Storia del movimento libertario in Italia: differenze tra le versioni

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[[Image:Novatore.jpg|right|thumb|170 px|[[Renzo Novatore]], [[anarco-individualismo|anarco-individualista]] e antagonista della prima ora del [[Fascismo|fascismo]]]]
[[Image:Novatore.jpg|right|thumb|170 px|[[Renzo Novatore]], [[anarco-individualismo|anarco-individualista]] e antagonista della prima ora del [[Fascismo|fascismo]]]]
[[File: Armando_borghi.jpg|thumb|170 px|left|[[Armando Borghi]]]]
[[File: Armando_borghi.jpg|thumb|170 px|left|[[Armando Borghi]]]]
Nell'[[Unione Anarchica Italiana|UAI]] si misero in luce varie personalità, tra le quali [[Camillo Berneri]], che si distinse per il suo [[anarchismo]] antidogmatico, [[libertario]], anticentralista, [[federalista]] e, successivamente, per il suo attivismo durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]]. Con la costituzione dell'[[Unione Anarchica Italiana|UAI]] nasceva anche, nello stesso anno ([[1920]]), il primo storico [[stampa anarchica|quotidiano anarchico]]: '''''[[Umanità Nova]]'''''. Nello stesso anno, durante la notte tra il [[25 giugno|25]] e il [[26 giugno]] del [[1920]], '''[[Rivolta dei Bersaglieri|i bersaglieri della caserma Villarey si rivoltarono]]''' contro le [[autorità]] militari, perché temevano di essere inviati in [[Albania]], dove vi erano duri scontri tra i locali e le truppe di occupazione italiane. La [[Rivolta dei Bersaglieri|rivolta]] fu sostenuta dagli [[anarchici]], in particolare da [[Errico Malatesta]].
Nell'[[Unione Anarchica Italiana|UAI]] si misero in luce varie personalità, tra le quali [[Camillo Berneri]], che si distinse per il suo [[anarchismo]] antidogmatico, [[libertario]], anticentralista, [[federalista]] e, successivamente, per il suo attivismo durante la [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]]. Con la costituzione dell'[[Unione Anarchica Italiana|UAI]] nasceva anche, nello stesso anno ([[1920]]), il primo storico [[stampa anarchica|quotidiano anarchico]]: '''''[[Umanità Nova]]'''''. Nello stesso anno, ad Ancona, durante la notte tra il [[25 giugno|25]] e il [[26 giugno]] del [[1920]], '''[[Rivolta dei Bersaglieri|i bersaglieri della caserma Villarey si rivoltarono]]''' contro le [[autorità]] militari, perché temevano di essere inviati in [[Albania]], dove vi erano duri scontri tra i locali e le truppe di occupazione italiane. La [[Rivolta dei Bersaglieri|rivolta]] fu sostenuta dagli [[anarchici]], in particolare da [[Errico Malatesta]].


Nonostante la nascita di queste organizzazioni anarchiche, persistettero coloro che vedevano nell'atto individualistico l'unico mezzo efficace per contrastare l'arroganza dello [[Stato]] e delle classi dominanti: nell'estate del [[1919]] l'individualista [[Bruno Filippi]] organizzò una serie di azioni dirette contro esponenti della borghesia (Filippi morirà durante una di queste azioni); nel [[1921]] venne fatta esplodere una bomba al [[La strage del Teatro Diana|Teatro Diana]] a Milano che provocò 21 morti e 200 feriti. La bomba era opera di alcuni individualisti ([[Ettore Aguggini|Aguggini]], [[Giuseppe Boldrini|Boldrini]] e [[Giuseppe Mariani|Mariani]]) che intendevano colpire il questore di Milano Gasti, contro l'ingiusta detenzione ([[Armando Borghi]] era stato arrestato il [[13 ottobre]] [[1920]], il [[15 ottobre|15]] era stata perquisita la sede di «[[Umanità Nova]]» e il [[17 ottobre|17]] erano stati arrestati [[Malatesta]], [[Carlo Frigerio]], [[Corrado Quaglino]], [[Nella Giacomelli]] ed altri) subita da molti anarchici, tra cui tre redattori di «[[Umanità Nova]]»: [[Armando Borghi|Borghi]], [[Malatesta]] e [[Corrado Quaglino|Quaglino]]. Seppur compiuta in buona fede, gran parte degli anarchici si dissociarono da quell'azione che giudicarono inutile e deleteria per il movimento.
Nonostante la nascita di queste organizzazioni anarchiche, persistettero coloro che vedevano nell'atto individualistico l'unico mezzo efficace per contrastare l'arroganza dello [[Stato]] e delle classi dominanti: nell'estate del [[1919]] l'individualista [[Bruno Filippi]] organizzò una serie di azioni dirette contro esponenti della borghesia (Filippi morirà durante una di queste azioni); nel [[1921]] venne fatta esplodere una bomba al [[La strage del Teatro Diana|Teatro Diana]] a Milano che provocò 21 morti e 200 feriti. La bomba era opera di alcuni individualisti ([[Ettore Aguggini|Aguggini]], [[Giuseppe Boldrini|Boldrini]] e [[Giuseppe Mariani|Mariani]]) che intendevano colpire il questore di Milano Gasti, contro l'ingiusta detenzione ([[Armando Borghi]] era stato arrestato il [[13 ottobre]] [[1920]], il [[15 ottobre|15]] era stata perquisita la sede di «[[Umanità Nova]]» e il [[17 ottobre|17]] erano stati arrestati [[Malatesta]], [[Carlo Frigerio]], [[Corrado Quaglino]], [[Nella Giacomelli]] ed altri) subita da molti anarchici, tra cui tre redattori di «[[Umanità Nova]]»: [[Armando Borghi|Borghi]], [[Malatesta]] e [[Corrado Quaglino|Quaglino]]. Seppur compiuta in buona fede, gran parte degli anarchici si dissociarono da quell'azione che giudicarono inutile e deleteria per il movimento.