André Prudhommeaux: differenze tra le versioni

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[[File:Prudhommeaux1.jpg|thumb|André Prudhommeaux]]'''André Jean Eugène Prudhommeaux''' (Familisterio di Guise, [[Francia]], [[15 ottobre]] [[1902]] - Versailles, [[Francia]], [[13 novembre]] [[1968]]) è stato un poeta, scrittore, traduttore e militante comunista vicino agli ambienti [[consiliarismo|consiliaristi]]. In seguito fu militante libertario conosciuto con diversi pseudonimi: « Jean Cello »; « André Prunier »; « Paul Mounier ». <ref>[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article8636 Fonte articolo]</ref>
[[File:Prudhommeaux1.jpg|thumb|André Prudhommeaux]]'''André Jean Eugène Prudhommeaux''' (Familisterio di Guise, [[Francia]], [[15 ottobre]] [[1902]] - Versailles, [[Francia]], [[13 novembre]] [[1968]]) è stato un poeta, scrittore, traduttore e militante comunista vicino agli ambienti [[consiliarismo|consiliaristi]]. In seguito fu militante libertario conosciuto con diversi pseudonimi: « Jean Cello »; « André Prunier »; « Paul Mounier ».  
 
== Biografia <ref>Fonte: ''[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article8636 Dictionnaire des militants anarchistes]''</ref> ==


== Biografia ==
===Famiglia===
===Famiglia===
André Jean Eugène Prudhommeaux nasce nel [[familisterio]] di Guise fondato da [[Jean Baptiste Godin]] <ref>[http://web.tiscali.it/icaria/urbanistica/godin/godin.htm Il familisterio di Jean Baptiste Godin]</ref>. Sua madre, Marie Dollet, era la nipote della seconda moglie di Godin, e suo padre, Jules Prunier, era diventato un amministratore del familisterio subito dopo il suo matrimonio. Storico dei movimenti sociali, autore di una tesi su ''Icaria e il suo fondatore Étienne Cabet'' <ref>Parigi, 1907</ref>, era stato durante la sua vita un [[pacifismo|militante pacifista]] e cooperatore assai attivo.  
André Jean Eugène Prudhommeaux nasce nel [[familisterio]] di Guise fondato da [[Jean Baptiste Godin]] <ref>[http://web.tiscali.it/icaria/urbanistica/godin/godin.htm Il familisterio di Jean Baptiste Godin]</ref>. Sua madre, Marie Dollet, era la nipote della seconda moglie di Godin, e suo padre, Jules Prunier, era diventato un amministratore del familisterio subito dopo il suo matrimonio. Storico dei movimenti sociali, autore di una tesi su ''Icaria e il suo fondatore Étienne Cabet'' <ref>Parigi, 1907</ref>, era stato durante la sua vita un [[pacifismo|militante pacifista]] e cooperatore assai attivo.  


=== Gioventù e militanza comunista===
=== Gioventù e militanza comunista===
André Prudhommeaux trascorre la sua infanzia in diverse cittiadine: Guise, Nîmes, Sens ed infine Versailles. Terminato il liceo, frequenta la scuola d'agricoltura di Grignon (Seine-et-Oise) ed in seguito si iscrive alla facoltà di scienze all'Università di Parigi. Aderente all'«Alleanza difensiva degli studenti antifascisti» che cercava di ostacolare il dominio dei [[Camelots du Roy]] <ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/camelots-du-roi_(Enciclopedia-Italiana)/ Camelots du roi]</ref> nel quartiere latino, collabora durante tutto il [[1927]] con i giovani comunisti della rivista ''Clarity''.
André Prudhommeaux trascorre la sua infanzia in diverse cittiadine: Guise, Nîmes, Sens ed infine Versailles. Terminato il liceo, frequenta la scuola d'agricoltura di Grignon (Seine-et-Oise) ed in seguito si iscrive alla facoltà di scienze all'Università di Parigi. Aderente all'«Alleanza difensiva degli studenti antifascisti» che cercava di ostacolare il dominio dei [[Camelots du Roy]] <ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/camelots-du-roi_(Enciclopedia-Italiana)/ Camelots du roi]</ref> nel quartiere latino, collabora durante tutto il [[1927]] con i giovani comunisti della rivista ''Clarity''.


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Nell'autunno del [[1928]] aveva sposato [[Dora Ris]] <ref>Nata l'8 Novembre 1907 a Lindau, Svizzera</ref>, detta Dori, e aperto al 67 Boulevard de Belleville (Parigi, XI arr.) una libreria operaia fornita di notevole documentazione su argomenti rivoluzionari. La libreria nel tempo diverrà un centro di incontro e discussione per i comunisti di opposizione prossimi alla sinistra italiana. In effetti, insieme ad un gruppo di compagni italiani della corrente bordighista, come per esempio Michelangelo Pappalardi, Prudhommeaux collabora col suo amico [[Jean Dautry]] al giornale ''Ouvrier communiste'' («Operaio comunista») <ref>Agosto 1929-maggio 1930</ref>, l'organo dei gruppi di lavoro comunisti (''Groupes Ouvriers Communistes'') che avevano sostituito l'effimera ''Réveil communiste'', l'organo propagandista del gruppo d'avanguardia comunista.
Nell'autunno del [[1928]] aveva sposato [[Dora Ris]] <ref>Nata l'8 Novembre 1907 a Lindau, Svizzera</ref>, detta Dori, e aperto al 67 Boulevard de Belleville (Parigi, XI arr.) una libreria operaia fornita di notevole documentazione su argomenti rivoluzionari. La libreria nel tempo diverrà un centro di incontro e discussione per i comunisti di opposizione prossimi alla sinistra italiana. In effetti, insieme ad un gruppo di compagni italiani della corrente bordighista, come per esempio Michelangelo Pappalardi, Prudhommeaux collabora col suo amico [[Jean Dautry]] al giornale ''Ouvrier communiste'' («Operaio comunista») <ref>Agosto 1929-maggio 1930</ref>, l'organo dei gruppi di lavoro comunisti (''Groupes Ouvriers Communistes'') che avevano sostituito l'effimera ''Réveil communiste'', l'organo propagandista del gruppo d'avanguardia comunista.
[[Image:Repubblica di baviera.jpg|thumb|left|200 px|Il primo governo della [[Repubblica dei Consigli di Baviera|Repubblica dei Consigli di Monaco]]. Al centro, seduto, si può vedere [[Erich Muhsam]].]]
[[Image:Repubblica di baviera.jpg|thumb|left|200 px|Il primo governo della [[Repubblica dei Consigli di Baviera|Repubblica dei Consigli di Monaco]]. Al centro, seduto, si può vedere [[Erich Muhsam]].]]
Questi comunisti intendevano intraprendere «una critica radicale al [[leninismo]] come metodo di dominio di una casta politica sulle tendenze spontaneiste del proletariato rivoluzionario d'occidente», come proclamato in un editoriale del giornale ''Ouvrier communiste'' <ref>N ° 9/10, Maggio 1930</ref>. Il ''[[Groupes Ouvriers Communistes|GOC]]'' condannava radicalmente [[Lenin|l'idea leninista]] sulla necessità di un partito bolscevico, l'alleanza con i socialdemocratici e alcune sezioni della borghesia, l'uso del [[parlamentarismo|parlamento]] e dei sindacati. Queste riflessioni erano ispirate alle tesi del comunista olandese [[Herman Gorter]], autore della celebre ''Risposta a Lenin''<ref>[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-marxismo-libertario-hermann-gorter-risposta-a-lenin-da-aa-vv-dibattito-sull-estremismo-save-108504933.html Risposta a Lenin]</ref> tradotta in francese proprio da Prudhommeaux e poi pubblicata dalla libreria operaia nel luglio [[1930]]. Il gruppo, in congiunzione con i movimenti tedeschi e olandesi, rivendicava l'importanza del [[consiliarismo|comunismo dei consigli]] anche attraverso la rivista letteraria ''die Aktion'' di [[Franz Pfemfert]].
Questi comunisti intendevano intraprendere «una critica radicale al [[leninismo]] come metodo di dominio di una casta politica sulle tendenze spontaneiste del proletariato rivoluzionario d'occidente», come proclamato in un editoriale del giornale ''Ouvrier communiste'' <ref>N ° 9/10, Maggio 1930</ref>. Il ''[[Groupes Ouvriers Communistes|GOC]]'' condannava radicalmente [[Lenin|l'idea leninista]] sulla necessità di un partito bolscevico, l'alleanza con i socialdemocratici e alcune sezioni della borghesia, l'uso del [[parlamentarismo|parlamento]] e dei sindacati. Queste riflessioni erano ispirate alle tesi del comunista olandese [[Herman Gorter]], autore della celebre ''Risposta a Lenin''<ref>[https://archive.is/F7z3n Risposta a Lenin]</ref> tradotta in francese proprio da Prudhommeaux e poi pubblicata dalla libreria operaia nel luglio [[1930]]. Il gruppo, in congiunzione con i movimenti tedeschi e olandesi, rivendicava l'importanza del [[consiliarismo|comunismo dei consigli]] anche attraverso la rivista letteraria ''die Aktion'' di [[Franz Pfemfert]].


Recatisi in [[Germania]] nell'estate del [[1930]], André e [[Dori Prudhommeaux]] prendono contatti con gli attivisti dell'«Arbeiter Partei Kommunistisch»e e dell'«Arbeiter Union Deutschlands Allgemeine» per ricercare nuova documentazione sui movimenti [[spartachismo|rivoluzionari spartachisti]]. I risultati dell'indagine porteranno, almeno in un primo momento, alla pubblicazione di tre numeri di un nuovo periodico chiamato ''Spartacus'' <ref>Maggio-luglio 1931</ref>, in cui viene analizzata la [[Repubblica dei Consigli di Baviera|rivoluzione tedesca]] e le conseguenze di quello che era stato il primo tentativo rivoluzionario in un paese dal [[capitalismo]] avanzato. Inoltre, vengono pubblicati gli ultimi articoli di [[Rosa Luxemburg]] e [[Karl Liebknecht]] e una traduzione del ''Manifesto dei lavoratori e dei marinai di [[Kronstadt]]'', tutti testi che eserciteranno una grande influenza nel suo successivo orientamento verso l'[[anarchismo]].
Recatisi in [[Germania]] nell'estate del [[1930]], André e [[Dori Prudhommeaux]] prendono contatti con gli attivisti dell'«Arbeiter Partei Kommunistische» e dell'«Arbeiter Union Deutschlands Allgemeine» per ricercare nuova documentazione sui movimenti [[spartachismo|rivoluzionari spartachisti]]. I risultati dell'indagine porteranno, almeno in un primo momento, alla pubblicazione di tre numeri di un nuovo periodico chiamato ''Spartacus'' <ref>Maggio-luglio 1931</ref>, in cui viene analizzata la [[Repubblica dei Consigli di Baviera|rivoluzione tedesca]] e le conseguenze di quello che era stato il primo tentativo rivoluzionario in un paese dal [[capitalismo]] avanzato. Inoltre, vengono pubblicati gli ultimi articoli di [[Rosa Luxemburg]] e [[Karl Liebknecht]] e una traduzione del ''Manifesto dei lavoratori e dei marinai di [[Kronstadt]]'', tutti testi che eserciteranno una grande influenza nel suo successivo orientamento verso l'[[anarchismo]].


Dopo il ritorno a Parigi e la chiusura della sua libreria, André Prudhommeaux esercita la professione di lavavetri e autista, prima di essere chiamato nel [[1931]] alla direzione della stamperia cooperativa ''Laborieuse'' di Nîmes (Gard). Nel [[1934]],  André e [[Dori Prudhommeaux|Dori]] pubblicano in una forma più articolata l'opuscolo ''Spartacus'' e ''La comune di Berlino, 1918-1919'' <ref>Masses, n ° 15/16, 1934</ref> di R. Lefeuvre. Un ultimo viaggio in [[Germania]] nel [[1934]] viene improvvisamente interrotto dal loro arresto e dalla seguente breve incarcerazione nella prigione di Dortmund. Nell'unico numero della rivista ''Soviet'' dichiara pubblicamente addio «al marxismo, anche spontaneista e senza partito». In seguito, tornerà sull'argomento in ''[[Ce qu'il faut dire]]'' <ref>N°33, settembre 1946</ref>.  
Dopo il ritorno a Parigi e la chiusura della sua libreria, André Prudhommeaux esercita la professione di lavavetri e autista, prima di essere chiamato nel [[1931]] alla direzione della stamperia cooperativa ''Laborieuse'' di Nîmes (Gard). Nel [[1934]],  André e [[Dori Prudhommeaux|Dori]] pubblicano in una forma più articolata l'opuscolo ''Spartacus'' e ''La comune di Berlino, 1918-1919'' <ref>Masses, n ° 15/16, 1934</ref> di R. Lefeuvre. Un ultimo viaggio in [[Germania]] nel [[1934]] viene improvvisamente interrotto dal loro arresto e dalla seguente breve incarcerazione nella prigione di Dortmund. Nell'unico numero della rivista ''Soviet'' dichiara pubblicamente addio «al marxismo, anche spontaneista e senza partito». In seguito, tornerà sull'argomento in ''[[Ce qu'il faut dire]]'' <ref>N°33, settembre 1946</ref>.  
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===La difesa di Van der Lubbe e l'inizio della militanza anarchica===
===La difesa di Van der Lubbe e l'inizio della militanza anarchica===
Dopo la salita al potere di [[Hitler]], Prudhommeaux approfondisce il proprio pensiero sulle origini e le responsabilità della tragedia tedesca in una serie di articoli pubblicati su ''Libertaire'' <ref>N° 390- 392, 17 marzo-31 marzo 1933</ref> («L'ordine regna in Germania: bilancio della bolscevizzazione del proletariato tedesco»), ma la sua appassionata difesa del presunto incendiario del Reichstag [[Marinus van der Lubbe]] (oggi riabilitato) non trova l'assenso del settimanale anarchico che invece bollava Van der Lubbe come un «agente di Hitler». [[Image:Logo Fédération Anarchiste.jpg|200px|left|thumb|Logo [[Fédération anarchiste|F.A]]]]Prudhommeaux continuerà a difendere [[Marinus van der Lubbe|van der Lubbe]] nella ''Revue anarchiste'' di F. Fortin e in ''Semeur'' di A. Barbé e nel «Bollettino speciale di corrispondenza» pubblicato nella sezione francese del «Comitato internazionale Van der Lubbe». Recatosi in [[Olanda]] per raccogliere le testimonianze dei compagni del presunto incendiario, rimane estremamente meravigliato della totale fiducia di cui godeva il ragazzo da parte di esperti militanti come [[Jan Appel]] e [[Anton Pannekoek]].  
Dopo la salita al potere di [[Hitler]], Prudhommeaux approfondisce il proprio pensiero sulle origini e le responsabilità della tragedia tedesca in una serie di articoli pubblicati su ''Libertaire'' <ref>N° 390- 392, 17 marzo-31 marzo 1933</ref> («L'ordine regna in Germania: bilancio della bolscevizzazione del proletariato tedesco»), ma la sua appassionata difesa del presunto incendiario del Reichstag [[Marinus van der Lubbe]] (oggi riabilitato) non trova l'assenso del [[settimanale anarchico]] che invece bollava Van der Lubbe come un «agente di Hitler». [[Image:Logo Fédération Anarchiste.jpg|200px|left|thumb|Logo [[Fédération anarchiste|F.A]]]]Prudhommeaux continuerà a difendere [[Marinus van der Lubbe|van der Lubbe]] nella ''Revue anarchiste'' di F. Fortin e in ''Semeur'' di A. Barbé e nel «Bollettino speciale di corrispondenza» pubblicato nella sezione francese del «Comitato internazionale Van der Lubbe». Recatosi in [[Olanda]] per raccogliere le testimonianze dei compagni del presunto incendiario, rimane estremamente meravigliato della totale fiducia di cui godeva il ragazzo da parte di esperti militanti come [[Jan Appel]] e [[Anton Pannekoek]].  


È proprio grazie a questa campagna che Prudhommeaux si avvicina agli ambienti dell'[[anarchismo]], come dimostrato dalla sua partecipazione al Congresso dell'''Union anarchiste communiste révolutionnaire'', svoltosi a Orleans dal [[14 luglio|14]] al [[16 luglio]] [[1933]] in qualità di rappresentante del gruppo anarchico di Nîmes e della Federazione del Gard.
È proprio grazie a questa campagna che Prudhommeaux si avvicina agli ambienti dell'[[anarchismo]], come dimostrato dalla sua partecipazione al Congresso dell'''Union anarchiste communiste révolutionnaire'', svoltosi a Orleans dal [[14 luglio|14]] al [[16 luglio]] [[1933]] in qualità di rappresentante del gruppo anarchico di Nîmes e della Federazione del Gard.
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===In difesa della rivoluzione spagnola===
===In difesa della rivoluzione spagnola===
[[Image:Voline.jpg|thumb|[[Voline]], Prudhommeaux lo frequentò a partire dal 1935]]
[[Image:Voline.jpg|thumb|200px|[[Voline]], Prudhommeaux lo frequentò a partire dal 1935]]
Dopo aver promosso nel gennaio del [[1939]] il numero unico dei ''Cahiers du travailleur libertaire'' («Quaderni del lavoratore libertario») <ref>Tolone, gennaio 1939</ref>, nell'estate del [[1936]] lo troviamo nella [[rivoluzione spagnola|Barcellona rivoluzionaria]], ”‹”‹dove pubblica i primi numeri de ''l'Espagne antifasciste'' ([[22 agosto]]-[[3 settembre]]). Questo giornale, diffuso esclusivamente a Parigi sotto l'egida della [[Fédération anarchiste]] e della [[CGT-SR]], sarà editato fino al gennaio [[1937]]. Cessate le pubblicazioni, il giornale viene sostituito da ''L'Espagne nouvelle'' («La Nuova Spagna») a partire dall'aprile dello stesso anno e fino al luglio [[1939]]. Prudhommeaux, gerente della rivista, alternerà la pubblicazione di questa con ''Terre libre'', considerando l'una compatibile e alternativa dell'altra. Secondo [[Jean Maitron]], egli era «con Voline, uno di quelli che sosteneva con più forza la corrente contestaria in seno al movimento anarchico francese, in opposizione alla politica dei ministeri e delle concessioni della direzione della CNT-FAI».
Dopo aver promosso nel gennaio del [[1939]] il numero unico dei ''Cahiers du travailleur libertaire'' («Quaderni del lavoratore libertario») <ref>Tolone, gennaio 1939</ref>, nell'estate del [[1936]] lo troviamo nella [[rivoluzione spagnola|Barcellona rivoluzionaria]], dove pubblica i primi numeri de ''l'Espagne antifasciste'' ([[22 agosto]]-[[3 settembre]]). Questo giornale, diffuso esclusivamente a Parigi sotto l'egida della [[Fédération anarchiste]] e della [[CGT-SR]], sarà editato fino al gennaio [[1937]]. Cessate le pubblicazioni, il giornale viene sostituito da ''L'Espagne nouvelle'' («La Nuova Spagna») a partire dall'aprile dello stesso anno e fino al luglio [[1939]]. Prudhommeaux, gerente della rivista, alternerà la pubblicazione di questa con ''Terre libre'', considerando l'una compatibile e alternativa dell'altra. Secondo [[Jean Maitron]], egli era «con Voline, uno di quelli che sosteneva con più forza la corrente contestaria in seno al movimento anarchico francese, in opposizione alla politica dei ministeri e delle concessioni della direzione della CNT-FAI».


Davanti all'ormai impossibilità di fermare il [[franchismo]], Prudhommeaux così esprimerà la propria amarezza : 
Davanti all'ormai impossibilità di fermare il [[franchismo]], Prudhommeaux così esprimerà la propria amarezza: 
:«Il calo è troppo generale dal luglio 1936 per concederci una possibilità di lottare in modo efficace per la nostra causa... In quanto a farci ammazzare per il capitalismo, troppi di noi sono già caduti in Spagna e altrove» <ref>''l'Espagne nouvelle'', 15 aprile 1939</ref>.
:«Il calo è troppo generale dal luglio 1936 per concederci una possibilità di lottare in modo efficace per la nostra causa... In quanto a farci ammazzare per il capitalismo, troppi di noi sono già caduti in Spagna e altrove» <ref>''l'Espagne nouvelle'', 15 aprile 1939</ref>.


=== Guerra e dopo guerra ===
=== Guerra e dopoguerra ===
 
Partito da Nîmes nell'agosto del [[1939]] con destinazione Thonon, il [[28 agosto|28]] dello stesso mese si rifugia a casa dei suoceri, a Lindau, in [[Svizzera]], dove in seguito sarà raggiunto da moglie e figlia. Poichè tutta l'attività politica gli era bandita, si dedica con maggiore vigore alla critica letteraria, alla traduzione di poesie ed alla raccolta di testi vari, tra cui ''La Russia e l'Occidente'', di [[Alexander Herzen]]. Nel marzo del [[1942]] viene pubblicata una selezione delle sue poesie: ''I giorni e le favole''. Sempre nell'ambito letterario, partecipa ad una serie di trasmissioni di Radio Ginevra sui poeti romantici inglesi e stabilisce molte amicizie con diversi intellettuali svizzeri e rifugiati politici: [[E. Widmann Peña]], l'italiano [[Luigi Bertoni]], il francese [[Jean-Paul Samson]], che a partire dal [[1953]] pubblicherà la rivista Témoins, a cui Prudhommeaux collaborerà al fianco di [[Fritz Brupbacher]], [[Albert Camus]] (sarà proprio Prudhommeaux ad introdurre Camus negli ambienti anarchici), [[René Char]], [[Pierre Monatte]], [[Ignazio Silone]] ecc.
Partito da Nîmes nell'agosto del [[1939]] con destinazione Thonon, il [[28 agosto|28]] dello stesso mese si rifugia a casa dei suoceri, a Lindau, in [[Svizzera]], dove in seguito sarà raggiunto da moglie e figlia. Poichè tutta l'attività politica gli era bandita, si dedica con maggiore vigore alla critica letteraria, alla traduzione di poesie ed alla raccolta di testi vari, tra cui ''La Russia e l'Occidente'', di [[Alexander Herzen]]. Nel marzo del [[1942]] viene pubblicata una selezione delle sue poesie: ''I giorni e le favole''. Sempre nell'ambito letterario, partecipa ad una serie di trasmissioni di Radio Ginevra sui poeti romantici inglesi e stabilisce molte amicizie con diversi intellettuali svizzeri e rifugiati politici: [[E. Widmann Peña]], l'italiano [[Luigi Bertoni]], il francese [[Jean-Paul Samson]], che a partire dal [[1953]] pubblicherà la rivista Témoins, a cui Prudhommeaux collaborerà al fianco di [[Fritz Brupbacher]], [[Albert Camus]] (sarà proprio Prudhommeaux ad introdurre Camus negli ambienti anarchici), [[René Char]], [[Pierre Monatte]], [[Ignazio Silone]], ecc.


Alla fine del [[1946]], Prudhommeaux, la moglie e le due figlie (Jenny e Michèle) si stabiliscono a Versailles, dove riprende le proprie attività in seno al movimento anarchico.  Collabora alla rivista ''[[Libertaire]]'' e alla costituzione di un gruppo di giovani studenti anarchici (CLE). Inoltre è membro attivo della [[Fédération anarchiste]] ed è nominato prima responsabile del Segretariato provvisorio alle relazioni internazionali (SPRI) e poi alla Commissione delle relazioni internazionali anarchiche (CRIA) fino al novembre [[1948]]. Nell'autunno del [[1952]] è membro, insieme tra gli altri a [[Pierre-Valentin Berthier]], del Centro di ricerca filosociale.  
Alla fine del [[1946]], Prudhommeaux, la moglie e le due figlie (Jenny e Michèle) si stabiliscono a Versailles, dove riprende le proprie attività in seno al movimento anarchico.  Collabora alla rivista ''[[Libertaire]]'' e alla costituzione di un gruppo di giovani studenti anarchici (CLE). Inoltre è membro attivo della [[Fédération anarchiste]] ed è nominato prima responsabile del Segretariato provvisorio alle relazioni internazionali (SPRI) e poi alla Commissione delle relazioni internazionali anarchiche (CRIA) fino al novembre [[1948]]. Nell'autunno del [[1952]] è membro, insieme tra gli altri a [[Pierre-Valentin Berthier]], del Centro di ricerca filosociale.  
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Collaboratore di numerosi periodici libertari indipendenti come ''l'Unique'', ''Contre Courant'' e ''Défense de l'homme'', Prudhommeaux è anche il fondatore del bimensile ''Pages libres'' nel [[1956]]. A livello internazionale, contribuisce alla pubblicazione delle riviste ''[[Freedom]]'' (Gran-Bretagna) e ''[[Volontà]]'' (Italia), ''Cahiers de Pensée e Action'' (Belgio), ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' (USA). Apprezzato traduttore, pubblica la versione francese di ''Zniewolony umysł'' («La mente prigioniera») di Czeslaw Milosz <ref> Gallimard, 1954</ref> e della ''Nova Klasa. Kritika savremenog komunizma''  («La Nuova Classe») di Milovan Djilas <ref>Plon, 1957</ref>. Con [[Albert Camus]] collabora alla collezione ''La Pléiade'' (Gallimard).
Collaboratore di numerosi periodici libertari indipendenti come ''l'Unique'', ''Contre Courant'' e ''Défense de l'homme'', Prudhommeaux è anche il fondatore del bimensile ''Pages libres'' nel [[1956]]. A livello internazionale, contribuisce alla pubblicazione delle riviste ''[[Freedom]]'' (Gran-Bretagna) e ''[[Volontà]]'' (Italia), ''Cahiers de Pensée e Action'' (Belgio), ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' (USA). Apprezzato traduttore, pubblica la versione francese di ''Zniewolony umysł'' («La mente prigioniera») di Czeslaw Milosz <ref> Gallimard, 1954</ref> e della ''Nova Klasa. Kritika savremenog komunizma''  («La Nuova Classe») di Milovan Djilas <ref>Plon, 1957</ref>. Con [[Albert Camus]] collabora alla collezione ''La Pléiade'' (Gallimard).


Negli anni '50 sono le lotte contro la degenerazione socialista dei paesi dell'est europeo al centro delle sue attenzioni, in particolare si interessa alla [[rivoluzione ungherese]] del [[1956]] che defnisce come « una rivoluzione inversa a quella del 1917. Insurrezione universalmente individualista della società civile contro lo Stato, dei cittadini contro le autorità, contro il potere, delle verità contro i dogmi, dell'iniziativa privata contro il monopolio totalitario, del libero contratto contro il mito di Rousseau del contratto sociale e del popolo sovrano; il tutto senza teoria, senza frasi, senza tradizione dottrinale di sorta» (''le Contrat social'', Settembre 1957). »
Negli anni '50 sono le lotte contro la degenerazione [[socialista]] dei paesi dell'est europeo al centro delle sue attenzioni, in particolare si interessa alla [[rivoluzione ungherese]] del [[1956]] che definisce come «una rivoluzione inversa a quella del 1917. Insurrezione universalmente individualista della società civile contro lo Stato, dei cittadini contro le autorità, contro il potere, delle verità contro i dogmi, dell'iniziativa privata contro il monopolio totalitario, del libero contratto contro il mito di Rousseau del contratto sociale e del popolo sovrano; il tutto senza teoria, senza frasi, senza tradizione dottrinale di sorta» (''le Contrat social'', Settembre 1957).


===Gli ultimi anni===
===Gli ultimi anni===
Nel [[1960]] cominciano a manifestarsi i primi sintomi del morbo di Parkinson, una malattia che gli costerà la riduzione delle proprie attività politico-sociali-letterarie, anche se in qualche modo riuscirà a trovare la forza per lavorare alle traduzioni degli scritti del sociologo americano Riesman. André Prudhommeaux muore il [[13 novembre]] [[1968]] a Versailles (Yvelines) ed è stato cremato il [[16 novembre|3 giorni dopo]].
Nel [[1960]] cominciano a manifestarsi i primi sintomi del morbo di Parkinson, una malattia che gli costerà la riduzione delle proprie attività politico-sociali-letterarie, anche se in qualche modo riuscirà a trovare la forza per lavorare alle traduzioni degli scritti del sociologo americano Riesman. André Prudhommeaux muore il [[13 novembre]] [[1968]] a Versailles (Yvelines) ed è stato cremato il [[16 novembre|3 giorni dopo]].


== Note ==
== Note ==
<references/>
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Anarchismo in Francia]]
*[[Anarchismo in Francia]]
[[Categoria:Anarchici|Prudhommeaux, André]]
[[Categoria:Anarchici|Prudhommeaux, André]]
[[Categoria:Anarchici francesi|Prudhommeaux, André]]
[[Categoria:Anarchici francesi|Prudhommeaux, André]]
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