Charlotte Wilson: differenze tra le versioni

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Charlotte Wilson non aveva ancora assunto posizioni radicali sino al [[1886]], quando i moderati proposero la trasformazione della ''Fabian Society'' in un partito politico [[parlamentarismo|parlamentare]]. Insieme a [[William Morris]] s'era messa a capo della fazione [[parlamentarismo|antiparlamentare]], ma la sua linea risultò sconfitta e la Wilson decise così di lasciare il fabianesimo nell'aprile del [[1887]], motivando tale decisione con la pubblicazione di articoli e scritti sul [[socialismo]] e il [[movimento operaio]]. Nel giugno [[1886]] rivolge ai membri della ''Fabian Society'' lo scritto ''Che cos'è il socialismo?''.  
Charlotte Wilson non aveva ancora assunto posizioni radicali sino al [[1886]], quando i moderati proposero la trasformazione della ''Fabian Society'' in un partito politico [[parlamentarismo|parlamentare]]. Insieme a [[William Morris]] s'era messa a capo della fazione [[parlamentarismo|antiparlamentare]], ma la sua linea risultò sconfitta e la Wilson decise così di lasciare il fabianesimo nell'aprile del [[1887]], motivando tale decisione con la pubblicazione di articoli e scritti sul [[socialismo]] e il [[movimento operaio]]. Nel giugno [[1886]] rivolge ai membri della ''Fabian Society'' lo scritto ''Che cos'è il socialismo?''.  
[[File:Freedom Newspaper.jpg|thumb|250 px|left|Testata del primo numero del [[Freedom (rivista)|giornale]] uscito a Londra nel [[1886]]]]
[[File:Freedom Newspaper.jpg|thumb|250 px|left|Testata del primo numero del [[Freedom (rivista)|giornale]] uscito a Londra nel [[1886]]]]
Sino ad allora gli anarchici del Regno Unito militavano entro diversi gruppi socialisti (la ''Federazione Sociale Democratica'', la ''Società Fabiana'', la ''Lega Socialista''...) perché non esisteva una specifica organizzazione libertaria. Tutto questo fino a quando, soprattutto per merito di Charlotte Wilson, gli anarchici decisero di dare vita ad una propria organizzazione: il «Circolo degli Anarchici Britannici».
Sino ad allora gli anarchici del Regno Unito militavano entro diversi gruppi socialisti (la ''Federazione Sociale Democratica'', la ''Società Fabiana'', la ''Lega Socialista''...) perché non esisteva una specifica organizzazione libertaria. Tutto questo fino a quando, soprattutto per merito di Charlotte Wilson, gli anarchici decisero di dare vita ad una propria organizzazione: il «Circolo degli Anarchici Britannici».


Quando [[Kropotkin|Petr Kropotkin]], una delle figura più note del movimento anarchico internazionale, aveva terminato di scontare la pena detentiva in un [[carcere]] francese, la Wilson, in qualità di responsabile del circolo, nel gennaio [[1886]] lo invita a raggiungerli in [[Gran Bretagna]]. Giunto nel marzo dello stesso anno a Londra, l'anarchico russo e Charlotte Wilson partoriscono l'idea di fondare un giornale anarchico - ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'' - e una casa editrice ''[[Freedom Press]]''. Finanziato cospicuamente dai due fondatori, il giornale sarà per lungo tempo l'organo libertario in lingua inglese più importante al mondo. La casa editrice invece attirerà l'attenzione dei più importanti anarchici del movimento internazionale, come per esempio [[Jean Grave]], [[Louise Michel]], [[Dyer D. Lum]] ed [[Errico Malatesta]].
Quando [[Kropotkin|Petr Kropotkin]], una delle figura più note del movimento anarchico internazionale, aveva terminato di scontare la pena detentiva in un [[carcere]] francese, la Wilson, in qualità di responsabile del circolo, nel gennaio [[1886]] lo invita a raggiungerli in [[Gran Bretagna]]. Giunto nel marzo dello stesso anno a Londra, l'anarchico russo e Charlotte Wilson partoriscono l'idea di fondare un giornale anarchico - ''[[Freedom (rivista)|Freedom]]'' - e una casa editrice ''[[Freedom Press]]''. Finanziato cospicuamente dai due fondatori, il giornale sarà per lungo tempo l'organo libertario in lingua inglese più importante al mondo. La casa editrice invece attirerà l'attenzione dei più importanti anarchici del movimento internazionale, come per esempio [[Jean Grave]], [[Louise Michel]], [[Dyer D. Lum]] ed [[Errico Malatesta]].


Charlotte Wilson, grazie alle attività propagandistica svolte da [[Freedom]], svolgerà un compito importantissimo nel coordinamento e sostentamento dei rivoluzionari anarchici europei ed americani. A questo scopo tradurrà e scriverà diversi articoli e saggi, come per esempio ''Work'', pubblicato nel [[1888]] ed erroneamente per tanto tempo attribuito a [[Kropotkin]]. A lei va anche riconosciuto il merito di essersi battuta nel campo del [[femminismo]], partecipando alla fondazione di diverse organizzazioni, tra cui: ''Women's Industrial Council'', ''Women's Local Government Society'', ''Women's Freedom League'' e la ''Fabian Women's Group''.
Charlotte Wilson, grazie alle attività propagandistica svolte da [[Freedom]], svolgerà un compito importantissimo nel coordinamento e sostentamento dei rivoluzionari anarchici europei ed americani. A questo scopo tradurrà e scriverà diversi articoli e saggi, come per esempio ''Work'', pubblicato nel [[1888]] ed erroneamente per tanto tempo attribuito a [[Kropotkin]]. A lei va anche riconosciuto il merito di essersi battuta nel campo del [[femminismo]], partecipando alla fondazione di diverse organizzazioni, tra cui: ''Women's Industrial Council'', ''Women's Local Government Society'', ''Women's Freedom League'' e la ''Fabian Women's Group''.


Dal [[1895]] al [[1912]] la direzione del [[Freedom (rivista)|giornale]] passa ad [[Alfred Marsh]]. Durante la prima guerra mondiale, ripresa la direzione di ''Freedom'', si distacca dalla linea interventista di [[Kropotkin]] che aveva promosso e firmato il [[Manifesto dei Sedici]]. Forse a causa di questi dissidi, abbandona l'attività politica dedicandosi all'assistenza dei prigionieri di guerra inglesi. I Wilson non avevano avuto figli, per questo dopo la morte del marito nel [[1932]] viene assistita dal nipote, Gerald Hankin. I due si trasferiscono negli Stati Uniti, dove concluderà la sua vita in una casa di cura per anziani.  
Dal [[1895]] al [[1912]] la direzione del [[Freedom (rivista)|giornale]] passa ad [[Alfred Marsh]]. Durante la prima guerra mondiale, ripresa la direzione di ''Freedom'', si distacca dalla linea interventista di [[Kropotkin]] che aveva promosso e firmato il [[Manifesto dei Sedici]]. Forse a causa di questi dissidi, abbandona l'attività politica dedicandosi all'assistenza dei prigionieri di guerra inglesi. I Wilson non avevano avuto figli, per questo dopo la morte del marito nel [[1932]] viene assistita dal nipote, Gerald Hankin. I due si trasferiscono negli Stati Uniti, dove concluderà la sua vita in una casa di cura per anziani.  


Muore ad Irvington-on-Hudson, New York, il [[28 aprile]] del [[1944]], poco prima del suo novantesimo compleanno.
Muore ad Irvington-on-Hudson, New York, il [[28 aprile]] del [[1944]], poco prima del suo novantesimo compleanno.
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La concezione centrale del [[socialismo]] era, secondo la Wilson, la promessa della liberazione della donna e la visione di una vita famigliare non [[Patriarcato|patriarcale]] che fosse il fondamento per la costruzione di una nuova società. I principi anarchici e femministi sono nel pensiero della Wilson imprescindibilmente uniti all'idea socialista.  
La concezione centrale del [[socialismo]] era, secondo la Wilson, la promessa della liberazione della donna e la visione di una vita famigliare non [[Patriarcato|patriarcale]] che fosse il fondamento per la costruzione di una nuova società. I principi anarchici e femministi sono nel pensiero della Wilson imprescindibilmente uniti all'idea socialista.  


Convinta che gli esseri umani abbiano già le capacità di vivere liberi dall'oppressione dell'[[autorità]], attraverso il naturale istinto fraterno che nasce durante lo sviluppo dei rapporti sociali. Per questo motivo l'anarchismo per lei «non è un sogno utopico del futuro, ma una fede per il presente», in quanto il suo primo ed umile obiettivo «è quello di affermare e rendere buona la dignità del singolo essere umano». Quello che emerge quindi è la sua ferma convinzione nel bisogno dell'umanità di liberarsi dall'oppressione:  
Convinta che gli esseri umani abbiano già le capacità di vivere liberi dall'oppressione dell'[[autorità]], attraverso il naturale istinto fraterno che nasce durante lo sviluppo dei rapporti sociali. Per questo motivo l'anarchismo per lei «non è un sogno utopico del futuro, ma una fede per il presente», in quanto il suo primo ed umile obiettivo «è quello di affermare e rendere buona la dignità del singolo essere umano». Quello che emerge quindi è la sua ferma convinzione nel bisogno dell'umanità di liberarsi dall'oppressione:  
: «La libertà è la premessa necessaria per la costruzione di società umana vera ed egualitaria».
: «La libertà è la premessa necessaria per la costruzione di società umana vera ed egualitaria».


L'anarchica britannica ritiene che per raggiungere il fine rivoluzionario (l'[[anarchia]]), anche la [[violenza]] sia lecita, purché misurata e comunque da utilizzare solo quando strettamente necessaria:
L'anarchica britannica ritiene che per raggiungere il fine rivoluzionario (l'[[anarchia]]), anche la [[violenza]] sia lecita, purché misurata e comunque da utilizzare solo quando strettamente necessaria:
: «L'impiego della forza a scopo coercitivo è ingiustificabile: ma quale mezzo per sfuggire dalla coercizione, se è l'unica possibilità rimasta quando gli altri mezzi hanno fallito, non solo è solo giustificabile ma è un obbligo morale. Ogni uomo [sic] deve a se stesso e alla società di essere libero.»
: «L'impiego della forza a scopo coercitivo è ingiustificabile: ma quale mezzo per sfuggire dalla coercizione, se è l'unica possibilità rimasta quando gli altri mezzi hanno fallito, non solo è solo giustificabile ma è un obbligo morale. Ogni uomo [sic] deve a se stesso e alla società di essere libero.»


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==