Denis Diderot: differenze tra le versioni

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Alla fine della sua vita Diderot si schiera con le colonie nordamericane ma, parlando di [[libertà]] e [[uguaglianza]], ammonisce i coloni a non abusare del potere per imporre le proprie idee.
Alla fine della sua vita Diderot si schiera con le colonie nordamericane ma, parlando di [[libertà]] e [[uguaglianza]], ammonisce i coloni a non abusare del potere per imporre le proprie idee.


== Citazione ==
=== Citazione ===
 
:{{citazione|''Nessun uomo ha avuto dalla natura il diritto di comandare agli altri. La [[libertà]] è un dono del cielo, ed ogni individuo della stessa specie ha il diritto di fruirne non appena è dotato di ragione. L'unica autorità posta dalla natura è la patria potestà; ma la patria potestà ha dei limiti e nello stato di natura cesserebbe non appena i figli fossero in grado di governarsi. Ogni altra autorità ha un'origine diversa dalla natura. A ben guardare, si potrà sempre farla risalire ad una di queste due fonti: o alla forza e alla violenza di chi se ne è impadronito, o al consenso di coloro che vi si sono assoggettati con un contratto stipulato o presunto tra essi e colui al quale hanno deferito l'[[autorità]]. Il potere acquisito con la violenza è mera usurpazione, e dura solo finché la forza di chi comanda prevale su quella di coloro che ubbidiscono; sicché, se questi ultimi diventano a loro volta i più forti e si scrollano di dosso il giogo, lo fanno con altrettanto diritto e giustizia di chi l'aveva loro imposto. La stessa legge che ha fondato l'autorità allora la distrugge: è la legge del più forte. Talvolta l'autorità impostasi con la violenza cambia natura: quando si regge per aperto consenso di coloro che si sono sottomessi; ma in questo caso rientra nel secondo caso che esaminerò; e chi se l'era arrogata, diventando allora principe, cessa di essere tiranno.''|Denis Diderot in «L'autorità politica», tratto dall'«Enciclopedia»}}
: «Nessun uomo ha avuto dalla natura il diritto di comandare agli altri. La [[libertà]] è un dono del cielo, ed ogni individuo della stessa specie ha il diritto di fruirne non appena è dotato di ragione. L'unica autorità posta dalla natura è la patria potestà; ma la patria potestà ha dei limiti e nello stato di natura cesserebbe non appena i figli fossero in grado di governarsi. Ogni altra autorità ha un'origine diversa dalla natura. A ben guardare, si potrà sempre farla risalire ad una di queste due fonti: o alla forza e alla violenza di chi se ne è impadronito, o al consenso di coloro che vi si sono assoggettati con un contratto stipulato o presunto tra essi e colui al quale hanno deferito l'[[autorità]]. Il potere acquisito con la violenza è mera usurpazione, e dura solo finché la forza di chi comanda prevale su quella di coloro che ubbidiscono; sicché, se questi ultimi diventano a loro volta i più forti e si scrollano di dosso il giogo, lo fanno con altrettanto diritto e giustizia di chi l'aveva loro imposto. La stessa legge che ha fondato l'autorità allora la distrugge: è la legge del più forte. Talvolta l'autorità impostasi con la violenza cambia natura: quando si regge per aperto consenso di coloro che si sono sottomessi; ma in questo caso rientra nel secondo caso che esaminerò; e chi se l'era arrogata, diventando allora principe, cessa di essere tiranno» (Denis Diderot in ''L'autorità politica'', tratto dall'Enciclopedia).


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