Francesco Natta: differenze tra le versioni

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[[File:Natta2.jpg|miniatura|632px|Immagine del processo agli internazionalisti (Firenze, [[1875]]). Da sinistra a destra: [[Florido Matteucci]], [[Dante Mazzoli]], [[Anna Koulischoff]], Francesco Natta, [[Giuseppe Gomez]].]]Francesco Natta (San Salvatore Monferrato, [[Italia]], [[7 settembre]] [[1844]] - La Plata, [[Argentina]], marzo [[1914]]) è stato un militante [[internazionalista]] e anarchico italiano.
[[File:Francesco Natta.jpg|miniatura|Francesco Natta]]
'''Francesco Natta''' (San Salvatore Monferrato, [[Italia]], [[7 settembre]] [[1844]] - La Plata, [[Argentina]], marzo [[1914]]) è stato un militante [[internazionalista]] e anarchico italiano.


== Biografia ==
== Biografia ==
[[File:Natta2.jpg|miniatura|400px|left|Immagine del processo agli internazionalisti (Firenze, [[1875]]). Da sinistra a destra: [[Florido Matteucci]], [[Dante Mazzoli]], [[Anna Koulischoff]], Francesco Natta, [[Giuseppe Gomez]].]]
Nato da Giuseppe e Teresa Milanesi in un'umile famiglia, la sua formazione politica viene influenzata dalla [[Comune di Parigi]] (1871) e in un primo tempo anche dalle idee di Mazzini. Di professione meccanico, si unisce a Firenze, insieme a suo fratello Agenore, alle fila della Unione della democrazia sociale. Poco dopo l'inizio del [[1872]], partecipa alla creazione della prima sezione fiorentina della [[Prima Internazionale|AIT]] e diventerà una figura importante della Federazione italiana della AIT in cui si occupa della Commissione di corrispondenza e partecipa anche al Comitato italiano per la [[rivoluzione sociale]], organizzazione clandestina creata nel dicembre del [[1873]] da [[Carlo Cafiero|Cafiero]], [[Andrea Costa|Costa]] e [[Bakunin]] che di fronte alla crisi sociale tenta di fare scoppiare un movimento insurrezionale; Natta è responsabile della regione Toscana. Il movimento, che aveva programmato un'[[ Insurrezione rivoluzionaria di Bologna (1874)|insurrezione a Bologna]], fallisce i suoi intenti nell'agosto [[1874]] ed è arrestato insieme agli altri internazionalisti. Al processo che si svolge durante l'estate del [[1875]], viene prosciolto insieme a tutti gli altri accusati.
Nato da Giuseppe e Teresa Milanesi in un'umile famiglia, la sua formazione politica viene influenzata dalla [[Comune di Parigi]] (1871) e in un primo tempo anche dalle idee di Mazzini. Di professione meccanico, si unisce a Firenze, insieme a suo fratello Agenore, alle fila della Unione della democrazia sociale. Poco dopo l'inizio del [[1872]], partecipa alla creazione della prima sezione fiorentina della [[Prima Internazionale|AIT]] e diventerà una figura importante della Federazione italiana della AIT in cui si occupa della Commissione di corrispondenza e partecipa anche al Comitato italiano per la [[rivoluzione sociale]], organizzazione clandestina creata nel dicembre del [[1873]] da [[Carlo Cafiero|Cafiero]], [[Andrea Costa|Costa]] e [[Bakunin]] che di fronte alla crisi sociale tenta di fare scoppiare un movimento insurrezionale; Natta è responsabile della regione Toscana. Il movimento, che aveva programmato un'[[ Insurrezione rivoluzionaria di Bologna (1874)|insurrezione a Bologna]], fallisce i suoi intenti nell'agosto [[1874]] ed è arrestato insieme agli altri internazionalisti. Al processo che si svolge durante l'estate del [[1875]], viene prosciolto insieme a tutti gli altri accusati.


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Dopo l'episodio della [[banda del Matese]], l'Internazionale è proibita e numerosi sono i militanti imprigionati, ma Natta continua a far vivere l'organizzazione clandestinamente. Viene arrestato il [[3 ottobre]] [[1878]] insieme a tredici altri compagni. Dopo un anno di prigione preventiva, torna in giudizio. Difeso da [[Francesco Saverio Merlino]], viene prosciolto e rilasciato il [[6 gennaio]] [[1880]], ma la Federazione italiana è allora divisa tra gli insurrezionalisti e coloro che come [[Andrea Costa]] scelgono il [[parlamentarismo]]. Nel [[1883]], con [[Francesco Pezzi|Pezzi]], Natta prende parte alla nascita della Federazione [[socialista]] fiorentina che malgrado il suo nome adotta il programma comunista anarchico.
Dopo l'episodio della [[banda del Matese]], l'Internazionale è proibita e numerosi sono i militanti imprigionati, ma Natta continua a far vivere l'organizzazione clandestinamente. Viene arrestato il [[3 ottobre]] [[1878]] insieme a tredici altri compagni. Dopo un anno di prigione preventiva, torna in giudizio. Difeso da [[Francesco Saverio Merlino]], viene prosciolto e rilasciato il [[6 gennaio]] [[1880]], ma la Federazione italiana è allora divisa tra gli insurrezionalisti e coloro che come [[Andrea Costa]] scelgono il [[parlamentarismo]]. Nel [[1883]], con [[Francesco Pezzi|Pezzi]], Natta prende parte alla nascita della Federazione [[socialista]] fiorentina che malgrado il suo nome adotta il programma comunista anarchico.


Però [[Malatesta]], di ritorno a Firenze, viene arrestato nel maggio del [[1883]]. Rimesso in [[libertà]] provvisoria nel mese di novembre, dà alle stampe ''[[La Questione Sociale]]'' per rinsaldare il movimento anarchico italiano. Viene processato a Roma nel febbraio del [[1884]] per associazione a delinquere e condannato a 3 anni di prigione, ma è lasciato in [[libertà]] provvisoria in attesa dell'appello. Natta firma insieme a una cinquantina di compagni un manifesto di protesta che gli varrà una condanna a 30 mesi di prigione in contumacia, perché si dà alla fuga. Natta parte clandestinamente insieme a [[Malatesta]] e [[Francesco Pezzi|Pezzi]] per Marsiglia da cui raggiungeranno Buenos Aires. Apre una piccola officina di meccanica con suo figlio.
Però [[Malatesta]], di ritorno a Firenze, viene arrestato nel maggio del [[1883]]. Rimesso in [[libertà]] provvisoria nel mese di novembre, dà alle stampe ''[[La Questione Sociale (Firenze)|La Questione Sociale]]'' per rinsaldare il movimento anarchico italiano. Viene processato a Roma nel febbraio del [[1884]] per associazione a delinquere e condannato a 3 anni di prigione, ma è lasciato in [[libertà]] provvisoria in attesa dell'appello. Natta firma insieme a una cinquantina di compagni un manifesto di protesta che gli varrà una condanna a 30 mesi di prigione in contumacia, perché si dà alla fuga. Natta parte clandestinamente insieme a [[Malatesta]] e [[Francesco Pezzi|Pezzi]] per Marsiglia da cui raggiungeranno Buenos Aires. Apre una piccola officina di meccanica con suo figlio.


Quando [[Malatesta]] e [[Francesco Pezzi|Pezzi]] tornano in Europa nel [[1889]], Natta rimane in [[Argentina]]. Risiede in seguito a La Plata dove muore nel marzo del [[1914]].
Quando [[Malatesta]] e [[Francesco Pezzi|Pezzi]] tornano in Europa nel [[1889]], Natta rimane in [[Argentina]]. Risiede in seguito a La Plata dove muore nel marzo del [[1914]].


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*Archivio Centrale dello Stato (Roma), Ministero dell'Interno, Direzione Generale di Pubblica Sicurezza, Divisione Affari Generali e Riservati, Casellario Politica Centrale, ''ad nomen'';
*Archivio Centrale dello Stato (Roma), Ministero dell'Interno, Direzione Generale di Pubblica Sicurezza, Divisione Affari Generali e Riservati, Casellario Politica Centrale, ''ad nomen''  
*Archivio Centrale dello Stato (Roma), Ministero di Grazia e Giustizia, Direzione delle Grazie e del Casellario, Miscellanea, b. 28;
*Archivio Centrale dello Stato (Roma), Ministero di Grazia e Giustizia, Direzione delle Grazie e del Casellario, Miscellanea, b. 28  
*Archivio Centrale dello Stato (Roma), Ministero di Grazia e Giustizia, Direzione delle Grazie e del Casellario, Miscellanea, b. 33;
*Archivio Centrale dello Stato (Roma), Ministero di Grazia e Giustizia, Direzione delle Grazie e del Casellario, Miscellanea, b. 33  
*Andreucci Franco, Detti Tommaso, ''Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico'', Roma, E. R., 1975-1979, 5 volumi;  
*Andreucci Franco, Detti Tommaso, ''Il movimento operaio italiano. Dizionario biografico'', Roma, E. R., 1975-1979, 5 volumi;
*''Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani'', Pisa, Biblioteca F. Serantini editrice, 2003-2004, due volumi;
*L. Di Lembo, [https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/14214 ''Francesco Natta''], in ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Tomo II, Pisa, BFS, 2004, pp. 237-239
*[[Pier Carlo Masini]], ''Storia degli anarchici italiani da Bakunin a Malatesta (1862-1892)'', Milano, Rizzoli editrice, 1973;
*[[Pier Carlo Masini]], ''Storia degli anarchici italiani da Bakunin a Malatesta (1862-1892)'', Milano, Rizzoli editrice, 1973  
*''Rivista storica del socialismo'', Milano, a. IV, maggio-dicembre 1961, f. 13-14, Masini Pier Carlo (acd), ''Biografie di “sovversivi” compilate dai prefetti del Regno d'Italia''.
*''Rivista storica del socialismo'', Milano, a. IV, maggio-dicembre 1961, f. 13-14, Masini Pier Carlo (acd), ''Biografie di “sovversivi” compilate dai prefetti del Regno d'Italia''


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
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