Anarchismo e Friedrich Nietzsche: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
(4 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 40: Riga 40:
[[File:Biófilo_Panclasta.jpg |thumb|170 px|[[Biófilo Panclasta]]]]
[[File:Biófilo_Panclasta.jpg |thumb|170 px|[[Biófilo Panclasta]]]]
Diversi [[anarco-individualismo|anarco-individualisti]] statunitensi sono stati spesso avvicinati alle idee nietzschiane, le quali ebbero grandi influenze in vasti settori dell'[[anarchismo statunitense]]. Ci si riferisce in particolare a [[Benjamin Tucker]] che nella rivista «[[Liberty]]» elogiò pubblicamente il pensiero di [[Friedrich Nietzsche]], definendolo non certo anarchico ma quantunque pregno di contenuti utili allo sviluppo delle idee anarchiche. A tal proposito scrisse Robert C. Holub:
Diversi [[anarco-individualismo|anarco-individualisti]] statunitensi sono stati spesso avvicinati alle idee nietzschiane, le quali ebbero grandi influenze in vasti settori dell'[[anarchismo statunitense]]. Ci si riferisce in particolare a [[Benjamin Tucker]] che nella rivista «[[Liberty]]» elogiò pubblicamente il pensiero di [[Friedrich Nietzsche]], definendolo non certo anarchico ma quantunque pregno di contenuti utili allo sviluppo delle idee anarchiche. A tal proposito scrisse Robert C. Holub:
: «Le prime traduzioni degli scritti di Nietzsche negli Stati Uniti, molto probabilmente apparvero in Liberty, giornale anarchico curato da Benjamin Tucker...Tucker aveva scelto la strategia di sfruttare i suoi scritti, ma lo ha fatto con attenzione: "Nietzsche dice cose splendide ma non è anarchico. È quindi questione per gli anarchici di sfruttarlo intellettualmente ed utilizzarlo con profitto, ma non come un profeta.
: «Le prime traduzioni degli scritti di Nietzsche negli Stati Uniti, molto probabilmente apparvero in Liberty, giornale anarchico curato da Benjamin Tucker... Tucker aveva scelto la strategia di sfruttare i suoi scritti, ma lo ha fatto con attenzione: "Nietzsche dice cose splendide ma non è anarchico. È quindi questione per gli anarchici di sfruttarlo intellettualmente ed utilizzarlo con profitto, ma non come un profeta"».


In riferimento al Sud America lo storico anarchico argentino Angel Cappelletti ha riferito che in nella regione centro-americana vi erano «tra i lavoratori che venivano dall'Europa, nei 2 primi decenni del secolo, alcuni individualisti stirneriani influenzati dalla filosofia di Nietzsche che vedevano il sindacalismo come un potenziale nemico dell'ideologia anarchica. Hanno stabilito... gruppi di affinità, che nel 1912 erano, secondo Max Nettlau, una ventina. Nel [[1911]] apparve, a Colón, il periodico ''El Unico'', che si definiva una ''Publicación individualista''» <ref>Angel Cappelletti, [http://anarcopedia.altervista.org/Cappelletti.pdf El anarquismo en america latina], pag. 108-109 (sezione 9. Panama y America Central) </ref>
In riferimento al Sud America lo storico anarchico argentino Angel Cappelletti ha riferito che in nella regione centro-americana vi erano «tra i lavoratori che venivano dall'Europa, nei 2 primi decenni del secolo, alcuni individualisti stirneriani influenzati dalla filosofia di Nietzsche che vedevano il sindacalismo come un potenziale nemico dell'ideologia anarchica. Hanno stabilito... gruppi di affinità, che nel 1912 erano, secondo Max Nettlau, una ventina. Nel [[1911]] apparve, a Colón, il periodico ''El Unico'', che si definiva una ''Publicación individualista''». <ref>Angel Cappelletti, [http://anarcopedia.altervista.org/Cappelletti.pdf El anarquismo en america latina], pag. 108-109 (sezione 9. Panama y America Central) </ref>


Il colombiano '''Vicente Rojas Lizcano''', celebre scrittore e attivista [[anarco-individualista]], nel [[1904]] iniziò ad utilizzare lo pseudonimo di [[Biofilo Panclasta]] (''Biofilo'' in spagnolo significa «amante della vita», mentre ''Panclasta'' sta per «nemico di tutti»). Egli, durante il suo peregrinare per il mondo (aveva visitato più di cinquanta paesi), aveva propagandato l'[[anarchismo]] di influenza [[Nietzsche|nicciana]] e [[Stirner|stirneriana]] anche attraverso opere come ''Siete años enterrado vivo en una de las mazmorras de Gomezuela: horripilante relato de un resucitado'' (1932) e ''Mis prisiones, mis destierros y mi vida'' (1929), che raccontano le sue innumerevoli avventure di vita e di attivista dell'[[anarco-individualista|anarco-individualismo]].
Il colombiano '''Vicente Rojas Lizcano''', celebre scrittore e attivista [[anarco-individualista]], nel [[1904]] iniziò ad utilizzare lo pseudonimo di [[Biofilo Panclasta]] (''Biofilo'' in spagnolo significa «amante della vita», mentre ''Panclasta'' sta per «nemico di tutti»). Egli, durante il suo peregrinare per il mondo (aveva visitato più di cinquanta paesi), aveva propagandato l'[[anarchismo]] di influenza [[Nietzsche|nicciana]] e [[Stirner|stirneriana]] anche attraverso opere come ''Siete años enterrado vivo en una de las mazmorras de Gomezuela: horripilante relato de un resucitado'' (1932) e ''Mis prisiones, mis destierros y mi vida'' (1929), che raccontano le sue innumerevoli avventure di vita e di attivista dell'[[anarco-individualista|anarco-individualismo]].
Riga 51: Riga 51:


Anche l'anarco-sindacalista tedesco [[Rudolf Rocker]] fu un profondo ammiratore di Nietzsche <ref name="anarchonietzche">[http://radicalarchives.org/2010/05/18/nietzsche-and-the-anarchists/ Spencer Sunshine, "Nietzsche and the Anarchists"] (vedi la [http://archive.is/xmu9B traduzione])</ref> e non a caso, essendo di origine ebraica, tradusse ''Così parlò Zarathustra'' in yiddish. Le sue posizioni furono particolarmente evidenti nel saggio ''Nazionalismo e Cultura'', in cui la teoria della [[volontà di potenza]] viene utilizzata come strumento di rifiuto del [[marxismo]]:
Anche l'anarco-sindacalista tedesco [[Rudolf Rocker]] fu un profondo ammiratore di Nietzsche <ref name="anarchonietzche">[http://radicalarchives.org/2010/05/18/nietzsche-and-the-anarchists/ Spencer Sunshine, "Nietzsche and the Anarchists"] (vedi la [http://archive.is/xmu9B traduzione])</ref> e non a caso, essendo di origine ebraica, tradusse ''Così parlò Zarathustra'' in yiddish. Le sue posizioni furono particolarmente evidenti nel saggio ''Nazionalismo e Cultura'', in cui la teoria della [[volontà di potenza]] viene utilizzata come strumento di rifiuto del [[marxismo]]:
:«Rocker invoca ripetutamente Nietzsche nel libro ''Nazionalismo e Cultura'': l'anarchico tedesco lo cita per portare a sostegno le sue affermazioni che il nazionalismo e il potere dello Stato hanno una influenza distruttiva sulla cultura, dal momento che "la cultura è sempre creativa", ma "il potere non è mai creativo." Rocker finisce anche il suo libro con una citazione di Nietzsche.»
:«Rocker invoca ripetutamente Nietzsche nel libro ''Nazionalismo e Cultura'': l'anarchico tedesco lo cita per portare a sostegno le sue affermazioni che il nazionalismo e il potere dello Stato hanno una influenza distruttiva sulla cultura, dal momento che "la cultura è sempre creativa", ma "il potere non è mai creativo." Rocker finisce anche il suo libro con una citazione di Nietzsche».
: «Quanto più profondamente noi tracciamo le influenze politiche nella storia, tanto più siamo convinti che la "volontà di potenza" è stata, fino ad oggi, una delle più forti motivazioni nello sviluppo delle forme sociali umane. L'idea che tutti gli eventi politici e sociali non siano altro che il risultato di determinate condizioni economiche e che può essere spiegato solo da esse, non può sopportare un attento esame.» <ref>''Nazionalismo e cultura''</ref>
: «Quanto più profondamente noi tracciamo le influenze politiche nella storia, tanto più siamo convinti che la "volontà di potenza" è stata, fino ad oggi, una delle più forti motivazioni nello sviluppo delle forme sociali umane. L'idea che tutti gli eventi politici e sociali non siano altro che il risultato di determinate condizioni economiche e che può essere spiegato solo da esse, non può sopportare un attento esame». <ref>''Nazionalismo e cultura''</ref>


Il già citato Sunshine sostiene che «gli anarchici spagnoli e altri politici che gravitavano attorno alla repubblica erano ispirati al pensiero nicciano». [[Murray Bookchin]], in ''The Spanish Anarchists'', descrive il conosciuto membro della [[CNT-FAI]] [[Salvador Seguí]] come «un ammiratore dell'individualismo nietzschiano, del superuomo a cui "tutto è permesso".» Lo stesso [[ecologia sociale|ecologo sociale]], nella sua introduzione al libro di [[Sam Dolgoff]], ''The Anarchist Collectives'' del [[1973]], descrive la ricostruzione della società da parte dei lavoratori come un progetto nicciano:  
Il già citato Sunshine sostiene che «gli anarchici spagnoli e altri politici che gravitavano attorno alla repubblica erano ispirati al pensiero nicciano». [[Murray Bookchin]], in ''The Spanish Anarchists'', descrive il conosciuto membro della [[CNT-FAI]] [[Salvador Seguí]] come «un ammiratore dell'individualismo nietzschiano, del superuomo a cui "tutto è permesso"». Lo stesso [[ecologia sociale|ecologo sociale]], nella sua introduzione al libro di [[Sam Dolgoff]], ''The Anarchist Collectives'' del [[1973]], descrive la ricostruzione della società da parte dei lavoratori come un progetto nicciano:  
:«Ciò equivale a dire che i lavoratori siano degli esseri umani e non come esseri di classe; come personalità creative, non come "proletari"; come individui auto-affermati, non come "masse". E il destino di una società liberata deve essere quello di diventare una comune libera, non una confederazione di fabbriche, anche se auto-amministrate; per prendere parte ad una tale confederazione di società - la sua componente economica - deve estendersi completamente nella società. Infatti, anche tale componente economica deve essere umanizzata, portando ad una "affinità di amicizia" il processo del lavoro, diminuendo il ruolo del lavoro gravoso nella vita dei produttori, dando una totale "trasvalutazione dei valori"» <ref name="anarchonietzche">[http://radicalarchives.org/2010/05/18/nietzsche-and-the-anarchists/ Spencer Sunshine, "Nietzsche and the Anarchists"] (vedi la [http://archive.is/xmu9B traduzione])</ref>. Ed ancora:  
:«Ciò equivale a dire che i lavoratori siano degli esseri umani e non come esseri di classe; come personalità creative, non come "proletari"; come individui auto-affermati, non come "masse". E il destino di una società liberata deve essere quello di diventare una comune libera, non una confederazione di fabbriche, anche se auto-amministrate; per prendere parte ad una tale confederazione di società - la sua componente economica - deve estendersi completamente nella società. Infatti, anche tale componente economica deve essere umanizzata, portando ad una "affinità di amicizia" il processo del lavoro, diminuendo il ruolo del lavoro gravoso nella vita dei produttori, dando una totale "trasvalutazione dei valori"» <ref name="anarchonietzche">[http://radicalarchives.org/2010/05/18/nietzsche-and-the-anarchists/ Spencer Sunshine, "Nietzsche and the Anarchists"] (vedi la [http://archive.is/xmu9B traduzione])</ref>. Ed ancora:  
:«I documenti di Alan Antliff indicano la critica d'arte indiana e anti-imperialista di Ananda Coomaraswamy come una combinazione dell'individualismo di Nietzsche e del suo senso di rinnovamento spirituale con l'economia di [[Kropotkin]] e il pensiero idealista religioso asiatico. Questa combinazione è stata offerta come base per l'opposizione alla colonizzazione britannica e all'industrializzazione.» <ref name="anarchonietzche">[http://radicalarchives.org/2010/05/18/nietzsche-and-the-anarchists/ Spencer Sunshine, "Nietzsche and the Anarchists"] (vedi la [http://archive.is/xmu9B traduzione])</ref>
:«I documenti di Alan Antliff indicano la critica d'arte indiana e anti-imperialista di Ananda Coomaraswamy come una combinazione dell'individualismo di Nietzsche e del suo senso di rinnovamento spirituale con l'economia di [[Kropotkin]] e il pensiero idealista religioso asiatico. Questa combinazione è stata offerta come base per l'opposizione alla colonizzazione britannica e all'industrializzazione». <ref name="anarchonietzche">[http://radicalarchives.org/2010/05/18/nietzsche-and-the-anarchists/ Spencer Sunshine, "Nietzsche and the Anarchists"] (vedi la [http://archive.is/xmu9B traduzione])</ref>


==Influenze sull'anarco-femminismo==
==Influenze sull'anarco-femminismo==
Riga 99: Riga 99:
Il [[post-anarchismo]] è un ibrido dell'[[anarchismo]] e della [[filosofia]] [[post-strutturalismo|post-strutturalista]], un concetto profondamente influenzato dalle idee di [[Nietzsche]] che si è esplicato nelle figure dei suoi principali esponenti: [[Michel Foucault]], [[Gilles Deleuze]] e [[Jacques Derrida]]. Sulle diverse tendenze del [[post-anarchismo]] il britannico [[Saul Newman]] ha pubblicato un articolo intitolato ''L'anarchismo e la politica del risentimento'' <ref name="newman">[https://www.italianinsane.info/2013/lanarchismo-e-la-politica-del-risentimento/ L'anarchismo e la politica del risentimento]</ref> nel quale fa notare che Nietzsche «vede l'anarchismo come avvelenato alla radice dal pestifero seme del “risentimento” – la disprezzabile politica del debole e del disprezzabile, la morale dello schiavo» <ref name="newman"/> e così, nel suo saggio, [[Saul Newman]] scrive che sarebbe necessario «prendere in conto seriamente le sue posizioni contro l'anarchismo». Così propone la conversione dell'«anarchismo ...in una nuova filosofia 'eroica', la quale non è maggiormente reattiva, ma piuttosto crea valori» <ref name="newman"/>, proponendo una nozione di comunità fatta «di potere attivo - una comunità di maestri invece di una di schiavi. Questa sarebbe una comunità che cerca di superare se stessa - continuamente trasformandosi e compiacendosi nella conoscenza del potere di poterlo fare» <ref name="newman"/>.  
Il [[post-anarchismo]] è un ibrido dell'[[anarchismo]] e della [[filosofia]] [[post-strutturalismo|post-strutturalista]], un concetto profondamente influenzato dalle idee di [[Nietzsche]] che si è esplicato nelle figure dei suoi principali esponenti: [[Michel Foucault]], [[Gilles Deleuze]] e [[Jacques Derrida]]. Sulle diverse tendenze del [[post-anarchismo]] il britannico [[Saul Newman]] ha pubblicato un articolo intitolato ''L'anarchismo e la politica del risentimento'' <ref name="newman">[https://www.italianinsane.info/2013/lanarchismo-e-la-politica-del-risentimento/ L'anarchismo e la politica del risentimento]</ref> nel quale fa notare che Nietzsche «vede l'anarchismo come avvelenato alla radice dal pestifero seme del “risentimento” – la disprezzabile politica del debole e del disprezzabile, la morale dello schiavo» <ref name="newman"/> e così, nel suo saggio, [[Saul Newman]] scrive che sarebbe necessario «prendere in conto seriamente le sue posizioni contro l'anarchismo». Così propone la conversione dell'«anarchismo ...in una nuova filosofia 'eroica', la quale non è maggiormente reattiva, ma piuttosto crea valori» <ref name="newman"/>, proponendo una nozione di comunità fatta «di potere attivo - una comunità di maestri invece di una di schiavi. Questa sarebbe una comunità che cerca di superare se stessa - continuamente trasformandosi e compiacendosi nella conoscenza del potere di poterlo fare» <ref name="newman"/>.  


Dall'altro lato, [[Lewis Call]] ha proposto un anarchismo post-moderno attraverso lo scritto '' Per un'anarchia del dovenire: Nietzsche'' <ref>[[Todd May]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002.</ref> nel quale argomenta che «nonostante l'ostilità di Nietzsche per l'anarchismo, i suoi scritti contengono tutti gli elementi di una politica anarchica ottocentesca... Nietzsche scatena un altro tipo di anarchia, un'anarchia del divenire. Attraverso il suo insegnamento che dobbiamo perseguire un perpetuo progetto di auto-miglioramento e di auto-creazione, in costante perdersi e ritrovarsi nel fiume del divenire, Nietzsche sostiene che la nostra soggettività è fluida, dispersa, multipla e pluralista, piuttosto che fissa e immobile, singolare e totalitaria. Quest'anarchia doppia, anarchia critica del oggetto e del divenire, costituisce la base di un anarchismo postmoderno». <ref>[[Lewis Call]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002. Pg. 33</ref>
Dall'altro lato, [[Lewis Call]] ha proposto un anarchismo postmoderno attraverso lo scritto '' Per un'anarchia del dovenire: Nietzsche'' <ref>[[Todd May]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002.</ref> nel quale argomenta che «nonostante l'ostilità di Nietzsche per l'anarchismo, i suoi scritti contengono tutti gli elementi di una politica anarchica ottocentesca... Nietzsche scatena un altro tipo di anarchia, un'anarchia del divenire. Attraverso il suo insegnamento che dobbiamo perseguire un perpetuo progetto di auto-miglioramento e di auto-creazione, in costante perdersi e ritrovarsi nel fiume del divenire, Nietzsche sostiene che la nostra soggettività è fluida, dispersa, multipla e pluralista, piuttosto che fissa e immobile, singolare e totalitaria. Quest'anarchia doppia, anarchia critica del oggetto e del divenire, costituisce la base di un anarchismo postmoderno». <ref>[[Lewis Call]]. ''Postmodern Anarchism''. Lexington: Lexington Books. 2002. Pg. 33</ref>


Recentemente, il filosofo anarchico ed edonista francese [[Michel Onfray]] ha abbracciato il termine [[post-anarchismo]] per descrivere il suo approccio alla politica e all'[[etica]]. Egli sostiene che le rivolte del [[Maggio 1968|maggio francese del 1968]] furono una «rivolta nicciana, con l'intento di porre fine all'Unica verità, rivelando e mettendo in evidenza le diverse verità, in modo da far scomparire le idee ascetiche cristiane ed aiutare a far nascere nuove possibilità di esistenza».
Recentemente, il filosofo anarchico ed edonista francese [[Michel Onfray]] ha abbracciato il termine [[post-anarchismo]] per descrivere il suo approccio alla politica e all'[[etica]]. Egli sostiene che le rivolte del [[Maggio 1968|maggio francese del 1968]] furono una «rivolta nicciana, con l'intento di porre fine all'Unica verità, rivelando e mettendo in evidenza le diverse verità, in modo da far scomparire le idee ascetiche cristiane ed aiutare a far nascere nuove possibilità di esistenza».
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione