Diritto: differenze tra le versioni

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=== Teorie anomistiche ===
=== Teorie anomistiche ===
[[File:Godwin2b.jpg|miniatura|50px|left|[[Godwin]]]]
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{{citazione|Il regno assoluto della ragione, ecco il principio che va sostituito al diritto.|William Godwin - ''Inchiesta sulla giustizia politica e sulla sua influenza sulla morale e sui costumi moderni ''}}
{{citazione|Il regno assoluto della ragione, ecco il principio che va sostituito al diritto.|William Godwin - ''Inchiesta sulla giustizia politica e sulla sua influenza sulla morale e sui costumi moderni ''}}
*[[Godwin]]: dal punto di vista del bene universale, ripudia il diritto non soltanto quando risponda a delle circostanze eccezionali contingenti di luogo e di tempo, ma in modo assoluto; il bene di tutti presuppone che sia il concetto del bene stesso, e non quello del diritto, a dettar legge all'umanità.
*[[Godwin]]: dal punto di vista del bene universale, ripudia il diritto non soltanto quando risponda a delle circostanze eccezionali contingenti di luogo e di tempo, ma in modo assoluto; il bene di tutti presuppone che sia il concetto del bene stesso, e non quello del diritto, a dettar legge all'umanità.
[[File:Stirner.jpg|miniatura|50px|left|[[Stirner]]]]
[[File:Stirner.jpg|miniatura|60px|left|[[Stirner]]]]
{{citazione|Il diritto è una fanfaluca escogitata per noi da un fantasma.|Max Stirner - ''L'Unico e la sua proprietà''}}
{{citazione|Il diritto è una fanfaluca escogitata per noi da un fantasma.|Max Stirner - ''L'Unico e la sua proprietà''}}
*[[Stirner]]: in vista del bene universale, respinge il diritto, e lo respinge senza restrizione di tempo e di luogo; il bene individuale esige che l'individuo ispiri in avvenire le sue azioni non più al diritto, ma alla propria norma direttiva.
*[[Stirner]]: in vista del bene universale, respinge il diritto, e lo respinge senza restrizione di tempo e di luogo; il bene individuale esige che l'individuo ispiri in avvenire le sue azioni non più al diritto, ma alla propria norma direttiva.
[[File:Tolstoj.gif|miniatura|50px|left|[[Tolstoj]]]]
[[File:Tolstoj.gif|miniatura|60px|left|[[Tolstoj]]]]
{{citazione|Che ognuno cominci a fare ciò che si deve fare e si astenga dal fare ciò che non è lecito fare, ad allora in un avvenire prossimo si realizzerà il regno annunciato da Dio.|Lev Tolstoj - ''Il regno di Dio è in voi''}}
{{citazione|Che ognuno cominci a fare ciò che si deve fare e si astenga dal fare ciò che non è lecito fare, ad allora in un avvenire prossimo si realizzerà il regno annunciato da Dio.|Lev Tolstoj - ''Il regno di Dio è in voi''}}
*[[Tolstoj]]: in nome dell'amore, cioè in forza del pustulato della non resistenza al male, esclude il diritto, seppure in modo non assoluto, ma soltanto per i popoli civili del nostro tempo; la legge dell'uomo deve essere dettata dall'amore e non dal diritto.
*[[Tolstoj]]: in nome dell'amore, cioè in forza del pustulato della non resistenza al male, esclude il diritto, seppure in modo non assoluto, ma soltanto per i popoli civili del nostro tempo; la legge dell'uomo deve essere dettata dall'amore e non dal diritto.


=== Teorie noministiche ===
=== Teorie noministiche ===
[[File:Proudhon4.jpg|miniatura|50px|left|[[Proudhon]]]]
[[File:Proudhon4.jpg|miniatura|60px|left|[[Proudhon]]]]
{{citazione|Perché io rimanga libero e non abbia a subire altra legge che la mia propria, perché io abbia a governarmi da me stesso, bisogna ricostruire l'edificio sociale basandolo sull'idea del contratto.|Pierre-Joseph Proudhon - ''L'idea generale della Rivoluzione nel secolo XIX''}}
{{citazione|Perché io rimanga libero e non abbia a subire altra legge che la mia propria, perché io abbia a governarmi da me stesso, bisogna ricostruire l'edificio sociale basandolo sull'idea del contratto.|Pierre-Joseph Proudhon - ''L'idea generale della Rivoluzione nel secolo XIX''}}
*[[Proudhon]]: in nome della giustizia, respinge quasi tutte le norme legali e principalmente le leggi dello Stato; il postulato della giustizia prescrive che vi sia una sola norma legale, e cioè quella secondo cui ogni obbligazione contratta deve essere adempiuta.
*[[Proudhon]]: in nome della giustizia, respinge quasi tutte le norme legali e principalmente le leggi dello Stato; il postulato della giustizia prescrive che vi sia una sola norma legale, e cioè quella secondo cui ogni obbligazione contratta deve essere adempiuta.
[[File:Bakunin.jpg|miniatura|50px|left|[[Bakunin]]]]
[[File:Bakunin.jpg|miniatura|60px|left|[[Bakunin]]]]
{{citazione|Una legislazione politica, emani essa dalla volontà del sovrano oppure dal voto di un parlamento eletto dal suffragio universale, non può mai risultare conforme alle leggi naturali ed è sempre ugualmente funesta e contraria alla libertà delle masse, per il fatto solo di imporre loro un sistema di leggi esterne e quindi dispotiche.|Michail Bakunin - ''Dio e lo Stato''}}
{{citazione|Una legislazione politica, emani essa dalla volontà del sovrano oppure dal voto di un parlamento eletto dal suffragio universale, non può mai risultare conforme alle leggi naturali ed è sempre ugualmente funesta e contraria alla libertà delle masse, per il fatto solo di imporre loro un sistema di leggi esterne e quindi dispotiche.|Michail Bakunin - ''Dio e lo Stato''}}
*[[Bakunin]]: ciò che è destinato a scomparire prima, nell'evoluzione dell'uomo dallo stato animale allo stato umano, è la legge dell'autorità, non il diritto di per sé stesso; al grado più prossimo dell'evoluzione al quale sarà pervenuta l'umanità dopo il cambiamento sociale, sussisterà ancora un diritto, ma non sarà più la legge emanata dall'autorità.
*[[Bakunin]]: ciò che è destinato a scomparire prima, nell'evoluzione dell'uomo dallo stato animale allo stato umano, è la legge dell'autorità, non il diritto di per sé stesso; al grado più prossimo dell'evoluzione al quale sarà pervenuta l'umanità dopo il cambiamento sociale, sussisterà ancora un diritto, ma non sarà più la legge emanata dall'autorità.
[[File:Kropotkin.jpg|miniatura|50px|left|[[Kropotkin]]]]
[[File:Kropotkin.jpg|miniatura|60px|left|[[Kropotkin]]]]
{{citazione|La legge, che si presentava all'inizio come una raccolta di costumi utili alla preservazione della società, non è più che uno strumento che serve a mantenere lo sfruttamento e la dominazione di ricchi oziosi sulle masse lavoratrici. La sua missione di incivilimento è oggigiorno nulla; essa ha una sola missione: il mantenimento dello sfruttamento.|Pëtr Kropotkin - ''Parole di un ribelle''}}
{{citazione|La legge, che si presentava all'inizio come una raccolta di costumi utili alla preservazione della società, non è più che uno strumento che serve a mantenere lo sfruttamento e la dominazione di ricchi oziosi sulle masse lavoratrici. La sua missione di incivilimento è oggigiorno nulla; essa ha una sola missione: il mantenimento dello sfruttamento.|Pëtr Kropotkin - ''Parole di un ribelle''}}
*[[Kropotkin]]: nell'evoluzione dell'umanità verso l'esistenza più felice possibile, scomparirà non il diritto in sé ma la legge dell'autorità; allo stadio più prossimo dell'evoluzione che l'umanità raggiungerà poco dopo il cambiamento sociale, vi sarà ancora un diritto, ma non già le leggi dello Stato.
*[[Kropotkin]]: nell'evoluzione dell'umanità verso l'esistenza più felice possibile, scomparirà non il diritto in sé ma la legge dell'autorità; allo stadio più prossimo dell'evoluzione che l'umanità raggiungerà poco dopo il cambiamento sociale, vi sarà ancora un diritto, ma non già le leggi dello Stato.
[[File:Tucker3.jpg|miniatura|50px|left|[[Tucker]]]]
[[File:Tucker3.jpg|miniatura|60px|left|[[Tucker]]]]
{{citazione|Il contratto è uno strumento preziosissimo e assai maneggevole, ma la sua utilità non è illimitata. Nessuno potrà servirsene per alienare i diritti dell'uomo.|Benjamin Tucker - ''Instead of a book by a man too busy to write one''}}
{{citazione|Il contratto è uno strumento preziosissimo e assai maneggevole, ma la sua utilità non è illimitata. Nessuno potrà servirsene per alienare i diritti dell'uomo.|Benjamin Tucker - ''Instead of a book by a man too busy to write one''}}
*[[Tucker]]: né il benessere dell'individuo né la libertà uguale per tutti si oppongono all'esistenza del diritto.
*[[Tucker]]: né il benessere dell'individuo né la libertà uguale per tutti si oppongono all'esistenza del diritto.
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| style="background: #7d62ff" | rispettata dagli individui e dalla comunità
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==[[Anarchismo]] e [[marxismo]]: confronto sul diritto <ref name="MC"></ref>==
[[File:ME Contro.jpg|miniatura|200px|Copertina di ''Contro l'anarchismo'', raccolta di scritti di [[Marx]] ed [[Engels]], Edizioni Rinascita, Roma, [[1950]]]]
Se il pensiero [[marxiano]] non si caratterizza per una specifica analisi giuridica, la quale risulta quasi assente nel corpus dottrinario di [[Marx]] ed [[Engels]], ciò non di meno, attraverso la categoria della sovrastruttura inserita all'interno di una prospettiva [[storico-materialista]], la rappresentazione del fenomeno giuridico ed il suo ruolo nella società di classe è con precisione delineato, tanto da poter sviluppare su di questo, cosa del resto effettuata dai giuristi [[marxisti]], una teoria [[marxista]] del diritto.
Nella prospettiva di pensiero [[marxista]], il diritto non può che manifestarsi quale fenomeno di dominio, dato che per sua essenza altro non è che l'espressione degli interessi economici della classe dominante, i quali si istituzionalizzano in forme giuridiche al fine di agevolare la preminenza degli interessi dei ceti dominanti su quelli dei ceti subalterni; al modificarsi degli interessi espressi dal ceto economicamente dominante, si assisterà all'automatica modificazione della regolamentazione giuridica. Cosicché, da un '''[[diritto]] borghese''', perché manifestazione degli interessi economici della classe mercantile ed imprenditoriale, si passerà, attraverso la presa del potere da parte del proletariato, che scalzerà la sconfitta borghesia dai gangli vitali della gestione economica, all'affermarsi nella società del '''[[diritto]] proletario''', il quale, necessariamente, veicolerà in forma istituzionalizzata gli interessi dell'antica classe subalterna ora al potere. La fase successiva alla rivoluzione, ovvero alla presa di potere da parte del proletariato, si caratterizza per tramite della dittatura di questo sulle altre classi sociali. Una '''dittatura''', quella '''proletaria''', non dissimile, nelle sue forme istituzionalizzate, in quanto produttive di uno [[Stato]] monoclasse, dalla '''dittatura della borghesia''' che la ha preceduta; il proletariato si impossessa, in quanto oramai padrone delle forme di produzione, delle istituzioni politiche e giuridiche, dello [[Stato]] e del diritto, che per l'appunto, si manifestano quale '''[[Stato]] proletario''' e '''[[diritto]] proletario'''.
Per il [[marxismo]], tuttavia, nella società senza classi il '''[[diritto]]''' è '''destinato''', in quanto esclusivo strumento di dominio espressione dei rapporti economici, '''ad estinguersi''' lasciando spazio alla engelsiana "amministrazione delle cose".
L'[[anarchismo]] si differenzia profondamente dalle prospettive di ispirazione [[marxiana]] e, poi, [[marxista]], non rappresentando il diritto quale sovrastruttura sociale, ovvero quale fenomeno determinato e dipendente da realtà strutturali come l'economia: esso non si estinguerà naturalmente al venire meno della struttura economica (da cui la teoria della ''Aufhebung''); non vi è questo tipo di '''determinismo''' nella visione anarchica della rivoluzione, il diritto e con questo l'organizzazione statuale, parrebbe debba venire abolito per mezzo di un atto di volontà; '''non''', quindi, '''graduale estinzione''', '''ma immediata abolizione''' '''di ogni assetto istituzionale legato al passato regime''' al fine di determinare, attraverso la rottura di questi gioghi, l'avvento di una nuova umanità destinata a popolare la società libera. La prospettiva anarchica mira sì all''''abolizione del potere''' (frutto, come detto, di un '''atto di volontà''' e '''non''' imprescindibile conseguenza di una '''evoluzione in chiave storico deterministica'''), ma abolizione del potere significa soltanto che i rapporti politici verranno riorganizzati non quali rapporti di dominio bensì di [[libertà]]. Permane pertanto il problema della '''regolamentazione giuridica della società dei liberi ed uguali''', non supponendo, l'[[anarchismo]], che sciolti i vincoli economici e sociali il diritto debba estinguersi. Ciò che auspicabilmente scomparirà sarà soltanto l'uso del diritto quale strumento di dominio, ma permarrà il problema della regolamentazione giuridica della società. La soluzione a questo problema è però tutta da ricercare perché non tratteggiata se non solo implicitamente all'interno del corpus dottrinale anarchico.


== Note ==
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*''[http://www.bibliotecaginobianco.it/flip/VOL/19/0600/?#13 Anarchismo e diritto]'', di [[Alexei Borovoi]], da «[[Volontà]]» - anno XIX - n. 6 - giugno 1966
*''[http://www.bibliotecaginobianco.it/flip/VOL/19/0600/?#13 Anarchismo e diritto]'', di [[Alexei Borovoi]], da «[[Volontà]]» - anno XIX - n. 6 - giugno 1966
*''[https://www.openstarts.units.it/bitstream/10077/10936/1/Malatesta_inTigor_13.pdf Errico Malatesta. Note per un diritto anarchico]'', di Marco Cossutta, Collana in/Tigor, Edizioni Università di Trieste, 2015
*''[https://www.openstarts.units.it/bitstream/10077/10936/1/Malatesta_inTigor_13.pdf Errico Malatesta. Note per un diritto anarchico]'', di Marco Cossutta, Collana in/Tigor, Edizioni Università di Trieste, 2015
*''[http://www.arivista.org/?nr=357&pag=108.htm Anarchia e diritto]'', di Sergio Onesti


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