Autorità: differenze tra le versioni

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   «L'analisi dimostra che la coscienza domina con asprezza non minore di quella delle autorità esterne, e inoltre che spesso il contenuto degli ordini emanati dalla coscienza non è in definitiva regolato da esigenze dell'io individuale, ma da richieste sociali che hanno assunto la dignità di norme etiche» ([[Erich Fromm]], ''Fuga dalla libertà'')
   «L'analisi dimostra che la coscienza domina con asprezza non minore di quella delle autorità esterne, e inoltre che spesso il contenuto degli ordini emanati dalla coscienza non è in definitiva regolato da esigenze dell'io individuale, ma da richieste sociali che hanno assunto la dignità di norme etiche» ([[Erich Fromm]], ''Fuga dalla libertà'')
   
   
Lungi quindi da avere conquistato l'autonomia (dal greco antico "autòs", se stesso, e "nomos", legge) e la libertà dall'autorità esterna, l'[[individuo]] nella fase storica citata sembra aver interiorizzato l'autorità, comunque sempre esterna da lui/lei stesso/a e limitante la [[libertà]] sociale e l'espressione individuale.
Lungi quindi da avere conquistato l'autonomia (dal greco antico "autòs", stesso, e "nomos", legge) e la libertà dall'autorità esterna, l'[[individuo]] nella fase storica citata sembra aver interiorizzato l'autorità, comunque sempre esterna da lui/lei stesso/a e limitante la [[libertà]] sociale e l'espressione individuale.
Fromm continua descrivendo un'ulteriore sviluppo del rapporto sociale autoritario. Anche l'autorità interna, infatti, perde nel XX secolo gradualmente la propria importanza per lasciare il posto ad una "autorità anonima":
Fromm continua descrivendo un'ulteriore sviluppo del rapporto sociale autoritario. Anche l'autorità interna, infatti, perde nel XX secolo gradualmente la propria importanza per lasciare il posto ad una "autorità anonima":