André Prudhommeaux: differenze tra le versioni

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[[File:Prudhommeaux1.jpg|thumb|André Prudhommeaux]]'''André Jean Eugène Prudhommeaux''' (Familisterio di Guise, [[Francia]], [[15 ottobre]] [[1902]] - Versailles, [[Francia]], [[13 novembre]] [[1968]]) è stato un poeta, scrittore, traduttore e militante comunista vicino agli ambienti [[consiliarismo|consiliaristi]]. In seguito fu militante libertario conosciuto con diversi pseudonimi: « Jean Cello »; « André Prunier »; « Paul Mounier ».<ref>[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article8636 Fonte articolo]</ref>
[[File:Prudhommeaux1.jpg|thumb|André Prudhommeaux]]'''André Jean Eugène Prudhommeaux''' (Familisterio di Guise, [[Francia]], [[15 ottobre]] [[1902]] - Versailles, [[Francia]], [[13 novembre]] [[1968]]) è stato un poeta, scrittore, traduttore e militante comunista vicino agli ambienti [[consiliarismo|consiliaristi]]. In seguito fu militante libertario conosciuto con diversi pseudonimi: « Jean Cello »; « André Prunier »; « Paul Mounier ».  
 
== Biografia <ref>Fonte: ''[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article8636 Dictionnaire des militants anarchistes]''</ref> ==


== Biografia ==
===Famiglia===
===Famiglia===
André Jean Eugène Prudhommeaux nasce nel [[familisterio]] di Guise fondato da [[Jean Baptiste Godin]]<ref>[http://web.tiscali.it/icaria/urbanistica/godin/godin.htm Il familisterio di Jean Baptiste Godin]</ref>. Sua madre, Marie Dollet, era la nipote della seconda moglie di Godin, e suo padre, Jules Prunier, era diventato un amministratore del familisterio subito dopo il suo matrimonio. Storico dei movimenti sociali, autore di una tesi su ''Icaria e il suo fondatore Étienne Cabet'' <ref>Parigi, 1907</ref>, era stato durante la sua vita un [[pacifismo|militante pacifista]] e cooperatore assai attivo.  
André Jean Eugène Prudhommeaux nasce nel [[familisterio]] di Guise fondato da [[Jean Baptiste Godin]] <ref>[http://web.tiscali.it/icaria/urbanistica/godin/godin.htm Il familisterio di Jean Baptiste Godin]</ref>. Sua madre, Marie Dollet, era la nipote della seconda moglie di Godin, e suo padre, Jules Prunier, era diventato un amministratore del familisterio subito dopo il suo matrimonio. Storico dei movimenti sociali, autore di una tesi su ''Icaria e il suo fondatore Étienne Cabet'' <ref>Parigi, 1907</ref>, era stato durante la sua vita un [[pacifismo|militante pacifista]] e cooperatore assai attivo.  


=== Gioventù e militanza comunista===
=== Gioventù e militanza comunista===
 
André Prudhommeaux trascorre la sua infanzia in diverse cittiadine: Guise, Nîmes, Sens ed infine Versailles. Terminato il liceo, frequenta la scuola d'agricoltura di Grignon (Seine-et-Oise) ed in seguito si iscrive alla facoltà di scienze all'Università di Parigi. Aderente all'«Alleanza difensiva degli studenti antifascisti» che cercava di ostacolare il dominio dei [[Camelots du Roy]] <ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/camelots-du-roi_(Enciclopedia-Italiana)/ Camelots du roi]</ref> nel quartiere latino, collabora durante tutto il [[1927]] con i giovani comunisti della rivista ''Clarity''.
André Prudhommeaux trascorre la sua infanzia in diverse cittiadine: Guise, Nîmes, Sens ed infine Versailles. Terminato il liceo, frequenta la scuola d'agricoltura di Grignon (Seine-et-Oise) ed in seguito si iscrive alla facoltà di scienze all'Università di Parigi. Aderente all'«Alleanza difensiva degli studenti antifascisti» che cercava di ostacolare il dominio dei [[Camelots du Roy]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/camelots-du-roi_(Enciclopedia-Italiana)/ Camelots du roi]</ref> nel quartiere latino, collabora durante tutto il [[1927]] con i giovani comunisti della rivista ''Clarity''.


Durante il biennio [[1926]]-[[1927]] è assunto a Grignon come assistente nel laboratorio di ricerca ed analisi del Dipartimento dell'Agricoltura, prima di essere di fatto licenziato a causa della sua posizione politica radicale. Era stato in effetti un membro del gruppo di opposizione di Albert Treint, ''Redressement communiste'', con il quale avete rotto pubblicamente il [[1° dicembre]] [[1928]] dopo una riunione con i militanti di ''Contre le courant''.  
Durante il biennio [[1926]]-[[1927]] è assunto a Grignon come assistente nel laboratorio di ricerca ed analisi del Dipartimento dell'Agricoltura, prima di essere di fatto licenziato a causa della sua posizione politica radicale. Era stato in effetti un membro del gruppo di opposizione di Albert Treint, ''Redressement communiste'', con il quale avete rotto pubblicamente il [[1° dicembre]] [[1928]] dopo una riunione con i militanti di ''Contre le courant''.  
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Nell'autunno del [[1928]] aveva sposato [[Dora Ris]] <ref>Nata l'8 Novembre 1907 a Lindau, Svizzera</ref>, detta Dori, e aperto al 67 Boulevard de Belleville (Parigi, XI arr.) una libreria operaia fornita di notevole documentazione su argomenti rivoluzionari. La libreria nel tempo diverrà un centro di incontro e discussione per i comunisti di opposizione prossimi alla sinistra italiana. In effetti, insieme ad un gruppo di compagni italiani della corrente bordighista, come per esempio Michelangelo Pappalardi, Prudhommeaux collabora col suo amico [[Jean Dautry]] al giornale ''Ouvrier communiste'' («Operaio comunista») <ref>Agosto 1929-maggio 1930</ref>, l'organo dei gruppi di lavoro comunisti (''Groupes Ouvriers Communistes'') che avevano sostituito l'effimera ''Réveil communiste'', l'organo propagandista del gruppo d'avanguardia comunista.
Nell'autunno del [[1928]] aveva sposato [[Dora Ris]] <ref>Nata l'8 Novembre 1907 a Lindau, Svizzera</ref>, detta Dori, e aperto al 67 Boulevard de Belleville (Parigi, XI arr.) una libreria operaia fornita di notevole documentazione su argomenti rivoluzionari. La libreria nel tempo diverrà un centro di incontro e discussione per i comunisti di opposizione prossimi alla sinistra italiana. In effetti, insieme ad un gruppo di compagni italiani della corrente bordighista, come per esempio Michelangelo Pappalardi, Prudhommeaux collabora col suo amico [[Jean Dautry]] al giornale ''Ouvrier communiste'' («Operaio comunista») <ref>Agosto 1929-maggio 1930</ref>, l'organo dei gruppi di lavoro comunisti (''Groupes Ouvriers Communistes'') che avevano sostituito l'effimera ''Réveil communiste'', l'organo propagandista del gruppo d'avanguardia comunista.
[[Image:Repubblica di baviera.jpg|thumb|left|200 px|Il primo governo della [[Repubblica dei Consigli di Baviera|Repubblica dei Consigli di Monaco]]. Al centro, seduto, si può vedere [[Erich Muhsam]].]]
[[Image:Repubblica di baviera.jpg|thumb|left|200 px|Il primo governo della [[Repubblica dei Consigli di Baviera|Repubblica dei Consigli di Monaco]]. Al centro, seduto, si può vedere [[Erich Muhsam]].]]
Questi comunisti intendevano intraprendere «una critica radicale al [[leninismo]] come metodo di dominio di una casta politica sulle tendenze spontaneiste del proletariato rivoluzionario d'occidente», come proclamato in un editoriale del giornale ''Ouvrier communiste'' <ref>N ° 9/10, Maggio 1930</ref>. Il ''[[Groupes Ouvriers Communistes|GOC]]'' condannava radicalmente [[Lenin|l'idea leninista]] sulla necessità di un partito bolscevico, l'alleanza con i socialdemocratici e alcune sezioni della borghesia, l'uso del [[parlamentarismo|parlamento]] e dei sindacati. Queste riflessioni erano ispirate alle tesi del comunista olandese [[Herman Gorter]], autore della celebre ''Risposta a Lenin''<ref>[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-marxismo-libertario-hermann-gorter-risposta-a-lenin-da-aa-vv-dibattito-sull-estremismo-save-108504933.html Risposta a Lenin]</ref> tradotta in francese proprio da Prudhommeaux e poi pubblicata dalla libreria operaia nel luglio [[1930]]. Il gruppo, in congiunzione con i movimenti tedeschi e olandesi, rivendicava l'importanza del [[consiliarismo|comunismo dei consigli]] anche attraverso la rivista letteraria ''die Aktion'' di [[Franz Pfemfert]].
Questi comunisti intendevano intraprendere «una critica radicale al [[leninismo]] come metodo di dominio di una casta politica sulle tendenze spontaneiste del proletariato rivoluzionario d'occidente», come proclamato in un editoriale del giornale ''Ouvrier communiste'' <ref>N ° 9/10, Maggio 1930</ref>. Il ''[[Groupes Ouvriers Communistes|GOC]]'' condannava radicalmente [[Lenin|l'idea leninista]] sulla necessità di un partito bolscevico, l'alleanza con i socialdemocratici e alcune sezioni della borghesia, l'uso del [[parlamentarismo|parlamento]] e dei sindacati. Queste riflessioni erano ispirate alle tesi del comunista olandese [[Herman Gorter]], autore della celebre ''Risposta a Lenin''<ref>[https://archive.is/F7z3n Risposta a Lenin]</ref> tradotta in francese proprio da Prudhommeaux e poi pubblicata dalla libreria operaia nel luglio [[1930]]. Il gruppo, in congiunzione con i movimenti tedeschi e olandesi, rivendicava l'importanza del [[consiliarismo|comunismo dei consigli]] anche attraverso la rivista letteraria ''die Aktion'' di [[Franz Pfemfert]].


Recatisi in [[Germania]] nell'estate del [[1930]], André e [[Dori Prudhommeaux]] prendono contatti con gli attivisti dell'''Arbeiter Partei Kommunistische'' e dell'''Arbeiter Union Deutschlands Allgemeine'' per ricercare nuova documentazione sui movimenti [[spartachismo|rivoluzionari spartachisti]]. I risultati dell'indagine porteranno, almeno in un primo momento, alla pubblicazione di tre numeri di un nuovo periodico chiamato ''Spartacus'' <ref>Maggio-luglio 1931</ref>, in cui viene analizzata la [[Repubblica dei Consigli di Baviera|rivoluzione tedesca]] e le conseguenze di quello che era stato il primo tentativo rivoluzionario in un paese dal [[capitalismo]] avanzato. Inoltre, vengono pubblicati gli ultimi articoli di [[Rosa Luxemburg]] e [[Karl Liebknecht]] e una traduzione del ''Manifesto dei lavoratori e dei marinai di [[Kronstadt]]'', tutti testi che eserciteranno una grande influenza nel suo successivo orientamento verso l'[[anarchismo]].
Recatisi in [[Germania]] nell'estate del [[1930]], André e [[Dori Prudhommeaux]] prendono contatti con gli attivisti dell'«Arbeiter Partei Kommunistische» e dell'«Arbeiter Union Deutschlands Allgemeine» per ricercare nuova documentazione sui movimenti [[spartachismo|rivoluzionari spartachisti]]. I risultati dell'indagine porteranno, almeno in un primo momento, alla pubblicazione di tre numeri di un nuovo periodico chiamato ''Spartacus'' <ref>Maggio-luglio 1931</ref>, in cui viene analizzata la [[Repubblica dei Consigli di Baviera|rivoluzione tedesca]] e le conseguenze di quello che era stato il primo tentativo rivoluzionario in un paese dal [[capitalismo]] avanzato. Inoltre, vengono pubblicati gli ultimi articoli di [[Rosa Luxemburg]] e [[Karl Liebknecht]] e una traduzione del ''Manifesto dei lavoratori e dei marinai di [[Kronstadt]]'', tutti testi che eserciteranno una grande influenza nel suo successivo orientamento verso l'[[anarchismo]].


Dopo il ritorno a Parigi e la chiusura della sua libreria, André Prudhommeaux esercita la professione di lavavetri e autista, prima di essere chiamato nel [[1931]] alla direzione della stamperia cooperativa ''Laborieuse'' di Nîmes (Gard). Nel [[1934]],  André e [[Dori Prudhommeaux|Dori]] pubblicano in una forma più articolata l'opuscolo ''Spartacus'' e ''La comune di Berlino, 1918-1919'' <ref>Masses, n ° 15/16, 1934</ref> di R. Lefeuvre. Un ultimo viaggio in [[Germania]] nel [[1934]] viene improvvisamente interrotto dal loro arresto e dalla seguente breve incarcerazione nella prigione di Dortmund. Nell'unico numero della rivista ''Soviet'' dichiara pubblicamente addio «al marxismo, anche spontaneista e senza partito». In seguito, tornerà sull'argomento in ''[[Ce qu'il faut dire]]'' <ref>N°33, settembre 1946</ref>.  
Dopo il ritorno a Parigi e la chiusura della sua libreria, André Prudhommeaux esercita la professione di lavavetri e autista, prima di essere chiamato nel [[1931]] alla direzione della stamperia cooperativa ''Laborieuse'' di Nîmes (Gard). Nel [[1934]],  André e [[Dori Prudhommeaux|Dori]] pubblicano in una forma più articolata l'opuscolo ''Spartacus'' e ''La comune di Berlino, 1918-1919'' <ref>Masses, n ° 15/16, 1934</ref> di R. Lefeuvre. Un ultimo viaggio in [[Germania]] nel [[1934]] viene improvvisamente interrotto dal loro arresto e dalla seguente breve incarcerazione nella prigione di Dortmund. Nell'unico numero della rivista ''Soviet'' dichiara pubblicamente addio «al marxismo, anche spontaneista e senza partito». In seguito, tornerà sull'argomento in ''[[Ce qu'il faut dire]]'' <ref>N°33, settembre 1946</ref>.  
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===La difesa di Van der Lubbe e l'inizio della militanza anarchica===
===La difesa di Van der Lubbe e l'inizio della militanza anarchica===
Dopo la salita al potere di [[Hitler]], Prudhommeaux approfondisce il proprio pensiero sulle origini e le responsabilità della tragedia tedesca in una serie di articoli pubblicati su ''Libertaire'' <ref>N° 390- 392, 17 marzo-31 marzo 1933</ref> («L'ordine regna in Germania: bilancio della bolscevizzazione del proletariato tedesco»), ma la sua appassionata difesa del presunto incendiario del Reichstag [[Marinus van der Lubbe]] (oggi riabilitato) non trova l'assenso del settimanale anarchico che invece bollava Van der Lubbe come un «agente di Hitler». [[Image:Logo Fédération Anarchiste.jpg|200px|left|thumb|Logo [[Fédération anarchiste|F.A]]]]Prudhommeaux continuerà a difendere [[Marinus van der Lubbe|van der Lubbe]] nella ''Revue anarchiste'' di F. Fortin e in ''Semeur'' di A. Barbé e nel «Bollettino speciale di corrispondenza» pubblicato nella sezione francese del «Comitato internazionale Van der Lubbe». Recatosi in [[Olanda]] per raccogliere le testimonianze dei compagni del presunto incendiario, rimane estremamente meravigliato della totale fiducia di cui godeva il ragazzo da parte di esperti militanti come [[Jan Appel]] e [[Anton Pannekoek]].  
Dopo la salita al potere di [[Hitler]], Prudhommeaux approfondisce il proprio pensiero sulle origini e le responsabilità della tragedia tedesca in una serie di articoli pubblicati su ''Libertaire'' <ref>N° 390- 392, 17 marzo-31 marzo 1933</ref> («L'ordine regna in Germania: bilancio della bolscevizzazione del proletariato tedesco»), ma la sua appassionata difesa del presunto incendiario del Reichstag [[Marinus van der Lubbe]] (oggi riabilitato) non trova l'assenso del [[settimanale anarchico]] che invece bollava Van der Lubbe come un «agente di Hitler». [[Image:Logo Fédération Anarchiste.jpg|200px|left|thumb|Logo [[Fédération anarchiste|F.A]]]]Prudhommeaux continuerà a difendere [[Marinus van der Lubbe|van der Lubbe]] nella ''Revue anarchiste'' di F. Fortin e in ''Semeur'' di A. Barbé e nel «Bollettino speciale di corrispondenza» pubblicato nella sezione francese del «Comitato internazionale Van der Lubbe». Recatosi in [[Olanda]] per raccogliere le testimonianze dei compagni del presunto incendiario, rimane estremamente meravigliato della totale fiducia di cui godeva il ragazzo da parte di esperti militanti come [[Jan Appel]] e [[Anton Pannekoek]].  


È proprio grazie a questa campagna che Prudhommeaux si avvicina agli ambienti dell'[[anarchismo]], come dimostrato dalla sua partecipazione al Congresso dell'''Union anarchiste communiste révolutionnaire'', svoltosi a Orleans dal [[14 luglio|14]] al [[16 luglio]] [[1933]] in qualità di rappresentante del gruppo anarchico di Nîmes e della Federazione del Gard.
È proprio grazie a questa campagna che Prudhommeaux si avvicina agli ambienti dell'[[anarchismo]], come dimostrato dalla sua partecipazione al Congresso dell'''Union anarchiste communiste révolutionnaire'', svoltosi a Orleans dal [[14 luglio|14]] al [[16 luglio]] [[1933]] in qualità di rappresentante del gruppo anarchico di Nîmes e della Federazione del Gard.


Da questo momento manifesterà le proprie idee in ''Terre libre'', il cui primo numero appare in l'''Éveil social'' come organo mensile dell'''Alliance libre des anarchistes du Midi''. Nel luglio del [[1934]], ''Terre libre'' prende il posto dell'''Éveil social'' che nel corso del tempo conterà diverse edizioni. Nel giugno [[1935]] il giornale viene sottotitolato «organo federalista libertario». Infine, nel mese di febbraio [[1937]], diviene il giornale della [[Fédération anarchiste]] di lingua francese, fondata il [[15 agosto|15]]-[[16 agosto]] dell'anno precedente a Tolosa. ''Terre libre'', tra le altre cose, editerà diversi quaderni sotto forma di brochure mensili in cui troverà spazio anche l'articolo di [[Simone Weil]] ''Sul lavoro, ricordi di una sfruttata'' <ref>N°. 7, 15 luglio 1936</ref>.
Da questo momento manifesterà le proprie idee in ''[[Terre libre]]'', il cui primo numero appare in l'[[Éveil social]] come organo mensile dell'[[Alliance libre des anarchistes du Midi]]. Nel luglio del [[1934]], ''[[Terre libre]]'' prende il posto dell'[[Éveil social]], che nel corso del tempo conterà diverse edizioni. Nel giugno [[1935]] il giornale viene sottotitolato «organo federalista libertario». Infine, nel mese di febbraio [[1937]], diviene il giornale della [[Federazione Anarchica di lingua Francese]] ([[FAF]]), fondata il [[15 agosto|15]]-[[16 agosto]] dell'anno precedente a Tolosa. ''[[Terre libre]]'', tra le altre cose, editerà diversi quaderni sotto forma di brochure mensili in cui troverà spazio anche l'articolo di [[Simone Weil]] ''Sul lavoro, ricordi di una sfruttata'' <ref>N°. 7, 15 luglio 1936</ref>.


Divenuto amico di [[Voline]], di cui condivideva l'approccio [[sintetismo anarchico|sintetista all'anarchismo]], l'anarchico francese diviene uno dei responsabili della nuova organizzazione di cui era responsabile per il Gard (con Pradier tesoriere). Fedele alla tradizione di [[solidarietà]] con i rivoluzionari perseguitati in URSS, il giornale pubblica regolarmente notizie  sulla [[repressione]] stalinista, mentre proprio Prudhommeaux firma nel [[1935]] un appello mondiale agli ambienti rivoluzionari in favore dei deportati russi insieme a [[Sébastien Faure]], [[Robert Louzon]], [[Jacques Mesnil]] e [[Magdeleine Paz]] <ref>le Libertarie, [[15 maggio]] [[1935]]</ref>. 
Divenuto amico di [[Voline]], di cui condivideva l'approccio [[sintetismo anarchico|sintetista all'anarchismo]], l'anarchico francese diviene uno dei responsabili della nuova organizzazione di cui era responsabile per il Gard (con Pradier tesoriere). Fedele alla tradizione di [[solidarietà]] con i rivoluzionari perseguitati in URSS, il giornale pubblica regolarmente notizie  sulla [[repressione]] stalinista, mentre proprio Prudhommeaux firma nel [[1935]] un appello mondiale agli ambienti rivoluzionari in favore dei deportati russi insieme a [[Sébastien Faure]], [[Robert Louzon]], [[Jacques Mesnil]] e [[Magdeleine Paz]] <ref>le Libertarie, [[15 maggio]] [[1935]]</ref>. 
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===In difesa della rivoluzione spagnola===
===In difesa della rivoluzione spagnola===
[[Image:Voline.jpg|thumb|[[Voline]], Prudhommeaux lo frequentò a partire dal 1935]]
[[Image:Voline.jpg|thumb|200px|[[Voline]], Prudhommeaux lo frequentò a partire dal 1935]]
Dopo aver promosso nel gennaio del [[1939]] il numero unico dei ''Cahiers du travailleur libertaire'' («Quaderni del lavoratore libertario») <ref>Tolone, gennaio 1939</ref>, nell'estate del [[1936]] lo troviamo nella [[rivoluzione spagnola|Barcellona rivoluzionaria]], ”‹”‹dove pubblica i primi numeri de ''l'Espagne antifasciste'' ([[22 agosto]]-[[3 settembre]]). Questo giornale, diffuso esclusivamente a Parigi sotto l'egida della [[Fédération anarchiste| FAF]] e della [[CGT-SR]], sarà editato fino al gennaio [[1937]]. Cessate le pubblicazioni, il giornale viene sostituito da ''L'Espagne nouvelle'' («La Nuova Spagna») a partire dall'aprile dello stesso anno e fino al luglio [[1939]]. Prudhommeaux, gerente della rivista, alternerà la pubblicazione di questa con ''Terre libre'', considerando l'una compatibile e alternativa dell'altra. Secondo [[Jean Maitron]], egli era «con Voline, uno di quelli che sosteneva con più forza la corrente contestaria in seno al movimento anarchico francese, in opposizione alla politica dei ministeri e delle concessioni della direzione della CNT-FAI».
Dopo aver promosso nel gennaio del [[1939]] il numero unico dei ''Cahiers du travailleur libertaire'' («Quaderni del lavoratore libertario») <ref>Tolone, gennaio 1939</ref>, nell'estate del [[1936]] lo troviamo nella [[rivoluzione spagnola|Barcellona rivoluzionaria]], dove pubblica i primi numeri de ''l'Espagne antifasciste'' ([[22 agosto]]-[[3 settembre]]). Questo giornale, diffuso esclusivamente a Parigi sotto l'egida della [[Fédération anarchiste]] e della [[CGT-SR]], sarà editato fino al gennaio [[1937]]. Cessate le pubblicazioni, il giornale viene sostituito da ''L'Espagne nouvelle'' («La Nuova Spagna») a partire dall'aprile dello stesso anno e fino al luglio [[1939]]. Prudhommeaux, gerente della rivista, alternerà la pubblicazione di questa con ''Terre libre'', considerando l'una compatibile e alternativa dell'altra. Secondo [[Jean Maitron]], egli era «con Voline, uno di quelli che sosteneva con più forza la corrente contestaria in seno al movimento anarchico francese, in opposizione alla politica dei ministeri e delle concessioni della direzione della CNT-FAI».


Davanti all'ormai impossibilità di fermare il [[franchismo]], Prudhommeaux così esprimerà la propria amarezza : 
Davanti all'ormai impossibilità di fermare il [[franchismo]], Prudhommeaux così esprimerà la propria amarezza: 
:«Il calo è troppo generale dal luglio 1936 per concederci una possibilità di lottare in modo efficace per la nostra causa... In quanto a farci ammazzare per il capitalismo, troppi di noi sono già caduti in Spagna e altrove» <ref>''l'Espagne nouvelle'', 15 aprile 1939</ref>.
:«Il calo è troppo generale dal luglio 1936 per concederci una possibilità di lottare in modo efficace per la nostra causa... In quanto a farci ammazzare per il capitalismo, troppi di noi sono già caduti in Spagna e altrove» <ref>''l'Espagne nouvelle'', 15 aprile 1939</ref>.


=== Guerra e dopo guerra ===
=== Guerra e dopoguerra ===
 
Partito da Nîmes nell'agosto del [[1939]] con destinazione Thonon, il [[28 agosto|28]] dello stesso mese si rifugia a casa dei suoceri, a Lindau, in [[Svizzera]], dove in seguito sarà raggiunto da moglie e figlia. Poichè tutta l'attività politica gli era bandita, si dedica con maggiore vigore alla critica letteraria, alla traduzione di poesie ed alla raccolta di testi vari, tra cui ''La Russia e l'Occidente'', di [[Alexander Herzen]]. Nel marzo del [[1942]] viene pubblicata una selezione delle sue poesie: ''I giorni e le favole''. Sempre nell'ambito letterario, partecipa ad una serie di trasmissioni di Radio Ginevra sui poeti romantici inglesi e stabilisce molte amicizie con diversi intellettuali svizzeri e rifugiati politici: [[E. Widmann Peña]], l'italiano [[Luigi Bertoni]], il francese [[Jean-Paul Samson]], che a partire dal [[1953]] pubblicherà la rivista Témoins, a cui Prudhommeaux collaborerà al fianco di [[Fritz Brupbacher]], [[Albert Camus]] (sarà proprio Prudhommeaux ad introdurre Camus negli ambienti anarchici), [[René Char]], [[Pierre Monatte]], [[Ignazio Silone]] ecc.
Partito da Nîmes nell'agosto del [[1939]] con destinazione Thonon, il [[28 agosto|28]] dello stesso mese si rifugia a casa dei suoceri, a Lindau, in [[Svizzera]], dove in seguito sarà raggiunto da moglie e figlia. Poichè tutta l'attività politica gli era bandita, si dedica con maggiore vigore alla critica letteraria, alla traduzione di poesie ed alla raccolta di testi vari, tra cui ''La Russia e l'Occidente'', di [[Alexander Herzen]]. Nel marzo del [[1942]] viene pubblicata una selezione delle sue poesie: ''I giorni e le favole''. Sempre nell'ambito letterario, partecipa ad una serie di trasmissioni di Radio Ginevra sui poeti romantici inglesi e stabilisce molte amicizie con diversi intellettuali svizzeri e rifugiati politici: [[E. Widmann Peña]], l'italiano [[Luigi Bertoni]], il francese [[Jean-Paul Samson]], che a partire dal [[1953]] pubblicherà la rivista Témoins, a cui Prudhommeaux collaborerà al fianco di [[Fritz Brupbacher]], [[Albert Camus]] (sarà proprio Prudhommeaux ad introdurre Camus negli ambienti anarchici), [[René Char]], [[Pierre Monatte]], [[Ignazio Silone]], ecc.


Alla fine del [[1946]], Prudhommeaux, la moglie e le due figlie (Jenny e Michèle) si stabiliscono a Versailles, dove riprende le proprie attività in seno al movimento anarchico.  Collabora alla rivista ''[[Libertaire]]'' e alla costituzione di un gruppo di giovani studenti anarchici (CLE). Inoltre è membro attivo della [[Fédération anarchiste]] ed è nominato prima responsabile del Segretariato provvisorio alle relazioni internazionali (SPRI) e poi alla Commissione delle relazioni internazionali anarchiche (CRIA) fino al novembre [[1948]]. Nell'autunno del [[1952]] è membro, insieme tra gli altri a [[Pierre-Valentin Berthier]], del Centro di ricerca filosociale.  
Alla fine del [[1946]], Prudhommeaux, la moglie e le due figlie (Jenny e Michèle) si stabiliscono a Versailles, dove riprende le proprie attività in seno al movimento anarchico.  Collabora alla rivista ''[[Libertaire]]'' e alla costituzione di un gruppo di giovani studenti anarchici (CLE). Inoltre è membro attivo della [[Fédération anarchiste]] ed è nominato prima responsabile del Segretariato provvisorio alle relazioni internazionali (SPRI) e poi alla Commissione delle relazioni internazionali anarchiche (CRIA) fino al novembre [[1948]]. Nell'autunno del [[1952]] è membro, insieme tra gli altri a [[Pierre-Valentin Berthier]], del Centro di ricerca filosociale.  
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In questa nuova federazione, Prudhommeaux assume il ruolo di segretario per le relazioni internazionali nel [[1956]]. Il suo mandato viene rinnovato al Congresso di Nantes nel giugno [[1957]]. Rappresenta inoltre la FA al congresso anarchico internazionale di Londra ([[25 luglio]] - [[1 agosto]] [[1958]]).  
In questa nuova federazione, Prudhommeaux assume il ruolo di segretario per le relazioni internazionali nel [[1956]]. Il suo mandato viene rinnovato al Congresso di Nantes nel giugno [[1957]]. Rappresenta inoltre la FA al congresso anarchico internazionale di Londra ([[25 luglio]] - [[1 agosto]] [[1958]]).  
Collaboratore di numerosi periodici libertari indipendenti come ''l'Unique'', ''Contre Courant'' e ''Défense de l'homme'', Prudhommeaux è anche il fondatore del bimensile ''Pages libres'' nel [[1956]]. A livello internazionale, contribuisce alla pubblicazione delle riviste ''[[Freedom]]'' (Gran-Bretagna) e ''[[Volontà]]'' (Italia), ''Cahiers de Pensée e Action'' (Belgio), ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' (USA). Apprezzato traduttore, pubblica la versione francese di ''Zniewolony umysł'' («La mente prigioniera») di Czeslaw Milosz<ref> Gallimard, 1954</ref> e della ''Nova Klasa. Kritika savremenog komunizma''  («La Nuova Classe») di Milovan Djilas <ref>Plon, 1957</ref>. Con [[Albert Camus]] collabora alla collezione ''La Pléiade'' (Gallimard).
Collaboratore di numerosi periodici libertari indipendenti come ''l'Unique'', ''Contre Courant'' e ''Défense de l'homme'', Prudhommeaux è anche il fondatore del bimensile ''Pages libres'' nel [[1956]]. A livello internazionale, contribuisce alla pubblicazione delle riviste ''[[Freedom]]'' (Gran-Bretagna) e ''[[Volontà]]'' (Italia), ''Cahiers de Pensée e Action'' (Belgio), ''[[L'Adunata dei Refrattari]]'' (USA). Apprezzato traduttore, pubblica la versione francese di ''Zniewolony umysł'' («La mente prigioniera») di Czeslaw Milosz <ref> Gallimard, 1954</ref> e della ''Nova Klasa. Kritika savremenog komunizma''  («La Nuova Classe») di Milovan Djilas <ref>Plon, 1957</ref>. Con [[Albert Camus]] collabora alla collezione ''La Pléiade'' (Gallimard).


Negli anni '50 sono le lotte contro la degenerazione socialista dei paesi dell'est europeo al centro delle sue attenzioni, in particolare si interessa alla [[rivoluzione ungherese]] del [[1956]] che defnisce come « una rivoluzione inversa a quella del 1917. Insurrezione universalmente individualista della società civile contro lo Stato, dei cittadini contro le autorità, contro il potere, delle verità contro i dogmi, dell'iniziativa privata contro il monopolio totalitario, del libero contratto contro il mito di Rousseau del contratto sociale e del popolo sovrano; il tutto senza teoria, senza frasi, senza tradizione dottrinale di sorta» (''le Contrat social'', Settembre 1957). »
Negli anni '50 sono le lotte contro la degenerazione [[socialista]] dei paesi dell'est europeo al centro delle sue attenzioni, in particolare si interessa alla [[rivoluzione ungherese]] del [[1956]] che definisce come «una rivoluzione inversa a quella del 1917. Insurrezione universalmente individualista della società civile contro lo Stato, dei cittadini contro le autorità, contro il potere, delle verità contro i dogmi, dell'iniziativa privata contro il monopolio totalitario, del libero contratto contro il mito di Rousseau del contratto sociale e del popolo sovrano; il tutto senza teoria, senza frasi, senza tradizione dottrinale di sorta» (''le Contrat social'', Settembre 1957).


===Gli ultimi anni===
===Gli ultimi anni===
Nel [[1960]] cominciano a manifestarsi i primi sintomi del morbo di Parkinson, una malattia che gli costerà la riduzione delle proprie attività politico-sociali-letterarie, anche se in qualche modo riuscirà a trovare la forza per lavorare alle traduzioni degli scritti del sociologo americano Riesman. André Prudhommeaux muore il [[13 novembre]] [[1968]] a Versailles (Yvelines) ed è stato cremato il [[16 novembre|3 giorni dopo]].
Nel [[1960]] cominciano a manifestarsi i primi sintomi del morbo di Parkinson, una malattia che gli costerà la riduzione delle proprie attività politico-sociali-letterarie, anche se in qualche modo riuscirà a trovare la forza per lavorare alle traduzioni degli scritti del sociologo americano Riesman. André Prudhommeaux muore il [[13 novembre]] [[1968]] a Versailles (Yvelines) ed è stato cremato il [[16 novembre|3 giorni dopo]].


== Note ==
== Note ==
<references/>
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Anarchismo in Francia]]
*[[Anarchismo in Francia]]
[[Categoria:Anarchici|Prudhommeaux, André]]
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[[Categoria:Anarchici francesi|Prudhommeaux, André]]
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