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Laureatosi in [[medicina sociale|medicina]] a Ginevra, Atabekian, che già era stato espulso da Parigi, decide di lasciare l'Europa passando prima per la [[Bulgaria]] per poi raggiungere l'Iran <ref name="non">Non è certa la data in cui raggiunse l'Iran, ma probabilmente dovrebbe trattarsi di una data a cavallo tra la fine dell'800 e l'inizio del 900</ref>, dove si fermerà per circa 15/16 anni nella regione di Reshd. Impegnato principalmente nell'attività medica, Atabekian trova anche il tempo per incontrarsi con il [[comunismo|comunista]] iraniano-armeno [[Ardeshir Avanessian]], che viene assunto nella farmacia da lui gestita in quelle zone <ref>''Iran Socialist and Communist Parties'', Organization and Groups 1917-1991 </ref>. | Laureatosi in [[medicina sociale|medicina]] a Ginevra, Atabekian, che già era stato espulso da Parigi, decide di lasciare l'Europa passando prima per la [[Bulgaria]] per poi raggiungere l'Iran <ref name="non">Non è certa la data in cui raggiunse l'Iran, ma probabilmente dovrebbe trattarsi di una data a cavallo tra la fine dell'800 e l'inizio del 900</ref>, dove si fermerà per circa 15/16 anni nella regione di Reshd. Impegnato principalmente nell'attività medica, Atabekian trova anche il tempo per incontrarsi con il [[comunismo|comunista]] iraniano-armeno [[Ardeshir Avanessian]], che viene assunto nella farmacia da lui gestita in quelle zone <ref>''Iran Socialist and Communist Parties'', Organization and Groups 1917-1991 </ref>. | ||
Allo scoppio della [[La Rivoluzione Russa|Rivoluzione Russa]], nel [[1917]] decide si trasferisce a Mosca, da dove descrive gli eventi rivoluzionari pubblicando una trentina di articoli per ''[[Anarxia]]'', [[stampa anarchica|giornale]] della [[Federazione Anarchica Russa]] e pubblicando numerosi opuscoli - ''Contro il potere'', ''La Grande esperienza'' e ''La settimana sanguinante a Mosca'' - | Allo scoppio della [[La Rivoluzione Russa|Rivoluzione Russa]], nel [[1917]] decide si trasferisce a Mosca, da dove descrive gli eventi rivoluzionari pubblicando una trentina di articoli per ''[[Anarxia]]'', [[stampa anarchica|giornale]] della [[Federazione Anarchica Russa]] e pubblicando numerosi opuscoli - ''Contro il potere'', ''La Grande esperienza'' e ''La settimana sanguinante a Mosca'' - in cui coraggiosamente critica la degenerazione della [[rivoluzione]] verso ambiti sempre più reazionari ed autoritari. Quando nel novembre [[1917]] i bolscevichi hanno ormai dato una precisa impronta alla rivoluzione, [[Kropotkin]] amaramente scriverà al compagno ed amico Atabekian: «È la fine della rivoluzione». | ||
[[File:Funeralikrop.jpg|thumb|350 px|Funerali di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), di cui Alexander Atabekian fu uno degli organizzatori, ultima pubblica manifestazione degli anarchici russi. Il cartello tenuto da due anarchici porta la seguente scritta: «'''Chiediamo la libertà di tutti gli anarchici incarcerati che stanno combattendo per le medesime idee per cui Kropotkin ha combattuto - "l'[[anarchia]]"'''»]] | [[File:Funeralikrop.jpg|thumb|350 px|Funerali di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), di cui Alexander Atabekian fu uno degli organizzatori, ultima pubblica manifestazione degli anarchici russi. Il cartello tenuto da due anarchici porta la seguente scritta: «'''Chiediamo la libertà di tutti gli anarchici incarcerati che stanno combattendo per le medesime idee per cui Kropotkin ha combattuto - "l'[[anarchia]]"'''».]] | ||
Desideroso di mettere in pratica le proprie idee, Alexander Atabekian e Sandomirsku aprono nel [[1918]] una tipografia cooperativista, in cui viene editato ''Pocin'', [[stampa anarchica|giornale anarchico]] che propugna il sistema sociale cooperativistico. Avvalendosi anche della collaborazione dei figli, vengono stampati gli opuscoli ''L'etica e la politica'', ''La situazione degli anarchici in Russia'' e le memorie di [[Kropotkin]], di cui è intimo amico. In tutto vengono pubblicati 11 numeri del [[stampa anarchica|giornale]], in 5 dei quali compaiono lavori di Atabekian inerenti l'Iran e il Medio Oriente. | Desideroso di mettere in pratica le proprie idee, Alexander Atabekian e Sandomirsku aprono nel [[1918]] una tipografia cooperativista, in cui viene editato ''Pocin'', [[stampa anarchica|giornale anarchico]] che propugna il sistema sociale cooperativistico. Avvalendosi anche della collaborazione dei figli, vengono stampati gli opuscoli ''L'etica e la politica'', ''La situazione degli anarchici in Russia'' e le memorie di [[Kropotkin]], di cui è intimo amico. In tutto vengono pubblicati 11 numeri del [[stampa anarchica|giornale]], in 5 dei quali compaiono lavori di Atabekian inerenti l'Iran e il Medio Oriente. | ||
Nel gennaio [[1921]], venuto a sapere che [[Kropotkin]] è oramai moribondo, Alexander Atabekian raggiunge l'amico nella sua casa di Dimitrov, assistendolo amorevolmente insieme al dottore personale del "principe anarchico". Alla morte di [[Kropotkin]], avvenuta l'[[8 febbraio]] [[1921]], la cerimonia funeraria viene curata proprio dalla famiglia e dagli anarchici. Atabekian è nel comitato organizzatore delle esequie, che sarà l'ultima e grande manifestazione anarchica nella Russia bolscevica ([[13 febbraio]] [[1921]]). Infatti, dal mese seguente, i [[bolscevichi]] daranno vita ad una feroce [[repressione]] del movimento anarchico, prendendo a pretesto anche la rivolta di [[Kronstadt]]. Ne verranno catturati non pochi, molti di loro saranno fucilati nelle [[carcere|carceri]] gestiti dalla [[Ceka]], altri ripareranno in Cecenia e Kyrgyzstan. | Nel gennaio [[1921]], venuto a sapere che [[Kropotkin]] è oramai moribondo, Alexander Atabekian raggiunge l'amico nella sua casa di Dimitrov, assistendolo amorevolmente insieme al dottore personale del "principe anarchico". Alla morte di [[Kropotkin]], avvenuta l'[[8 febbraio]] [[1921]], la cerimonia funeraria viene curata proprio dalla famiglia e dagli anarchici. Atabekian è nel comitato organizzatore delle esequie, che sarà l'ultima e grande manifestazione anarchica nella Russia bolscevica ([[13 febbraio]] [[1921]]). Infatti, dal mese seguente, i [[bolscevichi]] daranno vita ad una feroce [[repressione]] del movimento anarchico, prendendo a pretesto anche la rivolta di [[Kronstadt]]. Ne verranno catturati non pochi, molti di loro saranno fucilati nelle [[carcere|carceri]] gestiti dalla [[Ceka]], altri ripareranno in Cecenia e Kyrgyzstan. | ||
Catturato anch'egli, Alexander Atabekian viene imprigionato dagli agenti della [[Ceka]] nel [[1920]] ed accusato di aver violato le vigenti leggi inerenti la stampa. Dopo aver scontato 6 mesi di campo di concentramento, nel [[1921]] viene tratto nuovamente in arresto e spedito in esilio nel Caucaso, ma la pena sarà sospesa per intercessione diretta della famiglia di [[Kropotkin]] <ref>''Repression de I'anarchie en Russie sovietiste'', Edizioni della "Librairie Sociale" Paris</ref>. [[Kropotkin]] infatti aveva mantenuto legami di reciproco rispetto con Lenin, come traspare da due lettere <ref>[http://documentazione.altervista.org/kropotkin.htm Due lettere di Pëtr Kropotkin a [[Lenin]]]</ref> in cui lo stesso si lamenta dei sistemi repressivi usati a sproposito da alcuni bolscevichi. Alla sua morte evidentemente la famiglia del "principe" mantiene ugualmente rapporti ottimali con [[Lenin]], provvedendo di conseguenza ad esercitare la propria influenza per proteggere Atabekian, anche se la sua tipografia verrà chiusa dai bolscevichi per ben 5 volte. Tuttavia, in qualche maniera, egli riesce ad editare il suo [[stampa anarchica|giornale]] fino al [[19 marzo]] [[1923]], quando la [[Ceka|GPU]] gli perquisisce e confisca tutte le attrezzature necessarie per l'attività tipografica | Catturato anch'egli, Alexander Atabekian viene imprigionato dagli agenti della [[Ceka]] nel [[1920]] ed accusato di aver violato le vigenti leggi inerenti la stampa. Dopo aver scontato 6 mesi di campo di concentramento, nel [[1921]] viene tratto nuovamente in arresto e spedito in esilio nel Caucaso, ma la pena sarà sospesa per intercessione diretta della famiglia di [[Kropotkin]] <ref>''Repression de I'anarchie en Russie sovietiste'', Edizioni della "Librairie Sociale" Paris</ref>. [[Kropotkin]] infatti aveva mantenuto legami di reciproco rispetto con Lenin, come traspare da due lettere <ref>[http://documentazione.altervista.org/kropotkin.htm Due lettere di Pëtr Kropotkin a [[Lenin]]]</ref> in cui lo stesso si lamenta dei sistemi repressivi usati a sproposito da alcuni bolscevichi. Alla sua morte evidentemente la famiglia del "principe" mantiene ugualmente rapporti ottimali con [[Lenin]], provvedendo di conseguenza ad esercitare la propria influenza per proteggere Atabekian, anche se la sua tipografia verrà chiusa dai bolscevichi per ben 5 volte. Tuttavia, in qualche maniera, egli riesce ad editare il suo [[stampa anarchica|giornale]] fino al [[19 marzo]] [[1923]], quando la [[Ceka|GPU]] gli perquisisce e confisca tutte le attrezzature necessarie per l'attività tipografica. <ref>Pare che la casa editrice del ''[[Golos Truda]]'', con relativa biblioteca, sia riuscita a sopravvivere sino al [[1929]], ma le notizie non sono del tutto attendibili.</ref> | ||
L'avvento di Stalin e la morte di Lenin segnano la fine dell'influenza che la famiglia di [[Kropotkin]] ancora esercitava sui bolscevichi (ammesso e non concesso che il partito di Stalin si potesse ancora definire bolscevico) <ref name="stalin"> | L'avvento di Stalin e la morte di Lenin segnano la fine dell'influenza che la famiglia di [[Kropotkin]] ancora esercitava sui bolscevichi (ammesso e non concesso che il partito di Stalin si potesse ancora definire bolscevico) <ref name="stalin">Nota dell'utente Lupo rosso: «Stalin sterminò molti bolscevichi di spicco, compresi alcuni illustri capi della Armata Rossa, in modo da poter consolidare la sua dittatura. È da ricordare inoltre, che numericamente è incerto se il maggior sterminatore di comunisti sia stato Hitler o Stalin, tanto per chiarire la differenza esistente fra stalinismo e [[comunismo]], che invece genera molta confusione nell'opinione pubblica (confusione artatamente messa in atto proprio perché non si possa discernere tra i due termini)». </ref> a garanzia dell'incolumità degli anarchici. Non potendo più godere di questa protezione, Alexander Atabekian viene internato in un gulag stalinista, da cui nel [[1940]] si perdono le tracce a causa probabilmente della sua avvenuta morte. | ||
== Note == | == Note == | ||
<references/> | <references/> | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == | ||
*[[George Woodcock]], Ivan Avakumović, ''[[Kropotkin|The anarchist prince]]'', | *[[George Woodcock]], Ivan Avakumović, ''[[Kropotkin|The anarchist prince]]'', |