Maximilien Rubel: differenze tra le versioni
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Rubel riteneva che i "marxisti" tradizionali andavano contro il pensiero di [[Marx]], e che egli qualificava come "pensiero marxiano". Raccomandava di non dare retta ai marxisti ma di leggere [[Marx]]. | Rubel riteneva che i "marxisti" tradizionali andavano contro il pensiero di [[Marx]], e che egli qualificava come "pensiero marxiano". Raccomandava di non dare retta ai marxisti ma di leggere [[Marx]]. | ||
Rubel sviluppa in questo senso una interpretazione iconoclasta: poiché si oppone allo Stato, al salariato considerato come una forma moderna di schiavitù, [[Marx]] si rivelerebbe come un profondo teorico dell'anarchismo inteso al contempo come movimento di autoliberazione degli schiavi moderni e come progetto di costruzione della comunità umana liberata dal capitale e dallo Stato: | Rubel sviluppa in questo senso una interpretazione iconoclasta: poiché si oppone allo Stato, al salariato considerato come una forma moderna di schiavitù, [[Marx]] si rivelerebbe come un profondo teorico dell'anarchismo inteso al contempo come movimento di autoliberazione degli schiavi moderni e come progetto di costruzione della comunità umana liberata dal capitale e dallo Stato: ''In Marx, l'adesione al comunismo, è innanzitutto l'adesione alla causa dell'emancipazione dei lavoratori che si identifica con la causa umana universale''. | ||
Nella sua pluridecennale opera di ricostruzione del pensiero marxiano Rubel ha teso sopratutto a evidenziare gli aspetti libertari del pensiero di [[Marx]], di colui cioè il cui nome è stato associato ai peggiori regimi autoritari e che secondo lui invece può rinnovare e arricchire la riflessione anarchica. | Nella sua pluridecennale opera di ricostruzione del pensiero marxiano Rubel ha teso sopratutto a evidenziare gli aspetti libertari del pensiero di [[Marx]], di colui cioè il cui nome è stato associato ai peggiori regimi autoritari e che secondo lui invece può rinnovare e arricchire la riflessione anarchica. |