Antefatti dell'11 settembre: differenze tra le versioni

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La versione ufficiale del governo degli Stati Uniti sui rapporti con [[Osama bin Laden]] e la sua organizzazione terroristica [[Al Qaeda]] è quella di una totale estraneità e indipendenza reciproca. In realtà il padre di Osama, lo sceicco Muhammad bin Laden, fu il fondatore di una potentissima dinastia di costruttori, operante con enorme successo nel regno saudita, nell'emirato del Golfo di Ras al Khaimah e in [[Giordania]], per grandi progetti di strade, aeroporti e varie infrastrutture. Il figlio Osama acquisì, negli anni Settanta, l'eredità paterna, potenziando con grande abilità le fortune imprenditoriali dell'azienda.
La versione ufficiale del governo degli Stati Uniti sui rapporti con [[Osama bin Laden]] e la sua organizzazione terroristica [[Al Qaeda]] è quella di una totale estraneità e indipendenza reciproca. In realtà il padre di Osama, lo sceicco Muhammad bin Laden, fu il fondatore di una potentissima dinastia di costruttori, operante con enorme successo nel regno saudita, nell'emirato del Golfo di Ras al Khaimah e in [[Giordania]], per grandi progetti di strade, aeroporti e varie infrastrutture. Il figlio Osama acquisì, negli anni Settanta, l'eredità paterna, potenziando con grande abilità le fortune imprenditoriali dell'azienda.


Negli anni Ottanta Osama abbandonò l'attività manageriale <ref name="famiglia">Ufficialmente la famiglia di Bin Laden [54 fratelli, alcuni dei quali pienamente inseriti nel sistema capitalistico americano] ha disconosciuto l'attività di Osama e, sempre ufficialmente sarebbe stato diseredato dalla stessa. </ref> per immergersi nella lotta politica anti-comunista in [[Afghanistan]] «con la piena approvazione della famiglia, del regime saudita e della [[Central Intelligence Agency|CIA]]» <ref name="store">Vedi [http://store.gxonlinestore.org/unholy.html da "store.gxonlinestore.org"]</ref>. Osama ovviamente non era affatto interessato alla “questione [[comunismo|comunista]]”, quanto piuttosto alla cacciata degli infedeli dalle terre musulmane. L'ambizione di Osama era quella di diventare il nuovo Saladino <ref name="saladino"> Il Saladino visse tra il 1138 e il 1193, riunì un esercito per scacciare i cristiani che si erano insediati a Gerusalemme. Unificò il mondo islamico conquistando l'Egitto, la Siria e scacciando i crociati cristiani da Gerusalemme. </ref>, infatti quando nel [[1988]] informò il re Fahd dell'Arabia Saudita riguardo ai piani di Saddam Hussein sull'invasione del [[Kuwait]], egli si aspettava che i sauditi si sarebbero rivolti a lui per proteggere il piccolo emirato. Invece il re si affidò agli statunitensi. Quello per Osama bin Laden fu il momento in cui si realizzò l'offesa più grande che si potesse compiere ai danni dell'[[Islam]], poiché il mondo arabo tradiva la fede islamica per affidarsi agli infedeli americani.
Negli anni Ottanta Osama abbandonò l'attività manageriale <ref name="famiglia">Ufficialmente la famiglia di Bin Laden [54 fratelli, alcuni dei quali pienamente inseriti nel sistema capitalistico americano] ha disconosciuto l'attività di Osama e, sempre ufficialmente sarebbe stato diseredato dalla stessa. </ref> per immergersi nella lotta politica anti-comunista in [[Afghanistan]] «con la piena approvazione della famiglia, del regime saudita e della [[Central Intelligence Agency|CIA]]» <ref name="store">[https://web.archive.org/web/20060930122145/http://store.gxonlinestore.org/unholy.html da "store.gxonlinestore.org"]</ref>. Osama ovviamente non era affatto interessato alla “questione [[comunismo|comunista]]”, quanto piuttosto alla cacciata degli infedeli dalle terre musulmane. L'ambizione di Osama era quella di diventare il nuovo Saladino <ref name="saladino"> Il Saladino visse tra il 1138 e il 1193, riunì un esercito per scacciare i cristiani che si erano insediati a Gerusalemme. Unificò il mondo islamico conquistando l'Egitto, la Siria e scacciando i crociati cristiani da Gerusalemme. </ref>, infatti quando nel [[1988]] informò il re Fahd dell'Arabia Saudita riguardo ai piani di Saddam Hussein sull'invasione del [[Kuwait]], egli si aspettava che i sauditi si sarebbero rivolti a lui per proteggere il piccolo emirato. Invece il re si affidò agli statunitensi. Quello per Osama bin Laden fu il momento in cui si realizzò l'offesa più grande che si potesse compiere ai danni dell'[[Islam]], poiché il mondo arabo tradiva la fede islamica per affidarsi agli infedeli americani.


== La strategia dei neoconservatori ==
== La strategia dei neoconservatori ==
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Nel [[1991]] [[Charles Krauthammer]], rubricista del «Washington Post», inventò l'espressione “'''momento unipolare'''”, per indicare una politica di supremazia assoluta degli [[USA]], da raggiungere anche in spregio al diritto internazionale e alle Nazioni Unite.
Nel [[1991]] [[Charles Krauthammer]], rubricista del «Washington Post», inventò l'espressione “'''momento unipolare'''”, per indicare una politica di supremazia assoluta degli [[USA]], da raggiungere anche in spregio al diritto internazionale e alle Nazioni Unite.
Tra la fine del [[1991]] e l'inizio del [[1992]] [[Paul Wolfowitz]] e [[Lewis Libby]] redigono la bozza “Linee guida per la pianificazione della difesa” in cui si sosteneva che gli USA dovessero impedire «a qualunque potenza ostile di dominare la regione le cui risorse ...[..]...sarebbero sufficienti a generare un potere globale», agendo collettivamente nell'ambito di coalizioni internazionali ma non escludendo azioni unilaterali e prevedendo anche azione di tipo preventivo contro quei paesi che sviluppavano armi di distruzione di massa. Una volta che la bozza divenne pubblica, destò enorme scandalo nel paese, determinando il ritiro e lo il successivo stravolgimento dei suoi principi fondamentali, che però furono ripresi dal '''[[Progetto per il nuovo secolo americano]]''' <ref>[http://pnac.info/ Pnac]</ref>.  
Tra la fine del [[1991]] e l'inizio del [[1992]] [[Paul Wolfowitz]] e [[Lewis Libby]] redigono la bozza “Linee guida per la pianificazione della difesa” in cui si sosteneva che gli USA dovessero impedire «a qualunque potenza ostile di dominare la regione le cui risorse [...] sarebbero sufficienti a generare un potere globale», agendo collettivamente nell'ambito di coalizioni internazionali ma non escludendo azioni unilaterali e prevedendo anche azione di tipo preventivo contro quei paesi che sviluppavano armi di distruzione di massa. Una volta che la bozza divenne pubblica, destò enorme scandalo nel paese, determinando il ritiro e lo il successivo stravolgimento dei suoi principi fondamentali, che però furono ripresi dal '''[[Progetto per il nuovo secolo americano]]''' <ref>[http://pnac.info/ Pnac]</ref>.  


Nella dichiarazione dei principi del [[3 giugno]] [[1997]], i firmatari del Pnac <ref name="firmatari "> I firmatari: Paul Wolfovitz, Donald Rumsfeld, Elliot Abrams, Dick Cheney, Francio Fukuyama, Steve Forbes Norman Podhoretz, I.Lewis Libby, Gary Bauer, Donald Kagan e altri. </ref> criticano la politica estera militare di Clinton, domandandosi se «gli Stati Uniti avranno la determinazione per forgiare un nuovo secolo favorevole agli interessi e ai principi americani»? Gli obiettivi prefissati erano:  
Nella dichiarazione dei principi del [[3 giugno]] [[1997]], i firmatari del Pnac <ref name="firmatari "> I firmatari: Paul Wolfovitz, Donald Rumsfeld, Elliot Abrams, Dick Cheney, Francio Fukuyama, Steve Forbes Norman Podhoretz, I.Lewis Libby, Gary Bauer, Donald Kagan e altri. </ref> criticano la politica estera militare di Clinton, domandandosi se «gli Stati Uniti avranno la determinazione per forgiare un nuovo secolo favorevole agli interessi e ai principi americani»? Gli obiettivi prefissati erano:  
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In ''11 settembre – le ragioni di chi?'' e ''Dopo l'11 settembre – potere e terrore'', [[Noam Chomsky]] riflette sulle possibili cause che hanno portato alla nascita del terrorismo internazionale, provando inoltre a capire come mai una nazione come gli [[USA]] non riesca a riscuotere grandi favori nel mondo e come sia stato possibile non prevenire un attacco del genere:: «È strano... i migliori servizi di intelligence come la [[C.I.A]] e l'[[F.B.I]], non erano stati in grado di disporre di una serie di informazioni, con largo anticipo, utili per sventare l'attacco?».
In ''11 settembre – le ragioni di chi?'' e ''Dopo l'11 settembre – potere e terrore'', [[Noam Chomsky]] riflette sulle possibili cause che hanno portato alla nascita del terrorismo internazionale, provando inoltre a capire come mai una nazione come gli [[USA]] non riesca a riscuotere grandi favori nel mondo e come sia stato possibile non prevenire un attacco del genere:: «È strano... i migliori servizi di intelligence come la [[C.I.A]] e l'[[F.B.I]], non erano stati in grado di disporre di una serie di informazioni, con largo anticipo, utili per sventare l'attacco?».


Anche [[Gore Vidal]] afferma, così come Chomsky, che i piani dei servizi di intelligence Americani, già prevedevano, prima del [[11 settembre]] l'invasione dell'[[Afghanistan]] (avvenuta nell'ottobre [[2001]]). Soffermandosi sul mancato funzionamento dei sistemi di difesa, egli afferma: «Se tali mancanze fossero frutto di incompetenza, meriterebbero un congruo numero di corti marziali e uno o due rinunce da parte delle maggiori cariche dello stato. Invece, abbiamo solo una inchiesta su come i “potenziali errori di comunicazione tra agenzie federali ...».   
Anche [[Gore Vidal]] afferma, così come Chomsky, che i piani dei servizi di intelligence Americani, già prevedevano, prima del [[11 settembre]] l'invasione dell'[[Afghanistan]] (avvenuta nell'ottobre [[2001]]). Soffermandosi sul mancato funzionamento dei sistemi di difesa, egli afferma: «Se tali mancanze fossero frutto di incompetenza, meriterebbero un congruo numero di corti marziali e uno o due rinunce da parte delle maggiori cariche dello stato. Invece, abbiamo solo una inchiesta su come i “potenziali errori di comunicazione tra agenzie federali... ».   


I dubbi espressi dai 2 intellettuali americani sono d'altronde avallati anche da «[http://www.lefigaro.fr/ Le Figaro]» del [[31 ottobre]] [[2001]] riporta
I dubbi espressi dai 2 intellettuali americani sono d'altronde avallati anche da «[http://www.lefigaro.fr/ Le Figaro]» del [[31 ottobre]] [[2001]] riporta
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=== Put options della Morgan Stanley e della Merryl Lynch ===  
=== Put options della Morgan Stanley e della Merryl Lynch ===  
Sempre fra il [[7 settembre|7]] e il [[10 settembre]] sono state acquistate 2.157 ''put options'' della ''Morgan Stanley Dean Bitter & Co.'' (società che occupava 22 piani del World Trade Center) e di 12.215 ''put options'' della ''Merril Lynch & Co.'' (società con sede vicino al World Trade Center. Soprattutto per la prima società il movimento è stato decisamente sospetto, dato che precedentemente non si superava la media di 27 opzioni al giorno; per la seconda, la media era di 252 opzioni al giorno. Anche qui i guadagni si misurano nell'ordine di milioni di dollari: 1,2 milioni nel caso della ''Morgan Stanley'', quasi 5,5 nel caso della ''Merril Lynch''.
Sempre fra il [[7 settembre|7]] e il [[10 settembre]] sono state acquistate 2.157 ''put options'' della ''Morgan Stanley Dean Bitter & Co.'' (società che occupava 22 piani del World Trade Center) e di 12.215 ''put options'' della ''Merril Lynch & Co.'' (società con sede vicino al World Trade Center. Soprattutto per la prima società il movimento è stato decisamente sospetto, dato che precedentemente non si superava la media di 27 opzioni al giorno; per la seconda, la media era di 252 opzioni al giorno. Anche qui i guadagni si misurano nell'ordine di milioni di dollari: 1,2 milioni nel caso della ''Morgan Stanley'', quasi 5,5 nel caso della ''Merril Lynch''.
<ref>Cfr. [http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/chronicle/archive/2001/09/29/MN186128.DTL], [http://www.yirmeyahureview.com/archive/911/insider_trading.htm], [http://www.summeroftruth.org/datadump.html] e [http://911review.com/911review/markup/InsiderTrading.shtml]</ref>
<ref>Cfr. [http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/chronicle/archive/2001/09/29/MN186128.DTL], [http://archive.is/VSMnA], [http://archive.is/iQyWD] e [http://911review.com/911review/markup/InsiderTrading.shtml].</ref>


In un primo momento anche il presidente della ''Bundesbank'' Ernest Welteke ha affermato al New York Times del [[28 settembre]] [[2001]] che sui mercati:
In un primo momento anche il presidente della ''Bundesbank'' Ernest Welteke ha affermato al New York Times del [[28 settembre]] [[2001]] che sui mercati:
: «[...] ci sono stati movimenti di grande importanza, e l'aumento del prezzo del petrolio verificatosi proprio prima degli attacchi è altrimenti inspiegabile.»
: «[...] ci sono stati movimenti di grande importanza, e l'aumento del prezzo del petrolio verificatosi proprio prima degli attacchi è altrimenti inspiegabile.»
   
   
Anche il [[stampa anarchcia|quotidiano]] [[Gran Bretagna|britannico]] The Times scrive il [[18 settembre]] [[2001]] <ref>Cfr. [http://www.federalobserver.com/print.php?aid=401]. Cfr. anche [http://www.thepowerhour.com/911_analysis/911-timeline.htm] e [http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/chronicle/archive/2001/10/07/BU197903.DTL].</ref>:
Anche il [[stampa anarchcia|quotidiano]] [[Gran Bretagna|britannico]] The Times scrive il [[18 settembre]] [[2001]] <ref>Cfr. [http://archive.is/o6kBH]. Cfr. anche [http://archive.is/XGpfj] e [http://www.sfgate.com/cgi-bin/article.cgi?file=/chronicle/archive/2001/10/07/BU197903.DTL].</ref>:
: «Le autorità americane stanno indagando su una quantità insolitamente consistente di azioni di linee aeree, compagnie di assicurazioni e fabbriche di armi che sono state svendute nei giorni e nelle settimane precedenti agli attacchi. Ritengono che le vendite siano state fatte da persone che sapevano dell'imminente disastro».
: «Le autorità americane stanno indagando su una quantità insolitamente consistente di azioni di linee aeree, compagnie di assicurazioni e fabbriche di armi che sono state svendute nei giorni e nelle settimane precedenti agli attacchi. Ritengono che le vendite siano state fatte da persone che sapevano dell'imminente disastro».


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==Note==
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<references/>
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Zeitgeist]]
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