Emma Goldman: differenze tra le versioni

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==Biografia==
==Biografia==
 
'''Emma Goldman''' nacque nella provincia russa di Kovno (ora Kaunas, [[Lituania]]) il [[29 giugno]] [[1869]]. La madre, Taube Bienowitch, s'era sposata in seconde nozze con Abraham Goldman, di professione faceva impiegato statale, Emma fu il primo frutto della coppia.
'''Emma Goldman''' nacque nella provincia russa di Kovno (ora Kaunas, [[Lituania]]) il [[29 giugno]] [[1869]]. La madre, Taube Bienowitch, s'era sposata in seconde nozze con Abraham Goldman, di professione faceva impiegato statale, Emma fu il primo frutto della coppia.  
===La gioventù===
===La gioventù===
[[Image:Freiheit.jpg|200 px|thumb|«[[Freiheit]]», di [[Johann Most]], primo giornale con cui Emma Goldman collaborò.]]
L'infanzia trascorse tranquilla a Kovno, anche se Emma rimase colpita da alcuni episodi di profonda ingiustizia e di oppressione verso il padre, perseguitato dagli ''scinovniki'' cristiani in quanto ebreo e rappresentante dello [[Stato]].
L'infanzia trascorse tranquilla a Kovno, anche se Emma rimase colpita da alcuni episodi di profonda ingiustizia e di oppressione verso il padre, perseguitato dagli ''scinovniki'' cristiani in quanto ebreo e rappresentante dello [[Stato]].


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Per evitare continue discussioni con i genitori, si fece assumere come operaia in una fabbrica e poi convinse la sorella Elena a portarla con sé in America.
Per evitare continue discussioni con i genitori, si fece assumere come operaia in una fabbrica e poi convinse la sorella Elena a portarla con sé in America.
<ref name="CSL">Da [[Centro Studi Libertari]] [https://centrostudilibertari.it/sites/default/files/materiali/bollettino_12.pdf bolletino n° 12].</ref>
<ref name="CSL">Dal [https://centrostudilibertari.it/sites/default/files/materiali/bollettino_12.pdf bolletino n° 12] del [[Centro Studi Libertari]].</ref>
[[Image:Freiheit.jpg|180 px|left|thumb|«[[Freiheit]]», di [[Johann Most]], primo giornale con cui Emma Goldman collaborò]]


===L'emigrazione negli USA ===
===L'emigrazione negli USA ===
A soli quindici anni, nel [[1886]], Emma giunse negli [[USA|Stati Uniti]] piena di entusiasmo ed alla ricerca di sé stessa. Ebbe occasione di interessarsi dei gravi problemi sociali che affliggevano gli [[USA]], tramite la stampa locale seguì le vicende giudiziarie seguite agli [[martiri di Chicago|incidenti avvenuti a Chicago (4 maggio 1886)]] fra lavoratori in [[sciopero]] e polizia nella "piazza di Haymarket". Infatti, in seguito alla morte di alcuni poliziotti, erano stati arrestati otto esponenti anarchici, particolarmente noti e combattivi, con l'evidente scopo di colpire il movimento di emancipazione dei lavoratori. La Goldman fu sconvolta dalla tragica fine dei quattro rivoluzionari che furono impiccati  ([[11 novembre]] [[1887]]). Un quinto si era ucciso in cella la notte prima dell'esecuzione. L'episodio fu una della più indegne montature giudiziarie di quel periodo negli [[USA|Stati Uniti]]. Emma sentì crescere in lei l'ammirazione per quegli uomini, per il loro comportamento coerente e fiero, per le loro idee che divennero le sue.
A soli quindici anni, nel [[1886]], Emma giunse negli [[USA|Stati Uniti]] piena di entusiasmo ed alla ricerca di sé stessa. Ebbe occasione di interessarsi dei gravi problemi sociali che affliggevano gli [[USA]], tramite la stampa locale seguì le vicende giudiziarie seguite agli [[martiri di Chicago|incidenti avvenuti a Chicago (4 maggio 1886)]] fra lavoratori in [[sciopero]] e polizia nella "piazza di Haymarket". Infatti, in seguito alla morte di alcuni poliziotti, erano stati arrestati otto esponenti anarchici, particolarmente noti e combattivi, con l'evidente scopo di colpire il movimento di emancipazione dei lavoratori. La Goldman fu sconvolta dalla tragica fine dei quattro rivoluzionari che furono impiccati  ([[11 novembre]] [[1887]]). Un quinto si era ucciso in cella la notte prima dell'esecuzione. L'episodio fu una della più indegne montature giudiziarie di quel periodo negli [[USA|Stati Uniti]]. Emma sentì crescere in lei l'ammirazione per quegli uomini, per il loro comportamento coerente e fiero, per le loro idee che divennero le sue.


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o della legge, e quando l'amore finirà me ne andrò senza chiedere permesso a nessuno» <ref name="CSL"></ref>.
o della legge, e quando l'amore finirà me ne andrò senza chiedere permesso a nessuno» <ref name="CSL"></ref>.


Entrò in contatto con il mondo anarchico e socialista, dapprima con [[Johann Most]], un anarchico tedesco che curava la pubblicazione del periodico «[[Freiheit]]» ("Libertà "), con cui ben prestò entrò in conflitto del suo eccessivo paternalismo. Fu comunque lui a scoprirne l'abilità oratoria ed a spingerla a tenere le sue prime conferenze in russo ed in tedesco.  
Entrò in contatto con il mondo anarchico e socialista, dapprima con [[Johann Most]], un anarchico tedesco che curava la pubblicazione del periodico «[[Freiheit]]» ("Libertà "), con cui ben prestò entrò in conflitto del suo eccessivo paternalismo. Fu comunque lui a scoprirne l'abilità oratoria ed a spingerla a tenere le sue prime conferenze in russo ed in tedesco.


===L'incontro con Alexander Berkman e Ben Reitman===
===L'incontro con Alexander Berkman e Ben Reitman===
 
[[File: BenReitman.jpg|thumb|left|[[Ben Reitman]], medico anarchico compagno di Emma Goldman dal [[1908]] al [[1917]].]]
[[File:Goldmanberkman.jpeg|thumb|right|300px|Emma Goldman e [[Alexander Berkman]] nel [[1917]].]]
In quel periodo Emma incontrò anche [[Alexander Berkman]] (o ''Sasha'', come lei amava spesso chiamare) che le fu compagno di lotta e d'amore per molti anni.  
In quel periodo Emma incontrò anche [[Alexander Berkman]] (o ''Sasha'', come lei amava spesso chiamare) che le fu compagno di lotta e d'amore per molti anni.  


Nel [[1892]] [[Henry Clay Frick]], padrone di alcune fabbriche siderurgiche a Homestead, senza riconoscere alcun [[sindacalismo|sindacato]] od organizzazione del lavoro, minacciò il licenziamento di diversi operai e dichiarò il suo potere decisionale sui salari. Persino la stampa conservatrice lamentò i suoi metodi drastici e arbitrari. Durante uno [[sciopero]] numerosi lavoratori, tra cui un ragazzino, furono uccisi da crumiri armati fino ai denti, protetti dalle guardie di ''Pinkerton'' e guidati da Frick. La Goldman e Berkman decisero di vendicare la morte di quegli operai. Emma procurò la pistola e discusse con il suo compagno l'azione. Il [[23 luglio]] di quello stesso anno [[Alexander Berkman]] entrò nell'ufficio di Frick e gli sparò a bruciapelo. Non riuscì però ad ucciderlo, anche se Frick rimase gravemente ferito. Il ventunenne attentatore anarchico fu arrestato, processato e condannato. Le reazioni del movimento anarchico negli [[USA|Stati Uniti]] di fronte all'attentato di [[Alexander Berkman]] furono contrastanti. Ci fu chi addirittura arrivò a rifiutare solidarietà politica a Berkman. Fra questi [[Johann Most]]. Emma Goldman sempre decisa nel suo comportamento, troncò i rapporti con lui ed il suo gruppo.
Nel [[1892]] [[Henry Clay Frick]], padrone di alcune fabbriche siderurgiche a Homestead, senza riconoscere alcun [[sindacalismo|sindacato]] od organizzazione del lavoro, minacciò il licenziamento di diversi operai e dichiarò il suo potere decisionale sui salari. Persino la stampa conservatrice lamentò i suoi metodi drastici e arbitrari. Durante uno [[sciopero]] numerosi lavoratori, tra cui un ragazzino, furono uccisi da crumiri armati fino ai denti, protetti dalle guardie di ''Pinkerton'' e guidati da Frick. La Goldman e Berkman decisero di vendicare la morte di quegli operai. Emma procurò la pistola e discusse con il suo compagno l'azione. Il [[23 luglio]] di quello stesso anno [[Alexander Berkman]] entrò nell'ufficio di Frick e gli sparò a bruciapelo. Non riuscì però ad ucciderlo, anche se Frick rimase gravemente ferito. Il ventunenne attentatore anarchico fu arrestato, processato e condannato. Le reazioni del movimento anarchico negli [[USA|Stati Uniti]] di fronte all'attentato di [[Alexander Berkman]] furono contrastanti. Ci fu chi addirittura arrivò a rifiutare solidarietà politica a Berkman. Fra questi [[Johann Most]]. Emma Goldman sempre decisa nel suo comportamento, troncò i rapporti con lui ed il suo gruppo.


[[File: BenReitman.jpg|thumb|left|[[Ben Reitman]], medico anarchico compagno di Emma Goldman dal 1908 al 1917]]
La Goldman divenne da allora oggetto delle pericolose attenzioni della polizia, a causa della sua instancabile attività come oratrice e come conferenziera, chiamata ora in uno stato ora in un altro a sostenere scioperi, ad informare sul fazioso [[capitalismo|sistema capitalistico]], a diffondere lo spirito ribelle. Collaborò anche con [[stampa libertaria|riviste anarchiche]]. Nel [[1894]] fu condannata ad un anno di [[carcere]] sotto l'accusa di «aver incitato alla sovversione» un gruppo di disoccupati nel corso di un comizio. Da allora in poi anche la stampa cominciò ad occuparsi regolarmente di lei, delle sue attività, delle sue vicissitudini giudiziarie e le fu applicato il soprannome di ''Red Emma''.
La Goldman divenne da allora oggetto delle pericolose attenzioni della polizia, a causa della sua instancabile attività come oratrice e come conferenziera, chiamata ora in uno stato ora in un altro a sostenere scioperi, ad informare sul fazioso [[capitalismo|sistema capitalistico]], a diffondere lo spirito ribelle. Collaborò anche con [[stampa libertaria|riviste anarchiche]]. Nel [[1894]] fu condannata ad un anno di [[carcere]] sotto l'accusa di «aver incitato alla sovversione» un gruppo di disoccupati nel corso di un comizio. Da allora in poi anche la stampa cominciò ad occuparsi regolarmente di lei, delle sue attività, delle sue vicissitudini giudiziarie e le fu applicato il soprannome di ''Red Emma''.
[[File:Goldmanberkman.jpeg|thumb|right|240px|Emma Goldman e [[Alexander Berkman]] nel [[1917]]]]
 
È impossibile anche solo dare un'idea della vitalità mostrata da questa rivoluzionaria giovane, entusiasta e, a detta di chi la conobbe, affascinante. Tutti i principali centri degli [[USA|Stati Uniti]] e del [[Canada]] la ebbero veemente oratrice: teatri stracolmi di gente a Boston, a New York, a Montreal, così come ovunque la chiamassero gruppi di lavoratori in lotta. La polizia le impedì più di una volta di parlare, altre volte irruppe nella sala interrompendo il suo discorso e cercando di disperdere i partecipanti. I padroni dei teatri furono diffidati dal concedere i locali in occasione delle sue conferenze, oramai era divenuta una temuta agitatrice, apprezzata negli ambienti rivoluzionari per il suo attivismo e per questo perseguitata dalla polizia.
È impossibile anche solo dare un'idea della vitalità mostrata da questa rivoluzionaria giovane, entusiasta e, a detta di chi la conobbe, affascinante. Tutti i principali centri degli [[USA|Stati Uniti]] e del [[Canada]] la ebbero veemente oratrice: teatri stracolmi di gente a Boston, a New York, a Montreal, così come ovunque la chiamassero gruppi di lavoratori in lotta. La polizia le impedì più di una volta di parlare, altre volte irruppe nella sala interrompendo il suo discorso e cercando di disperdere i partecipanti. I padroni dei teatri furono diffidati dal concedere i locali in occasione delle sue conferenze, oramai era divenuta una temuta agitatrice, apprezzata negli ambienti rivoluzionari per il suo attivismo e per questo perseguitata dalla polizia.


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===Deportazione in Russia===
===Deportazione in Russia===
Nel periodo antecedente la Prima guerra mondiale continuò la collaborazione con [[Alexander Berkman]]. Insieme si opposero al militarismo ed al fanatismo che accompagnò lo scoppio della [[Prima guerra mondiale]] ed a tal fine costituirono una [[Lega Anti-Coscrizione]] che intendeva spingere i giovani a rifiutare la cartolina-precetto ed a disertare. Naturalmente furono arrestati e condannati tutti e due per queste ed altre attività anarchiche che li costarono l'espulsione dagli [[USA|Stati Uniti]] in seguito all'emissione di una serie di [[repressione|leggi repressive]] e anti-anarchiche: l'[[Anarchist Exclusion Act]], il [[Selective Service Act (1917)]] e l'[[Espionage Act]]. Fu così che si imbarcarono alla volta della [[La Rivoluzione Russa|Russia rivoluzionaria]].  
[[File:Victor_Serge.jpg|thumb|[[Victor Serge]], anarco-bolscevico, s'incontrò in Russia con Emma Goldman e [[Alexander Berkman]].]]
Nel periodo antecedente la Prima guerra mondiale continuò la collaborazione con [[Alexander Berkman]]. Insieme si opposero al militarismo ed al fanatismo che accompagnò lo scoppio della [[Prima guerra mondiale]] ed a tal fine costituirono una [[Lega Anti-Coscrizione]] che intendeva spingere i giovani a rifiutare la cartolina-precetto ed a disertare. Naturalmente furono arrestati e condannati tutti e due per queste ed altre attività anarchiche che li costarono l'espulsione dagli [[USA|Stati Uniti]] in seguito all'emissione di una serie di [[repressione|leggi repressive]] e anti-anarchiche: l'[[Anarchist Exclusion Act]], il [[Selective Service Act (1917)]] e l'[[Espionage Act]]. Fu così che si imbarcarono alla volta della [[La Rivoluzione russa|Russia rivoluzionaria]].  


Sull'onda del loro entusiasmo, ed a causa delle scarse e confuse notizie che finora avevano avuto sul movimento rivoluzionario in [[Russia]], [[Alexander Berkman|Berkman]] e la Goldman si illudevano che i [[Bolscevismo|bolscevichi]] altro non fossero che la punta di diamante del [[proletariato]] in lotta. Le stesse differenze fra la concezione anarchica e quella bolscevica della [[rivoluzione]] non erano ben chiare a loro. Fu un grave abbaglio. È la stessa Goldman a raccontare nel saggio ''My Disillusionment in Russia'', con la consueta onestà, la gelida accoglienza riservata ad alcune sue affermazioni invitanti alla collaborazione con i bolscevichi, nel corso di un'assemblea clandestina degli [[Personalità anarchiche|anarchici]] di Pietrogrado. La Goldman rimaneva scettica, quasi non credeva a quanto le andavano raccontando i compagni sulla vera situazione della [[La Rivoluzione Russa|Russia rivoluzionaria]], parlando delle persecuzioni di [[Lenin]] e dei suoi seguaci contro gli anarchici ed i [[Socialismo|socialisti rivoluzionari]]. Rivelatore fu per lei il colloquio con Lenin, che ebbe la spudoratezza di "fare il tonto" quando [[Alexander Berkman]] gli chiese perché tanti anarchici si trovassero in [[carcere|galera]]: «Noi abbiamo in galera solo banditi e machnovisti, non veri anarchici», gli rispose [[Lenin]]. Al di là della formale cordialità, la stima che Emma conservò per i bolscevichi fino a quel momento cominciò a vacillare.
Sull'onda del loro entusiasmo, ed a causa delle scarse e confuse notizie che finora avevano avuto sul movimento rivoluzionario in [[Russia]], [[Alexander Berkman|Berkman]] e la Goldman si illudevano che i [[Bolscevismo|bolscevichi]] altro non fossero che la punta di diamante del [[proletariato]] in lotta. Le stesse differenze fra la concezione anarchica e quella bolscevica della [[rivoluzione]] non erano ben chiare a loro. Fu un grave abbaglio. È la stessa Goldman a raccontare nel saggio ''My Disillusionment in Russia'', con la consueta onestà, la gelida accoglienza riservata ad alcune sue affermazioni invitanti alla collaborazione con i bolscevichi, nel corso di un'assemblea clandestina degli [[Personalità anarchiche|anarchici]] di Pietrogrado. La Goldman rimaneva scettica, quasi non credeva a quanto le andavano raccontando i compagni sulla vera situazione della [[La Rivoluzione russa|Russia rivoluzionaria]], parlando delle persecuzioni di [[Lenin]] e dei suoi seguaci contro gli anarchici ed i [[Socialismo|socialisti rivoluzionari]]. Rivelatore fu per lei il colloquio con Lenin, che ebbe la spudoratezza di "fare il tonto" quando [[Alexander Berkman]] gli chiese perché tanti anarchici si trovassero in [[carcere|galera]]: «Noi abbiamo in galera solo banditi e machnovisti, non veri anarchici», gli rispose [[Lenin]]. Al di là della formale cordialità, la stima che Emma conservò per i bolscevichi fino a quel momento cominciò a vacillare.
[[File:Victor_Serge.jpg|thumb|left|[[Victor Serge]], anarco-bolscevico, s'incontrò in Russia con Emma Goldman e [[Alexander Berkman]].]]


Ben più significativo fu invece il colloquio da lei avuto con il vecchio ed ammalato [[Pëtr Kropotkin]]. Il vecchio rivoluzionario le confermò quanto le avevano già detto tanti altri anarchici: la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione]] non era ancora stata sconfitta, c'erano ancora speranze, bisognava lottare. Ma non solo contro i nemici esterni, anche contro lo strozzamento che dall'interno i bolscevichi stavano effettuando contro le loro stesse parole d'ordine della prima ora.  
Ben più significativo fu invece il colloquio da lei avuto con il vecchio ed ammalato [[Pëtr Kropotkin]]. Il vecchio rivoluzionario le confermò quanto le avevano già detto tanti altri anarchici: la [[La Rivoluzione russa|rivoluzione]] non era ancora stata sconfitta, c'erano ancora speranze, bisognava lottare. Ma non solo contro i nemici esterni, anche contro lo strozzamento che dall'interno i bolscevichi stavano effettuando contro le loro stesse parole d'ordine della prima ora.  


In [[Russia]], la Goldman e [[Alexander Berkman]] ebbero rapporti molto difficili anche con l'anarco-bolscevico [[Victor Serge]], nonostante entrambi condividessero le preoccupazioni per le sorti dei libertari e per la deriva autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione]], che li accusava di essere distanti dalle esigenze del popolo russo e che la loro formazione americana «li allontanava dai russi e ne facevano i rappresentanti di una generazione idealistica completamente scomparsa in Russia» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', edizioni e/o, p. 189.</ref>
In [[Russia]], la Goldman e [[Alexander Berkman]] ebbero rapporti molto difficili anche con l'anarco-bolscevico [[Victor Serge]], nonostante entrambi condividessero le preoccupazioni per le sorti dei libertari e per la deriva autoritaria della [[La Rivoluzione russa|rivoluzione]], che li accusava di essere distanti dalle esigenze del popolo russo e che la loro formazione americana «li allontanava dai russi e ne facevano i rappresentanti di una generazione idealistica completamente scomparsa in Russia» <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', edizioni e/o, p. 189.</ref>


Dopo la carneficina di [[Kronstadt]] ([[3 marzo|3]]-[[18 marzo]] [[1921]]) in cui centinaia di proletari furono massacrati dall'Armata Rossa di [[Lev Trotskij|Trotskij]], i due anarchici decisero di lasciare la [[Russia]] e di continuare altrove, in migliori condizioni, la lotta anarchica. Da allora l'attività della Goldman riprese pur tra molte difficoltà, espulsioni, noie ed arresti. Fu a Stoccolma, a Monaco, in altre città finché si stabilì per un periodo a Londra.
Dopo la carneficina di [[Kronstadt]] ([[3 marzo|3]]-[[18 marzo]] [[1921]]) in cui centinaia di proletari furono massacrati dall'Armata Rossa di [[Lev Trotskij|Trotskij]], i due anarchici decisero di lasciare la [[Russia]] e di continuare altrove, in migliori condizioni, la lotta anarchica. Da allora l'attività della Goldman riprese pur tra molte difficoltà, espulsioni, noie ed arresti. Fu a Stoccolma, a Monaco, in altre città finché si stabilì per un periodo a Londra.
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==Femminismo e anarchia in Emma Goldman==
==Femminismo e anarchia in Emma Goldman==
[[File:Motherearth.jpg|thumb|250px|Copertina «[[Mother Earth]]», rivista fondata da Emma Goldman (aprile 1906)]]
[[File:Emma-Goldman.jpg|thumb|200px|left|Ritratto di [[Clifford Harper]].]]
[[File:Motherearth.jpg|thumb|250px|Copertina «[[Mother Earth]]», rivista fondata da Emma Goldman (aprile [[1906]])]]
Oltre alla specifica propaganda dell'ideale anarchico, Emma Goldman tenne diverse conferenze sull'emancipazione della donna, sull'[[amore libero]], sull'uso dei [[neomalthusianesimo|contraccettivi ed il controllo delle nascite]], al punto da poterla definire una [[femminismo|femminista]] ''ante-litteram''. Assieme a [[Voltairine de Cleyre]], ma anche [[Lucy Parsons]], con cui però si ingenerarono diversi conflitti, precorse le idee di quel movimento che troverà poi il suo sviluppo negli anni '60 del XX secolo. Emma Goldman tentò di tradurre in pratica tutto il suo ideale teorico e le sue aspirazioni libertarie, spesso scontrandosi con gli stessi anarchici e con il loro «istinto maschile di possesso, che non vede altro dio all'infuori di sé stesso». La Goldman sosteneva «l'impossibilità per l'amore di esistere quando è imposto e non
Oltre alla specifica propaganda dell'ideale anarchico, Emma Goldman tenne diverse conferenze sull'emancipazione della donna, sull'[[amore libero]], sull'uso dei [[neomalthusianesimo|contraccettivi ed il controllo delle nascite]], al punto da poterla definire una [[femminismo|femminista]] ''ante-litteram''. Assieme a [[Voltairine de Cleyre]], ma anche [[Lucy Parsons]], con cui però si ingenerarono diversi conflitti, precorse le idee di quel movimento che troverà poi il suo sviluppo negli anni '60 del XX secolo. Emma Goldman tentò di tradurre in pratica tutto il suo ideale teorico e le sue aspirazioni libertarie, spesso scontrandosi con gli stessi anarchici e con il loro «istinto maschile di possesso, che non vede altro dio all'infuori di sé stesso». La Goldman sosteneva «l'impossibilità per l'amore di esistere quando è imposto e non
è libero», affermando che la donna doveva porsi nei confronti dell'uomo «come individuo
è libero», affermando che la donna doveva porsi nei confronti dell'uomo «come individuo
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=== Divergenze con Lucy Parsons ===
=== Divergenze con Lucy Parsons ===
[[Image:Lucy Parsons.jpg|thumb|right|200px|[[Lucy Parsons]]]]
[[Image:Lucy Parsons.jpg|thumb|right|200px|[[Lucy Parsons]]]]
Emma Goldman e [[Lucy Parsons]], altra grande [[anarco-femminismo|anarco-femminista]], hanno rappresentato due diversi modi di intendere l'[[anarchismo]] e il [[femminismo]]. Queste loro divergenze sfociarono talvolta in piccoli conflitti personali. Carolyn Ashbaugh sostiene che le differenze principali fossero addebitabili al fatto che mentre Lucy Parsons analizzò l'oppressione delle donne in funzione del [[capitalismo]], [[Emma Goldman]] partì da aspetti generali, non per forza di cose legate alla questione [[capitalismo|capitalista]] <ref>Carolyn, Ashbaugh, ''Lucy Parsons: American Revolutionary'', Chicago, Charles H. Kerr Publishing, 1976.</ref>.  
Emma Goldman e [[Lucy Parsons]], altra grande [[anarco-femminismo|anarco-femminista]], hanno rappresentato due diversi modi di intendere l'[[anarchismo]] e il [[femminismo]]. Queste loro divergenze sfociarono talvolta in piccoli conflitti personali. Carolyn Ashbaugh sostiene che le differenze principali fossero addebitabili al fatto che mentre Lucy Parsons analizzò l'oppressione delle donne in funzione del [[capitalismo]], [[Emma Goldman]] partì da aspetti generali, non per forza di cose legate alla questione [[capitalismo|capitalista]] <ref>Carolyn Ashbaugh, ''Lucy Parsons: American Revolutionary'', Chicago, Charles H. Kerr Publishing, 1976.</ref>.  


Nel [[1908]], dopo che il capitano Mahoney (del Dipartimento di Polizia di New York) arrestò una delle conferenziere della Goldman, in convegno a Chicago, i titoli dei [[stampa anarchica|giornali]] evidenziarono la presenza di tutti gli anarchici del posto, «con la singola eccezione di Lucy Parsons, con la quale Emma Goldman non è in sintonia» <ref>''Daily Tribune'' ([[17 Marzo]] [[1908]]).</ref>. La Goldman in qualche modo ricambiò lo sgarbo non presenziando alla presentazione di ''[[The bomb]]'', un libro in buona parte romanzato di Frank Harris sulle vicende di [[Haymarket Square]] e sui martiri di Chicago <ref>''Anarchy, Love, and Emma Goldman'', p. 66.</ref>.  
Nel [[1908]], dopo che il capitano Mahoney (del Dipartimento di Polizia di New York) arrestò una delle conferenziere della Goldman, in convegno a Chicago, i titoli dei [[stampa anarchica|giornali]] evidenziarono la presenza di tutti gli anarchici del posto, «con la singola eccezione di Lucy Parsons, con la quale Emma Goldman non è in sintonia» <ref>''Daily Tribune'' ([[17 marzo]] [[1908]]).</ref>. La Goldman in qualche modo ricambiò lo sgarbo non presenziando alla presentazione di ''[[The bomb]]'', un libro in buona parte romanzato di Frank Harris sulle vicende di [[Haymarket Square]] e sui martiri di Chicago <ref>''Anarchy, Love, and Emma Goldman'', p. 66.</ref>.  


Le differenze fra [[Lucy Parsons]] ed Emma Goldman sono state evidenziate anche nel celeberrimo libro della Goldman ''Vivendo la mia vita'' <ref>[http://archive.is/IAO0Q Scheda libro].</ref>, in cui la Goldman menziona solo di sfuggita [[Lucy Parsons]], quasi a volerne negare l'importanza avuta per il movimento.
Le differenze fra [[Lucy Parsons]] ed Emma Goldman sono state evidenziate anche nel celeberrimo libro della Goldman ''Vivendo la mia vita'' <ref>[http://archive.is/IAO0Q Scheda libro].</ref>, in cui la Goldman menziona solo di sfuggita [[Lucy Parsons]], quasi a volerne negare l'importanza avuta per il movimento.
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* Emma Goldman, ''Quel ch'io credo'', Editrice Gioventù Libertaria, Roma 1908
* Emma Goldman, ''Quel ch'io credo'', Editrice Gioventù Libertaria, Roma 1908
* Emma Goldman, ''[https://lemaquis.noblogs.org/post/2020/06/27/goldman-emma-anarchia-femminismo-e-altri-saggi/ Anarchia, femminismo e altri saggi]'', La Salamandra, Milano, 1976  
* Emma Goldman, ''[https://lemaquis.noblogs.org/post/2020/06/27/goldman-emma-anarchia-femminismo-e-altri-saggi/ Anarchia, femminismo e altri saggi]'', La Salamandra, Milano, 1976  
* Emma Goldman, [http://www.bibliotecaginobianco.it/flip/PEV/02/0700/?#6 ''Perché la rivoluzione russa non ha realizzato le sue speranze''], in ''Pensiero e Volontà'', 1925  
* Emma Goldman, [https://www.bibliotecaginobianco.it/flip/PEV/02/0700/?#6 ''Perché la rivoluzione russa non ha realizzato le sue speranze''], in ''Pensiero e Volontà'', 1925  
* Emma Goldman, ''La mia disillusione in Russia'' in ''Gli anarchici nella rivoluzione russa'', di [[Paul Avrich]], La Salamandra, Milano, 1976, pp. 210-212
* Emma Goldman, ''La mia disillusione in Russia'' in ''Gli anarchici nella rivoluzione russa'', di [[Paul Avrich]], La Salamandra, Milano, 1976, pp. 210-212
* Emma Goldman, ''[http://anarcopedia.altervista.org/Emma_Goldman_-_La_sconfitta_della_rivoluzione_russa_e_le_sue_cause.pdf La sconfitta della rivoluzione russa e le sue cause]'', La Salamandra, Milano, 1977  
* Emma Goldman, ''[http://anarcopedia.altervista.org/Emma_Goldman_-_La_sconfitta_della_rivoluzione_russa_e_le_sue_cause.pdf La sconfitta della rivoluzione russa e le sue cause]'', La Salamandra, Milano, 1977  
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