Anarchismo e diritto (di Alexei Borovoi): differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
(17 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
{{approff|Diritto}}
[[File:Alexey_Borovoy.gif|thumb|[[Alexei Borovoi]]]]''Traduzione dal russo de "'''L'Anarchismo'''" (Capitolo VII - pag. 134-146) di '''[[Alexei Borovoi]]''' (1875-1935).''
[[File:Alexey_Borovoy.gif|thumb|[[Alexei Borovoi]]]]''Traduzione dal russo de "'''L'Anarchismo'''" (Capitolo VII - pag. 134-146) di '''[[Alexei Borovoi]]''' (1875-1935).''
== L'ANARCHISMO E IL DIRITTO ==
== L'ANARCHISMO E IL DIRITTO ==
{{approff|Diritto}}
{{approff|Diritto}}
Nella letteratura critica sull'[[anarchismo]], esiste un'opinione, largamente diffusa, secondo la quale l'anarchismo - che è la categorica negazione della società attuale e del diritto attuale - ha altresì una posizione negativa sul diritto in generale, anche nella futura società libertaria.
Nella letteratura critica sull'[[anarchismo]], esiste un'opinione, largamente diffusa, secondo la quale l'anarchismo - che è la categorica negazione della società attuale e del [[diritto]] attuale - ha altresì una posizione negativa sul [[diritto]] in generale, anche nella futura società libertaria.


È un'opinione assolutamente errata e l'errore poggia:
È un'opinione assolutamente errata e l'errore poggia:
#sulla confusione metodologica - che si rinviene anche negli studi anarchici - circa il problema dei rapporti tra il diritto e lo [[Stato]];
#sulla confusione metodologica - che si rinviene anche negli studi anarchici - circa il problema dei rapporti tra il [[diritto]] e lo [[Stato]];
#sulle definizioni molto variabili del diritto e della società, sia da parte degli anarchici e sia da parte dei loro critici;  
#sulle definizioni molto variabili del [[diritto]] e della società, sia da parte degli anarchici e sia da parte dei loro critici;  
#sulle dichiarazioni superficiali e prive di significato da parte di certi militanti anarchici. Infatti, alcuni di essi, per una sorta di ingenuità sociologica, sono giunti al sincero convincimento che anarchia significa assenza di ogni specie di regola giuridica, cioè completo disordine, dando così una mano alle critiche antianarchiche; altri ritengono che gli uomini possano cambiare d'un colpo e completamente per il solo fatto di conoscere l'ideale anarchico; altri, infine, pensano alla creazione - grazie al progresso tecnico - di condizioni sociali tali che consentirebbero di evitare l'influenza necessariamente limitativa del diritto;  
#sulle dichiarazioni superficiali e prive di significato da parte di certi militanti anarchici. Infatti, alcuni di essi, per una sorta di ingenuità sociologica, sono giunti al sincero convincimento che anarchia significa assenza di ogni specie di regola giuridica, cioè completo disordine, dando così una mano alle critiche antianarchiche; altri ritengono che gli uomini possano cambiare d'un colpo e completamente per il solo fatto di conoscere l'ideale anarchico; altri, infine, pensano alla creazione - grazie al progresso tecnico - di condizioni sociali tali che consentirebbero di evitare l'influenza necessariamente limitativa del [[diritto]];  
#sulla tendenza generale di pigrizia, la quale è ancor più marcata in coloro che si considerano critici dell'[[anarchismo]], ma che ignorano tutto dell'anarchismo e che non si danno la pena di conoscere, quanto meno, l'essenziale del pensiero anarchico;  
#sulla tendenza generale di pigrizia, la quale è ancor più marcata in coloro che si considerano critici dell'[[anarchismo]], ma che ignorano tutto dell'[[anarchismo]] e che non si danno la pena di conoscere, quanto meno, l'essenziale del pensiero anarchico;  
#ed infine, sulla critica tendenziosa e consapevolmente falsa, introdotta da Engels su quanto riguarda la sociologia e la filosofia, critica detta del ''socialismo scientifico'' (per esempio, lo scritto del Plekhanov: ''Socialismo ed Anarchismo'').
#ed infine, sulla critica tendenziosa e consapevolmente falsa, introdotta da Engels su quanto riguarda la sociologia e la filosofia, critica detta del ''socialismo scientifico'' (per esempio, lo scritto del Plekhanov: ''Socialismo ed Anarchismo'').


Riga 19: Riga 19:
*'''''In cui non vi sarà alcun governo, alcun difensore della morale, né carcere, né carnefice, né ricco, né povero, in cui tutti saranno uguali nei diritti; fratelli che abbiano ciascuno la loro porzione quotidiana di fatica, che vivano d'accordo e d'amore non per la forza d'una legge obbligatoria che punisca severamente coloro che non ubbidiscano ad essa, ma per la forza dei rapporti reciproci, degli interessi dell'uno e dell'altro, per la forza dell'inevitabile legge della natura.''''' ([[Élisée Reclus|Reclus]])
*'''''In cui non vi sarà alcun governo, alcun difensore della morale, né carcere, né carnefice, né ricco, né povero, in cui tutti saranno uguali nei diritti; fratelli che abbiano ciascuno la loro porzione quotidiana di fatica, che vivano d'accordo e d'amore non per la forza d'una legge obbligatoria che punisca severamente coloro che non ubbidiscano ad essa, ma per la forza dei rapporti reciproci, degli interessi dell'uno e dell'altro, per la forza dell'inevitabile legge della natura.''''' ([[Élisée Reclus|Reclus]])


Come risolve l'[[anarchismo]] questo problema? La rivolta contro il potere, contro il diritto dello [[Stato]] e contro il diritto poggiato sulla legge è stata iniziata sin dai tempi antichi (''n.d.r.: l'autore prosegue con un richiamo alla storia dopo Marco Aurelio''). Alcuni sociologi imparziali hanno dimostrato che lo [[Stato]] (''la società autoritaria con un potere stabilito'') non è la prima forma delle società umane e che i popoli hanno iniziato la loro vita storica con forme ''"senza [[autorità ]] stabilita''". Lo [[Stato]] comparve come il risultato di complessi fenomeni: da una cultura materiale ed intellettuale particolare, da una differenziazione progressiva nella società; nello stesso tempo, come conquista e come risultato di questa coscienza progressivamente sviluppata dai vantaggi ed anche dai beni etici d'una solidarietà tra differenti elementi del complesso umano.
Come risolve l'[[anarchismo]] questo problema? La rivolta contro il potere, contro il [[diritto]] dello [[Stato]] e contro il [[diritto]] poggiato sulla legge è stata iniziata sin dai tempi antichi [l'autore prosegue con un richiamo alla storia dopo Marco Aurelio]. Alcuni sociologi imparziali hanno dimostrato che lo [[Stato]] (''la società autoritaria con un potere stabilito'') non è la prima forma delle società umane e che i popoli hanno iniziato la loro vita storica con forme ''"senza [[autorità ]] stabilita''". Lo [[Stato]] comparve come il risultato di complessi fenomeni: da una cultura materiale ed intellettuale particolare, da una differenziazione progressiva nella società; nello stesso tempo, come conquista e come risultato di questa coscienza progressivamente sviluppata dai vantaggi ed anche dai beni etici d'una solidarietà tra differenti elementi del complesso umano.
Questi stessi sociologi hanno dimostrato lo sviluppo parallelo dell'istituzione del potere che ha accentrato progressivamente delle funzioni che appartenevano prima agli organismi sociali a carattere locale ed autonomo.
Questi stessi sociologi hanno dimostrato lo sviluppo parallelo dell'istituzione del potere che ha accentrato progressivamente delle funzioni che appartenevano prima agli organismi sociali a carattere locale ed autonomo.
Se alcune di dette funzioni, al di fuori anche della loro origine, sono state meglio espletate dal nuovo potere, altre numerose funzioni sono state espletate in modo peggiore, senza soddisfazione, e successivamente, con una costante ingiustizia per i diritti fondamentali dell'individuo, del gruppo locale, della [[libertà]].
Se alcune di dette funzioni, al di fuori anche della loro origine, sono state meglio espletate dal nuovo potere, altre numerose funzioni sono state espletate in modo peggiore, senza soddisfazione, e successivamente, con una costante ingiustizia per i diritti fondamentali dell'individuo, del gruppo locale, della [[libertà]].
Riga 28: Riga 28:


È appunto su questo terreno - sulla tendenza dello [[Stato]] a tutto inghiottire, la persona umana, il suo bisogno sociale; a paralizzare la sua volontà ed i suoi atti con sanzioni - che nasce la rivolta anarchica.
È appunto su questo terreno - sulla tendenza dello [[Stato]] a tutto inghiottire, la persona umana, il suo bisogno sociale; a paralizzare la sua volontà ed i suoi atti con sanzioni - che nasce la rivolta anarchica.
Ma essa è una rivolta contro il "diritto" in generale? Pensano gli anarchici - una volta demolito il governo ed abolite le basi dell'attuale società - di non sostituirli con nulla? Di lasciare che gli individui si organizzino a loro piacimento?
Ma essa è una rivolta contro il "[[diritto]]" in generale? Pensano gli anarchici - una volta demolito il governo ed abolite le basi dell'attuale società - di non sostituirli con nulla? Di lasciare che gli individui si organizzino a loro piacimento?
Bisogna dire che, in realtà, il problema del diritto non è stato trattato dagli anarchici in maniera sufficientemente chiara. Sono numerosi - e già s'è detto più avanti - coloro che credono in un mutamento miracoloso e radicale della natura umana, la quale non avrà più bisogno che del suo diritto "puramente umano". Per questo motivo, alcuni credono nella forza magica dell'egoismo, altri nella solidarietà, altri sperano nella forza dell'opinione pubblica, altri ancora nel progresso intellettuale e morale degli uomini, altri, infine, credono nella particolare natura "dell'uomo nuovo", nel quale, con la sparizione della proprietà e dello Stato, scomparirà per sempre ogni lato "cattivo".
Bisogna dire che, in realtà, il problema del [[diritto]] non è stato trattato dagli anarchici in maniera sufficientemente chiara. Sono numerosi - e già s'è detto più avanti - coloro che credono in un mutamento miracoloso e radicale della natura umana, la quale non avrà più bisogno che del suo [[diritto]] "puramente umano". Per questo motivo, alcuni credono nella forza magica dell'egoismo, altri nella solidarietà, altri sperano nella forza dell'opinione pubblica, altri ancora nel progresso intellettuale e morale degli uomini, altri, infine, credono nella particolare natura "dell'uomo nuovo", nel quale, con la sparizione della proprietà e dello Stato, scomparirà per sempre ogni lato "cattivo".
Ma, indipendentemente da tutti questi miracoli, gli anarchici in generale, ed i [[anarco-comunismo|comunisti-anarchici]] in particolare, riconoscono prima di tutto un altro fattore: l''''organizzazione'''. L'anarchismo costruisce l'organizzazione non sul principio del potere di classe - come l'organizzazione capitalistica - ma sul principio di solidarietà e di reciprocità. Il principio stesso dell'organizzazione è accettato dalla maggioranza degli anarchici contemporanei.
Ma, indipendentemente da tutti questi miracoli, gli anarchici in generale, ed i [[anarco-comunismo|comunisti-anarchici]] in particolare, riconoscono prima di tutto un altro fattore: l''''organizzazione'''. L'anarchismo costruisce l'organizzazione non sul principio del potere di classe - come l'organizzazione capitalistica - ma sul principio di solidarietà e di reciprocità. Il principio stesso dell'organizzazione è accettato dalla maggioranza degli anarchici contemporanei.


Riga 45: Riga 45:
== La criminalità ==
== La criminalità ==
Non può seriamente affermarsi che tutti i "criminali" attuali scompariranno con la distruzione del governo statale, con tutta l'organizzazione poliziesca, penitenziaria, etc. Una grande maggioranza di [[anarco-comunismo|comunisti-anarchici]] ritiene che, sotto l'influenza della sparizione della proprietà privata, dovrebbe prodursi un mutamento assai profondo e relativamente rapido della natura umana. Gli anarchici individualisti, soprattutto [[Benjamin Tucker| Tucker]] e [[John Henry Mackay |Mackay]], non accettano la formula "'''''tutto appartiene a tutti'''''" e sostengono che questo principio è incompatibile col principio essenziale dell'[[anarchismo]]: la [[libertà]] dell'individuo. Il comunista-anarchico [[Sébastien Faure]] vede la fonte della "tristesse mondiale" non tanto nella proprietà quanto nell'organizzazione del potere.
Non può seriamente affermarsi che tutti i "criminali" attuali scompariranno con la distruzione del governo statale, con tutta l'organizzazione poliziesca, penitenziaria, etc. Una grande maggioranza di [[anarco-comunismo|comunisti-anarchici]] ritiene che, sotto l'influenza della sparizione della proprietà privata, dovrebbe prodursi un mutamento assai profondo e relativamente rapido della natura umana. Gli anarchici individualisti, soprattutto [[Benjamin Tucker| Tucker]] e [[John Henry Mackay |Mackay]], non accettano la formula "'''''tutto appartiene a tutti'''''" e sostengono che questo principio è incompatibile col principio essenziale dell'[[anarchismo]]: la [[libertà]] dell'individuo. Il comunista-anarchico [[Sébastien Faure]] vede la fonte della "tristesse mondiale" non tanto nella proprietà quanto nell'organizzazione del potere.
Che l'odierno regime sociale, con tutte le sue istituzioni oppressive, punitive, etc. generi esso stesso dei criminali, è tanto evidente che non c'è bisogno di dimostrazione. Ma è, quanto meno, azzardato affermare che nella realtà libertaria scompariranno rapidamente tutti gli istinti antisociali, tutti i moventi della criminalità. Anche se siamo d'accordo con quanto sostengono alcuni anarchici - che la criminalità, in una vera società libera, sarà l'espressione esclusiva di "'''''criminali innati'''''", che cioè si tratterà di casi in cui non si può intervenire - è evidente che occorrerà almeno qualche anno di pratica libertaria perché gli esseri umani siano educati in condizioni nuove. Comunque, credere ad un immediato mutamento dell'uomo, al mutamento di tutta la sua natura psicologica dopo l'abbattimento del potere, ci pare un po' esagerato (n.d.r.: a questo punto l'autore cita Lavrov ed il suo libro: ''L'elemento del potere nella società futura'').
Che l'odierno regime sociale, con tutte le sue istituzioni oppressive, punitive, etc. generi esso stesso dei criminali, è tanto evidente che non c'è bisogno di dimostrazione. Ma è, quanto meno, azzardato affermare che nella realtà libertaria scompariranno rapidamente tutti gli istinti antisociali, tutti i moventi della criminalità. Anche se siamo d'accordo con quanto sostengono alcuni anarchici - che la criminalità, in una vera società libera, sarà l'espressione esclusiva di "'''''criminali innati'''''", che cioè si tratterà di casi in cui non si può intervenire - è evidente che occorrerà almeno qualche anno di pratica libertaria perché gli esseri umani siano educati in condizioni nuove. Comunque, credere ad un immediato mutamento dell'uomo, al mutamento di tutta la sua natura psicologica dopo l'abbattimento del potere, ci pare un po' esagerato [a questo punto l'autore cita Lavrov ed il suo libro: ''L'elemento del potere nella società futura''].


Può citarsi a proposito l'opinione del ben noto anarchico [[Malatesta]]:
Può citarsi a proposito l'opinione del ben noto anarchico [[Malatesta]]:
Riga 62: Riga 62:
*'''''gli uomini si sottomettono ad essi partendo esclusivamente da un accordo, un accordo sia pure a volte non manifestato, come sono la maggior parte dei fatti nella vita sociale, non comunque da un certo accordo'''''.
*'''''gli uomini si sottomettono ad essi partendo esclusivamente da un accordo, un accordo sia pure a volte non manifestato, come sono la maggior parte dei fatti nella vita sociale, non comunque da un certo accordo'''''.


La norma giuridica, invece, è creata dalla legge e questa da un corpo specializzato, distaccato, scelto, il quale ha come scopo principale quello di salvaguardare l'ordine stabilito, d'imporre il suo ''diritto'' senza preoccuparsi delle aspirazioni e dei bisogni umani. Il diritto reale, l'insieme cioè delle regole convenzionali, è precisamente il diritto anarchico. E questo diritto è riconosciuto, per come si vedrà in prosieguo, dai più noti rappresentanti del pensiero libertario. Giacché, senza un certo regolamento dei rapporti sociali non è possibile né l'esistenza stessa dell'organizzazione sociale, né il suo progresso. È quindi evidente che questo diritto non può assicurare a ciascuno una illimitata [[libertà]].
La norma giuridica, invece, è creata dalla legge e questa da un corpo specializzato, distaccato, scelto, il quale ha come scopo principale quello di salvaguardare l'ordine stabilito, d'imporre il suo ''[[diritto]]'' senza preoccuparsi delle aspirazioni e dei bisogni umani. Il [[diritto]] reale, l'insieme cioè delle regole convenzionali, è precisamente il [[diritto]] anarchico. E questo [[diritto]] è riconosciuto, per come si vedrà in prosieguo, dai più noti rappresentanti del pensiero libertario. Giacché, senza un certo regolamento dei rapporti sociali non è possibile né l'esistenza stessa dell'organizzazione sociale, né il suo progresso. È quindi evidente che questo [[diritto]] non può assicurare a ciascuno una illimitata [[libertà]].
[[Image:Godwin.jpg|left|thumb|William Godwin]]
 
Dopo questa premessa teorica, abbastanza schematica, è bene conoscere direttamente le opinioni di qualcuno dei maggiori rappresentanti del pensiero anarchico sul ruolo del diritto nella società futura.
Dopo questa premessa teorica, abbastanza schematica, è bene conoscere direttamente le opinioni di qualcuno dei maggiori rappresentanti del pensiero anarchico sul ruolo del [[diritto]] nella società futura.


== I - GODWIN ==
== I - GODWIN ==
Come rileva l'[[Paul Etzbacher|Etzbacher]], [[Godwin]] rifiuta il diritto ''totalmente e in blocco'', partendo dalla constatazione che il diritto è intransigenza ed imposizione, e contemporaneamente è qualcosa di caotico, d'insufficientemente determinato, che neglige l'individuo e che ha la pretesa d'una profezia.
[[Image:Godwin2.jpg|left|thumb|300px|William Godwin]]
Come rileva l'[[Paul Etzbacher|Etzbacher]], [[Godwin]] rifiuta il [[diritto]] ''totalmente e in blocco'', partendo dalla constatazione che il [[diritto]] è intransigenza ed imposizione, e contemporaneamente è qualcosa di caotico, d'insufficientemente determinato, che neglige l'individuo e che ha la pretesa d'una profezia.
Godwin, nello stesso tempo, parla delle ''comuni'' come delle organizzazioni che regolano i reciproci rapporti per il bene di tutti, e sottolinea la necessità, per gli individui, di accettare queste comuni. Nel prospettare l'eventualità d'una ''ingiustizia'' da parte di un membro della comunità, [[Godwin]] parla di un comitato di saggi che deciderà sulla possibilità di correggere il criminale o di allontanarlo. Infine, Godwin considera, per i casi straordinari, delle riunioni allargate o particolari - regionali od anche nazionali - per discutere, ad esempio, su eventuali conflitti tra comuni, sulla necessità di una difesa comune contro l'attacco nemico. Godwin, come ogni razionalista, considera che la pratica di queste nuove istituzioni andrà molto più lontano della pratica delle istituzioni vigenti.
Godwin, nello stesso tempo, parla delle ''comuni'' come delle organizzazioni che regolano i reciproci rapporti per il bene di tutti, e sottolinea la necessità, per gli individui, di accettare queste comuni. Nel prospettare l'eventualità d'una ''ingiustizia'' da parte di un membro della comunità, [[Godwin]] parla di un comitato di saggi che deciderà sulla possibilità di correggere il criminale o di allontanarlo. Infine, Godwin considera, per i casi straordinari, delle riunioni allargate o particolari - regionali od anche nazionali - per discutere, ad esempio, su eventuali conflitti tra comuni, sulla necessità di una difesa comune contro l'attacco nemico. Godwin, come ogni razionalista, considera che la pratica di queste nuove istituzioni andrà molto più lontano della pratica delle istituzioni vigenti.
È così che il diritto giuridico attuale viene costituito da certi regolamenti in forme nuove: la forma anarchica della struttura comunale.
È così che il [[diritto]] giuridico attuale viene costituito da certi regolamenti in forme nuove: la forma anarchica della struttura comunale.


== II - PROUDHON ==
== II - PROUDHON ==
[[Image:Proudhon.gif|right|thumb|Pierre Joseph Proudhon]]
[[Image:Proudhon3.jpg|right|thumb|Pierre Joseph Proudhon]]
[[Proudhon]] è in costante contraddizione tra l'esigenza di una [[libertà]] personale assoluta e quella dell'uguaglianza sociale completa dei membri della società...<br>
[[Proudhon]] è in costante contraddizione tra l'esigenza di una [[libertà]] personale assoluta e quella dell'uguaglianza sociale completa dei membri della società...<br>
È vero che [[Proudhon]] chiede la soppressione di tutte le norme giuridiche in vigore nella società attuale, ma è vero altresì che egli afferma il carattere universale e l'importanza delle norme accettate in seguito ai contratti sociali a partire dai quali sarà costituita la nuova società.
È vero che [[Proudhon]] chiede la soppressione di tutte le norme giuridiche in vigore nella società attuale, ma è vero altresì che egli afferma il carattere universale e l'importanza delle norme accettate in seguito ai contratti sociali a partire dai quali sarà costituita la nuova società.
Riga 101: Riga 102:


== V - TUCKER E GLI INDIVIDUALISTI ==
== V - TUCKER E GLI INDIVIDUALISTI ==
[[Image:Tucker.jpg|left|thumb|Benjamin R.Tucker]]
[[Image:Tucker3.jpg|left|thumb|Benjamin R.Tucker]]
Nelle sua costruzioni filosofiche, [[Benjamin Tucker|Tucker]] segue gli insegnamenti di Stirner e di Proudhon: del primo prende il principio della sovranità assoluta dell'individuo e nel secondo cerca i metodi attraverso i quali auspica di mutare la società attuale in società libera, poggiata sui principi degli accordi individuali.
Nelle sua costruzioni filosofiche, [[Benjamin Tucker|Tucker]] segue gli insegnamenti di Stirner e di Proudhon: del primo prende il principio della sovranità assoluta dell'individuo e nel secondo cerca i metodi attraverso i quali auspica di mutare la società attuale in società libera, poggiata sui principi degli accordi individuali.
Come ogni [[anarco-individualismo|individualista]], Tucker respinge categoricamente ogni organizzazione imposta. E partendo da ciò, critica aspramente lo [[Stato]]:
Come ogni [[anarco-individualismo|individualista]], Tucker respinge categoricamente ogni organizzazione imposta. E partendo da ciò, critica aspramente lo [[Stato]]:
Riga 115: Riga 116:
*'''''una organizzazione sociale armoniosa, la quale dà ai suoi membri la più grande libertà individuale che condiziona l'uguaglianza per tutti'''.''
*'''''una organizzazione sociale armoniosa, la quale dà ai suoi membri la più grande libertà individuale che condiziona l'uguaglianza per tutti'''.''


Tucker vede la sola limitazione del diritto dell'uomo e la sola obbligazione dell'uomo unicamente nel rispetto degli altri.
Tucker vede la sola limitazione del [[diritto]] dell'uomo e la sola obbligazione dell'uomo unicamente nel rispetto degli altri.
La violenza dell'individuo, il diritto di proprietà sull'altro, il diritto basato sul lavoro al di fuori anche di ogni monopolio, tutto ciò è inammissibile. Il momento più originale della teoria [[anarco-sindacalismo|anarchico-sindacalista]] è quello dell'accettazione della proprietà privata. Il problema che si pone agli individualisti è il seguente: bisogna accettare nella società anarchica che gli individui utilizzino i mezzi di produzione che sono anche una proprietà individuale? Se l'[[anarco-individualismo|individualista anarchico]] risponde negativamente, egli darà alla società il diritto di entrare nelle sfere individuali; di conseguenza, la [[libertà]] assoluta dell'individuo, che è alla base della loro teoria, sarà null'altro che una finzione. Essi hanno pertanto scelto la seconda risposta col reintrodurre la proprietà privata dei mezzi di produzione e della terra, e cioè quello che essi chiamano il diritto al prodotto integrale del lavoro.
La violenza dell'individuo, il [[diritto]] di proprietà sull'altro, il [[diritto]] basato sul lavoro al di fuori anche di ogni monopolio, tutto ciò è inammissibile. Il momento più originale della teoria [[anarco-sindacalismo|anarchico-sindacalista]] è quello dell'accettazione della proprietà privata. Il problema che si pone agli individualisti è il seguente: bisogna accettare nella società anarchica che gli individui utilizzino i mezzi di produzione che sono anche una proprietà individuale? Se l'[[anarco-individualismo|individualista anarchico]] risponde negativamente, egli darà alla società il [[diritto]] di entrare nelle sfere individuali; di conseguenza, la [[libertà]] assoluta dell'individuo, che è alla base della loro teoria, sarà null'altro che una finzione. Essi hanno pertanto scelto la seconda risposta col reintrodurre la proprietà privata dei mezzi di produzione e della terra, e cioè quello che essi chiamano il [[diritto]] al prodotto integrale del lavoro.
Accettando l'egoismo come unica forza motrice dell'uomo, Tucker ne deduce la legge della [[libertà]] uguale per tutti. Il limite logico del potere di ogni individuo si trova precisamente in questo egoismo. La fonte delle norme del diritto, esso stesso basato sulla volontà di tutti, risiede nella necessità d'accettare e di rispettare la [[libertà]] di ciascuno. Pertanto, l'individualista anarchico, non soltanto accetta il diritto come risultato d'un accordo comune, ma tende anche a difenderlo.
Accettando l'egoismo come unica forza motrice dell'uomo, Tucker ne deduce la legge della [[libertà]] uguale per tutti. Il limite logico del potere di ogni individuo si trova precisamente in questo egoismo. La fonte delle norme del [[diritto]], esso stesso basato sulla volontà di tutti, risiede nella necessità d'accettare e di rispettare la [[libertà]] di ciascuno. Pertanto, l'individualista anarchico, non soltanto accetta il [[diritto]] come risultato d'un accordo comune, ma tende anche a difenderlo.
Pur ammettendo che l'individualista anarchico soddisfi tutti i bisogni umani, il fatto di accettare la possibilità - per l'organizzazione sociale - di reagire agli atti individuali è in contrasto con l'ideale individualista.
Pur ammettendo che l'individualista anarchico soddisfi tutti i bisogni umani, il fatto di accettare la possibilità - per l'organizzazione sociale - di reagire agli atti individuali è in contrasto con l'ideale individualista.
Quindi, così come per il [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]], anche qui urtiamo contro la tragica impossibilità di risolvere l'incompatibilità esistente tra l'individuo e la società nel senso d'una libertà assoluta dell'individuo o nel senso della necessità d'una società armoniosa. ogni rifiuto ed ogni omissione dell'accordo rappresenta già in sé un'infrazione al diritto altrui.
Quindi, così come per il [[anarco-comunismo|comunismo anarchico]], anche qui urtiamo contro la tragica impossibilità di risolvere l'incompatibilità esistente tra l'individuo e la società nel senso d'una libertà assoluta dell'individuo o nel senso della necessità d'una società armoniosa. ogni rifiuto ed ogni omissione dell'accordo rappresenta già in sé un'infrazione al diritto altrui.
Riga 124: Riga 125:


== CONCLUSIONE ==
== CONCLUSIONE ==
Da quanto esposto risulta che l'[[anarchismo]] non è un sogno fantastico, ma una realtà che tende a dare una esistenza, un senso realistico e logico a questa rivolta dello spirito umano contro ogni violenza. Per ciò, esso non deve parlare per finzioni, come ad esempio, questa "''[[libertà]] assoluta''", illimitata per niente e per nessuno, questa "''negazione del dovere''", questa "''irresponsabilità totale''", etc. L'eterna contraddizione - l'incompatibilità tra l'individuo e la società - sembra insolubile giacché questa contraddizione appare basata sulla natura stessa dell'uomo, sul suo bisogno di personalità e su quello di apertura sociale. Volere, pertanto, per una fanatica ostinazione, delle soluzioni sociologiche, voler risolvere la quadratura del cerchio significa indebolire se stessi e lasciare senza difesa tutto ciò che nella concezione anarchica è incontestabile ed ha una concreta validità.
Da quanto esposto risulta che l'[[anarchismo]] non è un sogno fantastico, ma una realtà che tende a dare una esistenza, un senso realistico e logico a questa rivolta dello spirito umano contro ogni violenza. Per ciò, esso non deve parlare per finzioni, come ad esempio, questa "''[[libertà]] assoluta''", illimitata per niente e per nessuno, questa "''negazione del dovere''", questa "''irresponsabilità totale''", etc. L'eterna contraddizione - l'incompatibilità tra l'individuo e la società - sembra insolubile giacché questa contraddizione appare basata sulla natura stessa dell'uomo, sul suo bisogno di personalità e su quello di apertura sociale. Volere, pertanto, per una fanatica ostinazione, delle soluzioni sociologiche, voler risolvere la quadratura del cerchio significa indebolire stessi e lasciare senza difesa tutto ciò che nella concezione anarchica è incontestabile ed ha una concreta validità.
Diciamolo con franchezza: l'[[anarchismo]] ammette, e deve ammettere, il diritto, il suo diritto libertario. Questo diritto non somiglierà né nello spirito né nella forma, alla giurisdizione della società contemporanea, della società borghese, della società [[capitalismo|capitalistica]], così come non somiglierà neppure ai decreti della dittatura socialita.
Diciamolo con franchezza: l'[[anarchismo]] ammette, e deve ammettere, il [[diritto]], il suo [[diritto]] libertario. Questo [[diritto]] non somiglierà né nello spirito né nella forma, alla giurisdizione della società contemporanea, della società borghese, della società [[capitalismo|capitalistica]], così come non somiglierà neppure ai decreti della dittatura socialita.
Detto diritto non sarà dell'idea di staccare l'individuo dalla collettività; ogni norma, ogni obbligazione non deve più servire delle astrazioni - come l'"interesse supremo", il "bene comune", etc. - alle quali deve sacrificarsi l'individuo. Il diritto anarchico non deve essere un torrente di "beni" che si riversano dall'"alto", né potrà essere un espediente; esso sarà organicamente provocato da quella inquietudine dello spirito che, sentendo in sé la forza di creazione, la sete di azioni creative, realizzerà i suoi desideri nella realtà, in forme accessibili agli uomini. La garanzia di questo diritto sarà la responsabilità per la mia [[libertà]] e per la libertà degli altri. Come ogni diritto, esso deve essere difeso. La forma concreta di questa difesa non può essere indicata preventivamente, ma corrisponderà ai reali bisogni della società in un dato momento.
Detto [[diritto]] non sarà dell'idea di staccare l'individuo dalla collettività; ogni norma, ogni obbligazione non deve più servire delle astrazioni - come l'"interesse supremo", il "bene comune", etc. - alle quali deve sacrificarsi l'individuo. Il [[diritto]] anarchico non deve essere un torrente di "beni" che si riversano dall'"alto", né potrà essere un espediente; esso sarà organicamente provocato da quella inquietudine dello spirito che, sentendo in sé la forza di creazione, la sete di azioni creative, realizzerà i suoi desideri nella realtà, in forme accessibili agli uomini. La garanzia di questo [[diritto]] sarà la responsabilità per la mia [[libertà]] e per la libertà degli altri. Come ogni [[diritto]], esso deve essere difeso. La forma concreta di questa difesa non può essere indicata preventivamente, ma corrisponderà ai reali bisogni della società in un dato momento.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Diritto]]
*[[Anarchia e diritto (di Pier Francesco Zarcone)]]
*[[Anarchia e diritto (di Pier Francesco Zarcone)]]
*[[Regole e anarchia]]
*[[Regole e anarchia]]
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione