Joseph Déjacque: differenze tra le versioni

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Ecco una descrizione della [[società]] [[utopica]]:
Ecco una descrizione della [[società]] [[utopica]]:
:«Presso i figli di questo nuovo mondo, non vi è né divinità né papato, né regalità, né dei, re o preti. Non volendo essere schiavi, non vogliono padroni. Essando libero, hanno solo il culto della [[Libertà]], così la praticano sin dall'infanzia e la professano in tutti i momenti, e fino agli ultimi istanti della vita. La loro comunione [[anarchica]] non ha bisogno di bibbie o di codici; ciascuno di essi porta in sé la sua legge e il suo profeta, il suo cuore e la sua intelligenza. Non fanno ad altri quello che non vorrebbero altri facessero a loro, e fanno agli altri ciò che vorrebbero altri facessero loro. Volendo il bene per sé, fanno il bene degli altri. Non volendo che si attenti alla loro libera volontà, non attentano alla libera volontà degli altri. Amando, amati, vogliono crescere nell'amore e moltiplicarsi attraverso l'amore. Uomini, restituiscono, centuplicato, all'Umanità ciò che, bambini, sono ad essa costati in cure; e al loro vicino, le simpatie che gli sono dovute: sguardo per sguardo, sorriso per sorriso, bacio per bacio e, al bisogno, morso per morso. Sanno che hanno una madre comune, l'Umanità, che sono tutti fratelli, e che la fraternità li obbliga. Hanno coscienza che l'armonia non può esistere se non con il concorso delle volontà individuali, che la legge naturale delle attrazioni è la legge degli infinitamente piccoli come degli infinitamente grandi, che nulla di ciò che è sociale può muoversi se non dalla [[società]], che essa è il pensiero universale, l'unità delle unità, la sfera delle sfere, immanente e permanente nell'eterno movimento; e dicono: al di fuori dell'[[anarchia]] non vi è salvezza! E aggiungono: la felicità è del nostro mondo. E sono tutti felici, e tutti incontrano sul loro cammino le soddisfazioni che cercano. Bussano, e tutte le prote si aprono; la simpatia, l'amore, il piacere e le gioie rispondono ai battiti del loro vuore, alle pulsazioni del cervello, ai colpi di martello delle braccia; e, in piedi sulle soglie, salutano il fratello, l'amante, il lavoratore; e la Scienza, come un'umile schiava, li guida innanzi, nel vestibolo dell'Ignoto. [...] In questa [[società]] [[anarchica]], la famiglia legale e la [[proprietà]] legale sono istituzioni morte, geografie di cui si è perso il senso: una e indivisibile è la famiglia, una e indivisibile è la [[proprietà]]. In questa comunione fraterna, libero è il lavoro e libero è l'amore. Tutto ciò che è opera del braccio e dell'intelligenza, tutto ciò che è ogetto di produzione e di consumo, capitale comune, [[proprietà]] collettiva, ''appartiene a tutti e a ciascuno''. Tutto ciò che è opera del cuore, tutto ciò che è essenza intima, sensazione e sentimento individuali, capitale particolare, [[proprietà]] corporale, tutto ciò che è uomo, infine, nella sua accezione propria, qualunque sia la sua età o il suo sesso, ''si appartiene''».
:«Presso i figli di questo nuovo mondo, non vi è né divinità né papato, né regalità, né dei, re o preti. Non volendo essere schiavi, non vogliono padroni. Essando libero, hanno solo il culto della [[Libertà]], così la praticano sin dall'infanzia e la professano in tutti i momenti, e fino agli ultimi istanti della vita. La loro comunione [[anarchica]] non ha bisogno di bibbie o di codici; ciascuno di essi porta in sé la sua legge e il suo profeta, il suo cuore e la sua intelligenza. Non fanno ad altri quello che non vorrebbero altri facessero a loro, e fanno agli altri ciò che vorrebbero altri facessero loro. Volendo il bene per sé, fanno il bene degli altri. Non volendo che si attenti alla loro libera volontà, non attentano alla libera volontà degli altri. Amando, amati, vogliono crescere nell'amore e moltiplicarsi attraverso l'amore. Uomini, restituiscono, centuplicato, all'Umanità ciò che, bambini, sono ad essa costati in cure; e al loro vicino, le simpatie che gli sono dovute: sguardo per sguardo, sorriso per sorriso, bacio per bacio e, al bisogno, morso per morso. Sanno che hanno una madre comune, l'Umanità, che sono tutti fratelli, e che la fraternità li obbliga. Hanno coscienza che l'armonia non può esistere se non con il concorso delle volontà individuali, che la legge naturale delle attrazioni è la legge degli infinitamente piccoli come degli infinitamente grandi, che nulla di ciò che è sociale può muoversi se non dalla [[società]], che essa è il pensiero universale, l'unità delle unità, la sfera delle sfere, immanente e permanente nell'eterno movimento; e dicono: al di fuori dell'[[anarchia]] non vi è salvezza! E aggiungono: la felicità è del nostro mondo. E sono tutti felici, e tutti incontrano sul loro cammino le soddisfazioni che cercano. Bussano, e tutte le prote si aprono; la simpatia, l'amore, il piacere e le gioie rispondono ai battiti del loro vuore, alle pulsazioni del cervello, ai colpi di martello delle braccia; e, in piedi sulle soglie, salutano il fratello, l'amante, il lavoratore; e la Scienza, come un'umile schiava, li guida innanzi, nel vestibolo dell'Ignoto. [...] In questa [[società]] [[anarchica]], la famiglia legale e la [[proprietà]] legale sono istituzioni morte, geografie di cui si è perso il senso: una e indivisibile è la famiglia, una e indivisibile è la [[proprietà]]. In questa comunione fraterna, libero è il lavoro e libero è l'amore. Tutto ciò che è opera del braccio e dell'intelligenza, tutto ciò che è ogetto di produzione e di consumo, capitale comune, [[proprietà]] collettiva, ''appartiene a tutti e a ciascuno''. Tutto ciò che è opera del cuore, tutto ciò che è essenza intima, sensazione e sentimento individuali, capitale particolare, [[proprietà]] corporale, tutto ciò che è uomo, infine, nella sua accezione propria, qualunque sia la sua età o il suo sesso, ''si appartiene''».
==== L'amore libero ====
Nella [[società]] immaginata da Déjacque uomini e donne «fanno l'amore quando piace loro, come piace loro, e con chi piace loro»:
:«[[Libertà]] piena e completa da una parte come dall'altra. Nessuna convenzione o contratto legale li lega. L'attrazione è la sola catena, il piacere, la sola regola. Così, l'amore è più duraturo e più circondato di pudore che presso i civilizzati. Il mistero con cui amano circondare i liberi legami, vi aggiunge un fascino sempre nuovo. [...] Tutti, in pubblico, hanno teneri sguardi gli uni per gli altri, sguardi da fratelli e sorelle, il vermiglio splendore della viva amicizia; la scintilla della passione non arde che nel segreto, come le stelle, come i casti bagliori nel buio azzurro delle notti. [...] Il libero amore è come il fuoco, purifica tutto. Ciò che posso dire è che, nel mondo [[anarchico]], gli amori volubili sono un piccolisimo numero, e gli amori costanti, gli amori esclusivi, gli amori a due, sono la maggior parte. L'amore instabile è la ricerca dell'amore, il viaggio, le emozioni, la stanchezza, non il fine. L'amore unico, l'amore perpetuo, perno di due cuori confusi in un'attraziine reciproca, questa è la suprema felicità degli amanti. L'apogeo dell'evoluzione sessuale; il radioso focolare verso il quale tendono tutti i pellegrinaggi, l'apoteosi della coppia umana, la felicità al suo zenith».


La città univerale appare come un falansterio, «ma senza alcuna [[gerarchia]], senza alcuna autorità, al contrario, testimonianza della [[libertà]], dell'[[uguaglianza]], dell'[[anarchia]] più completa»: Déjacque lo chiama «'''Umanisfera'''».
La città univerale appare come un falansterio, «ma senza alcuna [[gerarchia]], senza alcuna autorità, al contrario, testimonianza della [[libertà]], dell'[[uguaglianza]], dell'[[anarchia]] più completa»: Déjacque lo chiama «'''Umanisfera'''».