Antimilitarismo: differenze tra le versioni

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=== L'antimilitarismo in Italia ===
=== L'antimilitarismo in Italia ===
[[File:Luigi Bertoni.jpg|thumb|left|200px|[[Luigi Bertoni]]]]
[[File:Luigi Bertoni.jpg|thumb|left|200px|[[Luigi Bertoni]]]]
In [[Italia]] il movimento antimilitarista emerse all'inizio del XX secolo parallelamente alla diffusione capillare del [[socialismo]] e del [[sindacalismo rivoluzionario]]. Il [[Congresso antimilitarista di Amsterdam (1904)|convegno antimilitarista di Amsterdam del 1904]] ebbe una vasta eco anche nella penisola, tant'è che [[Maria Rygier]] tre anni dopo fondò la «Sezione dell'Alleanza Internazionale Antimilitarista» che era dotata anche di un foglio propagandistico denominato ''[[Rompete le file]]''. <ref>[http://www.cedall.org/Documentacio/IHL/Camilo%20Berneri/Berneri1.pdf Berneri, un anarquista iatliano: ''El antimilitarismo anarquista frente a la guerra. La posicion internacionalista de Cammilo Berneri''], pag. 77</ref>
In [[Italia]] il movimento antimilitarista emerse all'inizio del XX secolo parallelamente alla diffusione capillare del [[socialismo]] e del [[sindacalismo rivoluzionario]]. Il [[Congresso antimilitarista di Amsterdam (1904)|convegno antimilitarista di Amsterdam del 1904]] ebbe una vasta eco anche nella penisola, tant'è che [[Maria Rygier]] tre anni dopo fondò la «Sezione dell'Alleanza Internazionale Antimilitarista» che era dotata anche di un foglio propagandistico denominato ''[[Rompete le file]]''. <ref>[http://www.cedall.org/Documentacio/IHL/Camilo%20Berneri/Berneri1.pdf Berneri, un anarquista iatliano: ''El antimilitarismo anarquista frente a la guerra. La posicion internacionalista de Cammilo Berneri''], pag. 77</ref>
[[File: Rompete le file.jpg|thumb|300px|''Rompete le file'', giornale antimilitarista di tendenza anarchica]]
[[File: Rompete le file.jpg|thumb|300px|''Rompete le file'', giornale antimilitarista di tendenza anarchica]]
La dialettica interna al movimento antimilitarista italiano si concentrò sull'atteggiamento da avere nei confronti della coscrizione obbligatoria, ovvero se si dovesse propendere verso la diserzione oppure se il servizio militare dovesse essere sfruttato per diffondere propaganda antimilitarista e rivoluzionaria direttamente nel cuore dell'[[esercito]]. Per esempio, l'anarco-sindacalista [[Alberto Meschi]], attivo nell'[[Unione Sindacale Italiana]] (USI), svolse il servizio militare propagandando le proprie idee antiautoritarie, mentre gli anarchici individualisti generalmente optarono per la diserzione. Diversa la posizione di [[Malatesta]], che nei suoi scritti antimilitaristi <ref>[[Errico Malatesta]], ''Scritti antimilitaristi'', Segno Libero, 1984</ref> non appoggiò espressamente nè gli nè gli altri, optando per la libera scelta di ogni individualità in funzione anche del momento storico.  
La dialettica interna al movimento antimilitarista italiano si concentrò sull'atteggiamento da avere nei confronti della coscrizione obbligatoria, ovvero se si dovesse propendere verso la diserzione oppure se il servizio militare dovesse essere sfruttato per diffondere propaganda antimilitarista e rivoluzionaria direttamente nel cuore dell'[[esercito]]. Per esempio, l'anarco-sindacalista [[Alberto Meschi]], attivo nell'[[Unione Sindacale Italiana]] (USI), svolse il servizio militare propagandando le proprie idee antiautoritarie, mentre gli anarchici individualisti generalmente optarono per la diserzione. Diversa la posizione di [[Malatesta]], che nei suoi scritti antimilitaristi <ref>[[Errico Malatesta]], ''Scritti antimilitaristi'', Segno Libero, 1984</ref> non appoggiò espressamente nè gli nè gli altri, optando per la libera scelta di ogni individualità in funzione anche del momento storico.  
[[Image:Schirru.jpg|thumb|[[Michele Schirru]], futuro attentatore del Duce, partecipò ai moti antimilitaristi di Torino del 1917.]]
[[Image:Schirru.jpg|thumb|200px|[[Michele Schirru]], futuro attentatore del Duce, partecipò ai moti antimilitaristi di Torino del [[1917]].]]
Uno degli anarchici italiani più attivi nell'[[antimilitarismo|ambito antimilitarista]] dell'inizio del '900 fu l'anarchico italo-svizzero [[Luigi Bertoni]]. La sua attività fu, a dire il vero, particolarmente concentrata nella [[Svizzera]] italiana, lavorando per esempio alla realizzazione del congresso antimilitarista di Bienne (Svizzera) del [[1909]].
Uno degli anarchici italiani più attivi nell'[[antimilitarismo|ambito antimilitarista]] dell'inizio del '900 fu l'anarchico italo-svizzero [[Luigi Bertoni]]. La sua attività fu, a dire il vero, particolarmente concentrata nella [[Svizzera]] italiana, lavorando per esempio alla realizzazione del congresso antimilitarista di Bienne (Svizzera) del [[1909]].


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Il movimento italiano contro la guerra fu egemonizzato dai socialisti e soprattutto dagli anarchici, tra i quali si distinsero [[Errico Malatesta]], [[Leda Rafanelli]], [[Torquato Gobbi]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Armando Borghi]] e il giovanissimo [[Camillo Berneri]], che nel [[1914]] tentò di dar vita senza successo all'«Unione Studentesca Antimilitarista». Quasi tutti gli anarchici italiano si schierarono contro l'interventismo e contro il [[Manifesto dei sedici]] firmato da celebri anarchici come [[Kropotkin]] e [[Jean Grave|Grave]], anche se il convegno anarchico di Pisa (gennaio 1915) se ne uscì con il motto ambiguo: «né aderire né sabotare». <ref>[[Gino Cerrito]], ''L'antimilitarismo anarchico in Italia'', pag. 52, edizione RL, Pistoia, 1968</ref>   
Il movimento italiano contro la guerra fu egemonizzato dai socialisti e soprattutto dagli anarchici, tra i quali si distinsero [[Errico Malatesta]], [[Leda Rafanelli]], [[Torquato Gobbi]], [[Virgilia D'Andrea]], [[Armando Borghi]] e il giovanissimo [[Camillo Berneri]], che nel [[1914]] tentò di dar vita senza successo all'«Unione Studentesca Antimilitarista». Quasi tutti gli anarchici italiano si schierarono contro l'interventismo e contro il [[Manifesto dei sedici]] firmato da celebri anarchici come [[Kropotkin]] e [[Jean Grave|Grave]], anche se il convegno anarchico di Pisa (gennaio 1915) se ne uscì con il motto ambiguo: «né aderire né sabotare». <ref>[[Gino Cerrito]], ''L'antimilitarismo anarchico in Italia'', pag. 52, edizione RL, Pistoia, 1968</ref>   
[[File:Lilian Wolfe.jpg|thumb|200px|left|[[Lilian Wolfe]] (col giornale in mano) e [[Maria Luisa Berneri]], due donne anarchiche e antimilitariste]]
[[File:Lilian Wolfe.jpg|thumb|350px|left|[[Lilian Wolfe]] (col giornale in mano) e [[Maria Luisa Berneri]], due donne anarchiche e antimilitariste]]
:«In Italia - scriveva Luigi Molinari nell'ottobre [[1914]] - si pubblicano oggi tre fogli anarchici con regolare periodicità settimanale: ''Volontà '' di Ancona, ''Il Libertario'' di La Spezia, ''L'Avvenire Anarchico'' di Pisa. Ora dei tre giornali riportati nessuno è favorevole alla guerra. La rivista ''L'Università Popolare'' che io pubblico a Milano, è perfettamente d'accordo con i giornali di cui sopra. V'è di più: Luigi Fabbri che fu per alcuni anni redattore della rivista «[[Il Pensiero]]»e che oggi, esule a Lugano, continua la sua missione di pubblicista libertario, ha mandato all'Internazionale una splendida dichiarazione conforme alle nostre idee. I due maggiori giornali anarchici che si pubblicano in lingua italiana negli Stati Uniti d'America, uno la ''Cronaca Sovversiva'' di Lynn. Mass., della quale è redattore Galleani e l'altro ''L'Era Nuova'' di Paterson, sono furenti contro la guerra. Il Risveglio, del quale (oggi) si pubblica solo l'edizione francese per l'esodo dei lavoratori italiani della Svizzera... è perfettamente d'accordo.» <ref>[[Gino Cerrito]], ''L'antimilitarismo anarchico in Italia'', pag. 41, edizione RL, Pistoia, 1968</ref>
:«In Italia - scriveva Luigi Molinari nell'ottobre [[1914]] - si pubblicano oggi tre fogli anarchici con regolare periodicità settimanale: ''Volontà '' di Ancona, ''Il Libertario'' di La Spezia, ''L'Avvenire Anarchico'' di Pisa. Ora dei tre giornali riportati nessuno è favorevole alla guerra. La rivista ''L'Università Popolare'' che io pubblico a Milano, è perfettamente d'accordo con i giornali di cui sopra. V'è di più: Luigi Fabbri che fu per alcuni anni redattore della rivista «[[Il Pensiero]]»e che oggi, esule a Lugano, continua la sua missione di pubblicista libertario, ha mandato all'Internazionale una splendida dichiarazione conforme alle nostre idee. I due maggiori giornali anarchici che si pubblicano in lingua italiana negli Stati Uniti d'America, uno la ''Cronaca Sovversiva'' di Lynn. Mass., della quale è redattore Galleani e l'altro ''L'Era Nuova'' di Paterson, sono furenti contro la guerra. Il Risveglio, del quale (oggi) si pubblica solo l'edizione francese per l'esodo dei lavoratori italiani della Svizzera... è perfettamente d'accordo.» <ref>[[Gino Cerrito]], ''L'antimilitarismo anarchico in Italia'', pag. 41, edizione RL, Pistoia, 1968</ref>


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La realtà, a nostro avviso, è ben altra, e cioè che l'antimilitarismo senza una lotta che metta in discussione l'esistenza stessa dello [[Stato]], delle istituzioni e del sistema di sfruttamento capitalistico, potrebbe risultare monco.
La realtà, a nostro avviso, è ben altra, e cioè che l'antimilitarismo senza una lotta che metta in discussione l'esistenza stessa dello [[Stato]], delle istituzioni e del sistema di sfruttamento capitalistico, potrebbe risultare monco.
[[File:Alberto Meschi.jpg|thumb|left|200px|[[Alberto Meschi]], anarcosindacalista antimilitarista dell'[[USI]]]]  
[[File:Alberto Meschi.jpg|thumb|left|200px|[[Alberto Meschi]], [[anarcosindacalista]] antimilitarista dell'[[USI]]]]  
Se è vero, infatti, che ciò che configura da un punto di vista giuridico il potere statale è l'uso legale della forza all'interno di un territorio dato, è chiaro che per difendere l'ordinamento vigente, il '''Potere''' si attrezzi con gli strumenti più conseguenti: la polizia, i carabinieri, l'esercito, i tribunali, le [[abolizione del carcere|carceri]] e così via.
Se è vero, infatti, che ciò che configura da un punto di vista giuridico il potere statale è l'uso legale della forza all'interno di un territorio dato, è chiaro che per difendere l'ordinamento vigente, il '''Potere''' si attrezzi con gli strumenti più conseguenti: la polizia, i carabinieri, l'esercito, i tribunali, le [[abolizione del carcere|carceri]] e così via.
Sarebbe troppo lungo dilungarsi, ma è evidente che il '''Potere''' si conforma ai livelli che lo scontro di classe, le culture ed i movimenti sociali e comunicativi esprimono in dato momento storico: tanto per fare un esempio si può supporre che il sistema penale medioevale fosse abbastanza differente da quello attuale, senza togliere nulla alle nefandezze del presente.
Sarebbe troppo lungo dilungarsi, ma è evidente che il '''Potere''' si conforma ai livelli che lo scontro di classe, le culture ed i movimenti sociali e comunicativi esprimono in dato momento storico: tanto per fare un esempio si può supporre che il sistema penale medioevale fosse abbastanza differente da quello attuale, senza togliere nulla alle nefandezze del presente.
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=== Pacifismo, antimilitarismo e anarchia ===
=== Pacifismo, antimilitarismo e anarchia ===
[[File:Madeleine Vernet.jpg|thumb|200px|[[Madeleine Vernet]], pacifista ed antimilitarista francese]]
[[File:Madeleine Vernet.jpg|thumb|200px|[[Madeleine Vernet]], [[pacifista]] ed antimilitarista francese]]
[[Pacifismo]] e antimilitarismo non sono necessariamente sinonimi, infatti mentre per forza di cose i veri pacifisti sono anche antimilitaristi, questi non necessariamente devono essere pacifisti.
[[Pacifismo]] e antimilitarismo non sono necessariamente sinonimi, infatti mentre per forza di cose i veri pacifisti sono anche antimilitaristi, questi non necessariamente devono essere pacifisti.


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