Albert Camus: differenze tra le versioni
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=== L'opposizione al totalitarismo === | === L'opposizione al totalitarismo === | ||
Durante tutta la sua vita Camus si è espressamente schierato attivamente contro tutte i [[totalitarismo|totalitarismi]]. Inizialmente si schiera affianco della Resistenza francese contro l'occupazione [[nazista]] della [[Francia]] durante la Seconda Guerra Mondiale, anche attraverso la direzione della famosa rivista ''[[Combat]]''. Contro l'occupazione tedesca scrisse: | Durante tutta la sua vita Camus si è espressamente schierato attivamente contro tutte i [[totalitarismo|totalitarismi]]. Inizialmente si schiera affianco della Resistenza francese contro l'occupazione [[nazista]] della [[Francia]] durante la Seconda Guerra Mondiale, anche attraverso la direzione della famosa rivista ''[[Combat]]''. Contro l'occupazione tedesca scrisse: | ||
: «Adesso l'unico valore morale è il coraggio, che è utile qui per giudicare i burattini e chiacchieroni che pretendono di parlare in nome del popolo.» <ref>In '' | : «Adesso l'unico valore morale è il coraggio, che è utile qui per giudicare i burattini e chiacchieroni che pretendono di parlare in nome del popolo.» <ref>In ''«Camus's notebooks and letters», come riportato in «Albert Camus: A Life»'' di Olivier Todd</ref> | ||
Finita la guerra, inizialmente auspica severità estrema contro gli ex-collaborazionisti, ma poi si converte decisamente contro la pena di morte. La sua posizione contro ogni [[totalitarismo]], compreso quello bolscevico e [[marxista]], lo porterà a frequenti scontri con Sartre che invece difendeva il [[totalitarismo]] sovietico. Camus ha sempre criticato e denunciato le atrocità dell'Unione Sovietica, un sentimento evidente nel suo discorso del [[1957]], ''Il Sangue degli ungheresi'', enunciato per celebrare l'anniversario della [[rivoluzione ungherese del 1956]], schiacciato violentemente dall'Armata Rossa. | Finita la guerra, inizialmente auspica severità estrema contro gli ex-collaborazionisti, ma poi si converte decisamente contro la pena di morte. La sua posizione contro ogni [[totalitarismo]], compreso quello bolscevico e [[marxista]], lo porterà a frequenti scontri con Sartre che invece difendeva il [[totalitarismo]] sovietico. Camus ha sempre criticato e denunciato le atrocità dell'Unione Sovietica, un sentimento evidente nel suo discorso del [[1957]], ''Il Sangue degli ungheresi'', enunciato per celebrare l'anniversario della [[rivoluzione ungherese del 1956]], schiacciato violentemente dall'Armata Rossa. |