato finale di esperienze, tentativi e correzioni continue, pertanto non possa essere inquadrato in un modello prestabilito. Il socialismo, per Merlino, si configura come un equilibrio instabile tra le istanze individuali e quelle collettive, avvicinandosi pertanto alle idee di [[Proudhon]]. Le sue idee saranno esplicate in maniera chiara in alcuni saggi che delineeranno il suo percorso politico, come ''Pro e contro il socialismo'' (1897) e ''L'utopia collettivista e la crisi del “socialismo scientifico”'' (1898).
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Nonostante la frattura con il [[movimento anarchico]], dal [[21 aprile|21]] al [[28 aprile]] [[1898]], ad Ancona, è a fianco degli avvocati [[Pietro Gori]] ed [[Enrico Ferri]] per assumere le difese degli anarchici incolpati delle rivolte di gennaio contro l'aumento del pane (tra cui ancora [[Malatesta]]).   
Nonostante la frattura con il [[movimento anarchico]], dal [[21 aprile|21]] al [[28 aprile]] [[1898]], ad Ancona, è a fianco degli avvocati [[Pietro Gori]] ed [[Enrico Ferri]] per assumere le difese degli anarchici incolpati delle rivolte di gennaio contro l'aumento del pane (tra cui ancora [[Malatesta]]).   


Precursore dei critici del [[marxismo]], fu apprezzato da [[Eduard Bernstein]] in [[Germania]] e [[Gorge Sorel]] in [[Francia]], attirandosi per contro le dure critiche di marxisti ortodossi come [[Antonio Labriola]] e [[Leonida Bissolati]]. Dirige, sino al [[1899]], l'importante ''Rivista Critica del Socialismo''<ref>[http://www.bibliotecaginobianco.it/?e=flip&id=14&t=elenco-flipping-Rivista+Critica+del+Socialismo. Rivista critica del socialismo. Rivista mensile. Direttore: Francesco Saverio Merlino. 1899 - 1899 ]</ref>, ed alla fine dello stesso anno si iscrive al PSI, rimanendo però alquanto isolato all'interno del partito.
Precursore dei critici del [[marxismo]], fu apprezzato da [[Eduard Bernstein]] in [[Germania]] e [[Gorge Sorel]] in [[Francia]], attirandosi per contro le dure critiche di marxisti ortodossi come [[Antonio Labriola]] e [[Leonida Bissolati]]. Dirige, sino al [[1899]], l'importante ''Rivista Critica del Socialismo'' <ref>''[https://www.bibliotecaginobianco.it/?e=flip&id=14&t=elenco-flipping-Rivista+Critica+del+Socialismo Rivista Critica del Socialismo]''</ref>, ed alla fine dello stesso anno si iscrive al PSI, rimanendo però alquanto isolato all'interno del partito.
 
Nel [[1900]], dopo il regicidio di Monza, assume con coraggio la difesa di [[Gaetano Bresci]], salvandolo dalla condanna a morte. <ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Difesa_di_Bresci_opuscolo1917.pdf ''La difesa di Gaetano Bresci alla Corte d'Assise di Milano'']</ref> In questa occasione, si produce in un'appassionata arringa difensiva dove, tra l'altro, afferma: «Quando negate libertà a certe opinioni, quando voi maggioranza commettete abusi ed ingiustizie, allora necessariamente inducete la minoranza ad uscire anch'essa dal terreno della legalità e violare in voi quella libertà che voi violate in essa». <ref>[https://www.sinistralibertaria.it/saverio-merlino-arringa-bresci-e-il-diritto-alla-difesa/ ''Saverio Merlino: arringa Bresci e il diritto alla difesa''] su ''Sinistra Libertaria''.</ref> Difende anche i compagni anarchici perseguitati per aver occupato [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|le fabbriche di Torino]], quelli del [[Strage del Teatro Diana|processo Diana]] di Milano ecc.


Nel [[1900]], dopo il regicidio di Monza, assume con coraggio la difesa di [[Gaetano Bresci]], <ref>[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Collettivismo_lotta_di_classe_e_Ministero.pdf La difesa di Gaetano Bresci alla Corte d'Assise di Milano]</ref> salvandolo dalla condanna a morte. Difende anche i compagni anarchici perseguitati per aver occupato [[Consigli ed occupazioni di fabbrica in Italia (1919-20)|le fabbriche di Torino]], quelli del [[Strage del Teatro Diana|processo Diana]] di Milano ecc.
===Il riavvicinamento al movimento anarchico===
===IL riavvicinamento al movimento anarchico===
Dopo il [[1907]] decide di ritirarsi a vita privata, dedicandosi alla sua professione di avvocato e considerando l'esperienza dell'[[anarchismo]] italiano oramai finita, in quanto assorbita dal socialismo.  
Dopo il [[1907]] decide di ritirarsi a vita privata, dedicandosi alla sua professione di avvocato e considerando l'esperienza dell'[[anarchismo]] italiano oramai finita, in quanto assorbita dal socialismo.  


Nel primo dopoguerra, tuttavia, si riavvicina al [[movimento anarchico]], pur continuando a rimanere moderatamente critico rispetto alle antiche posizioni di venti anni prima (sarà invece molto più duro e radicale nei confronti delle altre forze della sinistra). Merlino riconosce agli anarchici il merito del loro antagonismo tanto al [[Fascismo|fascismo]] quanto al [[bolscevismo]], scrivendo numerosi articoli per la [[stampa anarchica]]. Per le edizioni “Pensiero e Volontà”, nel [[1924]] pubblica un opuscolo dal titolo ''Fascismo e democrazia''. Molti suoi scritti del periodo confluiranno nel ''Il problema economico e politico del socialismo'', dove tenta di tracciare le basi di una sorta di «anarchia possibile».
Nel primo dopoguerra, tuttavia, si riavvicina al [[movimento anarchico]], pur continuando a rimanere moderatamente critico rispetto alle antiche posizioni di venti anni prima (sarà invece molto più duro e radicale nei confronti delle altre forze della sinistra). Merlino riconosce agli anarchici il merito del loro antagonismo tanto al [[Fascismo|fascismo]] quanto al [[bolscevismo]], scrivendo numerosi articoli per la [[stampa anarchica]]. Per le edizioni «[[Pensiero e Volontà]]», nel [[1924]] pubblica un opuscolo dal titolo ''Fascismo e democrazia''. Molti suoi scritti del periodo confluiranno nel ''Il problema economico e politico del socialismo'', dove tenta di tracciare le basi di una sorta di «anarchia possibile».


Francesco Saverio Merlino muore il [[30 giugno]] [[1930]] a Roma.
Francesco Saverio Merlino muore il [[30 giugno]] [[1930]] a Roma.


== Note ==
== Note ==
<references/>


<references/>
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==


===Opere principali di F.S Merlino===
===Opere principali di F. S. Merlino===
*''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/m/malatesta/anarchismo_e_democrazia_soluzione_anarchica_e_soluzione__etc/pdf/anarch_p.pdf Anarchismo e democrazia]'' di [[Errico Malatesta]] e F.S. Merlino
*''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/m/malatesta/anarchismo_e_democrazia/pdf/malatesta_anarchismo_e_democrazia.pdf Anarchismo e democrazia]'' di [[Errico Malatesta]] e F. S. Merlino (1974)
*''Revisione del marxismo. Lineamenti di un socialismo integrale'' (1945)
*''Politica e Magistratura dal 1860 ad oggi in Italia'' (1925)
*''Politica e Magistratura dal 1860 ad oggi in Italia'' (1925)
*''[https://docs.google.com/file/d/0B05EXmdiHfCZS2xFZGxTY21MdE0/edit?pli=1 Fascismo e democrazia]'' (1924)  
*''[https://docs.google.com/file/d/0B05EXmdiHfCZS2xFZGxTY21MdE0/edit?pli=1 Fascismo e democrazia]'' (1924)  
*[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Integrazione_economica.pdf L'Integrazione economica (Esposizione delle dottrine anarchiche)] (1902)
*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Integrazione_economica.pdf L'Integrazione economica. Esposizione delle dottrine anarchiche]'' (1902)
*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Le_premesse_del_Socialismo.pdf Le premesse del socialismo]'' (1908)
*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Le_premesse_del_Socialismo.pdf Le premesse del socialismo]'' (1908)
*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/Morale_cristiana_e_socialismo.pdf  Morale Cristiana e Socialismo]'' (1901)
*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Morale_cristiana_e_socialismo.pdf  Morale cristiana e socialismo]'' (1901)
*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/La_Folla_1901.pdf Partito socialista o partito Operaio?]'' (1901)
*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/La_Folla_1901.pdf Partito socialista o partito operaio?]'' (1901)
*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Collettivismo_lotta_di_classe_e_Ministero.pdf Collettivismo, Lotta di Classe... e Ministero]'' (1901)
*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Collettivismo_lotta_di_classe_e_Ministero.pdf Collettivismo, lotta di classee... ministero!]'' (1901)
*''Forma ed essenza del socialismo'' (1898)
*''Forma ed essenza del socialismo'' (1898)
*''L'utopia collettivista e la crisi del “socialismo scientifico”'' (1898)
*''L'utopia collettivista e la crisi del "socialismo scientifico"'' (1898)
*''Pro e contro il socialismo'' (1897)
*''Pro e contro il socialismo'' (1897)
*''[https://docs.google.com/file/d/0B05EXmdiHfCZZlcza1Fjd1lUNGM/edit?pli=1 L'individualismo nell'anarchismo]'' (1893)
*''[https://docs.google.com/file/d/0B05EXmdiHfCZZlcza1Fjd1lUNGM/edit?pli=1 L'individualismo nell'anarchismo]'' (1893)
*''Gli opuscoli Necessità e basi di un accordo'' (1892)  
*''Necessità e basi di un accordo'' (1892)  
*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/perche_siamo_anarchici.pdf Perché siamo anarchici?]'' (1892)
*''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/perche_siamo_anarchici.pdf Perché siamo anarchici?]'' (1892)
*''L'Italie telle qu'elle est'' (1890)
*''L'Italie telle qu'elle est'' (1890)
*''Socialismo o monopolismo?'' (1887)
*''Socialismo o monopolismo?'' (1887)
*''La fine del parlamentarismo'' (1887)
*''La fine del parlamentarismo'' (1887)
=== Scritti su F.S. Merlino ===


*G. Berti, ''Francesco Saverio Merlino. Dall'anarchismo socialista al socialismo liberale (1856-1930)'', Milano, 1993.
=== Scritti su F. S. Merlino ===
*M. La Torre, ''Malatesta e Merlino. Un dibattito su anarchismo,. Democrazia e questione criminale, «Materiali per una storia della cultura giuridica»,'' xiv (1984), pp. 125-162;
*G. Berti, ''Francesco Saverio Merlino. Dall'anarchismo socialista al socialismo liberale (1856-1930)'', Milano, 1993
*G. Landi, ''Malatesta e Merlino dalla Prima Internazionale alla opposizione al fascismo'', «Bollettino del  Museo del Risorgimento», XXVIII (1983);
*M. La Torre, ''Malatesta e Merlino. Un dibattito su anarchismo. Democrazia e questione criminale'', «Materiali per una storia della cultura giuridica», XIV, 1984, pp. 125-162  
*A. Venturini, ''Alle origini del socialismo liberale. Francesco Saverio Merlino. Ritratto critico e biografico, con una scelta di scritti e una lettera inedita'', Bologna, 1983;
*G. Landi, ''Malatesta e Merlino dalla Prima Internazionale alla opposizione al fascismo'', «Bollettino del  Museo del Risorgimento», XXVIII, 1983  
*R. Manieri, ''La fondazione etica del socialismo''. F.S. Merlino, Bari, 1983;
*A. Venturini, ''Alle origini del socialismo liberale. Francesco Saverio Merlino. Ritratto critico e biografico, con una scelta di scritti e una lettera inedita'', Bologna, 1983  
*E.R. Papa, ''Per una biografia intellettuale di F.S. Merlino. Giustizia e sociologia criminale. Dal “socialismo anarchico” al “riformismo rivoluzionario” (1878-1930)'', Milano, 1982;
*R. Manieri, ''La fondazione etica del socialismo'', F. S. Merlino, Bari, 1983
*N. Dell'Erba, ''Le origini del socialismo a Napoli (1872-1892)'', Napoli, 1979;
*E. R. Papa, ''Per una biografia intellettuale di F. S. Merlino. Giustizia e sociologia criminale. Dal "socialismo anarchico" al "riformismo rivoluzionario" (1878-1930)'', Milano, 1982
*M. Galizia, ''Il socialismo giuridico di Francesco Saverio Merlino. Dall'anarchismo al socialismo, alle origini della dottrina socialista dello Stato in Italia, in Aspetti e tendenze del diritto costituzionale. Scritti in onore di Costantino Mortati'', Roma, 1977.
*N. Dell'Erba, ''Le origini del socialismo a Napoli (1872-1892)'', Napoli, 1979
* [[Arrigo Petacco]], L'anarchico che venne dall'America, Mondadori, Milano 1974, p.91.
*M. Galizia, ''Il socialismo giuridico di Francesco Saverio Merlino. Dall'anarchismo al socialismo, alle origini della dottrina socialista dello Stato in Italia'', in ''Aspetti e tendenze del diritto costituzionale. Scritti in onore di Costantino Mortati'', Roma, 1977
* Massimiliano Boni, Il socialismo senza Marx. Studi e polemiche per una revisione della dottrina socialista (1897-1930), Bologna 1974.
*A. Petacco, ''L'anarchico che venne dall'America'', Mondadori, Milano, 1974, p. 91
*E. Ragionieri, ''Socialdemocrazia tedesca e socialisti italiani 1875- 1895'', Milano, 1961;
* M. Boni, ''Il socialismo senza Marx. Studi e polemiche per una revisione della dottrina socialista (1897-1930)'', Bologna, 1974
* ''F.S. Merlino, Revisione del marxismo. Lineamenti di un socialismo integrale'', a cura di Aldo Venturini, Ed. Minerva, Bologna, 1945.
*E. Ragionieri, ''Socialdemocrazia tedesca e socialisti italiani 1875-1895'', Milano, 1961  
*Paul Gille, ''[https://docs.google.com/file/d/0B05EXmdiHfCZS2xFZGxTY21MdE0/edit?pli=1 Abbozzo d'una filosofia della dignità umana]'' (trad. di [[Luigi Fabbri]], [http://www.centrostudifsmerlino.org/Paul_Gille_prefazione.pdf prefazione] di [[Francesco Saverio Merlino|F.S Merlino]]), Milano, Casa Editrice Sociale, 1926, pp. 140.
*F. S. Merlino, A. Venturini (a cura di), ''Revisione del marxismo. Lineamenti di un socialismo integrale'', Edizioni Minerva, Bologna, 1945
*P. Gille, ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/g/gille/abbozzo_d_una_filosofia_della_dignita_umana/pdf/gille_abbozzo_d_una_filosofia_della_dignita_umana.pdf Abbozzo d'una filosofia della dignità umana]'' (traduzione di [[Luigi Fabbri]], [http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2017/07/Paul_Gille_prefazione.pdf prefazione] di Francesco Saverio Merlino), Milano, Casa Editrice Sociale, 1926
 
== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Storia del movimento libertario in Italia]]
*[[Storia del movimento libertario in Italia]]


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.centrostudifsmerlino.org/ Centro Studi F.S Merlino]
*[http://www.centrostudifsmerlino.org/ Centro Studi Francesco Saverio Merlino]
*[http://www.ossimoro.it/libertari.htm Merlino: un socialismo diverso]
*''[http://archive.is/nOUak Merlino: un socialismo diverso]'' di Lucio Gabellini


[[Categoria:Anarchici|Merlino, Francesco Saverio]]
[[Categoria:Anarchici|Merlino, Francesco Saverio]]
[[Categoria:Anarchici italiani|Merlino, Francesco Saverio]]
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