Ettore Molinari: differenze tra le versioni

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Trasferitosi a Parigi nel [[1889]] insieme a [[Elena Delgrossi]], una maestra elementare che aveva sposato nel maggio dello stesso anno e da cui avrebbe avuto sette figli (Amile nel [[1890]], Ribelle nel [[1892]], Henry nel [[1894]], Vittorio nel [[1896]], Alessandro nel [[1898]], Iride nel [[1902]] e Libero nel [[1906]]), lavora in una farmacia, frequenta gli ambienti artistici e prosegue alacremente ad occuparsi di politica. Diviene così uno fra i più noti esponenti dell'[[anarchismo]] europeo, nel giugno [[1890]] lasciò la [[Francia]] e si trasferisce a Londra dove conosce l'anarchico italiano [[Errico Malatesta]]. Dal punto di vista professionale anche la sua fama cresce: dal dicembre [[1890]] al settembre [[1891]] lavora a Heidelberg come assistente volontario presso il laboratorio municipale. Durante questo periodo partecipa a diversi convegni, divenendo conosciuto negli ambienti anarchici per aver pubblicato a Londra, sulla rivista francese ''L'International'', alcune istruzioni di chimica per la fabbricazione di ordigni esplosivi.  
Trasferitosi a Parigi nel [[1889]] insieme a [[Elena Delgrossi]], una maestra elementare che aveva sposato nel maggio dello stesso anno e da cui avrebbe avuto sette figli (Amile nel [[1890]], Ribelle nel [[1892]], Henry nel [[1894]], Vittorio nel [[1896]], Alessandro nel [[1898]], Iride nel [[1902]] e Libero nel [[1906]]), lavora in una farmacia, frequenta gli ambienti artistici e prosegue alacremente ad occuparsi di politica. Diviene così uno fra i più noti esponenti dell'[[anarchismo]] europeo, nel giugno [[1890]] lasciò la [[Francia]] e si trasferisce a Londra dove conosce l'anarchico italiano [[Errico Malatesta]]. Dal punto di vista professionale anche la sua fama cresce: dal dicembre [[1890]] al settembre [[1891]] lavora a Heidelberg come assistente volontario presso il laboratorio municipale. Durante questo periodo partecipa a diversi convegni, divenendo conosciuto negli ambienti anarchici per aver pubblicato a Londra, sulla rivista francese ''L'International'', alcune istruzioni di chimica per la fabbricazione di ordigni esplosivi.  
[[File:Grido folla 2.jpg|thumb|360 px|left|«[[Il Grido della Folla]]», storico giornale anarchico fondato da [[Nella Giacomelli]] ed Ettore Molinari]]
[[File:Grido folla 2.jpg|thumb|360 px|left|«[[Il Grido della Folla]]», storico [[giornale anarchico]] fondato da [[Nella Giacomelli]] ed Ettore Molinari]]
Tornato in [[Italia]] alla fine del [[1891]], si dedica con grande impegno al servizio della ricerca scientifica e delle industrie chimiche: prima, a partire dal [[1892]], lavora come assistente di chimica inorganica presso la scuola superiore di agricoltura di Milano; nel [[1895]] viene assunto come chimico presso lo stabilimento tessile di G. Rossi. L'esperienza scientifica e politica non saranno mai due cose completamente separate: come anarchico e come chimico pensava che fosse propedeuticamente necessario sviluppare un'avanzata tecnologia che si ponesse alla base della [[rivoluzione sociale]] e della nuova società umana che si voleva costruire. Proprio per questo motivo, nel [[1895]], egli è tra i fondatori della Società chimica di Milano e dal [[1901]] al [[1916]] dirige la scuola di chimica della Società di incoraggiamento d'arti e mestieri (SIAM) che darà spazio a molti giovani laureati desiderosi di accrescere il proprio bagaglio formativo.  
Tornato in [[Italia]] alla fine del [[1891]], si dedica con grande impegno al servizio della ricerca scientifica e delle industrie chimiche: prima, a partire dal [[1892]], lavora come assistente di chimica inorganica presso la scuola superiore di agricoltura di Milano; nel [[1895]] viene assunto come chimico presso lo stabilimento tessile di G. Rossi. L'esperienza scientifica e politica non saranno mai due cose completamente separate: come anarchico e come chimico pensava che fosse propedeuticamente necessario sviluppare un'avanzata tecnologia che si ponesse alla base della [[rivoluzione sociale]] e della nuova società umana che si voleva costruire. Proprio per questo motivo, nel [[1895]], egli è tra i fondatori della Società chimica di Milano e dal [[1901]] al [[1916]] dirige la scuola di chimica della Società di incoraggiamento d'arti e mestieri (SIAM) che darà spazio a molti giovani laureati desiderosi di accrescere il proprio bagaglio formativo.  
[[File:Nella Giacomelli.jpg|200px|thumb|[[Nella Giacomelli]]]]
[[File:Nella Giacomelli.jpg|200px|thumb|[[Nella Giacomelli]]]]
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== L'Archivio Ettore Molinari ==
== L'Archivio Ettore Molinari ==
Nel [[1873]], la famiglia Molinari donò all'anarchico [[Pier Carlo Masini]] un'ampia collezione di lettere (corrispondenze varie con [[Nella Giacomelli]], [[Errico Malatesta]], [[Kropotkin|P. Kropotkin]], [[Leonida Bissolati]]ecc.), documenti e materiali vari, relativi sia all'impegno civile che a quello politico-anarchico dell'illustre loro antenato. La collezione donata comprende anche diversi documenti privati del figlio [[Henry Molinari|Henry]], anch'egli noto scienziato e socialista. Si formò così l'[http://www.bibliotecamai.org/cataloghi_inventari/archivi/archivi_collezioni_doc/inventario_molinari/inventario_molinari.html Archivio Ettore Molinari], che in seguito lo stesso [[Pier Carlo Masini|Masini]], il [[24 ottobre]] [[1997]], donò alla Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo.  
Nel [[1873]], la famiglia Molinari donò all'anarchico [[Pier Carlo Masini]] un'ampia collezione di lettere (corrispondenze varie con [[Nella Giacomelli]], [[Errico Malatesta]], [[Kropotkin|P. Kropotkin]], [[Leonida Bissolati]] ecc.), documenti e materiali vari, relativi sia all'impegno civile che a quello politico-anarchico dell'illustre loro antenato. La collezione donata comprende anche diversi documenti privati del figlio [[Henry Molinari|Henry]], anch'egli noto scienziato e socialista. Si formò così l'[http://www.bibliotecamai.org/cataloghi_inventari/archivi/archivi_collezioni_doc/inventario_molinari/inventario_molinari.html Archivio Ettore Molinari], che in seguito lo stesso [[Pier Carlo Masini|Masini]], il [[24 ottobre]] [[1997]], donò alla Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo.  


La biblioteca privata di Ettore Molinari è ricca anche di importanti opere scientifiche; si tratta di circa 100 opere, alcune delle quali sono state donate in tempi più recenti da un nipote di Ettore, anch'egli docente di chimica.
La biblioteca privata di Ettore Molinari è ricca anche di importanti opere scientifiche; si tratta di circa 100 opere, alcune delle quali sono state donate in tempi più recenti da un nipote di Ettore, anch'egli docente di chimica.
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*L. Di Lembo, Guerra di classe e lotta umana. L'anarchismo in Italia dal biennio rosso alla guerra di Spagna (1919-1939), Pisa 2001, pp. 40-42 e ad ind.
*L. Di Lembo, Guerra di classe e lotta umana. L'anarchismo in Italia dal biennio rosso alla guerra di Spagna (1919-1939), Pisa 2001, pp. 40-42 e ad ind.
*L. Cerruti, ''Bella e potente. La chimica del Novecento fra scienza e società '', Roma 2003, ad ind.
*L. Cerruti, ''Bella e potente. La chimica del Novecento fra scienza e società '', Roma 2003, ad ind.
*G. Mangini, ''Ettore Molinari'', in ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Tomo II, Pisa 2004, pp. 195-201
*G. Mangini, [https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/14243 ''Ettore Molinari''], in ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Tomo II, Pisa 2004, pp. 195-201
*Enc. Italiana, XXIII, p. 562.
*Enc. Italiana, XXIII, p. 562.


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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.bibliotecamai.org/cataloghi_inventari/archivi/archivi_collezioni_doc/inventario_molinari/inventario_molinari.html Archivio Ettore Molinari]
*[http://www.bibliotecamai.org/cataloghi_inventari/archivi/archivi_collezioni_doc/inventario_molinari/inventario_molinari.html Archivio Ettore Molinari]


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