Gli anarchici e la resistenza antifascista: differenze tra le versioni

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== Premessa ==
== Premessa ==
:''Già contributo di [[Claudio Silingardi]] della Commissione Crescita Politica della sezione O.R.A. di Modena, nel notiziario «[[Crescita Politica]]» a cura dell'[[Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica]], '''n°1, Bari, aprile 1978''''':
:''Già contributo di [[Claudio Silingardi]] della Commissione Crescita Politica della sezione O.R.A. di Modena, nel notiziario «[[Crescita Politica]]» a cura dell'[[Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica]], '''n°1, Bari, aprile 1978''''':
[[Image:Bandieraarditi.jpg|thumb| 250 px|Gli [[Arditi del Popolo]] si opposero alle violenze fasciste sin dall'inizio della dittatura di Mussolini]]
[[Image:Bandieraarditi.jpg|thumb| 250 px|Gli [[Arditi del Popolo]] si opposero alle violenze fasciste sin dall'inizio della dittatura di Mussolini]]
Da sempre, la storiografia "ufficiale", nei confronti del movimento anarchico ha operato nel cancellare, mistificare e denigrare quello che è stato il ruolo, l'incisività del movimento nelle battaglie, nelle lotte dei proletari e nei sacrifici dei martiri della Resistenza.
Da sempre, la storiografia "ufficiale", nei confronti del movimento anarchico ha operato nel cancellare, mistificare e denigrare quello che è stato il ruolo, l'incisività del movimento nelle battaglie, nelle lotte dei proletari e nei sacrifici dei martiri della Resistenza.


Ma quando si va a parlare di quel periodo che va dalla fine della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |guerra di Spagna]] alla Liberazione, il movimento anarchico viene cancellato completamente (e con lui altri movimenti di matrice antistalinista) per lasciare il posto al partito della Resistenza, il PCI.
Ma quando si va a parlare di quel periodo che va dalla fine della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39) |guerra di Spagna]] alla Liberazione, il movimento anarchico viene cancellato completamente (e con lui altri movimenti di matrice antistalinista) per lasciare il posto al partito della Resistenza, il PCI.
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Poco tempo dopo la partenza degli altri [[antifascismo|antifascisti]], gli anarchici di Ventotene vengono indirizzati verso il [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari |campo di concentramento di Renicci d'Anghiari]], vicino ad Arezzo. Durante il viaggio di trasferimento in molti tentano la fuga ma solo uno vi riesce poiché la scorta fatta loro dai poliziotti e carabinieri è feroce, d'altronde molti di questi si comportavano da aguzzini durante il [[Fascismo|regime fascista]] e tali restarono a fascismo caduto, a parte alcune eccezioni.  
Poco tempo dopo la partenza degli altri [[antifascismo|antifascisti]], gli anarchici di Ventotene vengono indirizzati verso il [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari |campo di concentramento di Renicci d'Anghiari]], vicino ad Arezzo. Durante il viaggio di trasferimento in molti tentano la fuga ma solo uno vi riesce poiché la scorta fatta loro dai poliziotti e carabinieri è feroce, d'altronde molti di questi si comportavano da aguzzini durante il [[Fascismo|regime fascista]] e tali restarono a fascismo caduto, a parte alcune eccezioni.  


Arrivati al campo di concentramento di [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari |Renicci d'Anghiari]] inizia immediatamente lo scontro fra gli anarchici e le "guardie" del "campo", per cui, tanto per cominciare, due anarchici ([[Marcello Bianconi]] e [[Arturo Messinese]]) vengono segregati, dando inizio ad una violenta protesta che vede tra gli organizzatori [[Alfonso Failla]]. Iniziati gli scontri, molti [[Personalità anarchiche|anarchici]] riescono a fuggire e a ritirarsi in montagna, dove si aggregano alla lotta partigiana presente nell'aretino. In seguito, l'arrivo dei nazifascisti i guardiani del campo fuggono in quanto non si fidano più dei loro "alleati" o ex "alleati", visto il periodo, il campo rimane quindi incustodito e gli anarchici restanti possono raggiungere finalmente la agognata [[libertà]]. <ref>Capitolo in parte estratto dal foglio della sezione della [[Federazione dei Comunisti Anarchici|FdCA]] di Fano/Pesaro</ref>
Arrivati al campo di concentramento di [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari |Renicci d'Anghiari]] inizia immediatamente lo scontro fra gli anarchici e le "guardie" del "campo", per cui, tanto per cominciare, due anarchici ([[Marcello Bianconi]] e [[Arturo Messinese]]) vengono segregati, dando inizio ad una violenta protesta che vede tra gli organizzatori [[Alfonso Failla]]. Iniziati gli scontri, molti [[Personalità anarchiche|anarchici]] riescono a fuggire e a ritirarsi in montagna, dove si aggregano alla lotta partigiana presente nell'aretino. In seguito, l'arrivo dei nazifascisti i guardiani del campo fuggono in quanto non si fidano più dei loro "alleati" o ex "alleati", visto il periodo, il campo rimane quindi incustodito e gli anarchici restanti possono raggiungere finalmente la agognata [[libertà]]. <ref>Capitolo in parte estratto dal foglio della sezione della [[Federazione dei Comunisti Anarchici|FdCA]] di Fano/Pesaro</ref>


== Dal confino alla resistenza: gli anarchici e le lotte operaie ==
== Dal confino alla resistenza: gli anarchici e le lotte operaie ==
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: «ad iscriversi nei sindacati di mestiere e di professione, per avere uno stretto contatto con le masse lavoratrici, indirizzando queste nella'' ''lotta veramente rivoluzionaria, per la conquista delle rivendicazioni proletarie, propagandando l'ordinamento libertario per la costituzione'' ''dei Consigli di Fabbrica, di azienda, d'industria nel campo produttivo»
: «ad iscriversi nei sindacati di mestiere e di professione, per avere uno stretto contatto con le masse lavoratrici, indirizzando queste nella'' ''lotta veramente rivoluzionaria, per la conquista delle rivendicazioni proletarie, propagandando l'ordinamento libertario per la costituzione'' ''dei Consigli di Fabbrica, di azienda, d'industria nel campo produttivo»


Quindi una posizione consiliare, di reale presenza nella classe, che sfocerà, dopo la resistenza, nella presenza degli anarchici nella [[Confederazione Generale del Lavoro]] (CGdL) a Carrara nel sindacato minatori con Sassi e nella Camera del Lavoro con la segreteria Meschi, a Genova nel sindacato facchini del porto con Bianconi, nonché in altre località (Sestri Ponente, Lavagna, Torino, Bologna, ecc.) dove un gran numero di compagni lavoratori partecipava alla vita del [[sindacalismo|sindacato]].
Quindi una posizione consiliare, di reale presenza nella classe, che sfocerà, dopo la resistenza, nella presenza degli anarchici nella [[Confederazione Generale del Lavoro]] (CGdL) a Carrara nel sindacato minatori con Sassi e nella Camera del Lavoro con la segreteria Meschi, a Genova nel sindacato facchini del porto con Bianconi, nonché in altre località (Sestri Ponente, Lavagna, Torino, Bologna, ecc.) dove un gran numero di compagni lavoratori partecipava alla vita del [[sindacalismo|sindacato]].


Dopo la scissione del [[1948]] (CISL) e del [[1950]] (UIL), gli anarchici parteciparono alle elezioni delle Commissioni Interne con proprie liste dei Comitati di [[Difesa Sindacale]] (CDS). Nell'attribuzione di percentuali rappresentative concordate, alla corrente anarchica toccarono piccole percentuali che però consentirono l'inserimento nel Comitato Direttivo Nazionale della CGIL di tre rappresentanti dei CDS: Bianconi, Marzocchi e Parodi.
Dopo la scissione del [[1948]] (CISL) e del [[1950]] (UIL), gli anarchici parteciparono alle elezioni delle Commissioni Interne con proprie liste dei Comitati di [[Difesa Sindacale]] (CDS). Nell'attribuzione di percentuali rappresentative concordate, alla corrente anarchica toccarono piccole percentuali che però consentirono l'inserimento nel Comitato Direttivo Nazionale della CGIL di tre rappresentanti dei CDS: Bianconi, Marzocchi e Parodi.
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Dopo qualche giorno, iniziarono da parte delle Brigate le requisizioni di viveri, indumenti e l'immediata distribuzione alla popolazione. Prese corpo anche la trasformazione di fabbriche e officine appartenenti ai [[Fascismo|fascisti]] in cooperative, inizia l'eliminazione di fascisti e spie.
Dopo qualche giorno, iniziarono da parte delle Brigate le requisizioni di viveri, indumenti e l'immediata distribuzione alla popolazione. Prese corpo anche la trasformazione di fabbriche e officine appartenenti ai [[Fascismo|fascisti]] in cooperative, inizia l'eliminazione di fascisti e spie.
==== Pavia, Como, Brescia e Lomellina====
==== Pavia, Como, Brescia e Lomellina====
A Como agì la Banda "[[Amilcare Cipriani]]" comandata da [[Tarcisio Robbiati]]; nella zona di Pavia le [[Brigate Bruzzi e Malatesta]], nello specifico la 2a Brigata "[[Errico Malatesta]]", furono al comando di [[Antonio Pietropaolo]]; a Brescia l'ala anarchica ([[Bortolo Ballarini]] e [[Ettore Bonometti]] tra gli altri) confluì in una formazione mista Giustizia e Libertà e Garibaldina.
A Como agì la Banda "[[Amilcare Cipriani]]" comandata da [[Tarcisio Robbiati]]; nella zona di Pavia le [[Brigate Bruzzi e Malatesta]], nello specifico la 2a Brigata "[[Errico Malatesta]]", furono al comando di [[Antonio Pietropaolo]]; a Brescia l'ala anarchica ([[Bortolo Ballarini]] e [[Ettore Bonometti]] tra gli altri) confluì in una formazione mista Giustizia e Libertà e Garibaldina.
[[File:Ilio Baroni.jpg|thumb|160 px|left|[[Ilio Baroni]]]]
[[File:Ilio Baroni.jpg|thumb|160 px|left|[[Ilio Baroni]]]]
===Piemonte===
===Piemonte===
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La [[Anarchici e Resistenza|Resistenza]] anarchica fu particolarmente sviluppata in queste zone, sia perché luoghi dalle solide tradizioni libertarie e sia perché vennero perpetrati massacri immondi da parte dei nazifascisti come quello di [[Stazzema|Sant'Anna di Stazzena]] (560 morti), di [[Vinca]] (173 morti) e di [[San Terenzo Monti]] (163 morti), tutti fatti dell'agosto [[1944]], che in pratica incrementarono l'odio nei confronti dei [[Fascismo|fascisti]]
La [[Anarchici e Resistenza|Resistenza]] anarchica fu particolarmente sviluppata in queste zone, sia perché luoghi dalle solide tradizioni libertarie e sia perché vennero perpetrati massacri immondi da parte dei nazifascisti come quello di [[Stazzema|Sant'Anna di Stazzena]] (560 morti), di [[Vinca]] (173 morti) e di [[San Terenzo Monti]] (163 morti), tutti fatti dell'agosto [[1944]], che in pratica incrementarono l'odio nei confronti dei [[Fascismo|fascisti]]
<ref>[https://web.archive.org/web/20090227155238/http://www.archividellaresistenza.it/cms/index.php?option=com_content&task=view&id=33&Itemid=84 Nel 1944], [[Gino Menconi]], ex confinato politico e figura di riferimento dell'antifascismo e della Resistenza carrarese, muore nel parmense a Bosco di Corniglio, classico luogo di ritrovo delle figure più influenti della lotta partigiana e sede del Comando Unico parmense, circondato e attaccato da alcuni reparti tedeschi. Intanto, a Forno, il [[CLN]] di [[Apuania]] riconosce alla Divisione Lunense il ruolo di Comando Unico e coordinamento della Resistenza apuo-lunigianese</ref>.
<ref>[https://web.archive.org/web/20090227155238/http://www.archividellaresistenza.it/cms/index.php?option=com_content&task=view&id=33&Itemid=84 Nel 1944], [[Gino Menconi]], ex confinato politico e figura di riferimento dell'antifascismo e della Resistenza carrarese, muore nel parmense a Bosco di Corniglio, classico luogo di ritrovo delle figure più influenti della lotta partigiana e sede del Comando Unico parmense, circondato e attaccato da alcuni reparti tedeschi. Intanto, a Forno, il [[CLN]] di [[Apuania]] riconosce alla Divisione Lunense il ruolo di Comando Unico e coordinamento della Resistenza apuo-lunigianese</ref>.
Di fatto in queste zone furono gli anarchici a guidare l'insurrezione popolare contro il [[Fascismo|fascismo]], e questo provocò non pochi scontri con le formazioni del Partito Comunista, scontri che furono messi a tacere in nome dell'unità tra i partigiani.
Di fatto in queste zone furono gli anarchici a guidare l'insurrezione popolare contro il [[Fascismo|fascismo]], e questo provocò non pochi scontri con le formazioni del Partito Comunista, scontri che furono messi a tacere in nome dell'unità tra i partigiani.


==== Pistoia e Lucca====
==== Pistoia e Lucca====
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=== Livorno, Pisa e Grosseto ===
=== Livorno, Pisa e Grosseto ===


A Livorno gli anarchici si impossessarono per primi delle armi custodite nelle caserme della città e nei locali dell'accademia navale di Antignano; molti anarchici finirono poi inquadrati nei Gap e nelle [[Brigate Garibaldi|Brigate d'assalto Garibaldi]]. Altre zone a forte influenza anarchica ci furono a Pisa e nella Maremma.  
A Livorno gli anarchici si impossessarono per primi delle armi custodite nelle caserme della città e nei locali dell'accademia navale di Antignano; molti anarchici finirono poi inquadrati nei Gap e nelle [[Brigate Garibaldi|Brigate d'assalto Garibaldi]]. Altre zone a forte influenza anarchica ci furono a Pisa e nella Maremma.  


Nomi particolarmente conosciuti sono: [[Virgilio Antonelli]], confinato ed incarcerato dai fascisti dal [[1926]] al [[1941]] e [[Giovanni Biagini]]. A Grosseto si ricorda [[Pietro Bianconi]] (Piombino 1924 - 1992), partecipò alla Resistenza prima come gappista nelle file del Partito d'Azione, poi nella III Brigata Garibaldi sui monti del grossetano. Un tribunale repubblichino lo condannò a morte nel '44; membro del Direttivo nazionale della CGIL fino al '59, collaboratore a giornali e riviste della sinistra extraparlamentare ed anarchiche, condannato più volte dal '68 al '72, imprigionato per la sua attività di [[antimilitarismo|scrittore antimilitarista]] anarchico <ref>  Si veda inoltre: [http://elpaso.ecn.org/distro/libri/miscellanea/miscell.htm Gli anarchici italiani nella lotta contro il fascismo, edizioni Archivio Famiglia Berneri]</ref>.
Nomi particolarmente conosciuti sono: [[Virgilio Antonelli]], confinato ed incarcerato dai fascisti dal [[1926]] al [[1941]] e [[Giovanni Biagini]]. A Grosseto si ricorda [[Pietro Bianconi]] (Piombino 1924 - 1992), partecipò alla Resistenza prima come gappista nelle file del Partito d'Azione, poi nella III Brigata Garibaldi sui monti del grossetano. Un tribunale repubblichino lo condannò a morte nel '44; membro del Direttivo nazionale della CGIL fino al '59, collaboratore a giornali e riviste della sinistra extraparlamentare ed anarchiche, condannato più volte dal '68 al '72, imprigionato per la sua attività di [[antimilitarismo|scrittore antimilitarista]] anarchico <ref>  Si veda inoltre: [http://elpaso.ecn.org/distro/libri/miscellanea/miscell.htm Gli anarchici italiani nella lotta contro il fascismo, edizioni Archivio Famiglia Berneri]</ref>.


=== Firenze ===
=== Firenze ===


A Firenze il [[Partito Comunista]] formò una Banda partigiana sul Monte Morello, comandata da [[Lanciotto Ballerini]]. Lanciotto, che morirà in combattimento, affrontò da solo i [[Fascismo|fascisti]], permettendo la salvezza a molti suoi compagni e riuscendo ad infliggere grosse perdite ai nazifascisti.
A Firenze il [[Partito Comunista]] formò una Banda partigiana sul Monte Morello, comandata da [[Lanciotto Ballerini]]. Lanciotto, che morirà in combattimento, affrontò da solo i [[Fascismo|fascisti]], permettendo la salvezza a molti suoi compagni e riuscendo ad infliggere grosse perdite ai nazifascisti.


=== Veneto ===
=== Veneto ===
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A Verona l'anarchico [[Giovanni Domaschi]] fondò ed organizzò il [[CLN]] operante in zona, dal [[1922]] al [[1943]] aveva subito 11 anni di [[carcere]] [[Fascismo|fascista]] e 9 di confino con all'attivo 2 evasioni <ref> [http://www.circolorossellimilano.org/MaterialePDF/le_mie_prigioni_e_le_mie_evasioni.pdf Circolo Rosselli Milano le evasioni di Domaschi]</ref>, dopo l'ultima delle quali fu portato a [[Dachau]], ove morì.
A Verona l'anarchico [[Giovanni Domaschi]] fondò ed organizzò il [[CLN]] operante in zona, dal [[1922]] al [[1943]] aveva subito 11 anni di [[carcere]] [[Fascismo|fascista]] e 9 di confino con all'attivo 2 evasioni <ref> [http://www.circolorossellimilano.org/MaterialePDF/le_mie_prigioni_e_le_mie_evasioni.pdf Circolo Rosselli Milano le evasioni di Domaschi]</ref>, dopo l'ultima delle quali fu portato a [[Dachau]], ove morì.
===Friuli===
===Friuli===
Una parte di anarchici operò all'interno di formazioni comuniste, ad esempio nella divisione "Garibaldi-Friuli", mentre a Trieste Giovanni Bidoli coordinò il lavoro delle squadre autonome anarchiche con i partigiani di altra estrazione politica. Bidoli verrà deportato nei campi di concentramento tedeschi, da cui non tornerà mai più, così come [[Carlo Benussi]]. [[Nicola Turcinovich]], già miliziano della "Colonna [[Francisco Ascaso]]" (comandata per un certo periodo da [[Carlo Rosselli]], di cui nel seguito porterà il nome), da Trieste va a Genova combatté con le squadre anarchiche locali. Fra questi i partigiani anarchici della zona si ricorda [[Italo Cristofoli]] caduto durante un attacco alla caserma dell'esercito tedesco a Sappada.
Una parte di anarchici operò all'interno di formazioni comuniste, ad esempio nella divisione "Garibaldi-Friuli", mentre a Trieste Giovanni Bidoli coordinò il lavoro delle squadre autonome anarchiche con i partigiani di altra estrazione politica. Bidoli verrà deportato nei campi di concentramento tedeschi, da cui non tornerà mai più, così come [[Carlo Benussi]]. [[Nicola Turcinovich]], già miliziano della "Colonna [[Francisco Ascaso]]" (comandata per un certo periodo da [[Carlo Rosselli]], di cui nel seguito porterà il nome), da Trieste va a Genova combatté con le squadre anarchiche locali. Fra questi i partigiani anarchici della zona si ricorda [[Italo Cristofoli]] caduto durante un attacco alla caserma dell'esercito tedesco a Sappada.
==== Carnia ====
==== Carnia ====


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==== La Spezia, Sarzana ====
==== La Spezia, Sarzana ====


Nella zona de La Spezia e Sarzana operarono diverse formazioni partigiane in stretto rapporto con quelle di Carrara e della Lunigiana. Due consistenti gruppi erano comandati da due anarchici, [[Fernando Contri]] e Del Carpio; nella zona caddero in scontri a fuoco coi nazifascisti altri due partigiani anarchici assai conosciuti: [[Renato Olivieri]], che aveva già subito 23 anni di [[carcere]] [[Fascismo|fascista]], e [[Renato Perini]].
Nella zona de La Spezia e Sarzana operarono diverse formazioni partigiane in stretto rapporto con quelle di Carrara e della Lunigiana. Due consistenti gruppi erano comandati da due anarchici, [[Fernando Contri]] e Del Carpio; nella zona caddero in scontri a fuoco coi nazifascisti altri due partigiani anarchici assai conosciuti: [[Renato Olivieri]], che aveva già subito 23 anni di [[carcere]] [[Fascismo|fascista]], e [[Renato Perini]].
===Emilia Romagna===
===Emilia Romagna===
==== Ravenna====
==== Ravenna====
A Ravenna, numerosi furono gli anarchici che parteciparono alla lotta nella 26^ Brigata Garibaldi. Fra i più attivi: [[Guglielmo Bartolini]] e [[Pirro Bartolazzi]] del CNL provinciale, Merli anche lui del CNL, Melandri, Bosi, Gatta, Galvani. Si ricordano ancora, [[Pasquale Orselli]] comandante della prima squadra partigiana che giunge a Ravenna per la Liberazione, Fabio Melandri, responsabile settore sostentamento e munizioni che verrà ucciso con la figlia dai nazifascisti.
A Ravenna, numerosi furono gli anarchici che parteciparono alla lotta nella 26^ Brigata Garibaldi. Fra i più attivi: [[Guglielmo Bartolini]] e [[Pirro Bartolazzi]] del CNL provinciale, Merli anche lui del CNL, Melandri, Bosi, Gatta, Galvani. Si ricordano ancora, [[Pasquale Orselli]] comandante della prima squadra partigiana che giunge a Ravenna per la Liberazione, Fabio Melandri, responsabile settore sostentamento e munizioni che verrà ucciso con la figlia dai nazifascisti.


=== Bologna, Modena, Reggio Emilia ===
=== Bologna, Modena, Reggio Emilia ===
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Nelle Marche operarono alcune formazioni anarchiche non autonome, che tuttavia confluirono in diverse Brigate Partigiane ad Ancona, Fermo e Sassoferrato. A Macerata morì [[Alfonso Pettinari]], vittima della [[repressione]] [[Fascismo|fascista]] (aveva subito molti anni di confino) e commissario politico di una brigata Garibaldi.
Nelle Marche operarono alcune formazioni anarchiche non autonome, che tuttavia confluirono in diverse Brigate Partigiane ad Ancona, Fermo e Sassoferrato. A Macerata morì [[Alfonso Pettinari]], vittima della [[repressione]] [[Fascismo|fascista]] (aveva subito molti anni di confino) e commissario politico di una brigata Garibaldi.
===Lazio===
===Lazio===
È da segnalare la presenza di bande partigiane libertarie a Roma, delle quali facevano parte tre militanti libertari che furono uccisi nell'[[eccidio delle Fosse Ardeatine]]. A Roma gli anarchici operarono in diverse formazioni partigiane, a parte il gruppo autonomo di operai a comando di [[Riziero Fantini]] <ref>Fantini, inizialmente comunista, nel [[1910]] emigrò negli [[USA]], divenne [[Personalità anarchiche|anarchico]] e conobbe [[Sacco e Vanzetti]]; nel [[1921]] fu in [[Italia]] per costituire comitati in favore di [[Sacco e Vanzetti]]. Si veda [https://www.anpi.it/donne-e-uomini/2464/riziero-fantini Biografia ANPI di Riziero Fantini]</ref>.  
È da segnalare la presenza di bande partigiane libertarie a Roma, delle quali facevano parte tre militanti libertari che furono uccisi nell'[[eccidio delle Fosse Ardeatine]]. A Roma gli anarchici operarono in diverse formazioni partigiane, a parte il gruppo autonomo di operai a comando di [[Riziero Fantini]] <ref>Fantini, inizialmente comunista, nel [[1910]] emigrò negli [[USA]], divenne [[Personalità anarchiche|anarchico]] e conobbe [[Sacco e Vanzetti]]; nel [[1921]] fu in [[Italia]] per costituire comitati in favore di [[Sacco e Vanzetti]]. Si veda [https://www.anpi.it/donne-e-uomini/2464/riziero-fantini Biografia ANPI di Riziero Fantini]</ref>.  


Le formazioni partigiane in cui erano presenti anarchici furono: [[Bandiera Rossa Roma]], in cui militarono [[Raffaele De Luca]] <ref>[https://www.anpi.it/donne-e-uomini/1541/raffaele-de-luca Biografia ANPI di Raffaele De Luca]</ref> ed [[Umberto Scattoni]] <ref>[https://www.anpi.it/donne-e-uomini/665/umberto-scattoni Biografia ANPI di Umberto Scattoni]</ref>, ma principalmente nelle formazioni di [[Giustizia e Libertà]] comandate da [[Vincenzo Baldazzi]], amico di [[Aldo Eluisi]] <ref>[https://web.archive.org/web/20080719163718/http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo15a1.html Storia del Circolo Giustizia e Libertà di Roma]</ref>, azionista ma molto vicino ideologicamente al movimento anarchico. I due legati da antica e profonda amicizia furono fra i fondatori degli [[Arditi del Popolo]], provenendo entrambi dalle fila degli [[Arditi]], Baldazzi aveva avuto come maestro [[Errico Malatesta]]. Altro partigiano anarchico molto conosciuto fu [[Ettore Dore]] [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|miliziano antifascista in Spagna]] nella [[Francisco_Ascaso|Colonna Ascaso]].
Le formazioni partigiane in cui erano presenti anarchici furono: [[Bandiera Rossa Roma]], in cui militarono [[Raffaele De Luca]] <ref>[https://www.anpi.it/donne-e-uomini/1541/raffaele-de-luca Biografia ANPI di Raffaele De Luca]</ref> ed [[Umberto Scattoni]] <ref>[https://www.anpi.it/donne-e-uomini/665/umberto-scattoni Biografia ANPI di Umberto Scattoni]</ref>, ma principalmente nelle formazioni di [[Giustizia e Libertà]] comandate da [[Vincenzo Baldazzi]], amico di [[Aldo Eluisi]] <ref>[https://web.archive.org/web/20080719163718/http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo15a1.html Storia del Circolo Giustizia e Libertà di Roma]</ref>, azionista ma molto vicino ideologicamente al movimento anarchico. I due legati da antica e profonda amicizia furono fra i fondatori degli [[Arditi del Popolo]], provenendo entrambi dalle fila degli [[Arditi]], Baldazzi aveva avuto come maestro [[Errico Malatesta]]. Altro partigiano anarchico molto conosciuto fu [[Ettore Dore]] [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|miliziano antifascista in Spagna]] nella [[Francisco_Ascaso|Colonna Ascaso]].
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== Cercando di concludere... ==
== Cercando di concludere... ==


I fatti sopra esposti, pur mancando di un necessario approfondimento, danno però la possibilità di comprendere come la nostra partecipazione alla resistenza non fu "irrilevante".
I fatti sopra esposti, pur mancando di un necessario approfondimento, danno però la possibilità di comprendere come la nostra partecipazione alla resistenza non fu "irrilevante".


Una partecipazione però limitata, con un'incidenza nelle lotte proletarie "limitata" rispetto alle possibilità e poco produttiva nei termini di organizzazione e di coscienza.
Una partecipazione però limitata, con un'incidenza nelle lotte proletarie "limitata" rispetto alle possibilità e poco produttiva nei termini di organizzazione e di coscienza.


Questo per numerosi fattori, sia interni che esterni al movimento anarchico. Rispetto ai fattori interni, incise molto la mancanza di un partito che raccogliesse i compagni su posizione di classe e che riuscisse a darsi un minimo di strategia adeguata al momento, e l'operato di "forze" che lavoravano in senso opposto, cercando di trasformare il Movimento Anarchico in un movimento di opinione, isolato dalle lotte proletarie: cioè gli "americani" ([[L'Adunata dei Refrattari]]" e gli individualisti e antiorganizzatori vari).
Questo per numerosi fattori, sia interni che esterni al movimento anarchico. Rispetto ai fattori interni, incise molto la mancanza di un partito che raccogliesse i compagni su posizione di classe e che riuscisse a darsi un minimo di strategia adeguata al momento, e l'operato di "forze" che lavoravano in senso opposto, cercando di trasformare il Movimento Anarchico in un movimento di opinione, isolato dalle lotte proletarie: cioè gli "americani" ([[L'Adunata dei Refrattari]]" e gli individualisti e antiorganizzatori vari).


Nonostante questo, in alcune realtà il movimento riuscì a darsi un minimo di organizzazione. A Milano operava la [[Federazione Comunista Libertaria]] milanese (4000 iscritti) che fu promotrice di quel convegno delle [[federazioni comuniste libertarie alta Italia]] che si tenne a Milano nel [[1945]].
Nonostante questo, in alcune realtà il movimento riuscì a darsi un minimo di organizzazione. A Milano operava la [[Federazione Comunista Libertaria]] milanese (4000 iscritti) che fu promotrice di quel convegno delle [[federazioni comuniste libertarie alta Italia]] che si tenne a Milano nel [[1945]].


'''Ecco alcuni punti dall'ordine del giorno''':
'''Ecco alcuni punti dall'ordine del giorno''':
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::3) rapporto con i partiti sul terreno politico, sindacale e militare"
::3) rapporto con i partiti sul terreno politico, sindacale e militare"


Per dare la dimensione di questa maturità politica raggiunta e dell'articolazione tattica e strategica delle mozioni conclusive, ecco alcune conclusioni:
Per dare la dimensione di questa maturità politica raggiunta e dell'articolazione tattica e strategica delle mozioni conclusive, ecco alcune conclusioni:


::'''Organizzazione sindacale''':
::'''Organizzazione sindacale''':


: «Il convegno delle federazioni comuniste libertarie dell'alta Italia, riconosciuta la necessità contingente dell'unità sindacale;riconosciuta pure la necessità della nostra partecipazione al movimento sindacale; invita tutti i compagni d'Italia ad interessarsi attivamente al movimento stesso, partecipando ai consigli di fabbrica, alle commissioni interne, ecc. allo scopo di poter imprimere alle masse operaie le nostre direttive e di divulgare tra le stesse i nostri principi libertari.»
: «Il convegno delle federazioni comuniste libertarie dell'alta Italia, riconosciuta la necessità contingente dell'unità sindacale;riconosciuta pure la necessità della nostra partecipazione al movimento sindacale; invita tutti i compagni d'Italia ad interessarsi attivamente al movimento stesso, partecipando ai consigli di fabbrica, alle commissioni interne, ecc. allo scopo di poter imprimere alle masse operaie le nostre direttive e di divulgare tra le stesse i nostri principi libertari.»


::'''Rapporti col [[Comitato di Liberazione Nazionale]]''' ('''CLN''')
::'''Rapporti col [[Comitato di Liberazione Nazionale]]''' ('''CLN''')


: «Il convegno (...) considerando che nel periodo cospirativo la presenza dei comunisti libertari, sia nelle formazioni partigiane di montagna che di città che al CLN, ha impresso all'opera degli stessi un andamento più democratico e rivoluzionario... Incarica il consiglio della [[Federazione Comunista Libertaria Alta Italia|FCL Alta Italia]] di entrare in contatto con CLN Alta Italia, affinché sia assicurato il diritto ai nostri compagni di entrare in tutti quei comitati ove il nostro impresso sia ritenuto necessario ed utile ai fini del controllo e della preparazione rivoluzionaria".» <ref>Conclusioni interamente estratte dal foglio della sezione della [[Federazione dei Comunisti Anarchici|FdCA]] di Fano/Pesaro</ref>
: «Il convegno (...) considerando che nel periodo cospirativo la presenza dei comunisti libertari, sia nelle formazioni partigiane di montagna che di città che al CLN, ha impresso all'opera degli stessi un andamento più democratico e rivoluzionario... Incarica il consiglio della [[Federazione Comunista Libertaria Alta Italia|FCL Alta Italia]] di entrare in contatto con CLN Alta Italia, affinché sia assicurato il diritto ai nostri compagni di entrare in tutti quei comitati ove il nostro impresso sia ritenuto necessario ed utile ai fini del controllo e della preparazione rivoluzionaria".» <ref>Conclusioni interamente estratte dal foglio della sezione della [[Federazione dei Comunisti Anarchici|FdCA]] di Fano/Pesaro</ref>
==Note==
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*I. Rossi, ''La ripresa del movimento anarchico italiano e la propaganda orale dal 1943 al 1950'', [[RL]], Pistoia, 1981
*I. Rossi, ''La ripresa del movimento anarchico italiano e la propaganda orale dal 1943 al 1950'', [[RL]], Pistoia, 1981
*Pietro Bianconi, ''Gli anarchici nella lotta contro il fascismo'', Ediz. Archivio Famiglia [[Camillo Berneri]], Pistoia, 1988
*Pietro Bianconi, ''Gli anarchici nella lotta contro il fascismo'', Ediz. Archivio Famiglia [[Camillo Berneri]], Pistoia, 1988
*[[Gino Cerrito|G. Cerrito]], con Adriana Dadà e Maria Pacini, ''Gli anarchici nella resistenza apuana'', Fazzi Editore, Lucca, 1984
*[[Gino Cerrito|G. Cerrito]], con Adriana Dadà e Maria Pacini, ''Gli anarchici nella resistenza apuana'', Fazzi Editore, Lucca, 1984
*M. Rossi, ''Avanti siam ribelli..." Appunti per una storia del movimento anarchico nella Resistenza'', [[Biblioteca Franco Serantini|BFS]], Pisa, 1985
*M. Rossi, ''Avanti siam ribelli..." Appunti per una storia del movimento anarchico nella Resistenza'', [[Biblioteca Franco Serantini|BFS]], Pisa, 1985
*M. Lampronti, [[L'Altra Resistenza. L'Altra Opposizione (comunisti dissidenti dal 1943 al 1951)]], [[Antonio Lalli]], Firenze, 1984
*M. Lampronti, [[L'Altra Resistenza. L'Altra Opposizione (comunisti dissidenti dal 1943 al 1951)]], [[Antonio Lalli]], Firenze, 1984
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*[[Giorgio Sacchetti]], ''Gli anarchici contro il fascismo'', '[[Sempre Avanti]]', Livorno, 1995 in "Almanacco Socialista", Milano, ed. Avanti! 1962, "[[A/Rivista Anarchica]]", Milano, n. 4/1973 [http://xoomer.virgilio.it/anarchivio/archivio%20testi/020/20_03.htm ''Gli anarchici contro il fascismo'']
*[[Giorgio Sacchetti]], ''Gli anarchici contro il fascismo'', '[[Sempre Avanti]]', Livorno, 1995 in "Almanacco Socialista", Milano, ed. Avanti! 1962, "[[A/Rivista Anarchica]]", Milano, n. 4/1973 [http://xoomer.virgilio.it/anarchivio/archivio%20testi/020/20_03.htm ''Gli anarchici contro il fascismo'']
*[[Gaetano Perillo]], Gibelli Camillo ''Storia della Camera del lavoro di Genova: Dalle origini alla seconda guerra mondiale'', 1980
*[[Gaetano Perillo]], Gibelli Camillo ''Storia della Camera del lavoro di Genova: Dalle origini alla seconda guerra mondiale'', 1980
* [[Cesare Bermani]] ''[[anarchici]] e [[socialismo|socialisti]] a Milano'' nº2 del dicembre 2009 di ''L'impegno'' Rivista di Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle provincie di Biella e Vercelli ''[[Cino Moscatelli]]''
* [[Cesare Bermani]] ''[[anarchici]] e [[socialismo|socialisti]] a Milano'' nº2 del dicembre 2009 di ''L'impegno'' Rivista di Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle provincie di Biella e Vercelli ''[[Cino Moscatelli]]''


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
===Articoli===
===Articoli===
*[http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2005/un14/art3698.html Gli anarchici contro il fascismo: 1943 - 45Achtung Banditen!], articolo tratto da «[[Umanità Nova]]»
*[http://isole.ecn.org/uenne/archivio/archivio2005/un14/art3698.html Gli anarchici contro il fascismo: 1943 - 45Achtung Banditen!], articolo tratto da «[[Umanità Nova]]»
*[http://www.socialismolibertario.it/Gli_anarchici_e_la_resistenza_al_fascismo.zip Gli anarchici e la resistenza al fascismo]
*[http://www.socialismolibertario.it/Gli_anarchici_e_la_resistenza_al_fascismo.zip Gli anarchici e la resistenza al fascismo]
*[http://stragedistato.wordpress.com/2011/10/22/a-rivista-anarchica-n20-aprile-1973-gli-anarchici-contro-il-fascismo-di-a-a-v-v/ Gli anarchici contro il fascismo di A.A.V.V. (20 aprile 1973)], articolo tratto da [[A-Rivista Anarchica]]
*[http://stragedistato.wordpress.com/2011/10/22/a-rivista-anarchica-n20-aprile-1973-gli-anarchici-contro-il-fascismo-di-a-a-v-v/ Gli anarchici contro il fascismo di A.A.V.V. (20 aprile 1973)], articolo tratto da [[A-Rivista Anarchica]]
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