Enrico Baj: differenze tra le versioni

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[[File:Baj2.jpg|thumb|450px|left|Enrico Baj]]
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'''Enrico Baj''' (Milano, [[31 ottobre]] [[1924]] - Vergiate, Varese, [[16 giugno]] [[2003]]) è stato un pittore, grafico, scultore e saggista libertario italiano.  
'''Enrico Baj''' (Milano, [[31 ottobre]] [[1924]] - Vergiate, Varese, [[16 giugno]] [[2003]]) è stato un pittore, grafico, scultore e saggista [[libertario]] italiano.  


{{citazione|Io penso che l'arte moderna in se stessa nasca da una pulsione anarchica.|Enrico Baj}}
{{citazione|Io penso che l'arte moderna in se stessa nasca da una pulsione anarchica.|Enrico Baj}}
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==La Patafisica libertaria di Enrico Baj==
==La Patafisica libertaria di Enrico Baj==
{{citazione|La Patafisica, come l'arte, difende il principio della libertà e della libertà esistenziale e raccomanda proprio l'immaginario della fantasia quale migliore arma di difesa per preservare almeno l'autonomia del nostro pensiero. La Patafisica è una forma di resistenza all'oppressione in quanto tale. Proprio perché vi è un'oppressione a livello di potere, vi è un'oppressione al livello anche culturale, è evidente che ormai l'industria e l'organizzazione culturale sono opprimenti ed è anche evidente che si svolgono solo secondo modelli che sono quelli che piacciono al Grande Fratello. Quindi noi vediamo che l'oppressione, che va dall'asservimento dell'individuo e dei suoi comportamenti ai media e alla diffusione estrema di un sistema di produzione e di consumo forzato, è presente ovunque.|Enrico Baj (da ''Che cos'è la Patafisica?'')}}
{{citazione|La Patafisica, come l'[[arte]], difende il principio della [[libertà]] e della [[libertà]] esistenziale e raccomanda proprio l'immaginario della fantasia quale migliore arma di difesa per preservare almeno l'autonomia del nostro pensiero. La Patafisica è una forma di resistenza all'oppressione in quanto tale. Proprio perché vi è un'oppressione a livello di potere, vi è un'oppressione al livello anche culturale, è evidente che ormai l'industria e l'organizzazione culturale sono opprimenti ed è anche evidente che si svolgono solo secondo modelli che sono quelli che piacciono al Grande Fratello. Quindi noi vediamo che l'oppressione, che va dall'asservimento dell'individuo e dei suoi comportamenti ai media e alla diffusione estrema di un sistema di produzione e di consumo forzato, è presente ovunque.|Enrico Baj (da ''Che cos'è la Patafisica?'')}}
[[File:Baj Ubu.jpg|thumb|left|200px|Baj davanti al suo Ubu Re.]]
[[File:Baj Ubu.jpg|thumb|left|200px|Baj davanti al suo Ubu Re.]]
Baj, il "patapittore", come lo definì il poeta Jean-Clarence Lambert, è uno tra i più fervidi seguaci di Alfred Jarry e della sua '''Patafisica''', sposa i contenuti di questa «scienza delle soluzioni immaginarie» portandoli a vessillo del proprio universo culturale. Baj matura negli anni una sua visione della Patafisica che proietta nella propria opera e che utilizza come arma contro le contraddizioni e le costrizioni del mondo e della società. L'irriverenza, l'ironia e il gusto del paradosso, propri di questa scienza, costituiscono per l'artista gli «anticorpi dell'uomo contemporaneo contro l'oppressione e la massificazione della burocrazia, dei codici fiscali, postali, telefonici, bancomatici, internettici eccetera». La Patafisica, che Baj riassume col motto «imago ergo sum», in opposizione alla razionalità matematica cartesiana, è nello stesso tempo musa e linfa vitale che rinnova e rinvigorisce la forza dell'immaginazione. Per Baj, infatti, il pittore, come il patafisico, rifiuta le spiegazioni scientifiche definitive, non riconoscendone alcuna valenza morale o estetica. Allo stesso modo egli azzera con la fantasia, facoltà «che può valicare le più alte vette e superare ogni difficoltà», la comune tensione a trovare una soluzione logica a ogni problema.
Baj, il "patapittore", come lo definì il poeta Jean-Clarence Lambert, è uno tra i più fervidi seguaci di Alfred Jarry e della sua '''Patafisica''', sposa i contenuti di questa «scienza delle soluzioni immaginarie» portandoli a vessillo del proprio universo culturale. Baj matura negli anni una sua visione della Patafisica che proietta nella propria opera e che utilizza come arma contro le contraddizioni e le costrizioni del mondo e della società. L'irriverenza, l'ironia e il gusto del paradosso, propri di questa scienza, costituiscono per l'artista gli «anticorpi dell'uomo contemporaneo contro l'oppressione e la massificazione della burocrazia, dei codici fiscali, postali, telefonici, bancomatici, internettici eccetera». La Patafisica, che Baj riassume col motto «imago ergo sum», in opposizione alla razionalità matematica cartesiana, è nello stesso tempo musa e linfa vitale che rinnova e rinvigorisce la forza dell'immaginazione. Per Baj, infatti, il pittore, come il patafisico, rifiuta le spiegazioni scientifiche definitive, non riconoscendone alcuna valenza morale o estetica. Allo stesso modo egli azzera con la fantasia, facoltà «che può valicare le più alte vette e superare ogni difficoltà», la comune tensione a trovare una soluzione logica a ogni problema.


=== Ubu Re e il dottor Faustroll===
=== Ubu Re e il dottor Faustroll===
'''Uub Re''', personaggio principale di Alfred Jarry, rappresenta per Baj «l'eresia, la satira, la demitizzazione e la contestazione della distruzione [...] del concetto di [[autoritarismo]], talmente è goffa, ridicola, assurda, contraddittoria, paradossale la figura di questo truculento [...] indubitabilmente la più efficace derisione e la più grande merdrificazione <ref>''Ubu Roi'', opera teatrale di Alfred Jarry, si apre con «Merdre» («Merdra»), parola pronunciata da Père Ubu.</ref> del [[potere]] e della fede nel [[potere]]».
'''Ubu Re''', personaggio principale di Alfred Jarry, rappresenta per Baj «l'eresia, la satira, la demitizzazione e la contestazione della distruzione [...] del concetto di [[autoritarismo]], talmente è goffa, ridicola, assurda, contraddittoria, paradossale la figura di questo truculento [...] indubitabilmente la più efficace derisione e la più grande merdrificazione <ref>''Ubu Roi'', opera teatrale di Alfred Jarry, si apre con «Merdre» («Merdra»), parola pronunciata da Père Ubu.</ref> del [[potere]] e della fede nel [[potere]]».


Un altro personaggio di Alfred Jarry, il '''dottor Faustroll''', rappresenta per Baj una sorta di anarchizzazione della scienza e del [[potere]] scientifico: «Di fronte alle scienze esatte o tecniche che già si preparavano a dominare l'uomo, riducendolo a una nuova forma di schiavitù definibile come dipendenza psicotecnica, Jarry, per bocca di Faustroll, inventa la Patafisica, che è la scienza per antonomasia, quindi non più la scienza chimica, la scienza matematica, la scienza fisica o la medicina, ribattezzata "merdicina", bensì l'unica vera scienza. [...] Patafisica che è la scienza delle soluzioni immaginarie [...] con un rimando [...] all'immaginario, ai poteri creativi dell'immaginazione, di fronte alla logica dell'imposizione paradigmatica che le scienze cominciavano a profilare chiaramente come presupposto per la percezione e l'appropriazione del mondo».
Un altro personaggio di Jarry, il '''dottor Faustroll''', rappresenta per Baj una sorta di anarchizzazione della scienza e del [[potere]] scientifico: «Di fronte alle scienze esatte o tecniche che già si preparavano a dominare l'uomo, riducendolo a una nuova forma di schiavitù definibile come dipendenza psicotecnica, Jarry, per bocca di Faustroll, inventa la Patafisica, che è la scienza per antonomasia, quindi non più la scienza chimica, la scienza matematica, la scienza fisica o la medicina, ribattezzata "merdicina", bensì l'unica vera scienza. [...] Patafisica che è la scienza delle soluzioni immaginarie [...] con un rimando [...] all'immaginario, ai poteri creativi dell'immaginazione, di fronte alla logica dell'imposizione paradigmatica che le scienze cominciavano a profilare chiaramente come presupposto per la percezione e l'appropriazione del mondo».


==Note==
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