Belgrado Pedrini: differenze tra le versioni

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Dopo essere stati tradotti nel [[carcere]] di La Spezia, vengono portati in quello di Massa, dove li attende la probabile condanna alla fucilazione. Per loro fortuna nel giugno [[1944]], alcuni partigiani della formazione "Elio" riesce a liberarli dal carcere e Belgrado sceglie allora di unirsi a loro nella [[gli anarchici e la resistenza antifascista|resistenza]]. Pedrini prende parte a diverse azioni di [[sabotaggio]] e di attacco ai nazifascisti nelle zone apuane, azioni che contribuiranno alla loro defintiva sconfitta.
Dopo essere stati tradotti nel [[carcere]] di La Spezia, vengono portati in quello di Massa, dove li attende la probabile condanna alla fucilazione. Per loro fortuna nel giugno [[1944]], alcuni partigiani della formazione "Elio" riesce a liberarli dal carcere e Belgrado sceglie allora di unirsi a loro nella [[gli anarchici e la resistenza antifascista|resistenza]]. Pedrini prende parte a diverse azioni di [[sabotaggio]] e di attacco ai nazifascisti nelle zone apuane, azioni che contribuiranno alla loro defintiva sconfitta.


===Il dopo guerra: il carcere e il ritorno alla libertà ===
===Il dopoguerra: il carcere e il ritorno alla libertà ===
[[File:Pedrini2.jpg|miniatura|left|200px|Belgrado Pedrini]]
[[File:Pedrini2.jpg|miniatura|left|200px|Belgrado Pedrini]]
Dopo la fine della guerra e la sconfitta del [[fascismo]], l'allora Ministro della Giustizia, il [[comunismo|comunista]] Palmiro Togliatti, concesse l'amnistia ai fascisti detenuti nelle [[carcere|carceri]] italiane. È il [[1946]] ed è già possibile che ritornino impunemente in [[libertà]] [[fascismo|personaggi]] come Mario Roatta, responsabile e già condannato a morte per crimini di guerra in Jugoslavia <ref> «Roatta evade con la complicità del comando dei carabinieri (Taddeo Orlando che era un subalterno, fedele esecutore degli ordini di Roatta in Croazia era in quel momento al vertice dell'arma) e del SIM ricostituito guidato dal col. Pompeo Agrifoglio. Una settimana dopo la fuga, si concluse il processo e Roatta fu condannato all'ergastolo. Si compie quindi una delle più importanti esfiltrazioni, nel gergo dei servizi messa in fuga di qualcuno oltre frontiera, nella storia del nascente governo democratico. Roatta si era rifugiato in Vaticano e di lì sarebbe partito con la moglie per la Spagna da dove ritornerà solo nel 1966. Un successivo processo manda assolti tutti gli imputati.» ([http://digilander.libero.it/lacorsainfinita/guerra2/personaggi/roatta.htm La" fuga" di Mario Roatta])</ref> <ref>[http://www.ecn.org/antifa/article/2155/crimini-di-guerra-italiani-il-giudice-indaga Crimini di guerra italiani]</ref>. (L'amnistia ha contribuito ad incentivare il pesantissimo sbeffeggiamento e svilimento della resistenza e della "giustizia" italiana nata dopo la caduta del [[fascismo|regime fascista]]. Anche nei siti facenti capo ad alcuni organismi militari viene pubblicamente evidenziato il vantaggio che certi personaggi trassero dall'amnistia).
Dopo la fine della guerra e la sconfitta del [[fascismo]], l'allora Ministro della Giustizia, il [[comunismo|comunista]] Palmiro Togliatti, concesse l'amnistia ai fascisti detenuti nelle [[carcere|carceri]] italiane. È il [[1946]] ed è già possibile che ritornino impunemente in [[libertà]] [[fascismo|personaggi]] come Mario Roatta, responsabile e già condannato a morte per crimini di guerra in Jugoslavia <ref> «Roatta evade con la complicità del comando dei carabinieri (Taddeo Orlando che era un subalterno, fedele esecutore degli ordini di Roatta in Croazia era in quel momento al vertice dell'arma) e del SIM ricostituito guidato dal col. Pompeo Agrifoglio. Una settimana dopo la fuga, si concluse il processo e Roatta fu condannato all'ergastolo. Si compie quindi una delle più importanti esfiltrazioni, nel gergo dei servizi messa in fuga di qualcuno oltre frontiera, nella storia del nascente governo democratico. Roatta si era rifugiato in Vaticano e di lì sarebbe partito con la moglie per la Spagna da dove ritornerà solo nel 1966. Un successivo processo manda assolti tutti gli imputati.» ([http://digilander.libero.it/lacorsainfinita/guerra2/personaggi/roatta.htm La" fuga" di Mario Roatta])</ref> <ref>[http://www.ecn.org/antifa/article/2155/crimini-di-guerra-italiani-il-giudice-indaga Crimini di guerra italiani]</ref>. (L'amnistia ha contribuito ad incentivare il pesantissimo sbeffeggiamento e svilimento della resistenza e della "giustizia" italiana nata dopo la caduta del [[fascismo|regime fascista]]. Anche nei siti facenti capo ad alcuni organismi militari viene pubblicamente evidenziato il vantaggio che certi personaggi trassero dall'amnistia).
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*Belgrado Pedrini, ''Noi fummo i ribelli, noi fummo i predoni. Schegge autobiografiche di uomini contro'', Edizioni Anarchiche El Rusac, 2014 <ref>Edizione on line in francese: ''[https://web.archive.org/web/20081113160651/http://mutineseditions.free.fr/Pedrini/pedrinindex.html Nous fûmes les rebelles, nous fûmes les brigands: éclats autobiographiques d'hommes contre]''</ref>
*Belgrado Pedrini, ''Noi fummo i ribelli, noi fummo i predoni. Schegge autobiografiche di uomini contro'', Edizioni Anarchiche El Rusac, 2014 <ref>Edizione on line in francese: ''[https://web.archive.org/web/20081113160651/http://mutineseditions.free.fr/Pedrini/pedrinindex.html Nous fûmes les rebelles, nous fûmes les brigands: éclats autobiographiques d'hommes contre]''</ref>
*''The case of Pedrini Belgrado'', N.Y. General Defense Committee / IWW New York, 1981
*''The case of Pedrini Belgrado'', N.Y. General Defense Committee / IWW New York, 1981
*Belgrado Pedrini, in ''Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani'', II, Pisa, BFS 2003
*G. Vatteroni, [https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/14360 ''Belgrado Pedrini''], in ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Tomo II, Pisa, BFS, 2004, p. 315


===== Note bibliografiche =====
===== Note bibliografiche =====
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==Collegamenti esterni ==
==Collegamenti esterni ==
*[http://archive.is/qic44 ''Il Galeone'', parole di Belgrado Pedrini, musica di Paola Nicolazzi sulla base della canzone popolare "Se tu ti fai monaca"] <ref>Si veda il disco ''Canzoniere del lazio. Quando nascesti tune''. (Milano, ''I dischi del Sole'', gennaio 1974)</ref>.
*[http://archive.is/qic44 ''Il Galeone'', parole di Belgrado Pedrini, musica di Paola Nicolazzi sulla base della canzone popolare "Se tu ti fai monaca"] <ref>Si veda il disco ''Canzoniere del lazio. Quando nascesti tune'' (Milano, ''I dischi del Sole'', gennaio 1974).</ref>
*[http://libcom.org/history/pedrini-belgrado-1913-1979 Biografia Belgrado Pedrini (in inglese)]
*[http://libcom.org/history/pedrini-belgrado-1913-1979 Biografia Belgrado Pedrini (in inglese)]


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