Bruno Filippi: differenze tra le versioni

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L'[[anarchismo]] di Filippi non è un'idea di rivolta sociale, ma va inteso come una rivolta esistenziale non tanto contro la classe borghese, quanto contro le masse amorfe incapaci di ribellarsi, e contro la viltà  e la mediocrità  di chi le domina. In questo senso Filippi si dichiara profondamente antiegualitario, manifestando una netta simpatia nei confronti di qualunque movimento aristocratico capace di esaltare l'uomo superiore, più che le masse plebee.
L'[[anarchismo]] di Filippi non è un'idea di rivolta sociale, ma va inteso come una rivolta esistenziale non tanto contro la classe borghese, quanto contro le masse amorfe incapaci di ribellarsi, e contro la viltà  e la mediocrità  di chi le domina. In questo senso Filippi si dichiara profondamente antiegualitario, manifestando una netta simpatia nei confronti di qualunque movimento aristocratico capace di esaltare l'uomo superiore, più che le masse plebee.


Collabora con [[Renzo Novatore]] alla [[stampa anarchica|rivista]] «[[Iconoclasta!]]» di Pistoia, che nel [[1920]] pubblicherá, sotto il titolo ''I grandi iconoclasti'', gli scritti postumi di Filippi. Profondo disprezzatore del [[capitalismo]] e della [[borghesia]], a lui sono attribuiti numerosi attentati: quello del [[29 luglio]] [[1919]], a Piazza Fontana, e quelli a Via Paleocapa e al Palazzo di Giustizia, oltre ad un altro del [[31 agosto]]. Del suo gruppo fanno parte diversi individualisti, tra cui [[Guido Villa]] e [[Aldo Perego]], ma avrà  contatti con i principali esponenti di questa [[correnti anarchiche|corrente]].
Collabora con [[Renzo Novatore]] alla [[stampa anarchica|rivista]] «[[Iconoclasta!]]» di Pistoia, che nel [[1920]] pubblicherá, sotto il titolo ''I grandi iconoclasti'', gli scritti postumi di Filippi. Profondo disprezzatore del [[capitalismo]] e della [[borghesia]], a lui sono attribuiti numerosi attentati: quello del [[29 luglio]] [[1919]], a Piazza Fontana, e quelli a Via Paleocapa e al Palazzo di Giustizia, oltre ad un altro del [[31 agosto]]. Del suo gruppo fanno parte diversi individualisti, tra cui [[Guido Villa]] e [[Aldo Perego]], ma avrà  contatti con i principali esponenti di questa [[correnti anarchiche|corrente]].


Il [[7 settembre]] [[1919]], a Palazzo Marino (Milano), Bruno Filippi muore dilaniato dallo scoppio di un ordigno esploso accidentalmente prima del tempo. Sua intenzione era farlo esplodere presso il ristorante Biffi, luogo di ritrovo della Milano bene. Tra la montagna di detriti, di lui si ritrova solo un piede, ed è proprio "grazie" a questo che può essere riconosciuto <ref name="anarcotico">www.anarcotico.net (sito web non più consultabile)</ref>.  
Il [[7 settembre]] [[1919]], a Palazzo Marino (Milano), Bruno Filippi muore dilaniato dallo scoppio di un ordigno esploso accidentalmente prima del tempo. Sua intenzione era farlo esplodere presso il ristorante Biffi, luogo di ritrovo della Milano bene. Tra la montagna di detriti, di lui si ritrova solo un piede, ed è proprio "grazie" a questo che può essere riconosciuto <ref name="anarcotico">www.anarcotico.net (sito web non più consultabile)</ref>.