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[[File:Bank-1.jpg|270 px|thumb|Banca: ''chi rapina chi?'']]La '''banca''' è un'istituzione privata che commercia denaro. Può esercitare diverse funzioni: ricevere e gestire per conto dei propri clienti i loro fondi, offrire diversi investimenti (risparmio), fornire mezzi di pagamento (assegni, bancomat, ecc.) e di scambio, prestare denaro, intervenire nei mercati finanziari per interesse proprio o dei propri clienti e in generale gestire tutti i servizi finanziari. Si distinguono le banche commerciali dalle banche di investimento secondo la tipologia di attività da queste esercitate.
[[File:Bank-1.jpg|270 px|thumb|Banca: ''chi rapina chi?'']]La '''banca''' è un'istituzione privata che commercia denaro. Può esercitare diverse funzioni: ricevere e gestire per conto dei propri clienti i loro fondi, offrire diversi investimenti (risparmio), fornire mezzi di pagamento (assegni, bancomat ecc.) e di scambio, prestare denaro, intervenire nei mercati finanziari per interesse proprio o dei propri clienti e in generale gestire tutti i servizi finanziari. Si distinguono le banche commerciali dalle banche di investimento secondo la tipologia di attività da queste esercitate.


Le origini della banche affondano nell'antichità, tuttavia esse si svilupparono concordemente allo sviluppo dello [[Stato]] moderno e del [[capitalismo]].
Le origini della banche affondano nell'antichità, tuttavia esse si svilupparono concordemente allo sviluppo dello [[Stato]] moderno e del [[capitalismo]].


== Storia delle banche ==
== Storia delle banche ==
:«Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione.» (Henry Ford)
{{citazione|Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione|Henry Ford}}
 
===La banca nell'antichità ===
===La banca nell'antichità ===
La banca affonda le proprie radici nel mondo antico, in particolare in quello babilonese, greco e romano. In quel tempo, c'erano persone (in [[Grecia]] erano i sacerdoti) che ricevevano e custodivano i soldi offerti loro da privati cittadini.
La banca affonda le proprie radici nel mondo antico, in particolare in quello babilonese, greco e romano. In quel tempo, c'erano persone (in [[Grecia]] erano i sacerdoti) che ricevevano e custodivano i soldi offerti loro da privati cittadini.
Scomparse con la fine dell'Impero romano, queste attività bancarie ante litteram ripresero vigore dopo l'anno 1000, soprattutto nei comuni del centro e nord [[Italia]], a causa dell'esplosione delle attività economiche e della forte circolazione di diverse monete. La crescita economica e la necessità del bisogno del credito a medio e lungo termine, favorì la nascita della figure dei “banchieri”, ovvero persone che sui loro banchi, posti nelle fiere e nei mercati, misuravano e cambiavano le innumerevoli monete in circolazione. All'epoca, l'attenuarsi del divieto ecclesiastico dell'usura fece crescere e proliferare nel 1200 le attività di prestito e le botteghe di usura, gestite generalmente da ebrei, lombardi, toscani e caorsini:
Scomparse con la fine dell'Impero romano, queste attività bancarie ante litteram ripresero vigore dopo l'anno 1000, soprattutto nei comuni del centro e nord [[Italia]], a causa dell'esplosione delle attività economiche e della forte circolazione di diverse monete. La crescita economica e la necessità del bisogno del credito a medio e lungo termine, favorì la nascita della figure dei “banchieri”, ovvero persone che sui loro banchi, posti nelle fiere e nei mercati, misuravano e cambiavano le innumerevoli monete in circolazione. All'epoca, l'attenuarsi del divieto ecclesiastico dell'usura fece crescere e proliferare nel 1.200 le attività di prestito e le botteghe di usura, gestite generalmente da ebrei, lombardi, toscani e caorsini:
: «Contrariamente [a quanto si crede...] gli ebrei non furono gli inventori del credito né della banca, ma [...] dei semplici prestatori di denaro con scopi raramente commerciali. Gli agenti del credito commerciale furono i mercanti, e lo si capisce, visto che già nel X secolo, a Venezia, e ancora più spesso a partire dall'XI, i commercianti più potenti disponevano di liquidità ingenti.». <ref>[https://web.archive.org/web/20160429200026/http://www.pbmstoria.it/unita/bancaborsa/quandostrozzinosi.php Quando strozzino si diceva “lombard”]</ref>
: «Contrariamente [a quanto si crede...] gli ebrei non furono gli inventori del credito né della banca, ma [...] dei semplici prestatori di denaro con scopi raramente commerciali. Gli agenti del credito commerciale furono i mercanti, e lo si capisce, visto che già nel X secolo, a Venezia, e ancora più spesso a partire dall'XI, i commercianti più potenti disponevano di liquidità ingenti». <ref>[https://web.archive.org/web/20160429200026/http://www.pbmstoria.it/unita/bancaborsa/quandostrozzinosi.php Quando strozzino si diceva “lombard”]</ref>


=== Evoluzione del sistema dei banchi ===
=== Evoluzione del sistema dei banchi ===
 
I grandi mercanti italiani del centro e nord [[Italia]] svilupparono strutture e funzioni similari alle moderne banche. Mercanti toscani, fiorentini e genovesi, più o meno fino al 1.500, ebbero quasi il monopolio sulle attività di credito e servizio finanziario rivolto ad altri commercianti. Nasce, grazie a loro, la ''lettera di cambio'', ovvero quel documento che veniva rilasciato a chi affidava in deposito i suoi soldi ad un banco della sua città; la lettera di cambio univa la funzione di credito a quella di cambio: infatti, il commerciante, grazie al documento, poteva svolgere, in altre città divere da quella in cui risiedeva, le stesse operazioni commerciali che avrebbe potuto svolgere con denaro contante.
I grandi mercanti italiani del centro e nord [[Italia]] svilupparono strutture e funzioni similari alle moderne banche. Mercanti toscani, fiorentini e genovesi, più o meno fino al 1500, ebbero quasi il monopolio sulle attività di credito e servizio finanziario rivolto ad altri commercianti. Nasce, grazie a loro, la ''lettera di cambio'', ovvero quel documento che veniva rilasciato a chi affidava in deposito i suoi soldi ad un banco della sua città; la lettera di cambio univa la funzione di credito a quella di cambio: infatti, il commerciante, grazie al documento, poteva svolgere, in altre città divere da quella in cui risiedeva, le stesse operazioni commerciali che avrebbe potuto svolgere con denaro contante.
Tra mercanti e banche si instaurò un rapporto di fiducia sempre più stretto; al cliente veniva concesso un interesse per i suoi depositi mentre la banca poteva investire i fondi ricevuti in diverse attività commerciali o finanziarie (potevano essere investiti sino ai 2\3 dei depositi).  
Tra mercanti e banche si instaurò un rapporto di fiducia sempre più stretto; al cliente veniva concesso un interesse per i suoi depositi mentre la banca poteva investire i fondi ricevuti in diverse attività commerciali o finanziarie (potevano essere investiti sino ai 2\3 dei depositi).  


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=== Le banche e lo Stato moderno ===
=== Le banche e lo Stato moderno ===
L'[[economia]] si riprese speditamente in tutta Europa nel ‘500, le politiche finanziarie dei monarchi erano molto esose e si dovevano per forza avvalere dei prestiti che concedevano loro le banche controllate da importanti famiglie di banchieri. Per esempio, i Fugger finanziavano la dinastia di Carlo V d'Asburgo, ma quando questi dichiarò il fallimento (1607) <ref>[https://web.archive.org/web/20160221164209/http://www.pbmstoria.it/unita/bancaborsa/lebancheilredispagna.php Le banche e il re di Spagna]</ref> anche la famiglia Fugger fece bancarotta. Fu l'estensione dei traffici commerciali e soprattutto la nascita dello [[Stato]] moderno (nel XVII secolo) a comportare il rafforzamento e l'evoluzione del sistema bancario nel modo in cui anche oggi viene concepito. Lo [[Stato]] moderno si prefiggeva politiche interne d'accentramento e consolidamento dei propri poteri ([[giustizia]], fisco, [[polizia]]), la creazione di eserciti professionali permanenti e una marina mercantile adeguata. In politica estera si svilupparono politiche guerrafondaie per poter prevalere e dominare in Europa. Queste politiche interne ed estere così ambiziose necessitavano ovviamente di molti denari, i quali venivano presi in prestito dalle banche private. Ecco quindi che lo [[Stato|Stato moderno]] si presenta immediatamente come strumento controllato dalle classi dominanti, che avevano tutto l'interesse a portare avanti politiche solo a loro vantaggiose ed estremamente dispendiose per la maggioranza del popolo.  
L'[[economia]] si riprese speditamente in tutta Europa nel ‘500, le politiche finanziarie dei monarchi erano molto esose e si dovevano per forza avvalere dei prestiti che concedevano loro le banche controllate da importanti famiglie di banchieri. Per esempio, i Fugger finanziavano la dinastia di Carlo V d'Asburgo, ma quando questi dichiarò il fallimento (1607) <ref>[https://web.archive.org/web/20160221164209/http://www.pbmstoria.it/unita/bancaborsa/lebancheilredispagna.php Le banche e il re di Spagna]</ref> anche la famiglia Fugger fece bancarotta. Fu l'estensione dei traffici commerciali e soprattutto la nascita dello [[Stato]] moderno (nel XVII secolo) a comportare il rafforzamento e l'evoluzione del sistema bancario nel modo in cui anche oggi viene concepito. Lo [[Stato]] moderno si prefiggeva politiche interne d'accentramento e consolidamento dei propri poteri ([[giustizia]], fisco, [[polizia]]), la creazione di eserciti professionali permanenti e una marina mercantile adeguata. In politica estera si svilupparono politiche guerrafondaie per poter prevalere e dominare in Europa. Queste politiche interne ed estere così ambiziose necessitavano ovviamente di molti denari, i quali venivano presi in prestito dalle banche private. Ecco quindi che lo [[Stato|Stato moderno]] si presenta immediatamente come strumento controllato dalle classi dominanti, che avevano tutto l'interesse a portare avanti politiche solo a loro vantaggiose ed estremamente dispendiose per la maggioranza del popolo.  


Proprio per fronteggiare gli esosi costi dello [[Stato]] moderno, nel ‘600 nacquero anche banche pubbliche (es. Banca di Amsterdam) o comunque in parte controllate dai governi. Così lo [[Stato]] garantiva i depositi e si garantiva anche una buona reperibilità di fondi. Nel [[1694]] il Parlamento inglese creò la Banca d'Inghilterra, che aveva i seguenti poteri: raccogliere finanziamenti da investire, comprare e vendere oro e argento e soprattutto battere moneta, compresi biglietti a vista (banconote). Questo suo monopolio era però sotto il controllo del Parlamento.
Proprio per fronteggiare gli esosi costi dello [[Stato]] moderno, nel ‘600 nacquero anche banche pubbliche (es. Banca di Amsterdam) o comunque in parte controllate dai governi. Così lo [[Stato]] garantiva i depositi e si garantiva anche una buona reperibilità di fondi. Nel [[1694]] il Parlamento inglese creò la Banca d'Inghilterra, che aveva i seguenti poteri: raccogliere finanziamenti da investire, comprare e vendere oro e argento e soprattutto battere moneta, compresi biglietti a vista (banconote). Questo suo monopolio era però sotto il controllo del Parlamento.


La Banca d'Inghilterra, come la Banca di [[Francia]] e [[Germania]], non fu inizialmente, come solitamente si dice, una vera e propria banca di stato o della corona, ma fu fondata da un gruppo di ricchi artigiani, mercanti e aristocratici guidati da Sir William Paterson nel [[1694]]. La banca era più o meno posta sotto il controllo del Parlamento inglese. Nazionalizzata il [[1° marzo]] [[1946]] come conseguenza della Seconda Guerra Mondiale, la Banca d'Inghilterra nacque per fornire credito allo stato, il quale pagava interessi troppo alti, dal 12 al 20%, ai ricchi mercanti della Compagnia delle Indie Orientali. Le politiche del governo erano indirizzate a favorire gli interessi dei mercanti stessi che gli prestavano soldi ad interessi esorbitanti, per questo fu necessario avere una banca che gli garantisse fondi facilmente reperibili:
La Banca d'Inghilterra, come la Banca di [[Francia]] e [[Germania]], non fu inizialmente, come solitamente si dice, una vera e propria banca di stato o della corona, ma fu fondata da un gruppo di ricchi artigiani, mercanti e aristocratici guidati da Sir William Paterson nel [[1694]]. La banca era più o meno posta sotto il controllo del Parlamento inglese. Nazionalizzata il [[1° marzo]] [[1946]] come conseguenza della Seconda guerra mondiale, la Banca d'Inghilterra nacque per fornire credito allo stato, il quale pagava interessi troppo alti, dal 12 al 20%, ai ricchi mercanti della Compagnia delle Indie Orientali. Le politiche del governo erano indirizzate a favorire gli interessi dei mercanti stessi che gli prestavano soldi ad interessi esorbitanti, per questo fu necessario avere una banca che gli garantisse fondi facilmente reperibili:
:«La Banca d'Inghilterra prestava denaro al governo all'8%; fu autorizzata a stampare banconote che circolavano come denaro. Il pagamento sull'interesse sul debito pubblico, garantito dal Parlamento, richiese una tassazione pesante, che vide il trasferimento della ricchezza dei più poveri e dei proprietari terrieri nelle mani della classe finanziaria. Il debito nazionale costituisce l'unico possesso collettivo della maggior parte dei popoli moderni: più ricchi sono, più sono indebitati.» <ref>[http://digilander.libero.it/moses/rivindu8.html La rivoluzione industriale. Capitolo 8: capitale, banche e capitalisti]</ref>
:«La Banca d'Inghilterra prestava denaro al governo all'8%; fu autorizzata a stampare banconote che circolavano come denaro. Il pagamento sull'interesse sul debito pubblico, garantito dal Parlamento, richiese una tassazione pesante, che vide il trasferimento della ricchezza dei più poveri e dei proprietari terrieri nelle mani della classe finanziaria. Il debito nazionale costituisce l'unico possesso collettivo della maggior parte dei popoli moderni: più ricchi sono, più sono indebitati.» <ref>[http://digilander.libero.it/moses/rivindu8.html La rivoluzione industriale. Capitolo 8: capitale, banche e capitalisti]</ref>


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: «Un banchiere è uno che vi presta l'ombrello quando c'e' il sole e lo rivuole indietro appena incomincia a piovere.» (Mark Twain)  
: «Un banchiere è uno che vi presta l'ombrello quando c'e' il sole e lo rivuole indietro appena incomincia a piovere.» (Mark Twain)  
Le funzioni che le banche assolvono o dovrebbero assolvere sono:
Le funzioni che le banche assolvono o dovrebbero assolvere sono:
*'''Funzione monetaria''': favorire gli scambi commerciali come gli assegni bancari e circolari, i giroconti, i trasferimenti elettronici di fondi, ecc.
*'''Funzione monetaria''': favorire gli scambi commerciali come gli assegni bancari e circolari, i giroconti, i trasferimenti elettronici di fondi ecc.
*'''Funzione d'investimento''': le banche fanno investimenti in immobili, servizi, impianti, mobili, investimenti in valori immobiliari e valute, ecc.
*'''Funzione d'investimento''': le banche fanno investimenti in immobili, servizi, impianti, mobili, investimenti in valori immobiliari e valute ecc.
*'''Funzione di servizi''': forniscono diversi servizi, tra cui l'incasso di effetti, l'amministrazione di titoli, ecc.
*'''Funzione di servizi''': forniscono diversi servizi, tra cui l'incasso di effetti, l'amministrazione di titoli ecc.
*'''Funzione economica-sociale''': le banche dovrebbero anche stimolare il risparmio e il suo indirizzamento verso forme d'investimento, favorendo teoricamente lo sviluppo economico.
*'''Funzione economica-sociale''': le banche dovrebbero anche stimolare il risparmio e il suo indirizzamento verso forme d'investimento, favorendo teoricamente lo sviluppo economico.


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==Critiche==
==Critiche==
: «Cos'è rapinare una banca a paragone del fondare una banca?» ([[Bertold Brecht]])
{{citazione|Cos'è rapinare una banca a paragone del fondare una banca?|Bertold Brecht}}


===Critiche concernenti il servizio alla clientela===
===Critiche concernenti il servizio alla clientela===
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===La posizione anarchica===
===La posizione anarchica===
[[Image:Proudhon.gif|left|thumb|150 px|Pierre-Joseph Proudhon]]
[[Image:Proudhon4.jpg|thumb|200px|[[Pierre-Joseph Proudhon]]]]
L'anarchico [[Proudhon]] dedicò parte della sua vita alla formulazione di un'[[utopia]] bancaria e del credito, che chiamò Banca del Popolo, capace di distinguersi dalle normali banche capitalistiche e di dare al popolo uno strumento capace di dar loro sicurezza e un accesso al credito senza interessi. Un'istituzione nuova, creata e gestita dagli stessi lavoratori:
L'anarchico [[Proudhon]] dedicò parte della sua vita alla formulazione di un'[[utopia]] bancaria e del credito, che chiamò Banca del Popolo, capace di distinguersi dalle normali banche capitalistiche e di dare al popolo uno strumento capace di dar loro sicurezza e un accesso al credito senza interessi. Un'istituzione nuova, creata e gestita dagli stessi lavoratori:
: « [...] ciascuno farà quanto gli sarà possibile e solo questo. Prenderà direttamente parte alla formulazione delle leggi e al governo, così come parteciperà alla produzione e alla circolazione monetaria. Ogni cittadino sarà sovrano e avrà pieni poteri; regnerà e governerà e l'anarchia diventerà anarchia "positiva" » (''L'anarchia'', Arnoldo Mondadori Editori, Milano, 1972) <ref>[http://archive.is/My2An Il mutualismo di Proudhon]</ref>
: « [...] ciascuno farà quanto gli sarà possibile e solo questo. Prenderà direttamente parte alla formulazione delle leggi e al governo, così come parteciperà alla produzione e alla circolazione monetaria. Ogni cittadino sarà sovrano e avrà pieni poteri; regnerà e governerà e l'anarchia diventerà anarchia "positiva" » (''L'anarchia'', Arnoldo Mondadori Editori, Milano, 1972). <ref>[http://archive.is/My2An Il mutualismo di Proudhon]</ref>


===Banca del Tempo===
===Banca del Tempo===
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