Abdullah Öcalan: differenze tra le versioni

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[[File: Abdullah Öcalan.png|thumb|Abdullah Öcalan]]'''Abdullah Öcalan''', detto Apo (Ömerli, Kurdistan turco<ref>Il Kurdistan è un vasto altopiano sito nel Medio Oriente e più precisamente nella parte settentrionale e nord-orientale della Mesopotamia. Il Kurdistan è una nazione ma non uno Stato indipendente; il termine Kurdistan indicava la regione geografica abitata in prevalenza da Curdi, ma ha poi acquistato anche una connotazione politica. (vedi [http://it.wikipedia.org/wiki/Kurdistan Wikipedia])</ref>, [[4 aprile]] [[1948]]) è un politico e guerrigliero curdo, leader del [[Partito dei Lavoratori del Kurdistan]] (''Partîya Karkerén Kurdîstan'' o ''PKK'') che attualmente sta scontando la pena dell'ergastolo in [[Turchia]]. <ref>[http://anonymouse.org/cgi-bin/anon-www.cgi/https://forum.termometropolitico.it/447140-la-teoria-del-terzo-dominio-di-abdullah-ocalan-estratti-ragionati-2.html Fonte principale dell'articolo]</ref>
[[File: Abdullah Öcalan.png|thumb|Abdullah Öcalan]]'''Abdullah Öcalan''', detto Apo (Ömerli, Kurdistan turco <ref>Il Kurdistan è un vasto altopiano sito nel Medio Oriente e più precisamente nella parte settentrionale e nord-orientale della Mesopotamia. Il Kurdistan è una nazione ma non uno Stato indipendente; il termine Kurdistan indicava la regione geografica abitata in prevalenza da Curdi, ma ha poi acquistato anche una connotazione politica. (vedi [http://it.wikipedia.org/wiki/Kurdistan Wikipedia])</ref>, [[4 aprile]] [[1948]]) è un politico e guerrigliero curdo, leader del [[Partito dei Lavoratori del Kurdistan]] (''Partîya Karkerén Kurdîstan'' o ''PKK'') che attualmente sta scontando la pena dell'ergastolo in [[Turchia]]. <ref>[http://anonymouse.org/cgi-bin/anon-www.cgi/https://forum.termometropolitico.it/447140-la-teoria-del-terzo-dominio-di-abdullah-ocalan-estratti-ragionati-2.html Fonte principale dell'articolo]</ref>


Di formazione [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]], grazie alla lettura di [[Murray Bookchin|Bookchin]], [[Immanuel Wallerstein|Wallerstein]] e [[Fernand Braudel|Braudel]], durante la detenzione ha mutato la sua posizione ideologica iniziale arrivando a sviluppare un concetto filosofico-politico affine al [[comunismo libertario]] e all'[[ecologia sociale]] denominato [[confederalismo democratico]].
Di formazione [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]], grazie alla lettura di [[Murray Bookchin|Bookchin]], [[Immanuel Wallerstein|Wallerstein]] e [[Fernand Braudel|Braudel]], durante la detenzione ha mutato la sua posizione ideologica iniziale arrivando a sviluppare un concetto filosofico-politico affine al [[comunismo libertario]] e all'[[ecologia sociale]] denominato [[confederalismo democratico]].
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== Biografia ==
== Biografia ==
===L'infanzia===
===L'infanzia===
Nato in una povera famiglia di contadini nel villaggio di Omerli, nella provincia kurda di Urfa (Turchia), Abdullah Öcalan frequenta le [[scuola|scuole]] primarie nel villaggio vicino, distinguendosi immediatamente come uno studente intelligente e brillante. Il suo vecchio maestro dell'epoca, Fuat Bey, ha raccontato che sin da bambino Ocalan «aveva un atteggiamento più collettivo degli altri allievi e si comportava più come un adulto che come un bambino.»<ref name="cedema">[http://www.uikionlus.com/ad-amara-nasce-un-leader-abdullah-ocalan/ Ad Amara nasce un leader: Abdullah Öcalan ]</ref> Per questo s'era offerto di aiutare la famiglia di Abdullah «in caso di difficoltà finanziarie, perché Öcalan in futuro sarebbe stata una persona importante.»<ref name="cedema">[http://www.uikionlus.com/ad-amara-nasce-un-leader-abdullah-ocalan/ Ad Amara nasce un leader: Abdullah Öcalan ]</ref>  
Nato in una povera famiglia di contadini nel villaggio di Omerli, nella provincia kurda di Urfa (Turchia), Abdullah Öcalan frequenta le [[scuola|scuole]] primarie nel villaggio vicino, distinguendosi immediatamente come uno studente intelligente e brillante. Il suo vecchio maestro dell'epoca, Fuat Bey, ha raccontato che sin da bambino Ocalan «aveva un atteggiamento più collettivo degli altri allievi e si comportava più come un adulto che come un bambino.» <ref name="cedema">[http://www.uikionlus.com/ad-amara-nasce-un-leader-abdullah-ocalan/ Ad Amara nasce un leader: Abdullah Öcalan ]</ref> Per questo s'era offerto di aiutare la famiglia di Abdullah «in caso di difficoltà finanziarie, perché Öcalan in futuro sarebbe stata una persona importante.» <ref name="cedema">[http://www.uikionlus.com/ad-amara-nasce-un-leader-abdullah-ocalan/ Ad Amara nasce un leader: Abdullah Öcalan ]</ref>  


Terminata l'istruzione primaria, frequenta la [[scuola]] professionale per l'agricoltura e dopo aver conseguito il diploma trova impiego per qualche tempo presso il Catasto agricolo nella provincia di Diyarbakir. In quel periodo entra in possesso di un libro intitolato ''L'alfabeto del socialismo'', la cui lettura lo porterà a cambiare i valori della sua vita: ripudia la religione islamica e dopo aver toccato con mano le problematiche sociali dei contadini, grazie al suo lavoro al catasto, ne appoggia le lotte contro la distribuzione iniqua delle terre e il [[latifondismo]].  
Terminata l'istruzione primaria, frequenta la [[scuola]] professionale per l'agricoltura e dopo aver conseguito il diploma trova impiego per qualche tempo presso il Catasto agricolo nella provincia di Diyarbakir. In quel periodo entra in possesso di un libro intitolato ''L'alfabeto del socialismo'', la cui lettura lo porterà a cambiare i valori della sua vita: ripudia la religione islamica e dopo aver toccato con mano le problematiche sociali dei contadini, grazie al suo lavoro al catasto, ne appoggia le lotte contro la distribuzione iniqua delle terre e il [[latifondismo]].  
===Formazione politica e attivismo studentesco===
===Formazione politica e attivismo studentesco===
Il suo interessamento ai problemi socio-politici locali e internazionali lo convince nel [[1971]], dopo aver brevemente frequentato la Facoltà di Legge di Istanbul, ad iscriversi alla Facoltà di Scienze politiche di Ankara. Impegnatosi immediatamente nella politica attiva, si dedica inizialmente sia all'approfondimento del [[socialismo scientifico]], sia all'analisi e alla denuncia dei concreti problemi della popolazione kurda.  
Il suo interessamento ai problemi socio-politici locali e internazionali lo convince nel [[1971]], dopo aver brevemente frequentato la Facoltà di Legge di Istanbul, ad iscriversi alla Facoltà di Scienze politiche di Ankara. Impegnatosi immediatamente nella politica attiva, si dedica inizialmente sia all'approfondimento del [[socialismo scientifico]], sia all'analisi e alla denuncia dei concreti problemi della popolazione kurda.  


Partecipa attivamente alle attività del [[movimento studentesco]], divenendone uno dei leader e degli organizzatori più attivi. Nel [[1973]], quando è ancora studente, viene arrestato e rilasciato dopo aver subito sette mesi di durissima detenzione. Ritornato in Kurdistan due anni dopo insieme a un gruppo di compagni, nello stesso periodo pubblica, insieme a Mazlum Dogan e a Mehmet Ali Durmus <ref>M. Dogan e M.A. Durmus si diedero la morte nel [[carcere]] di Diyarbakir nell'[[1982]] per protesta contro la tortura</ref>, un opuscolo intitolato ''Il Manifesto'', in cui vengono analizzati i compiti e le prospettive della [[rivoluzione]] in Kurdistan. Gira in lungo e largo la regione curda nel tentativo di sensibilizzare la popolazione sulle problematiche legate al [[colonialismo]] turco, trovando specialmente fra i giovani nuovi e accaniti sostenitori.  
Partecipa attivamente alle attività del [[movimento studentesco]], divenendone uno dei leader e degli organizzatori più attivi. Nel [[1973]], quando è ancora studente, viene arrestato e rilasciato dopo aver subito sette mesi di durissima detenzione. Ritornato in Kurdistan due anni dopo insieme a un gruppo di compagni, nello stesso periodo pubblica, insieme a Mazlum Dogan e a Mehmet Ali Durmus <ref>M. Dogan e M.A. Durmus si diedero la morte nel [[carcere]] di Diyarbakir nell'[[1982]] per protesta contro la tortura</ref>, un opuscolo intitolato ''Il Manifesto'', in cui vengono analizzati i compiti e le prospettive della [[rivoluzione]] in Kurdistan. Gira in lungo e largo la regione curda nel tentativo di sensibilizzare la popolazione sulle problematiche legate al [[colonialismo]] turco, trovando specialmente fra i giovani nuovi e accaniti sostenitori.  


La crescita del gruppo, graduale ma inesorabile, viene considerato dalle [[autorità]] di Ankara come uno dei più gravi pericoli per la sicurezza dello [[Stato]] turco. Pertanto, con l'intento di eliminare le attività dei ribelli, le forze di [[polizia]] danno avvio a numerose operazioni repressive. In una di queste, il [[18 maggio]] [[1978]], uno dei suoi fondatori, Haki Karer, di origine turca, viene assassinato da agenti turchi nella città di Antep.  
La crescita del gruppo, graduale ma inesorabile, viene considerato dalle [[autorità]] di Ankara come uno dei più gravi pericoli per la sicurezza dello [[Stato]] turco. Pertanto, con l'intento di eliminare le attività dei ribelli, le forze di [[polizia]] danno avvio a numerose operazioni repressive. In una di queste, il [[18 maggio]] [[1978]], uno dei suoi fondatori, Haki Karer, di origine turca, viene assassinato da agenti turchi nella città di Antep.  


=== Fondazione del PKK ===
=== Fondazione del PKK ===


Il [[27 novembre]] dello stesso anno, Ocalan ed un ristretto gruppo di studenti fonda il [[Partito dei Lavoratori del Kurdistan]] (PKK). Durante il 1° Congresso del nuovo partito, in cui Ocalan viene eletto presidente, il ''Manifesto'' viene proposto all'assemblea e poi adottato come base programmatica, la quale rivendica rivendica per il Kurdistan «libertà, democrazia e unità». I suoi fini e metodi sono così riassunti:  
Il [[27 novembre]] dello stesso anno, Ocalan ed un ristretto gruppo di studenti fonda il [[Partito dei Lavoratori del Kurdistan]] (PKK). Durante il 1° Congresso del nuovo partito, in cui Ocalan viene eletto presidente, il ''Manifesto'' viene proposto all'assemblea e poi adottato come base programmatica, la quale rivendica rivendica per il Kurdistan «libertà, democrazia e unità». I suoi fini e metodi sono così riassunti:  
: « ...la rivoluzione ha due aspetti, è nazionale e democratica. La rivoluzione nazionale insedierà un nuovo potere politico, militare e culturale. A questo succederà la seconda fase: la rivoluzione democratica, che punterà a superare le contraddizioni derivanti dal passato feudale... (''queste contraddizioni sono così individuate:...'') «sfruttamento feudale, struttura per clan, settarismo religioso, dipendenza semischiavistica della donna (''la rivoluzione deve:...'') mettere fine a tutte le forme di dominio del colonialismo turco, avviare un'economia nazionale e puntare all'unità del Kurdistan».
: « ...la rivoluzione ha due aspetti, è nazionale e democratica. La rivoluzione nazionale insedierà un nuovo potere politico, militare e culturale. A questo succederà la seconda fase: la rivoluzione democratica, che punterà a superare le contraddizioni derivanti dal passato feudale... (''queste contraddizioni sono così individuate:...'') «sfruttamento feudale, struttura per clan, settarismo religioso, dipendenza semischiavistica della donna (''la rivoluzione deve:...'') mettere fine a tutte le forme di dominio del colonialismo turco, avviare un'economia nazionale e puntare all'unità del Kurdistan».
[[File:Flag of Kurdistan Workers' Party.png|thumb|220 px|Bandiera del [[PKK]]]]
[[File:Flag of Kurdistan Workers' Party.png|thumb|220 px|Bandiera del [[PKK]]]]
Grazie all'organizzazione di [[sciopero|scioperi]] e lotte varie, il PKK si guadagna in breve tempo la simpatia dei lavoratori (operai e contadini) e degli studenti curdi. In particolare, dopo aver promosso diverse vertenze contro i latifondisti, lo [[Stato]] turco dà avvio ad una feroce campagna repressiva contro il movimento di resistenza. Il [[24 dicembre]] [[1978]], dopo un violento scontro fra turchi e curdi a Marash, originato dall'uccisione di due militanti di estrema destra, le [[autorità]] turche impongono la legge marziale in gran parte delle province curde.  
Grazie all'organizzazione di [[sciopero|scioperi]] e lotte varie, il PKK si guadagna in breve tempo la simpatia dei lavoratori (operai e contadini) e degli studenti curdi. In particolare, dopo aver promosso diverse vertenze contro i latifondisti, lo [[Stato]] turco dà avvio ad una feroce campagna repressiva contro il movimento di resistenza. Il [[24 dicembre]] [[1978]], dopo un violento scontro fra turchi e curdi a Marash, originato dall'uccisione di due militanti di estrema destra, le [[autorità]] turche impongono la legge marziale in gran parte delle province curde.  


Nel [[1979]], Ocalan si trasferisce in Libano per preparare la lotta partigiana contro la crescente [[violenza]] dello [[Stato]] e dei suoi alleati feudali. nell'ottica di questi preparativi, ''Apo'' ((abbreviazione di Abdullah e "zio "in curdo) fonda nella Valle della Bekaa l'Accademia intitolata a [[Mahsum Korkmaz]], un comandante partigiano del PKK ucciso in battaglia nel [[1986]] sul monte Gabar.  
Nel [[1979]], Ocalan si trasferisce in Libano per preparare la lotta partigiana contro la crescente [[violenza]] dello [[Stato]] e dei suoi alleati feudali. nell'ottica di questi preparativi, ''Apo'' ((abbreviazione di Abdullah e "zio "in curdo) fonda nella Valle della Bekaa l'Accademia intitolata a [[Mahsum Korkmaz]], un comandante partigiano del PKK ucciso in battaglia nel [[1986]] sul monte Gabar.  
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Il [[12 settembre]] [[1980]] la [[Turchia]] è scossa da un colpo di [[Stato]] promosso dall'[[esercito]]. Uno dei primi obiettivi che i golpisti si pongono è proprio la [[repressione]] del movimento di liberazione curdo: inizia così una campagna di terrore in Kurdistan e in [[Turchia]], migliaia di persone vengono arrestate e torturate. La magistratura turca al servizio dei fascisti al governo processa centinaia di ribelli, chiedendo almeno centocinquanta condanne a morte, delle quali 122 vengono eseguite.  
Il [[12 settembre]] [[1980]] la [[Turchia]] è scossa da un colpo di [[Stato]] promosso dall'[[esercito]]. Uno dei primi obiettivi che i golpisti si pongono è proprio la [[repressione]] del movimento di liberazione curdo: inizia così una campagna di terrore in Kurdistan e in [[Turchia]], migliaia di persone vengono arrestate e torturate. La magistratura turca al servizio dei fascisti al governo processa centinaia di ribelli, chiedendo almeno centocinquanta condanne a morte, delle quali 122 vengono eseguite.  


Il [[PKK]] decide di ritirare dalla Turchia parte dei suoi quadri e dà avviò un periodo di intensa preparazione politica e militare. Durante i lavori del 2° Congresso, tenutosi dal [[20 agosto|20]]-[[25 agosto]] [[1982]], i dirigenti del partito decidono di far rientro in Kurdistan e dare avvio della lotta armata. Trecento uomini vengono inviati in Kurdistan. Il [[15 agosto]] [[1984]], la nascita delle Unità di Liberazione del Kurdistan (HRK), sotto la guida del PKK, sanciscono formalmente e attivamente la nascita della guerra popolare contro il [[colonialismo]] turco. Questo stesso giorno, il movimento di resistenza curdo eseguirà una serie di clamorose azioni, tra cui l'occupazione di due piccole città: Eruh e Shemdinli.
Il [[PKK]] decide di ritirare dalla Turchia parte dei suoi quadri e dà avviò un periodo di intensa preparazione politica e militare. Durante i lavori del 2° Congresso, tenutosi dal [[20 agosto|20]]-[[25 agosto]] [[1982]], i dirigenti del partito decidono di far rientro in Kurdistan e dare avvio della lotta armata. Trecento uomini vengono inviati in Kurdistan. Il [[15 agosto]] [[1984]], la nascita delle Unità di Liberazione del Kurdistan (HRK), sotto la guida del PKK, sanciscono formalmente e attivamente la nascita della guerra popolare contro il [[colonialismo]] turco. Questo stesso giorno, il movimento di resistenza curdo eseguirà una serie di clamorose azioni, tra cui l'occupazione di due piccole città: Eruh e Shemdinli.


===Fondazione dell'ERNK===
===Fondazione dell'ERNK===
Il [[21 marzo]] [[1985]] nasce il «Fronte di Liberazione nazionale del Kurdistan» (ERNK), organizzazione di massa della popolazione kurda. L'ERNK si proponeva di organizzare e guidare la lotta popolare in un processo di liberazione nazionale che portasse all'indipendenza e alla liberazione dell'intero Kurdistan nordoccidentale <ref>Il Kurdistan nordoccidentale è la parte del Kurdistan occupata dalla Turchia</ref>.  
Il [[21 marzo]] [[1985]] nasce il «Fronte di Liberazione nazionale del Kurdistan» (ERNK), organizzazione di massa della popolazione kurda. L'ERNK si proponeva di organizzare e guidare la lotta popolare in un processo di liberazione nazionale che portasse all'indipendenza e alla liberazione dell'intero Kurdistan nordoccidentale <ref>Il Kurdistan nordoccidentale è la parte del Kurdistan occupata dalla Turchia</ref>.  
: «L'ERNK punta a costruire un'identità nazionale e una società indipendente e democratica e un'amministrazione democratica e popolare (...). Il ERNK ritiene necessaria una larga unità politica e lo sviluppo di una forza politica popolare autonoma, che fornisca le basi per la liberazione...».  
: «L'ERNK punta a costruire un'identità nazionale e una società indipendente e democratica e un'amministrazione democratica e popolare (...). Il ERNK ritiene necessaria una larga unità politica e lo sviluppo di una forza politica popolare autonoma, che fornisca le basi per la liberazione...».  
Durante il 3° Congresso del PKK ([[25 ottobre|25]]-[[30 ottobre]] [[1986]]) viene costituito l'«Esercito popolare di liberazione del Kurdistan» (ARGK), il quale darà avvio immediato ad intense operazioni militari contro l'[[esercito]] turco e le forze di sicurezza. Grazie ai successi conseguiti, i partigiani curdi consolideranno le loro basi in vaste aree del Kurdistan nordoccidentale e durante tutto il [[1987]] l'ERNK promuoverà diverse organizzazioni di massa fra cui l'«Associazione patriottica dei lavoratori del Kurdistan» (YKWK), l'«Associazione delle donne libere del Kurdistan» (YAJK) e l'«Associazione patriottica dei giovani del Kurdistan» (YCK).
Durante il 3° Congresso del PKK ([[25 ottobre|25]]-[[30 ottobre]] [[1986]]) viene costituito l'«Esercito popolare di liberazione del Kurdistan» (ARGK), il quale darà avvio immediato ad intense operazioni militari contro l'[[esercito]] turco e le forze di sicurezza. Grazie ai successi conseguiti, i partigiani curdi consolideranno le loro basi in vaste aree del Kurdistan nordoccidentale e durante tutto il [[1987]] l'ERNK promuoverà diverse organizzazioni di massa fra cui l'«Associazione patriottica dei lavoratori del Kurdistan» (YKWK), l'«Associazione delle donne libere del Kurdistan» (YAJK) e l'«Associazione patriottica dei giovani del Kurdistan» (YCK).


A partire dal [[1993]], conseguentemente ad un'evoluzione delle proposte politiche del PKK (ampia [[autonomia]] e [[federalismo]] democratico in Turchia e negli altri Stati in cui il Kurdistan è diviso), frutto della dialettica democratica interna al movimento, Ocalan proclama tre cessate il fuoco, richiedendo un dialogo di pace internazionalmente garantito con lo [[Stato]] turco senza altre condizioni se non le elementari garanzie democratiche. Il governo di Ankara risponderà con la guerra del Golfo, portata dal [[1991]] anche nel Kurdistan irakeno.
A partire dal [[1993]], conseguentemente ad un'evoluzione delle proposte politiche del PKK (ampia [[autonomia]] e [[federalismo]] democratico in Turchia e negli altri Stati in cui il Kurdistan è diviso), frutto della dialettica democratica interna al movimento, Ocalan proclama tre cessate il fuoco, richiedendo un dialogo di pace internazionalmente garantito con lo [[Stato]] turco senza altre condizioni se non le elementari garanzie democratiche. Il governo di Ankara risponderà con la guerra del Golfo, portata dal [[1991]] anche nel Kurdistan irakeno.


Dopo vent'anni di lotta contro il potere coloniale e la deprivazione culturale, economica e politica imposta dal potere al popolo kurdo, Abdullah Ocalan s'era ormai guadagnato il più grande rispetto di tutta la popolazione curda. Promotore della nascita del Parlamento kurdo in esilio, che tra le altre cose darà avvio ad un processo che sancirà la nascita del Congresso Nazionale Kurdo (KNK), ormai il suo nome si identifica inesorabilmente con il popolo kurdo, la sua rinascita e la sua lotta per l'indipendenza:  
Dopo vent'anni di lotta contro il potere coloniale e la deprivazione culturale, economica e politica imposta dal potere al popolo kurdo, Abdullah Ocalan s'era ormai guadagnato il più grande rispetto di tutta la popolazione curda. Promotore della nascita del Parlamento kurdo in esilio, che tra le altre cose darà avvio ad un processo che sancirà la nascita del Congresso Nazionale Kurdo (KNK), ormai il suo nome si identifica inesorabilmente con il popolo kurdo, la sua rinascita e la sua lotta per l'indipendenza:  
:«La mia lotta non è solo per il popolo kurdo, è per l'umanità.»
:«La mia lotta non è solo per il popolo kurdo, è per l'umanità.»


===Criminalizzazione del PKK, cattura ed arresto===
===Criminalizzazione del PKK, cattura ed arresto===


Fino al [[1998]] Ocalan può godere della protezione del governo siriano, ma in seguito alla pressione dallo [[Stato]] turco, viene espulso dal paese. Apo si trasferisce allora prima in [[Russia]] e poi da lì in [[Italia]], dove vi giunge accompagnato dal deputato di Rifondazione Comunista Ramon Mantovani. La speranza era quella di ottenere l'asilo politico anche grazie alla tutela legale del prestigioso avvocato tedesco Britta Böhler, la quale sosteneva che il suo cliente stava portando avanti una legittima lotta contro l'oppressione del suo popolo. Tuttavia, la codardia del nuovo governo guidato da D'Alema di fronte alle pressioni internazionali, lo obbligherà dopo 65 giorni, il [[16 gennaio]] [[1999]], a lasciare l'[[Italia]] con destinazione Nairobi.<ref>Il "caso Öcalan" fu origine di critiche al governo D'Alema, accusato tra l'altro di aver trascurato gli articoli 10 e 26 della Costituzione italiana, che regolano il diritto d'asilo e vietano l'estradizione passiva in relazione a reati politici. In Italia la concessione dell'asilo spetta alla magistratura, che infatti lo riconobbe a Öcalan, [http://www.repubblica.it/online/fatti/ocalan/ocalan/ocalan.html ma troppo tardi.]</ref>
Fino al [[1998]] Ocalan può godere della protezione del governo siriano, ma in seguito alla pressione dallo [[Stato]] turco, viene espulso dal paese. Apo si trasferisce allora prima in [[Russia]] e poi da lì in [[Italia]], dove vi giunge accompagnato dal deputato di Rifondazione Comunista Ramon Mantovani. La speranza era quella di ottenere l'asilo politico anche grazie alla tutela legale del prestigioso avvocato tedesco Britta Böhler, la quale sosteneva che il suo cliente stava portando avanti una legittima lotta contro l'oppressione del suo popolo. Tuttavia, la codardia del nuovo governo guidato da D'Alema di fronte alle pressioni internazionali, lo obbligherà dopo 65 giorni, il [[16 gennaio]] [[1999]], a lasciare l'[[Italia]] con destinazione Nairobi. <ref>Il "caso Öcalan" fu origine di critiche al governo D'Alema, accusato tra l'altro di aver trascurato gli articoli 10 e 26 della Costituzione italiana, che regolano il diritto d'asilo e vietano l'estradizione passiva in relazione a reati politici. In Italia la concessione dell'asilo spetta alla magistratura, che infatti lo riconobbe a Öcalan, [http://www.repubblica.it/online/fatti/ocalan/ocalan/ocalan.html ma troppo tardi.]</ref>


Catturato il [[15 febbraio]] [[1999]] dagli agenti dei Servizi segreti turchi del ''MIT'' durante un suo trasferimento dalla sede della rappresentanza diplomatica greca in Kenya all'aeroporto di Nairobi, Ocalan viene fatto coattivamente salire a bordo di un aereo privato di un imprenditore turco e portato in [[Turchia]], dove viene immediatamente recluso in un [[carcere]] di massima sicurezza ad İmralı, un'isola del Mar di Marmara.
Catturato il [[15 febbraio]] [[1999]] dagli agenti dei Servizi segreti turchi del ''MIT'' durante un suo trasferimento dalla sede della rappresentanza diplomatica greca in Kenya all'aeroporto di Nairobi, Ocalan viene fatto coattivamente salire a bordo di un aereo privato di un imprenditore turco e portato in [[Turchia]], dove viene immediatamente recluso in un [[carcere]] di massima sicurezza ad İmralı, un'isola del Mar di Marmara.
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[[Image:Flag of Koma Komalên Kurdistan.png|220 px|thumb|Bandiera del ''[[Koma Civakên Kurdistán]]'' (Confederazione democratica del Kurdistan), l'organizzazione nata nell'ambito dell'evoluzione del [[PKK]] per realizzare il confederalismo democratico.]]
[[Image:Flag of Koma Komalên Kurdistan.png|220 px|thumb|Bandiera del ''[[Koma Civakên Kurdistán]]'' (Confederazione democratica del Kurdistan), l'organizzazione nata nell'ambito dell'evoluzione del [[PKK]] per realizzare il confederalismo democratico.]]
{{vedi|confederalismo democratico}}
{{vedi|confederalismo democratico}}
Il [[1° settembre]] [[1999]] il [[PKK]] ha posto fine alla lotta armata trasferendo le sue unità fuori dal territorio turco, in quanto fermamente determinato a contribuire alla soluzione politica e democratica della questione kurda, chiedendo diritti e garanzie costituzionali per l'identità e la cultura kurda.
Il [[1° settembre]] [[1999]] il [[PKK]] ha posto fine alla lotta armata trasferendo le sue unità fuori dal territorio turco, in quanto fermamente determinato a contribuire alla soluzione politica e democratica della questione kurda, chiedendo diritti e garanzie costituzionali per l'identità e la cultura kurda.


Il [[4 aprile]] [[2002]] il PKK, in occasione del suo VIII Congresso, annunciava che come risultato del suo processo di cambiamento e per il perseguimento dei suoi scopi era giunto il tempo di sciogliersi e di dar vita alla nascita di una nuova istituzione: il [[KADEK]] («Congresso per la libertà e la democrazia del Kurdistan»). Abdullah Ocalan viene eletto presidente. Benché i fini del KADEK siano politici esso si riservava il diritto di difendersi in caso di attacco.  Nel [[2003]], il KADEK diviene [[KONGRA-GEL]], organo esecutivo del ''Koma Komalên Kurdistan'' (KKK) che poi assunse la denominazione di ''Koma Civakên Kurdistan'' (KCK). La KCK ha il compito di coordinare ideologicamente le organizzazioni legate o prossime alle idee dell'ex-PKK.
Il [[4 aprile]] [[2002]] il PKK, in occasione del suo VIII Congresso, annunciava che come risultato del suo processo di cambiamento e per il perseguimento dei suoi scopi era giunto il tempo di sciogliersi e di dar vita alla nascita di una nuova istituzione: il [[KADEK]] («Congresso per la libertà e la democrazia del Kurdistan»). Abdullah Ocalan viene eletto presidente. Benché i fini del KADEK siano politici esso si riservava il diritto di difendersi in caso di attacco.  Nel [[2003]], il KADEK diviene [[KONGRA-GEL]], organo esecutivo del ''Koma Komalên Kurdistan'' (KKK) che poi assunse la denominazione di ''Koma Civakên Kurdistan'' (KCK). La KCK ha il compito di coordinare ideologicamente le organizzazioni legate o prossime alle idee dell'ex-PKK.


Nonostante le condizioni detentive, Ocalan non solo ha messo in discussione la lotta armata di stampo [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]], ma a partire dal [[2005]] ha dato impulso all'elaborazione di un nuovo concetto politico ispirato al [[municipalismo libertario]] di [[Murray Bookchin]]: il ''[[confederalismo democratico]]''.<ref>[[Abdullah Öcalan]], [http://www.freemedialibrary.com/index.php/Declaration_of_Democratic_Confederalism_in_Kurdistan Declaration of Democratic Confederalism in Kurdistan], 20/03/2005, (inglés)</ref> <ref>Questa nuova corrente ideologica si fonda sull'[[ecologismo]], l'abbandono dell'idea indipendentista e lo sviluppo di una confederazione che unisse "[[consiliarismo|consiliaristicamente]]" i vari villaggi ubicati nel vasto territorio del [[Kurdistan]].</ref>   
Nonostante le condizioni detentive, Ocalan non solo ha messo in discussione la lotta armata di stampo [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]], ma a partire dal [[2005]] ha dato impulso all'elaborazione di un nuovo concetto politico ispirato al [[municipalismo libertario]] di [[Murray Bookchin]]: il ''[[confederalismo democratico]]''. <ref>[[Abdullah Öcalan]], [http://www.freemedialibrary.com/index.php/Declaration_of_Democratic_Confederalism_in_Kurdistan Declaration of Democratic Confederalism in Kurdistan], 20/03/2005, (inglés)</ref> <ref>Questa nuova corrente ideologica si fonda sull'[[ecologismo]], l'abbandono dell'idea indipendentista e lo sviluppo di una confederazione che unisca "[[consiliarismo|consiliaristicamente]]" i vari villaggi ubicati nel vasto territorio del [[Kurdistan]].</ref>   


La confederazione democratica dovrebbe permettere la concretizzazione dei nuovi dichiarati pilastri del movimento: [[autonomia]], [[democrazia]], [[femminismo]] ed [[ecologismo]]. In particolare la questione femminile è molto sentita tra i militanti, perché tra i curdi la [[patriarcato|mentalità patriarcale]] e la conseguente oppressione della donna è spesso la regola. Da sempre, ma in misura maggiore da quando c'è stata la svolta verso il [[confederalismo democratico]], Ocalan e i suoi seguaci hanno combattuto la [[discriminazione]] femminile. Anzi, per molte donne curde che vivono in Kurdistan spesso proprio il [[PKK]] ha rappresentato una salvezza rispetto all'omicidio d'onore o al matrimonio forzato.
La confederazione democratica dovrebbe permettere la concretizzazione dei nuovi dichiarati pilastri del movimento: [[autonomia]], [[democrazia]], [[femminismo]] ed [[ecologismo]]. In particolare la questione femminile è molto sentita tra i militanti, perché tra i curdi la [[patriarcato|mentalità patriarcale]] e la conseguente oppressione della donna è spesso la regola. Da sempre, ma in misura maggiore da quando c'è stata la svolta verso il [[confederalismo democratico]], Ocalan e i suoi seguaci hanno combattuto la [[discriminazione]] femminile. Anzi, per molte donne curde che vivono in Kurdistan spesso proprio il [[PKK]] ha rappresentato una salvezza rispetto all'omicidio d'onore o al matrimonio forzato.


== Note ==
== Note ==
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*[http://www.abdullah-ocalan.com Abdullah-Ocalan.com]
*[http://www.abdullah-ocalan.com Abdullah-Ocalan.com]
*[http://www.uikionlus.com/wp-content/uploads/OcalanIlterzoDominio.pdf Il terzo dominio. Estratti ragionati del memoriale difensivo presentato alla Corte Europea per i diritti umani] di Abdullah Ocalan
*[http://www.uikionlus.com/wp-content/uploads/OcalanIlterzoDominio.pdf Il terzo dominio. Estratti ragionati del memoriale difensivo presentato alla Corte Europea per i diritti umani] di Abdullah Ocalan
[[Categoria:Filosofi|Ocalan, Abdullah]]
[[Categoria:Filosofi|Ocalan, Abdullah]]
[[Categoria:Filosofi contemporanei|Ocalan, Abdullah]]
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