Enrico Puddu: differenze tra le versioni

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'''Enrico Puddu''' (Gairo, [[1° marzo]] [[1907]]-) è stato un [[anarchico]] e un [[antifascista]] italiano. <ref>Fonte articolo: [http://militants-anarchistes.info/spip.php?article4868&var_recherche=Puddu Militants-anarchistes]</ref>
'''Enrico Puddu''' (Gairo, [[1° marzo]] [[1907]]) è stato un [[anarchico]] e un [[antifascista]] italiano.


== Biografia ==
== Biografia <ref>Fonte: [http://militants-anarchistes.info/spip.php?article4868 ''Dictionnaire des  militants anarchistes'']</ref> ==


'''Enrico Puddu''' nasce a Gairo (Nuoro) il [[1° marzo]] [[1907]] in una famiglia molto numerosa e dalle chiare tendenze libertarie ed [[antifascismo|antifasciste]]. Infatti, dopo la presa del potere da parte di Mussolini, Enrico e i suoi fratelli [[Paolo Puddu|Paolo]] ed [[Angelo Puddu|Angelo]] decidono di andare in esilio in [[Francia]] per sfuggire a possibili persecuzioni del regime. Il [[30 ottobre]] [[1930]], al tribunale di Aix-en-Provence, è processato con suo fratello [[Angelo Puddu|Angelo]] e condannato a 2 anni di [[carcere]] e a 10 di interdizione in soggiorno obbligato per « occultamento di esplosivi e porto d'armi». Espulso dalla [[Francia]] il [[17 aprile]] [[1931]], raggiunge il [[Belgio]] dove già  si trovava il fratello [[Paolo Puddu|Paolo]].
'''Enrico Puddu''' nasce a Gairo (Nuoro) il [[1° marzo]] [[1907]] in una famiglia molto numerosa e dalle chiare tendenze libertarie ed [[antifascismo|antifasciste]]. Infatti, dopo la presa del potere da parte di Mussolini, Enrico e i suoi fratelli [[Paolo Puddu|Paolo]] ed [[Angelo Puddu|Angelo]] decidono di andare in esilio in [[Francia]] per sfuggire a possibili persecuzioni del regime. Il [[30 ottobre]] [[1930]], al tribunale di Aix-en-Provence, è processato con suo fratello [[Angelo Puddu|Angelo]] e condannato a 2 anni di [[carcere]] e a 10 di interdizione in soggiorno obbligato per « occultamento di esplosivi e porto d'armi». Espulso dalla [[Francia]] il [[17 aprile]] [[1931]], raggiunge il [[Belgio]] dove già si trovava il fratello [[Paolo Puddu|Paolo]].


Nell'estate [[1936]] parte [[rivoluzione spagnola|volontario in Spagna]] e diviene consigliere della [[CNT]] a Valencia. Dopo gli accadimenti del [[la_Rivoluzione_spagnola_%281936-39%29#L.E2.80.99autoritarismo_degli_stalinisti:_repressione_degli_anarchici_e_del_POUM_.28maggio_1937.29|maggio 1937]], è arrestato dalle forze staliniste facenti capo al PCE (Partito Comunista Spagnolo) e internato al campo d'Alcira fino al [[1939]]. Alla fine della [[rivoluzione spagnola|guerra civile spagnola]], durante la cosiddetta ''[[La retirada|retirada]]'', si trasferisce in [[Francia]] pensando di trovarvi la [[libertà ]], invece viene internato prima al campo d'Argelès poi in quello di Vernet d'Ariège.
Nell'estate [[1936]] parte [[rivoluzione spagnola|volontario in Spagna]] e diviene consigliere della [[CNT]] a Valencia. Dopo gli accadimenti del [[la_Rivoluzione_spagnola_%281936-39%29#L.E2.80.99autoritarismo_degli_stalinisti:_repressione_degli_anarchici_e_del_POUM_.28maggio_1937.29|maggio 1937]], è arrestato dalle forze staliniste facenti capo al PCE (Partito Comunista Spagnolo) e internato al campo d'Alcira fino al [[1939]]. Alla fine della [[rivoluzione spagnola|guerra civile spagnola]], durante la cosiddetta ''[[La retirada|retirada]]'', si trasferisce in [[Francia]] pensando di trovarvi la [[libertà]], invece viene internato prima al campo d'Argelès poi in quello di Vernet d'Ariège.


Nel [[1940]] è arrestato (in [[Belgio]] o [[Francia]]) e reimpatriato forzatamente in [[Italia]]. Il [[28 ottobre]] [[1940]], nel [[carcere]] dove era in attesa di essere spedito al confino, inizia uno [[sciopero]] della fame per protestare contro i festeggiamenti per l'anniversario della marcia su Roma. Internato a Ventotene è poi trasferito al [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari|campo di Renicci d'Anghiari]]. Da questo momento le notizie su di lui si fanno più scarne: dopo la guerra pare si sia allontanato dal [[movimento anarchico]] e abbia aderito al Partito Socialista Italiano (PSI).
Nel [[1940]] è arrestato (in [[Belgio]] o [[Francia]]) e reimpatriato forzatamente in [[Italia]]. Il [[28 ottobre]] [[1940]], nel [[carcere]] dove era in attesa di essere spedito al confino, inizia uno [[sciopero]] della fame per protestare contro i festeggiamenti per l'anniversario della marcia su Roma. Internato a Ventotene è poi trasferito al [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari|campo di Renicci d'Anghiari]]. Da questo momento le notizie su di lui si fanno più scarne: dopo la guerra pare si sia allontanato dal [[movimento anarchico]] e abbia aderito al Partito Socialista Italiano (PSI).
==Note==
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<references/>
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Storia dell'anarchismo sardo]]
*[[Storia dell'anarchismo sardo]]
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