Autorità: differenze tra le versioni

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== Nascita del sistema autoritario ==
== Nascita del sistema autoritario ==
   
   
Secondo molti ricercatori (tra questi anche molti [[anarco-primitivisti]] come [[John Zerzan]]) l'autorità avrebbe avuto origine nel passaggio dal “nomadismo” (paleolitico) al “sedentarismo” (neolitico), ossia nascerebbe con la scoperta dell'agricoltura. Questo epocale momento, verificatosi 10-12000 anni fa, avrebbe segnato l'origine dell'autorità cosiddetta irrazionale: il dominio cioè dell'uomo sulla donna, dell'uomo\donna sull'animale, del forte sul debole, del padre sui figli ecc.
Secondo molti ricercatori (tra questi anche molti [[anarco-primitivisti]] come [[John Zerzan]]) l'autorità avrebbe avuto origine nel passaggio dal “nomadismo” (paleolitico) al “sedentarismo” (neolitico), ossia nascerebbe con la scoperta dell'agricoltura. Questo epocale momento, verificatosi 10-12.000 anni fa, avrebbe segnato l'origine dell'autorità cosiddetta irrazionale: il dominio cioè dell'uomo sulla donna, dell'uomo\donna sull'animale, del forte sul debole, del padre sui figli ecc.


Il pensiero primitivista è esemplificato da questa affermazione:
Il pensiero primitivista è esemplificato da questa affermazione:
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   «Nelle società più primitive, vale a dire quelle dei [[cacciatori-raccoglitori]], l'autorità veniva esercitata dalla persona generalmente riconosciuta come competente'': ''su quali doti si basi la competenza, dipendeva in larga misura dalle circostanze specifiche, ma generalmente nel novero dovevano rientrare esperienza'', ''saggezza, generosità, abilità, «presenza» e coraggio. Presso molte di queste tribù, non esisteva autorità permanente: un'autorità emergeva in caso di necessità, oppure si avevano diverse autorità per differenti occasioni, come guerra, pratiche religiose, appianamento di contese».  
   «Nelle società più primitive, vale a dire quelle dei [[cacciatori-raccoglitori]], l'autorità veniva esercitata dalla persona generalmente riconosciuta come competente'': ''su quali doti si basi la competenza, dipendeva in larga misura dalle circostanze specifiche, ma generalmente nel novero dovevano rientrare esperienza'', ''saggezza, generosità, abilità, «presenza» e coraggio. Presso molte di queste tribù, non esisteva autorità permanente: un'autorità emergeva in caso di necessità, oppure si avevano diverse autorità per differenti occasioni, come guerra, pratiche religiose, appianamento di contese».  
   
   
'''Le [[teorie primitiviste]] e quelle della storiografia ufficiale, che attribuiscono le colpe della nascita dell'autorità alla scoperta dell'agricoltura, sono però attualmente tutt'altro che inconfutabili''': le ricerche storico-archeologiche, in particolare quelle ad opera di [[Marija Gimbutas]] e [[Riane Eisler]], dimostrano invece che la scoperta dell'agricoltura diede luogo alla nascita di comunità agricole [[egualitarie]] e non [[gerarchiche]] (chiamate [[società gilaniche]] da [[Riane Eisler]]), in perfetta continuità con la cultura paleolitica; la nascita dell'autorità sarebbe invece attribuibile alla cultura nomade-pastorale (il capo famiglia, uomo, decideva vita e morte di animali, figlie e servi..), che con la violenza avrebbe esteso la propria “cultura” violenta e [[gerarchica]] agli agricoltori del neolitico <ref>Vedi [https://www.anarcopedia.org/index.php/Stato#La_nascita_dello_Stato Nascita dello Stato]], [[Genesi dello Stato e delle classi]] e [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-il-leviatano-james-demeo-le-origini-e-la-diffusione-del-patrismo-in-saharasia-01-di-02-38348072.html Le origini e la diffusione del patrismo in Saharasia]</ref>.
'''Le [[teorie primitiviste]] e quelle della storiografia ufficiale, che attribuiscono le colpe della nascita dell'autorità alla scoperta dell'agricoltura, sono però attualmente tutt'altro che inconfutabili''': le ricerche storico-archeologiche, in particolare quelle ad opera di [[Marija Gimbutas]] e [[Riane Eisler]], dimostrano invece che la scoperta dell'agricoltura diede luogo alla nascita di comunità agricole [[egualitarie]] e non [[gerarchiche]] (chiamate [[società gilaniche]] da [[Riane Eisler]]), in perfetta continuità con la cultura paleolitica; la nascita dell'autorità sarebbe invece attribuibile alla cultura nomade-pastorale (il capo famiglia, uomo, decideva vita e morte di animali, figlie e servi..), che con la violenza avrebbe esteso la propria “cultura” violenta e [[gerarchica]] agli agricoltori del neolitico <ref>Vedi [[Stato#Nascita_dello_Stato_arcaico|''Nascita dello Stato arcaico'']] e [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-il-leviatano-james-demeo-le-origini-e-la-diffusione-del-patrismo-in-saharasia-01-di-02-38348072.html ''Le origini e la diffusione del patrismo in Saharasia'']</ref>.


In ogni caso, è evidente che nel corso della storia dell'umanità l'organizzazione sociale si sia via via sempre più [[gerarchizzata]], dando origine a strutture sociali meno egualitarie del paleolitico e del neolitico in cui l'autorità basata sulla competenza ('''autorevolezza''') ha ceduto il passo all'autorità basata sul rango sociale.
In ogni caso, è evidente che nel corso della storia dell'umanità l'organizzazione sociale si sia via via sempre più [[gerarchizzata]], dando origine a strutture sociali meno egualitarie del paleolitico e del neolitico in cui l'autorità basata sulla competenza ('''autorevolezza''') ha ceduto il passo all'autorità basata sul rango sociale.
 
== Studi e riflessioni sull'autorità ==
== Studi e riflessioni sull'autorità ==
   
   
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[[Daniel Guérin]], nel suo saggio sull'anarchismo (''L'anarchismo''), evidenzia la costanza delle lotte antiautoritarie nella [[storia del movimento anarchico]]. Secondo lui, «il libertario respinge ogni qualsivoglia autorità, dà la priorità assoluta al giudizio individuale». Ugualmente cita [[Bakunin]] quando afferma: «desidero l'organizzazione della società e della proprietà collettiva o sociale vada dal basso verso l'alto, tramite la libera associazione, e non dall'alto verso il basso, attraverso una qualche forma di autorità, qualunque essa sia»; e anche [[Proudhon]], quando sostiene che una società di natura anarchica «pensa, parla e agisce come un uomo, proprio perché non è rappresentato da un uomo, perché non riconosce nessuna autorità personale». Un altro autore classico dell'anarchismo, che rifiuta l'autorità è [[Malatesta]]:
[[Daniel Guérin]], nel suo saggio sull'anarchismo (''L'anarchismo''), evidenzia la costanza delle lotte antiautoritarie nella [[storia del movimento anarchico]]. Secondo lui, «il libertario respinge ogni qualsivoglia autorità, dà la priorità assoluta al giudizio individuale». Ugualmente cita [[Bakunin]] quando afferma: «desidero l'organizzazione della società e della proprietà collettiva o sociale vada dal basso verso l'alto, tramite la libera associazione, e non dall'alto verso il basso, attraverso una qualche forma di autorità, qualunque essa sia»; e anche [[Proudhon]], quando sostiene che una società di natura anarchica «pensa, parla e agisce come un uomo, proprio perché non è rappresentato da un uomo, perché non riconosce nessuna autorità personale». Un altro autore classico dell'anarchismo, che rifiuta l'autorità è [[Malatesta]]:


   «Crediamo - e per questo siamo anarchici - che l'autorità non può fare nulla di buono, o che se può fare qualcosa di relativamente buono, produce in cambio danni cento volte maggiori» <ref>En [[Malatesta, vida e ideas]] de Vernon Richards, p. 51)</ref>.  
   «Crediamo - e per questo siamo anarchici - che l'autorità non può fare nulla di buono, o che se può fare qualcosa di relativamente buono, produce in cambio danni cento volte maggiori» <ref>In''Malatesta, vida e ideas'' di Vernon Richards, p. 51</ref>.  
   
   
Riferimenti al principio anti-autoritario anarchico possono essere trovati anche in ''[[L'ABC del comunismo libertario]]'' di [[Alexander Berkman]]. L'[[anarchismo]] significa sostituire le relazioni autoritarie con rapporti di [[consenso]], dove l'[[autogestione]] delle assemblee diventa il metodo più comune e diffuso per l'organizzazione sociale anarchica.
Riferimenti al principio anti-autoritario anarchico possono essere trovati anche in ''[[L'ABC del comunismo libertario]]'' di [[Alexander Berkman]]. L'[[anarchismo]] significa sostituire le relazioni autoritarie con rapporti di [[consenso]], dove l'[[autogestione]] delle assemblee diventa il metodo più comune e diffuso per l'organizzazione sociale anarchica.
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