Giovanni Passannante: differenze tra le versioni
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Il giorno successivo all'attentato, a Firenze, viene lanciata una bomba contro un corteo monarchico (tre morti e decine di feriti); a Pisa, un'altra bomba anti-monarchica esplode durante una manifestazione a favore del re (non ci furono vittime ma venne arrestato tale Pietro Orsolini, che, nonostante diverse prove di innocenza, morì nel carcere di Lucca nel [[1887]]). | Il giorno successivo all'attentato, a Firenze, viene lanciata una bomba contro un corteo monarchico (tre morti e decine di feriti); a Pisa, un'altra bomba anti-monarchica esplode durante una manifestazione a favore del re (non ci furono vittime ma venne arrestato tale Pietro Orsolini, che, nonostante diverse prove di innocenza, morì nel carcere di Lucca nel [[1887]]). | ||
[[Paul Brousse]], direttore del [[stampa libertaria|giornale anarchico]] ''L'Avant-Garde'' di Neuchâtel ([[Svizzera]]), pubblica sul suo giornale un articolo (probabilmente scritto da [[Carlo Cafiero]]) apologetico di Passannante e altri attentatori come [[Juan Oliva | [[Paul Brousse]], direttore del [[stampa libertaria|giornale anarchico]] ''L'Avant-Garde'' di Neuchâtel ([[Svizzera]]), pubblica sul suo giornale un articolo (probabilmente scritto da [[Carlo Cafiero]]) apologetico di Passannante e altri attentatori come [[Juan Oliva Moncusí]], [[Max Hödel]] e [[Karl Nobiling]]. L'''Avant-Garde'' sarà per questo soppresso, Brousse sarà arrestato ed espulso dalla [[Svizzera]]. | ||
Mentre i monarchici festeggiavano per lo scampato pericolo, da lì a pochi mesi cade il governo Cairoli, accusato di non fare abbastanza in tema di ordine pubblico. Il sindaco di Salvia, dopo che tutta la famiglia Passannante è stata segregata nel manicomio criminale di Aversa, accetta servilmente che il nome del paese, come castigo per aver dato i natali a chi aveva osato colpire il re, si trasformi in Savoia. | Mentre i monarchici festeggiavano per lo scampato pericolo, da lì a pochi mesi cade il governo Cairoli, accusato di non fare abbastanza in tema di ordine pubblico. Il sindaco di Salvia, dopo che tutta la famiglia Passannante è stata segregata nel manicomio criminale di Aversa, accetta servilmente che il nome del paese, come castigo per aver dato i natali a chi aveva osato colpire il re, si trasformi in Savoia. |