Anarco-primitivismo: differenze tra le versioni
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Molti di loro, come [[John Zerzan]], ritengono che tali valori albergassero nelle culture nomadi e che il sedentarismo e la scoperta dell'agricoltura abbiano introdotto i germi della società del dominio.<ref>Si legga a tal proposito l'[http://www.anarchaos.org/2010/02/intervista-a-john-zerzan-bisogna-distruggere-lapparato-tecnologico/ Intervista a John Zerzan]</ref> | Molti di loro, come [[John Zerzan]], ritengono che tali valori albergassero nelle culture nomadi e che il sedentarismo e la scoperta dell'agricoltura abbiano introdotto i germi della società del dominio.<ref>Si legga a tal proposito l'[http://www.anarchaos.org/2010/02/intervista-a-john-zerzan-bisogna-distruggere-lapparato-tecnologico/ Intervista a John Zerzan]</ref> | ||
Contrariamente a quanto pensa Zerzan, secondo altri approcci che si rifanno agli studi di [[Marija Gimbutas]] e [[Riane Eisler]] la scoperta dell'agricoltura, e il conseguente sviluppo delle [[civiltà ]] sedentarie, non hanno comportato lo sviluppo di strutture [[gerarchia|gerarchiche]] e [[autorità |autoritarie]], visto che erano fondate sul culto egualitario della Dèa Madre, sulla pace e il rispetto della natura, tutti valori tipici delle cosiddette [[società gilaniche]]. Sarebbero stati proprio il nomadismo ancestrale dei popoli [[Kurgan]], cioè coloro che soppiantarono violentemente i gilanici, invece a comportare lo sviluppo di concetti quali la [[proprietà privata|proprietà ]], le grandi urbanizzazioni concentriche (una volta che abbandonarono per sempre il nomadismo), il disboscamento di foreste e la fine dei culti alla natura, il [[patriarcato |dominio patriarcale]], l'[[autorità ]], i sistemi gerarchici/castali e piramidali. | Contrariamente a quanto pensa Zerzan, secondo altri approcci che si rifanno agli studi di [[Marija Gimbutas]] e [[Riane Eisler]] la scoperta dell'agricoltura, e il conseguente sviluppo delle [[civiltà]] sedentarie, non hanno comportato lo sviluppo di strutture [[gerarchia|gerarchiche]] e [[autorità |autoritarie]], visto che erano fondate sul culto egualitario della Dèa Madre, sulla pace e il rispetto della natura, tutti valori tipici delle cosiddette [[società gilaniche]]. Sarebbero stati proprio il nomadismo ancestrale dei popoli [[Kurgan]], cioè coloro che soppiantarono violentemente i gilanici, invece a comportare lo sviluppo di concetti quali la [[proprietà privata|proprietà]], le grandi urbanizzazioni concentriche (una volta che abbandonarono per sempre il nomadismo), il disboscamento di foreste e la fine dei culti alla natura, il [[patriarcato |dominio patriarcale]], l'[[autorità]], i sistemi gerarchici/castali e piramidali. | ||
===La posizione di Jered Diamond=== | ===La posizione di Jered Diamond=== | ||
In realtà bisognerebbe distinguere tra due differenti tipi di nomadismo: tra quello primitivo dei [[cacciatori-raccoglitori]] e la sua evoluzione storica, quello dei [[pastori-guerrieri]] come lo sono stati i [[Kurgan]] (i primi ad aver addomesticato il cavallo). | In realtà bisognerebbe distinguere tra due differenti tipi di nomadismo: tra quello primitivo dei [[cacciatori-raccoglitori]] e la sua evoluzione storica, quello dei [[pastori-guerrieri]] come lo sono stati i [[Kurgan]] (i primi ad aver addomesticato il cavallo). | ||
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Alcuni pensatori vedono il primitivismo come un ritorno alla vita primordiale fatta di caccia, raccolta e nomadismo. Altri invece vedono in questa [[filosofia]] solo un “modello culturale” da prendere come punto di riferimento, in cui prevalgono la mutua collaborazione e l'[[eguaglianza|egualitarismo]]. | Alcuni pensatori vedono il primitivismo come un ritorno alla vita primordiale fatta di caccia, raccolta e nomadismo. Altri invece vedono in questa [[filosofia]] solo un “modello culturale” da prendere come punto di riferimento, in cui prevalgono la mutua collaborazione e l'[[eguaglianza|egualitarismo]]. | ||
Anche gli anarchici tradizionali hanno approcci diversi al primitivismo: alcuni rifiutano questa visione della civilizzazione, altri pur non definendosi primitivisti accettano alcune delle loro analisi, in particolare quelle riguardanti la [[gerarchia]] e l'[[autorità ]]. | Anche gli anarchici tradizionali hanno approcci diversi al primitivismo: alcuni rifiutano questa visione della civilizzazione, altri pur non definendosi primitivisti accettano alcune delle loro analisi, in particolare quelle riguardanti la [[gerarchia]] e l'[[autorità]]. | ||
== La questione sanitaria== | == La questione sanitaria== | ||
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Benché su quest'argomento non abbondi la documentazione, esiste una singolare concezione della scienza medica che appartiene a quella corrente molto particolare dell'[[anarchismo]] che è l'anarco-primitivismo. Nonostante i primitivisti rifiutino la civilizzazione e le istituzioni come strumento di controllo, di dominio e di domesticamento, la loro concezione della sanità non può essere definita “[[medicina sociale]]”. La divisione e la specializzazione del lavoro, vengono visti, da questa corrente dell'[[anarchismo]], all'origine dell'[[uguaglianza|ineguaglianze]] sociali e della perdita delle peculiarità specifiche di ogni essere umano. Come mezzo di emancipazione dalle strutture di potere a dall'industria sanitaria, essi propongono l'[[autonomia]], lo sviluppo della propria consapevolezza e l'ascolto del proprio corpo, in modo da trovare il giusto equilibrio corporeo e mentale; essi propongono in sostanza di divenire sciamani di noi stessi. | Benché su quest'argomento non abbondi la documentazione, esiste una singolare concezione della scienza medica che appartiene a quella corrente molto particolare dell'[[anarchismo]] che è l'anarco-primitivismo. Nonostante i primitivisti rifiutino la civilizzazione e le istituzioni come strumento di controllo, di dominio e di domesticamento, la loro concezione della sanità non può essere definita “[[medicina sociale]]”. La divisione e la specializzazione del lavoro, vengono visti, da questa corrente dell'[[anarchismo]], all'origine dell'[[uguaglianza|ineguaglianze]] sociali e della perdita delle peculiarità specifiche di ogni essere umano. Come mezzo di emancipazione dalle strutture di potere a dall'industria sanitaria, essi propongono l'[[autonomia]], lo sviluppo della propria consapevolezza e l'ascolto del proprio corpo, in modo da trovare il giusto equilibrio corporeo e mentale; essi propongono in sostanza di divenire sciamani di noi stessi. | ||
Gli anarco-primitivisti auspicano l'utilizzo di metodi naturali e\o erboristici per meglio curare le malattie. È necessario metter fine alla società dei consumi e all'industria farmaceutica, decentralizzando le cure sanitarie e utilizzando maggiormente le risorse locali ([[bioregione|bioregionalismo]]). A questo proposito bisogna ricordare che lo sviluppo del [[capitalismo|sistema capitalistico]] ha determinato la diminuzione della [[biodiversità ]] vegetale e animale. | Gli anarco-primitivisti auspicano l'utilizzo di metodi naturali e\o erboristici per meglio curare le malattie. È necessario metter fine alla società dei consumi e all'industria farmaceutica, decentralizzando le cure sanitarie e utilizzando maggiormente le risorse locali ([[bioregione|bioregionalismo]]). A questo proposito bisogna ricordare che lo sviluppo del [[capitalismo|sistema capitalistico]] ha determinato la diminuzione della [[biodiversità]] vegetale e animale. | ||
Per i fautori di questo radicale pensiero [[ecologismo |ecologista]], il ritorno alla natura, vivendo direttamente nei boschi o semplicemente riavvicinandosi alla stessa, non potrebbe che avere un impatto positivo sulla nostra salute psichica e fisica. Lo sviluppo di una vera [[etica]] [[ecologismo |ecologista]] aiuterebbe a migliorare le condizioni di vita comunitaria. D'altronde anche l'[[ecopsicologia]], per esempio, ben descrive la sinergia indissolubile tra il benessere umano e quello del pianeta. | Per i fautori di questo radicale pensiero [[ecologismo |ecologista]], il ritorno alla natura, vivendo direttamente nei boschi o semplicemente riavvicinandosi alla stessa, non potrebbe che avere un impatto positivo sulla nostra salute psichica e fisica. Lo sviluppo di una vera [[etica]] [[ecologismo |ecologista]] aiuterebbe a migliorare le condizioni di vita comunitaria. D'altronde anche l'[[ecopsicologia]], per esempio, ben descrive la sinergia indissolubile tra il benessere umano e quello del pianeta. |