Comunismo-Anarchico: differenze tra le versioni

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[[Image:Cafiero.jpg|left|thumb|[[Carlo Cafiero]], uno dei più importanti esponenti del comunismo anarchico]][[Image:Blkred flag.png|thumb|200 px|Bandiera rosso-nera associata spesso alla corrente [[anarco-sindacalismo |anarco-sindacalista]]]]
[[Image:Cafiero.jpg|left|thumb|[[Carlo Cafiero]], uno dei più importanti esponenti del comunismo anarchico]][[Image:Blkred flag.png|thumb|200 px|Bandiera rosso-nera associata spesso alla corrente [[anarco-sindacalismo |anarco-sindacalista]]]]
Il '''Comunismo-Anarchico''' (detto anche '''Anarco-Comunismo''' o '''Comunismo Libertario''') associa due termini - [[anarchia]] e [[comunismo]] - di cui l'uno, l'[[anarchismo]], definisce il movimento libertario che vuole la [[libertà ]] politica per gli [[Individuo|individui]] ([[federalismo]], [[unanimità ]], rifiuto dello [[Stato]] e di ogni forma di [[autorità ]]) e l'altro, il [[comunismo]] (Il termine '''[[comunismo]]''' sta a significare in modo palese l'adesione a principi di classe che contraddistinguono tutta la sinistra rivoluzionaria, indipendentemente dalle scuole di pensiero), che segue il principio: «a ciascuno secondo i suoi bisogni, da ciascuno secondo le proprie capacità » vuole la [[libertà ]] economica partendo dai bisogni reali e concreti dell'[[Individuo|individuo]].
Il '''Comunismo-Anarchico''' (detto anche '''Anarco-Comunismo''' o '''Comunismo Libertario''') associa due termini - [[anarchia]] e [[comunismo]] - di cui l'uno, l'[[anarchismo]], definisce il movimento libertario che vuole la [[libertà]] politica per gli [[Individuo|individui]] ([[federalismo]], [[unanimità]], rifiuto dello [[Stato]] e di ogni forma di [[autorità]]) e l'altro, il [[comunismo]] (Il termine '''[[comunismo]]''' sta a significare in modo palese l'adesione a principi di classe che contraddistinguono tutta la sinistra rivoluzionaria, indipendentemente dalle scuole di pensiero), che segue il principio: «a ciascuno secondo i suoi bisogni, da ciascuno secondo le proprie capacità» vuole la [[libertà]] economica partendo dai bisogni reali e concreti dell'[[Individuo|individuo]].


== Premessa ==
== Premessa ==
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Il comunismo anarchico in [[Italia]] trae le sue origini dalla [[l'Internazionale dei lavoratori | Prima Internazionale]], per merito di [[Carlo Cafiero]], [[Errico Malatesta]], [[Andrea Costa]] e altri. Queste idee non erano molto differenti dal primo [[Pierre Joseph Proudhon | pensiero proudhoniano]] antecedente la morte di [[Michail Bakunin]] (quest'ultimo permise all'[[anarchismo]] di uscire dall'[[anarchismo proudhoniano]] e da quello di [[William Godwin]], collocandolo in un ambito di lotta di classe, per divenire autenticamente collettivista e, in prospettiva, [[comunismo|comunista]]).
Il comunismo anarchico in [[Italia]] trae le sue origini dalla [[l'Internazionale dei lavoratori | Prima Internazionale]], per merito di [[Carlo Cafiero]], [[Errico Malatesta]], [[Andrea Costa]] e altri. Queste idee non erano molto differenti dal primo [[Pierre Joseph Proudhon | pensiero proudhoniano]] antecedente la morte di [[Michail Bakunin]] (quest'ultimo permise all'[[anarchismo]] di uscire dall'[[anarchismo proudhoniano]] e da quello di [[William Godwin]], collocandolo in un ambito di lotta di classe, per divenire autenticamente collettivista e, in prospettiva, [[comunismo|comunista]]).


Proudhon, appoggiò l'idea della [[La proprietà |proprietà ]] individuale del prodotto del proprio lavoro, il salario e un mercato di interscambio, che segnarono la rottura con l'[[anarchismo]] comunista. [[Carlo Cafiero|Cafiero]] in ''[[Anarchia e Comunismo]]'' sostenne che la proprietà  del prodotto del proprio lavoro conduce ad una distinzione di classe ([[classismo]]) intollerabile per il pensiero libertario.
Proudhon, appoggiò l'idea della [[La proprietà |proprietà]] individuale del prodotto del proprio lavoro, il salario e un mercato di interscambio, che segnarono la rottura con l'[[anarchismo]] comunista. [[Carlo Cafiero|Cafiero]] in ''[[Anarchia e Comunismo]]'' sostenne che la proprietà  del prodotto del proprio lavoro conduce ad una distinzione di classe ([[classismo]]) intollerabile per il pensiero libertario.


Al congresso de L'Aia del [[1872]] gli anarchici furono espulsi dall'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIL]] per colpa dell'[[autorità |autoritarismo]] marxista, segnando, di fatto, un suicidio per le speranze suscitate dall'Internazionale e provocando il frazionamento del pensiero anarchico in varie correnti: [[sindacalismo]] ([[Emile Pouget]]), [[anarco-individualismo |individualismo]] ([[Max Stirner]]), [[anarco-comunismo]] ([[Errico Malatesta]] e [[Luigi Fabbri]]), [[collettivismo]] ([[Michail Bakunin]]) e altre tendenze minoritarie.
Al congresso de L'Aia del [[1872]] gli anarchici furono espulsi dall'[[l'Internazionale dei lavoratori|AIL]] per colpa dell'[[autorità |autoritarismo]] marxista, segnando, di fatto, un suicidio per le speranze suscitate dall'Internazionale e provocando il frazionamento del pensiero anarchico in varie correnti: [[sindacalismo]] ([[Emile Pouget]]), [[anarco-individualismo |individualismo]] ([[Max Stirner]]), [[anarco-comunismo]] ([[Errico Malatesta]] e [[Luigi Fabbri]]), [[collettivismo]] ([[Michail Bakunin]]) e altre tendenze minoritarie.
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Nel [[1876]], la conferenza di Firenze della sezione italiana dell'Internazionale stabilì i principi dell'anarco-comunismo:
Nel [[1876]], la conferenza di Firenze della sezione italiana dell'Internazionale stabilì i principi dell'anarco-comunismo:


: «La Federazione Italiana considera la proprietà  collettiva del prodotto del lavoro come il complemento necessario per il programma collettivista, l'appoggio di tutti per la soddisfazione delle necessità  individuali che è l'unica regola della “produzione e del consumo”, corrispondente al principio di solidarietà ».
: «La Federazione Italiana considera la proprietà  collettiva del prodotto del lavoro come il complemento necessario per il programma collettivista, l'appoggio di tutti per la soddisfazione delle necessità  individuali che è l'unica regola della “produzione e del consumo”, corrispondente al principio di solidarietà».


La scelta del comunismo rispetto al [[collettivismo]] fu dovuta alla paura che il collettivismo necessitasse di un potere centrale autoritario, necessario, per esempio, per definire il valore del lavoro, della moneta ecc. Il comunismo si impose, quindi, poiché spazzava via questi obblighi appartenenti al pensiero collettivista.
La scelta del comunismo rispetto al [[collettivismo]] fu dovuta alla paura che il collettivismo necessitasse di un potere centrale autoritario, necessario, per esempio, per definire il valore del lavoro, della moneta ecc. Il comunismo si impose, quindi, poiché spazzava via questi obblighi appartenenti al pensiero collettivista.
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