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[[File: | [[File:Marmol.jpeg|thumb|Fernando Tarrida del Mármol]]'''Fernando Tarrida del Mármol''' (L'Avana, [[2 agosto]] [[1861]] – Londra, 1915) è stato un anarchico cubano di origine spagnola. Intellettuale (autore di ''La teoria revolucionaria''), ingegnere, ricercatore, insegnante e direttore della ''Escuela Politecnica'' di Barcellona, Tarrida del Mármol è conosciuto anche per aver proposto e diffuso l'idea dell'[[anarchismo senza aggettivi]]. | ||
==Biografia== | ==Biografia== | ||
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Da ragazzo abbraccia le idee [[federalismo|federali]] e repubblicane, abbandonate poi all'età di 18 anni in favore dell'[[anarchia]], a cui viene introdotto da [[Anselmo Lorenzo]], uno dei padri dell'[[anarchismo spagnolo]]. Sarà proprio Lorenzo a consigliargli la lettura di [[Bakunin]], [[Kropotkin]] e [[Proudhon]], che gli faranno prendere consapevolezza sulle sue idee anarchiche. Questo determinerà però la rottura con la famiglia e i parenti. | Da ragazzo abbraccia le idee [[federalismo|federali]] e repubblicane, abbandonate poi all'età di 18 anni in favore dell'[[anarchia]], a cui viene introdotto da [[Anselmo Lorenzo]], uno dei padri dell'[[anarchismo spagnolo]]. Sarà proprio Lorenzo a consigliargli la lettura di [[Bakunin]], [[Kropotkin]] e [[Proudhon]], che gli faranno prendere consapevolezza sulle sue idee anarchiche. Questo determinerà però la rottura con la famiglia e i parenti. | ||
Terminati gli studi di ingegneria a Madrid, ritorna a Barcellona, dove partecipa ai suoi primi incontri e dibattiti su [[anarchia]] e [[rivoluzione]]: diventerà uno dei più importanti propagandatori dell'[[anarchismo]]. Il suo prestigio tra gli anarchici spagnoli sarà legato ai processi di [[Montjuich]] e alla teoria dell'[[anarchismo senza aggettivi]], grazie ad un articolo da lui pubblicato nel [[stampa libertaria|giornale anarchico]] parigino «''[[Le | Terminati gli studi di ingegneria a Madrid, ritorna a Barcellona, dove partecipa ai suoi primi incontri e dibattiti su [[anarchia]] e [[rivoluzione]]: diventerà uno dei più importanti propagandatori dell'[[anarchismo]]. Il suo prestigio tra gli anarchici spagnoli sarà legato ai processi di [[Montjuich]] e alla teoria dell'[[anarchismo senza aggettivi]], grazie ad un articolo da lui pubblicato nel [[stampa libertaria|giornale anarchico]] parigino «''[[Le Révolté]]''» ([[1889]]). Tale idea troverà accoglimento in esponenti come [[Max Nettlau]], [[Ricardo Mella]] e [[V. Clairac]]. | ||
===Instancabile attività anarchica=== | ===Instancabile attività anarchica=== | ||
Prima ancora della [[repressione]] catalana, Tarrida del Marmol era noto per essere stato collaboratore di «El Productor» e direttore di «''[[Acracia]]''», ma anche per aver partecipato nel [[1888]] al Congresso laico di Barcellona. L'[[1889|anno seguente]] è presente alla Conferenza di Parigi, in qualità di rappresentante della [[Spagna]]. Durante quegli anni partecipa al Congresso del Libero Pensiero e al ''Congreso del Pacto'' (Madrid, [[1891]]), in cui polemizza duramente con i socialisti, ai quali però farà mai mancare la propria [[solidarietà]] nei momenti di [[repressione]]. | Prima ancora della [[repressione]] catalana, Tarrida del Marmol era noto per essere stato collaboratore di «El Productor» e direttore di «''[[Acracia]]''», ma anche per aver partecipato nel [[1888]] al Congresso laico di Barcellona. L'[[1889|anno seguente]] è presente alla Conferenza di Parigi, in qualità di rappresentante della [[Spagna]]. Durante quegli anni partecipa al Congresso del Libero Pensiero e al ''Congreso del Pacto'' (Madrid, [[1891]]), in cui polemizza duramente con i socialisti, ai quali però farà mai mancare la propria [[solidarietà]] nei momenti di [[repressione]]. | ||
Oltre che con «''[[Acracia]]''», collabora con la celebre «''[[Revista Blanca]]''». Diviene intimo amico di [[Anselmo Lorenzo]] e [[Ricardo Mella]], collaboratore con [[Francisco Ferrer y Guardia]] (Fernando è stato uno degli iniziatori della ''[[Escuela Moderna]]'') ed instancabile attivista (incontri, conferenze, articoli, didattica | Oltre che con «''[[Acracia]]''», collabora con la celebre «''[[Revista Blanca]]''». Diviene intimo amico di [[Anselmo Lorenzo]] e [[Ricardo Mella]], collaboratore con [[Francisco Ferrer y Guardia]] (Fernando è stato uno degli iniziatori della ''[[Escuela Moderna]]'') ed instancabile attivista (incontri, conferenze, articoli, didattica ecc.). Oltre a queste attività, Tarrida del Marmol dirige la ''Regia Accademia del Politecnico'' di Barcellona, almeno fino a quando non sarà imprigionato, insieme a tanti altri anarchici e rivoluzionari, il [[21 luglio]] del [[1896]]: egli è ritenuto implicato in un attentato contro una processione religiosa, compiuto a Barcellona il [[7 giugno]]. | ||
===In esilio=== | ===In esilio=== | ||
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===L'ultimo periodo=== | ===L'ultimo periodo=== | ||
Diviene amico di [[Kropotkin]], con cui condivideva l'amicizia con [[Anselmo Lorenzo]] e lo studio della scienza come mezzo per la comprensione delle questioni sociali (in alcuni numeri di «[[Acracia]]» e della «[[Revista Blanca]]», Tarrida sostiene che la società libertaria permetterà il progresso scientifico). Con [[Kropotkin]] e [[Jean Grave]] condividerà il discusso [[Manifesto dei Sedici]], ovvero quel documento in favore alla | Diviene amico di [[Kropotkin]], con cui condivideva l'amicizia con [[Anselmo Lorenzo]] e lo studio della scienza come mezzo per la comprensione delle questioni sociali (in alcuni numeri di «[[Acracia]]» e della «[[Revista Blanca]]», Tarrida sostiene che la società libertaria permetterà il progresso scientifico). Con [[Kropotkin]] e [[Jean Grave]] condividerà il discusso [[Manifesto dei Sedici]], ovvero quel documento in favore alla Prima guerra mondiale, scritto, approvato e firmato da celebri anarchici . | ||
L'anarchico catalano-cubano, conosciuto anche per aver tradotto alcune opere di [[Lev Tolstoj]], pubblica sul «Daily Mail» le cronache di guerra sulle atrocità commesse durante la [[guerra del Transvaal]], ricevendo molte lodi e l'offerta di gestione del giornale, da lui rifiutata con la motivazione «che un anarchico non ha come obiettivo se non l'azione rivoluzionaria». | L'anarchico catalano-cubano, conosciuto anche per aver tradotto alcune opere di [[Lev Tolstoj]], pubblica sul «Daily Mail» le cronache di guerra sulle atrocità commesse durante la [[guerra del Transvaal]], ricevendo molte lodi e l'offerta di gestione del giornale, da lui rifiutata con la motivazione «che un anarchico non ha come obiettivo se non l'azione rivoluzionaria». | ||
Fernando Tarrida del | Fernando Tarrida del Mármol muore a Londra nel [[1915]]. | ||
== Il pensiero: l'anarchismo senza aggettivi == | == Il pensiero: l'anarchismo senza aggettivi == | ||
: «Siamo anarchici e difendiamo l'anarchismo senza aggettivi. L'anarchia è un assioma e il problema economico è secondario. Alcuni diranno che è a causa del problema economico che l'anarchismo è una verità, ma noi anarchici crediamo che significa essere nemico di ogni autorità ed imposizione, e quindi, qualunque sia il sistema proposto, la migliore difesa dell'anarchia è la non imposizione della stessa a coloro che non | : «Siamo anarchici e difendiamo l'anarchismo senza aggettivi. L'anarchia è un assioma e il problema economico è secondario. Alcuni diranno che è a causa del problema economico che l'anarchismo è una verità, ma noi anarchici crediamo che significa essere nemico di ogni autorità ed imposizione, e quindi, qualunque sia il sistema proposto, la migliore difesa dell'anarchia è la non imposizione della stessa a coloro che non l'accettano» (Fernando Tarrida del Mármol, ''[[Le Révolte]]'', 1890). | ||
La sua teoria di [[anarchismo senza aggettivi]] viene presentata in vari articoli del giornale «[[Le Révolté]]» e su opuscoli vari. Egli aveva considerato questo pensiero poiché vedeva da una parte il declino del [[movimento anarchico]] in alcuni paesi - come per esempio in Inghilterra, in cui risiedeva - e, dall'altra, il rapido sviluppo in [[Spagna]] dell'[[anarco-sindacalismo]] e del [[collettivismo]]: questo suo modo di intendere l'[[anarchismo]] era funzionale al superamento delle controversie, soprattutto tra [[anarco-individualismo|anarco-individualisti]] e [[comunismo|collettivisti-comunisti]], che proliferavano sempre più, rompendo l'unità dei lavoratori e degli anarchici. | La sua teoria di [[anarchismo senza aggettivi]] viene presentata in vari articoli del giornale «[[Le Révolté]]» e su opuscoli vari. Egli aveva considerato questo pensiero poiché vedeva da una parte il declino del [[movimento anarchico]] in alcuni paesi - come per esempio in Inghilterra, in cui risiedeva - e, dall'altra, il rapido sviluppo in [[Spagna]] dell'[[anarco-sindacalismo]] e del [[collettivismo]]: questo suo modo di intendere l'[[anarchismo]] era funzionale al superamento delle controversie, soprattutto tra [[anarco-individualismo|anarco-individualisti]] e [[comunismo|collettivisti-comunisti]], che proliferavano sempre più, rompendo l'unità dei lavoratori e degli anarchici. | ||
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*''Anselmo Lorenzo. Estudio crítico-biográfico'', (1897); | *''Anselmo Lorenzo. Estudio crítico-biográfico'', (1897); | ||
*''Les inquisiteurs d'Espagne'', 1897; | *''Les inquisiteurs d'Espagne'', 1897; | ||
*''Programa socialista libertario y la constitución del mundo'', 1908; | *''Programa [[socialista]] libertario y la constitución del mundo'', 1908; | ||
== Voci correlate == | == Voci correlate == |