Autogestione: differenze tra le versioni
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I critici (burocrati, funzionari e [[capitalismo|capitalisti]]) ritengono che interpellare ciascun lavoratore per ogni questione aziendale significhi perdere tempo prezioso. L’autogestione invece attribuisce grande importanza al capitale umano, ritenendo che il potere d’agire dev’essere messo in mano a ciascuna [[Individualità |individualità ]], congiuntamente agli altri suoi compagni. Secondo i principi della [[democrazia diretta]], applicati ad un’azienda autogestita, i lavoratori devono esprimersi congiuntamente, mediante assemblee pubbliche, solamente se le questioni riguardino tutta l’azienda, mentre i singoli e specifici problemi della stessa devono essere risolti dai lavoratori competenti di quel determinato settore. | I critici (burocrati, funzionari e [[capitalismo|capitalisti]]) ritengono che interpellare ciascun lavoratore per ogni questione aziendale significhi perdere tempo prezioso. L’autogestione invece attribuisce grande importanza al capitale umano, ritenendo che il potere d’agire dev’essere messo in mano a ciascuna [[Individualità |individualità ]], congiuntamente agli altri suoi compagni. Secondo i principi della [[democrazia diretta]], applicati ad un’azienda autogestita, i lavoratori devono esprimersi congiuntamente, mediante assemblee pubbliche, solamente se le questioni riguardino tutta l’azienda, mentre i singoli e specifici problemi della stessa devono essere risolti dai lavoratori competenti di quel determinato settore. | ||
Il [[capitalismo|sistema capitalistico]] e quello autogestionario attribuiscono diverso significato alla parola efficienza: per i primi essa ha un valore semplicemente economico, per i secondi ha anche un significato sociale ed umano. Per gli | Il [[capitalismo|sistema capitalistico]] e quello autogestionario attribuiscono diverso significato alla parola efficienza: per i primi essa ha un valore semplicemente economico, per i secondi ha anche un significato sociale ed umano. Per gli “autogestionari” la strutturazione orizzontale dell’azienda e la responsabilizzazione del lavoratore, posto all’interno di un [[cooperazione|sistema cooperativistico]], rendono l’azienda più efficiente e innovatrice. L’efficienza capitalistica invece determina alienazione e stress perché il lavoratore non è in grado di controllare il processo produttivo (processo centralizzato), ma ciò per il [[capitalismo|capitalista]] non è molto importante perché il lavoratore viene visto come un semplice strumento di lavoro, il cui valore è assai relativo. | ||
== Riferimenti storici == | == Riferimenti storici == | ||
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===Esperienze storiche autogestionarie=== | ===Esperienze storiche autogestionarie=== | ||
Le prime esperienze d'autogestione di una certa rilevanza storica sono state quelle sviluppatesi nelle ''poleis'' greche, in cui le decisioni politiche venivano deliberate durante le assemblee pubbliche dell’''Agorà ''. [[Murray Bookchin]] ha strutturato il proprio pensiero libertario ([[municipalismo libertario]]) sulla base dell’esempio [[democrazia | democratico]] ateniese, seppur | Le prime esperienze d'autogestione di una certa rilevanza storica sono state quelle sviluppatesi nelle ''poleis'' greche, in cui le decisioni politiche venivano deliberate durante le assemblee pubbliche dell’''Agorà ''. [[Murray Bookchin]] ha strutturato il proprio pensiero libertario ([[municipalismo libertario]]) sulla base dell’esempio [[democrazia | democratico]] ateniese, seppur “limandone”, ovviamente, le incrostazioni [[classismo| classiste]] dell’epoca che limitavano la partecipazione all’assemblea. | ||
[[File:1917_kronstadt.jpg|thumb|300 px|Assemblea a [[Kronstadt]]]] | [[File:1917_kronstadt.jpg|thumb|300 px|Assemblea a [[Kronstadt]]]] | ||
Anche durante l'epoca medioevale, in cui la vita era organizzata intorno ai comuni, si sviluppano strutture associative d'autogestione, anche se, così come nelle polis greche, la [[libertà ]] delle associazioni era limitata e non piena e assoluta. Secondo [[Pëtr Kropotkin]] durante il medioevo vi fu «una forte affermazione dell’individuo, che giunse a costituire la società per mezzo della libera federazione di uomini, villaggi e città . Esso fu anche un’assoluta negazione dello spirito unitario e accentratore romano, con il quale si cerca ancor oggi di spiegare la storia nel nostro insegnamento universitario. Questo movimento non si ricollega ad alcun personaggio | Anche durante l'epoca medioevale, in cui la vita era organizzata intorno ai comuni, si sviluppano strutture associative d'autogestione, anche se, così come nelle polis greche, la [[libertà ]] delle associazioni era limitata e non piena e assoluta. Secondo [[Pëtr Kropotkin]] durante il medioevo vi fu «una forte affermazione dell’individuo, che giunse a costituire la società per mezzo della libera federazione di uomini, villaggi e città . Esso fu anche un’assoluta negazione dello spirito unitario e accentratore romano, con il quale si cerca ancor oggi di spiegare la storia nel nostro insegnamento universitario. Questo movimento non si ricollega ad alcun personaggio | ||
storico di particolare rilievo né ad alcuna istituzione centralizzata. Fu uno sviluppo naturale, proprio, come la tribù e la comunità di villaggio, a una certa fase dell’evoluzione umana e non a questa nazione o a quella regione.» | storico di particolare rilievo né ad alcuna istituzione centralizzata. Fu uno sviluppo naturale, proprio, come la tribù e la comunità di villaggio, a una certa fase dell’evoluzione umana e non a questa nazione o a quella regione.» | ||
Finalmente nel[[la Comune di Parigi (1871)]] si tenta, sulla base delle esperienze storiche passate, di rompere gli argini in cui solitamente veniva ristretto il fondamento dell’autogestione, ampliandola a “tutto e | Finalmente nel[[la Comune di Parigi (1871)]] si tenta, sulla base delle esperienze storiche passate, di rompere gli argini in cui solitamente veniva ristretto il fondamento dell’autogestione, ampliandola a “tutto e tutti”. | ||
Le pubbliche assemblee sono valse come esempio per i marinai di [[Kronstadt]], per gli insorti dell’[[Ucraina libertaria]] di [[Nestor Makhno]], per la [[Repubblica dei Consigli di Baviera]] (1919), per i minatori della [[Rivolta delle Asturie]] (1934), per i libertari della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Spagna del ‘36]], per gli studenti del [[Maggio 1968]], per tutti i [[consiliarismo|movimenti consiliaristi]] in genere e, più recentemente in [[Italia]], per il cosidetto [[NO TAV|movimento NO TAV]], [[No DalMolin]] ecc. | Le pubbliche assemblee sono valse come esempio per i marinai di [[Kronstadt]], per gli insorti dell’[[Ucraina libertaria]] di [[Nestor Makhno]], per la [[Repubblica dei Consigli di Baviera]] (1919), per i minatori della [[Rivolta delle Asturie]] (1934), per i libertari della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Spagna del ‘36]], per gli studenti del [[Maggio 1968]], per tutti i [[consiliarismo|movimenti consiliaristi]] in genere e, più recentemente in [[Italia]], per il cosidetto [[NO TAV|movimento NO TAV]], [[No DalMolin]] ecc. | ||
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La storia dell'umanità , a partire dagli esempi proposti in precedenza, dimostra non solo che l’autogestione è possibile, ma è nella maggior parte dei casi più efficace e valida del sistema basato sulla [[gerarchia]] e l'[[autorità ]]. | La storia dell'umanità , a partire dagli esempi proposti in precedenza, dimostra non solo che l’autogestione è possibile, ma è nella maggior parte dei casi più efficace e valida del sistema basato sulla [[gerarchia]] e l'[[autorità ]]. | ||
L’autogestione inoltre per essere effettivamente tale deve partire “dal | L’autogestione inoltre per essere effettivamente tale deve partire “dal basso”, cioè dall’[[individuo]]. L'[[individuo|individuo]] deve essere libero innanzitutto di governare se stesso e quindi di relazionarsi con gli altri mediante libere associazioni. | ||
L’autogestione tuttavia non deve necessariamente limitarsi nei ristretti ambiti dell’individuo o dell’associazione, ma può essere estesa in un contesto più ampio mediante relazioni tra i comuni o le associazioni, realizzabili attraverso il [[federalismo]]. | L’autogestione tuttavia non deve necessariamente limitarsi nei ristretti ambiti dell’individuo o dell’associazione, ma può essere estesa in un contesto più ampio mediante relazioni tra i comuni o le associazioni, realizzabili attraverso il [[federalismo]]. |