Émilienne Morin: differenze tra le versioni

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Nel luglio [[1927]], dopo la sua espulsione dalla [[Francia]], [[Durruti]] si trasferisce in [[Belgio]]. Emilienne abbandona il suo impiego di stenotipista, parte in direzione di Bruxelles per ricongiungersi con il suo compagno e con gli altri numerosi esuli anarchici spagnoli. Morin, all'inizio del [[1928]], fa la conoscenza di [[Lola Iturbe]], anarchica spagnola e compagna di [[Juan Manuel Molina]], che così la descriverà  in seguito:  
Nel luglio [[1927]], dopo la sua espulsione dalla [[Francia]], [[Durruti]] si trasferisce in [[Belgio]]. Emilienne abbandona il suo impiego di stenotipista, parte in direzione di Bruxelles per ricongiungersi con il suo compagno e con gli altri numerosi esuli anarchici spagnoli. Morin, all'inizio del [[1928]], fa la conoscenza di [[Lola Iturbe]], anarchica spagnola e compagna di [[Juan Manuel Molina]], che così la descriverà  in seguito:  
:« Émilienne era allora una giovane ragazza molto bella con una carnagione chiara e occhi blu, con i capelli tagliati alla maschietto. Il suo carattere energico, le sue convinzioni ideologiche e il suo dono oratorio si manifestava in controversie pubbliche specialmente con i comunisti che si svolgevano alla Casa del Popolo, a Bruxelles. » <ref>[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article4086&lang=fr Biografia (in francese) di Emilienne Morin]</ref>
:«Émilienne era allora una giovane ragazza molto bella con una carnagione chiara e occhi blu, con i capelli tagliati alla maschietto. Il suo carattere energico, le sue convinzioni ideologiche e il suo dono oratorio si manifestava in controversie pubbliche - specialmente con i comunisti - che si svolgevano alla Casa del Popolo, a Bruxelles». <ref>[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article4086&lang=fr Biografia in francese (''Dictionnaire des militants anarchistes'')]</ref>


La giovane coppia vive una vita assai difficile sino al [[1931]], anno in cui fanno rientro in [[Spagna]] in seguito alla proclamazione della nascita della Repubblica. I due riprendono la loro attività  militante, Émilienne collabora con il [[stampa libertaria|periodico]] della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] e partecipa a numerose manifestazioni e riunioni di rivoluzionari. Il [[4 dicembre]] [[1931]], Emilienne dà  alla luce a Barcellona una figlia, Colette, che sostanzialmente dovrà  allevare sempre da sola perché Durruti era spesso in [[carcere]]. I compagni e le compagne le riescono a trovare un lavoro d'usciere al teatro Goya ed aiutandola in svariati modi. Spesso è [[Teresa Margaleff]] ad accudire la piccola Colette, provvedendo anche ad allattarla quando la madre si trova al lavoro.
La giovane coppia vive una vita assai difficile sino al [[1931]], anno in cui fanno rientro in [[Spagna]] in seguito alla proclamazione della nascita della Repubblica. I due riprendono la loro attività  militante, Émilienne collabora con il [[stampa libertaria|periodico]] della [[CNT-AIT (Spagna)|CNT]] e partecipa a numerose manifestazioni e riunioni di rivoluzionari. Il [[4 dicembre]] [[1931]], Emilienne dà  alla luce a Barcellona una figlia, Colette, che sostanzialmente dovrà  allevare sempre da sola perché Durruti era spesso in [[carcere]]. I compagni e le compagne le riescono a trovare un lavoro d'usciere al teatro Goya ed aiutandola in svariati modi. Spesso è [[Teresa Margaleff]] ad accudire la piccola Colette, provvedendo anche ad allattarla quando la madre si trova al lavoro.
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