Il movimento anarchico in Argentina: differenze tra le versioni

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: «La crisi della libertà che caratterizza il movimento fra le due guerre, la debolezza mostrata dal movimento anarchico di fronte al diffondersi dei regimi fascisti [...] determinano fra gli anarchici aspetti assai interessanti: un breve ritorno alla propaganda individualistica e terroristica con manifestazioni singolari [...] in Italia e in Argentina. [...] Diverso è ovviamente il contegno degli anarchici di fronte alla violenza rivoluzionaria dei conflitti di classe, particolarmente aspri in Spagna e in Argentina» <ref>[http://www.unive.it/media/allegato/dep/n_1speciale/06_Cattarulla.pdf da ''www.unive.it'']</ref>
: «La crisi della libertà che caratterizza il movimento fra le due guerre, la debolezza mostrata dal movimento anarchico di fronte al diffondersi dei regimi fascisti [...] determinano fra gli anarchici aspetti assai interessanti: un breve ritorno alla propaganda individualistica e terroristica con manifestazioni singolari [...] in Italia e in Argentina. [...] Diverso è ovviamente il contegno degli anarchici di fronte alla violenza rivoluzionaria dei conflitti di classe, particolarmente aspri in Spagna e in Argentina» <ref>[http://www.unive.it/media/allegato/dep/n_1speciale/06_Cattarulla.pdf da ''www.unive.it'']</ref>


Fra gli anarchici italiani maggiormente attivi in quegli anni vi fu [[Severino Di Giovanni]] e la sua banda, di cui facevano parte [[Paulino Scarfò|Paulino]] e [[Alejandro Scarfò]] (fratelli della compagna di Di Giovanni [[América Josefina Scarfò|América Josefina]], anche lei anarchica). Autore di molti attacchi al potere istituzional-[[capitalismo|capitalista]], Severino Di Giovanni collaborò anche con «Il Culmine» e fu condannato a morte il il [[1 febbraio]] [[1931]]. Nel loro peregrinare sudamericano, fecero tappa in [[Argentina]] anche gli spagnoli [[Buenaventura Durruti]] e [[Francisco Ascaso]], fondatori del gruppo espropriatore anarchico "[[Los Errantes]]".  
Fra gli anarchici italiani maggiormente attivi in quegli anni vi fu [[Severino Di Giovanni]] e la sua banda, di cui facevano parte [[Paulino Scarfò|Paulino]] e [[Alejandro Scarfò]] (fratelli della compagna di Di Giovanni [[América Josefina Scarfò|América Josefina]], anche lei anarchica). Autore di molti attacchi al potere istituzional-[[capitalismo|capitalista]], Severino Di Giovanni collaborò anche con il «[[Culmine]]» e fu condannato a morte il il [[1 febbraio]] [[1931]]. Nel loro peregrinare sudamericano, fecero tappa in [[Argentina]] anche gli spagnoli [[Buenaventura Durruti]] e [[Francisco Ascaso]], fondatori del gruppo espropriatore anarchico "[[Los Errantes]]".  


Nel [[1922]] si costituì l'[[Unión Sindical Argentina]], prosecutrice della [[FORA]] del '''IX congresso''', definita di ispirazione anarco-bolscevica, ovvero un'organizzazione che partendo dai principi che ispirarono la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]], in cui gli [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] ebbero un ruolo determinante, giunsero ad auspicare la «[[dittatura del proletariato]]». Su questa, la [[Alianza Libertaria Argentina]] (ALA) esercitò un certo controllo, così come la [[FAI]] si rapportava con la [[CNT]] in [[Spagna]]. L'ALA si costituì il [[23 gennaio]] [[1923]] e il [[3 aprile]] si dotò di un organo propagandistico, «[[El Libertario]]» (109 numeri sino al 1932).
Nel [[1922]] si costituì l'[[Unión Sindical Argentina]], prosecutrice della [[FORA]] del '''IX congresso''', definita di ispirazione anarco-bolscevica, ovvero un'organizzazione che partendo dai principi che ispirarono la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]], in cui gli [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] ebbero un ruolo determinante, giunsero ad auspicare la «[[dittatura del proletariato]]». Su questa, la [[Alianza Libertaria Argentina]] (ALA) esercitò un certo controllo, così come la [[FAI]] si rapportava con la [[CNT]] in [[Spagna]]. L'ALA si costituì il [[23 gennaio]] [[1923]] e il [[3 aprile]] si dotò di un organo propagandistico, «[[El Libertario]]» (109 numeri sino al 1932).