Arditi del Popolo: differenze tra le versioni

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==Caratteristiche generali ==
==Caratteristiche generali ==
Un gran numero di Arditi confluirono nel movimento [[Fascismo|fascista]], anche se l'adesione non fu unanime né maggioritaria. Il rapporto con il fascismo non fu sempre lineare e negli anni successivi si arrivò, nella fasi più convulse e controverse, anche all'espulsione di iscritti al [[PNF]] dalle associazioni degli [[Arditi d'Italia]].
Un gran numero di Arditi confluirono nel movimento [[Fascismo|fascista]], anche se l'adesione non fu unanime né maggioritaria. Il rapporto con il fascismo non fu sempre lineare e negli anni successivi si arrivò, nella fasi più convulse e controverse, anche all'espulsione di iscritti al [[PNF]] dalle associazioni degli [[Arditi d'Italia]].


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== Nascita ==
== Nascita ==
Gli Arditi del Popolo nacquero nell'estate del [[1921]] dalla sezione romana degli Arditi d'Italia. Loro fondatore è considerato [[Argo Secondari]], pluridecorato tenente delle ''fiamme nere'' (Arditi che provenivano dalla fanteria). Secondari era un simpatizzante anarchico, compagno dell'ardito [[Gino Lucetti]], responsabile di un attentato contro [[Benito Mussolini]] (cui fu poi intitolato il [[battaglione Lucetti]] che agì durante la [[resistenza]] sui monti dell'alta Toscana).<br>
Gli Arditi del Popolo nacquero nell'estate del [[1921]] dalla sezione romana degli Arditi d'Italia. Loro fondatore è considerato [[Argo Secondari]], pluridecorato tenente delle ''fiamme nere'' (Arditi che provenivano dalla fanteria). Secondari era un simpatizzante anarchico, compagno dell'ardito [[Gino Lucetti]], responsabile di un attentato contro [[Benito Mussolini]] (cui fu poi intitolato il [[battaglione Lucetti]] che agì durante la [[resistenza]] sui monti dell'alta Toscana).<br>
La nascita degli Arditi del Popolo viene anche annunciata da [[Lenin]] sulla ''[[Pravda]]'', l'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale Comunista]] era favorevole a questa organizzazione come si legge sul resoconto nell'incontro fra [[Nikolai Bucharin]] e [[Ruggero Grieco]], quest'ultimo rappresentava l'ala bordighista del partito comunista d'Italia, durante l'incrontro (frazione in quel momento maggioritaria e quindi vincolante per tutti i militanti per disciplina di partito), fu ripreso per tali posizioni con durezza, Bucharin, ricordò che il partito rivoluzionario di classe sta dove è la classe,in tutte le sue epressioni, e non a discuterne in salotto (vedi [[Eros Francescangeli]]). La posizione di [[Antonio Gramsci]] era ben diversa e partiva dai presupposti già in nuce di quando lui tentò tramite il tenente [[comunismo|comunista]] Marco Giordano, della [[Aspetti libertari dell'impresa di Fiume|Legione di Fiume]], di entrare in contatto con [[Gabriele D'annunzio]], ovvero, sinteticamente, era una posizione di attenzione e possibile appoggio: i legami fra Repubblica di Fiume e potere Sovietico erano forti in quel periodo ed all'interno della Legione di Fiume vi era una consistente ala filosovietica (vedi: "alla festa della rivoluzione" di Claudia Salaris).
La nascita degli Arditi del Popolo viene anche annunciata da [[Lenin]] sulla ''[[Pravda]]'', l'[[l'Internazionale dei lavoratori|Internazionale Comunista]] era favorevole a questa organizzazione come si legge sul resoconto nell'incontro fra [[Nikolai Bucharin]] e [[Ruggero Grieco]], quest'ultimo rappresentava l'ala bordighista del partito comunista d'Italia, durante l'incrontro (frazione in quel momento maggioritaria e quindi vincolante per tutti i militanti per disciplina di partito), fu ripreso per tali posizioni con durezza, Bucharin, ricordò che il partito rivoluzionario di classe sta dove è la classe,in tutte le sue epressioni, e non a discuterne in salotto (vedi [[Eros Francescangeli]]). La posizione di [[Antonio Gramsci]] era ben diversa e partiva dai presupposti già in nuce di quando lui tentò tramite il tenente [[comunismo|comunista]] Marco Giordano, della [[Aspetti libertari dell'impresa di Fiume|Legione di Fiume]], di entrare in contatto con [[Gabriele D'annunzio]], ovvero, sinteticamente, era una posizione di attenzione e possibile appoggio: i legami fra Repubblica di Fiume e potere Sovietico erano forti in quel periodo ed all'interno della Legione di Fiume vi era una consistente ala filosovietica (vedi: "alla festa della rivoluzione" di Claudia Salaris).
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==Anarchici e Arditi del Popolo==
==Anarchici e Arditi del Popolo==
Gli anarchici decisero di appoggiare gli Arditi del popolo sia a livello teorico sia prendendovi parte attiva, pur mantenendo la propria specificità. Non si riscontrarono pretese di monopolizzare tale movimento, come invece, in alcuni casi, erano emerse tra i [[comunismo|comunisti]]. Al contrario, fu la reciproca [[autonomia]], pur nella lotta contingente comune, a rimanere un punto fermo.
Gli anarchici decisero di appoggiare gli Arditi del popolo sia a livello teorico sia prendendovi parte attiva, pur mantenendo la propria specificità. Non si riscontrarono pretese di monopolizzare tale movimento, come invece, in alcuni casi, erano emerse tra i [[comunismo|comunisti]]. Al contrario, fu la reciproca [[autonomia]], pur nella lotta contingente comune, a rimanere un punto fermo.


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== Gli Arditi del Popolo nel cinema e nella letteratura ==
== Gli Arditi del Popolo nel cinema e nella letteratura ==
A parte la [[letteratura]] specifica di indirizzo storico sull'argomento, che ormai è rilevante dopo anni di disinteresse o quasi,anche il mondo dell'[[arte|espressione artistica]], benché in modo piuttosto episodico, si occupò degli Arditi del Popolo; tra le opere più note ispirate alle loro gesta va ricordato Maciste, il valoroso fabbro [[:Categoria:Antifascisti|antifascista]] di ''Cronache di poveri amanti'', film tratto dal libro di [[Vasco Pratolini]]; Maciste è un ex Ardito del Popolo che viene assassinato dagli squadristi, interpretato da un magistrale [[Adolfo_Consolini]], tenuto conto che non era attore professionista,ed affiacato dall'amico, comunista irriducibile, (dopo un tentennamento ma riportato all'"ordine" da Maciste), interpretato da Marcello Mastroianni, in una parte da "duro" perfettamente retta anche se al di fuori dei suoi ruoli classici. Anche Alberto_Bevilacqua parla degli Arditi del Popolo, anche se non è centrale per la trama il discorso, nel suo libro "il viaggio misterioso". Più recentemente, [[Pino Cacucci]] ha dedicato il suo ''Oltretorrente'' alle vicende degli Arditi del Popolo nella Parma degli anni venti, e delle loro lotte contro le agressioni fasciste nei mesi precedenti la marcia di Roma dell'ottobre [[1922]].  
A parte la [[letteratura]] specifica di indirizzo storico sull'argomento, che ormai è rilevante dopo anni di disinteresse o quasi,anche il mondo dell'[[arte|espressione artistica]], benché in modo piuttosto episodico, si occupò degli Arditi del Popolo; tra le opere più note ispirate alle loro gesta va ricordato Maciste, il valoroso fabbro [[:Categoria:Antifascisti|antifascista]] di ''Cronache di poveri amanti'', film tratto dal libro di [[Vasco Pratolini]]; Maciste è un ex Ardito del Popolo che viene assassinato dagli squadristi, interpretato da un magistrale [[Adolfo_Consolini]], tenuto conto che non era attore professionista,ed affiacato dall'amico, comunista irriducibile, (dopo un tentennamento ma riportato all'"ordine" da Maciste), interpretato da Marcello Mastroianni, in una parte da "duro" perfettamente retta anche se al di fuori dei suoi ruoli classici. Anche Alberto_Bevilacqua parla degli Arditi del Popolo, anche se non è centrale per la trama il discorso, nel suo libro "il viaggio misterioso". Più recentemente, [[Pino Cacucci]] ha dedicato il suo ''Oltretorrente'' alle vicende degli Arditi del Popolo nella Parma degli anni venti, e delle loro lotte contro le agressioni fasciste nei mesi precedenti la marcia di Roma dell'ottobre [[1922]].  
Gli Arditi del Popolo, come pure [[Gino Lucetti]], hanno ispirato anche alcune canzoni popolari e partigiane come il quella del "[[Battaglione_Lucetti]]" ricordata da [[Maurizio_Maggiani]] nel "coraggio del pettirosso".
Gli Arditi del Popolo, come pure [[Gino Lucetti]], hanno ispirato anche alcune canzoni popolari e partigiane come il quella del "[[Battaglione_Lucetti]]" ricordata da [[Maurizio_Maggiani]] nel "coraggio del pettirosso".
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Secondo il PCd'I e [[socialismo|socialisti]] la difesa proletaria sarebbe dovuta realizzarsi esclusivamente all'interno di strutture controllate direttamente dal partito (evidentemente temevano di perdere l'egemonia e il controllo del proletariato), e gli Arditi del popolo, definiti spregiatamente "avventurieri", vennero quasi considerati alla stessa stregua di potenziali avversari.
Secondo il PCd'I e [[socialismo|socialisti]] la difesa proletaria sarebbe dovuta realizzarsi esclusivamente all'interno di strutture controllate direttamente dal partito (evidentemente temevano di perdere l'egemonia e il controllo del proletariato), e gli Arditi del popolo, definiti spregiatamente "avventurieri", vennero quasi considerati alla stessa stregua di potenziali avversari.


===Militari e funzionari antifascisti espletanti il loro ruolo istituzionale nel periodo ===
==Militari e funzionari antifascisti espletanti il loro ruolo istituzionale nel periodo==
{{approff|Militarismo}}
{{approff|Militarismo}}
[[File:Jurgens_Guido_Marmo.jpg|thumb|left|200px|<center>La targa dedicata a Guido Jurgens che con [[Arditi del Popolo]] difese Sarzana dall'assalto degli squadristi fascisti</center>]]Mentre Ivanoe Bonomi scatenanava poliziotti e carabinieri, servilmente obbedienti agli ordini delle [[autorità]] che ordinava loro di proteggere gli [[Fascismo|squadristi fascisti]], occorre ricordare alcuni [[militarismo|militari]] e funzionari che si rifiutarono di eseguire gli ordini repressivi contro gli [[Arditi del Popolo]] e le [[formazioni di difesa proletaria]]: [[Guido Jurgens]], capitano dei carabinieri, difese Sarzana fianco a fianco degli [[Arditi del Popolo]]; [[Vincenzo Trani]], alto funzionario di polizia, dalle sue indagini sui fatti di Sarzana (scontri tra [[Fascismo|fascisti]] e [[antifascismo|antifascisti]]) scagionò completamente gli Arditi del Popolo e gli antifascisti, sostenendo che si trattò di legittima difesa dagli attacchi squadristici di un manipolo di delinquenti; [[Federico Fusco]], prefetto al tempo della leggendaria [[Difesa di Parma del 1922]], guidata dagli Arditi del Popolo, sotto il comando di [[Guido Picelli]] ed [[Antonio Cieri]], non condannò la reazione antifascista contro la prepotenza fascista.
[[File:Jurgens_Guido_Marmo.jpg|thumb|left|200px|<center>La targa dedicata a Guido Jurgens che con [[Arditi del Popolo]] difese Sarzana dall'assalto degli squadristi fascisti</center>]]Mentre Ivanoe Bonomi scatenanava poliziotti e carabinieri, servilmente obbedienti agli ordini delle [[autorità]] che ordinava loro di proteggere gli [[Fascismo|squadristi fascisti]], occorre ricordare alcuni [[militarismo|militari]] e funzionari che si rifiutarono di eseguire gli ordini repressivi contro gli [[Arditi del Popolo]] e le [[formazioni di difesa proletaria]]: [[Guido Jurgens]], capitano dei carabinieri, difese Sarzana fianco a fianco degli [[Arditi del Popolo]]; [[Vincenzo Trani]], alto funzionario di polizia, dalle sue indagini sui fatti di Sarzana (scontri tra [[Fascismo|fascisti]] e [[antifascismo|antifascisti]]) scagionò completamente gli Arditi del Popolo e gli antifascisti, sostenendo che si trattò di legittima difesa dagli attacchi squadristici di un manipolo di delinquenti; [[Federico Fusco]], prefetto al tempo della leggendaria [[Difesa di Parma del 1922]], guidata dagli Arditi del Popolo, sotto il comando di [[Guido Picelli]] ed [[Antonio Cieri]], non condannò la reazione antifascista contro la prepotenza fascista.
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==Note==
==Note==
<references/>
<references/>
==Bibliografia==
==Bibliografia==
*AA.VV., ''Dietro le barricate, Parma 1922'', testi immagini e documenti della mostra (30 aprile - 30 maggio 1983), edizione a cura del Comune e della Provincia di Parma e dell'Istituto storico della Resistenza per la Provincia di Parma
*AA.VV., ''Dietro le barricate, Parma 1922'', testi immagini e documenti della mostra (30 aprile - 30 maggio 1983), edizione a cura del Comune e della Provincia di Parma e dell'Istituto storico della Resistenza per la Provincia di Parma
*AA.VV., ''Pro Memoria. La città, le barricate, il monumento'', scritti in occasione della posa el monumento alle barricate del 1922, edizione a cura del Comune di Parma, Parma, 1997
*AA.VV., ''Pro Memoria. La città, le barricate, il monumento'', scritti in occasione della posa el monumento alle barricate del 1922, edizione a cura del Comune di Parma, Parma, 1997
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* Pino Cacucci, ''Ribelli!'', Feltrinelli, 2003.
* Pino Cacucci, ''Ribelli!'', Feltrinelli, 2003.
* Maurizio Maggiani, ''Il coraggio del pettirosso'', Feltrinelli, 1995.
* Maurizio Maggiani, ''Il coraggio del pettirosso'', Feltrinelli, 1995.


===Romanzi===
===Romanzi===
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*''Pane e libertà '', regia di Alberto Negrin.
*''Pane e libertà '', regia di Alberto Negrin.
*''Il ribelle'' di Giancarlo Bocchi
*''Il ribelle'' di Giancarlo Bocchi
==Voci correlate==
==Voci correlate==
===Fatti e organizzazioni===
===Fatti e organizzazioni===
*'''[[formazioni_di_difesa_proletaria#Formazioni_di_difesa_proletaria|Formazioni di Difesa Proletaria]]'''
*'''[[formazioni_di_difesa_proletaria#Formazioni_di_difesa_proletaria|Formazioni di Difesa Proletaria]]'''
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===Personaggi ===
===Personaggi ===
*[[Ercole Miani]] <ref> Ercole Miani, ardito assaltatore, seguì D'annunzio nell'[[Impresa di Fiume]], divenne comandante partigiano e fu torturato dal poliziotto criminale Gaetano Collotti. Essendo stato quest'ultimo fucilato dai partigiani e poi ignobilmente decorato postumo come poliziotto caduto in combattimento (e non bollato quale torturatore [[Fascismo|fascista]], come avrebbe meritato), Ercole Miani rifiutò come forma di protesta la medaglia d'oro al valor militare a lui assegnata. Miani fu responsabile di una delle organizzazioni più importanti che ricordano la Lotta Partigiana nel Nord-Est italiano. </ref>
*[[Ercole Miani]] <ref>Ercole Miani, ardito assaltatore, seguì D'annunzio nell'[[Impresa di Fiume]], divenne comandante partigiano e fu torturato dal poliziotto criminale Gaetano Collotti. Essendo stato quest'ultimo fucilato dai partigiani e poi ignobilmente decorato postumo come poliziotto caduto in combattimento (e non bollato quale torturatore [[Fascismo|fascista]], come avrebbe meritato), Ercole Miani rifiutò come forma di protesta la medaglia d'oro al valor militare a lui assegnata. Miani fu responsabile di una delle organizzazioni più importanti che ricordano la Lotta Partigiana nel Nord-Est italiano. </ref>
*[[Antonio Cieri]]
*[[Antonio Cieri]]
*[[Gino Lucetti]]
*[[Gino Lucetti]]
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==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
*[http://www.usi-ait.org/index.php/faq/31-generale/54-filippo-corridoni- I corridoniani]
*[http://www.usi-ait.org/index.php/faq/31-generale/54-filippo-corridoni- I corridoniani]
*[https://anpi.it/media/uploads/patria/2003/3/70_72_Liparoto.pdf Sintesi dello storico Liparoto]
*[https://anpi.it/media/uploads/patria/2003/3/70_72_Liparoto.pdf Sintesi dello storico Liparoto]
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*[http://www.isral.it/web/web/storiedel900/2000_francescangeli.htm Racconto di Eros Francescangeli sulla morte di Argo Secondari]
*[http://www.isral.it/web/web/storiedel900/2000_francescangeli.htm Racconto di Eros Francescangeli sulla morte di Argo Secondari]
*[http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/bermani100.html Racconto di Francesco Leone sul fallimento della costituzione degli Arditi del Popolo a Vercelli]
*[http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/bermani100.html Racconto di Francesco Leone sul fallimento della costituzione degli Arditi del Popolo a Vercelli]
== Note ==
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[[Categoria:Storia]]
[[Categoria:Storia]]
[[Categoria:Antifascismo]]
[[Categoria:Antifascismo]]
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<small>Il testo italiano di questo articolo è stato tratto in parte dalla [http://it.wikipedia.org versione italiana di Wikipedia]</small>
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[[Categoria:Anarchismo in Italia]]
[[Categoria:Anarchismo in Italia]]
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