Sébastien Faure: differenze tra le versioni

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Nel corso del tempo rivede le proprie convinzioni religiose, divenendo socialista e presentandosi, alle elezioni del [[1885]] come candidato del Partito Operaio ('''Parti Ouvrier''', ossia il partito marxista degli operai), ma senza ottenere l'elezione. Grazie all'influenza di [[Pëtr Kropotkin]], di [[Élisée Reclus]] e di [[Joseph Tortelier]] comincia ad interessarsi all'[[anarchismo]].  
Nel corso del tempo rivede le proprie convinzioni religiose, divenendo socialista e presentandosi, alle elezioni del [[1885]] come candidato del Partito Operaio ('''Parti Ouvrier''', ossia il partito marxista degli operai), ma senza ottenere l'elezione. Grazie all'influenza di [[Pëtr Kropotkin]], di [[Élisée Reclus]] e di [[Joseph Tortelier]] comincia ad interessarsi all'[[anarchismo]].  


Nel [[1894]] è uno degli accusati del cosiddetto "[[Processo dei trenta]]", in cui le [[autorità]] francesi provarono, ma senza riuscirvi, a reprimere il movimento anarchico francese accusando alcuni noti esponenti del [[anarchismo|movimento]] transalpino. L'anno seguente fonda insieme a [[Louise Michel]] il periodico «Le Libertaire» (Il libertario), che pubblicherà i propri numeri dal novembre [[1895]] al giugno [[1914]].
Nel [[1894]] è uno degli accusati del cosiddetto "[[Processo dei trenta]]", in cui le [[autorità]] francesi provarono, ma senza riuscirvi, a reprimere il movimento anarchico francese accusando alcuni noti esponenti del [[anarchismo|movimento]] transalpino. L'anno seguente fonda insieme a [[Louise Michel]] il periodico «Le Libertaire» (Il libertario), che pubblicherà i propri numeri dal novembre [[1895]] al giugno [[1914]].


Faure nel [[1899]] collabora alla fondazione del «Journal du Peuple» (Giornale del popolo) e nel [[1901]], a Lione, de «Le Quotidien» (Il Quotidiano). Durante gli anni dell'[[affare Dreyfuss]] si schiera dalla parte dei ''Dreyfusiani'' e diventa anche attivo nel [[neomalthusianesimo|movimento neomalthusiano]] (il movimento si ripromette il controllo delle nascite). In [[Francia]] è tra i principali sviluppatori dei [[pedagogia |metodi pedagogici]] libertari di [[Paul Robin]] e dal [[1904]] al [[1917]] dirige una [[scuola]] libertaria denominata ''La Ruche'' (L'alveare), a Rambouillet (vicino a Parigi).
Faure nel [[1899]] collabora alla fondazione del «Journal du Peuple» (Giornale del popolo) e nel [[1901]], a Lione, de «Le Quotidien» (Il Quotidiano). Durante gli anni dell'[[affare Dreyfuss]] si schiera dalla parte dei ''Dreyfusiani'' e diventa anche attivo nel [[neomalthusianesimo|movimento neomalthusiano]] (il movimento si ripromette il controllo delle nascite). In [[Francia]] è tra i principali sviluppatori dei [[pedagogia |metodi pedagogici]] libertari di [[Paul Robin]] e dal [[1904]] al [[1917]] dirige una [[scuola]] libertaria denominata ''La Ruche'' (L'alveare), a Rambouillet (vicino a Parigi).
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Nel [[1914]], con lo scoppio della guerra, comincia a svilupparsi il suo lato pacifista e [[antimilitarismo |antimilitarista]], incitando insieme ad altri compagni, come per esempio [[Madeleine Vernet]], alla diserzione le truppe [[militari]] che debbono partire per il fronte. Nel [[1916]] lancia il periodico «[[C'est qu'il faut dire]]» (Quello che bisogna dire), a cui collaboreranno diversi anarchici francesi ([[Madeleine Vernet]]...). [[1918|Due anni dopo]] è arrestato per aver organizzato una manifestazione libertaria non autorizzata.
Nel [[1914]], con lo scoppio della guerra, comincia a svilupparsi il suo lato pacifista e [[antimilitarismo |antimilitarista]], incitando insieme ad altri compagni, come per esempio [[Madeleine Vernet]], alla diserzione le truppe [[militari]] che debbono partire per il fronte. Nel [[1916]] lancia il periodico «[[C'est qu'il faut dire]]» (Quello che bisogna dire), a cui collaboreranno diversi anarchici francesi ([[Madeleine Vernet]]...). [[1918|Due anni dopo]] è arrestato per aver organizzato una manifestazione libertaria non autorizzata.


Dopo la fine della I guerra mondiale riporta alle stampe «Le Libertaire», che sarà editato dal [[1919]] fino al [[1939]]. Nel [[1921]] è tra gli esponenti di primo piano di coloro che denunciavano la degenerazione autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|dittatura comunista sovietica]], opponendosi sia al settarismo [[autorità |autoritario]] dei [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaformisti]] che dei loro critici, sostenendo invece una sorta di [[sintetismo anarchico|sintesi]] tra il [[comunismo]], l'[[anarco-sindacalismo]] e l'[[ anarco-individualismo|individualismo]] denominato [[anarco-comunismo |comunismo libertario]].  
Dopo la fine della I guerra mondiale riporta alle stampe «Le Libertaire», che sarà editato dal [[1919]] fino al [[1939]]. Nel [[1921]] è tra gli esponenti di primo piano di coloro che denunciavano la degenerazione autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|dittatura comunista sovietica]], opponendosi sia al settarismo [[autorità |autoritario]] dei [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaformisti]] che dei loro critici, sostenendo invece una sorta di [[sintetismo anarchico|sintesi]] tra il [[comunismo]], l'[[anarco-sindacalismo]] e l'[[ anarco-individualismo|individualismo]] denominato [[anarco-comunismo |comunismo libertario]].  


Nel mese di gennaio del [[1922]] pubblica «La revue Anarchiste» (La Rivista Anarchica), che diventa la punta dell'iceberg del movimento anarchico francese fra le guerre mondiali. Faure è stato tra i fautori della nuova [[Federazione Anarchica|Federazione Anarchica Francese]] e della pubblicazione dell'organo ufficiale della stessa, «La Voix Libertarie» (La Voce Libertaria), pubblicato dal [[1928]] al [[1939]]. Durante gli "anni 30" milita attivamente nel Movimento Pacifista, partecipando alle iniziative della [[Lega Internazionale dei Combattenti per la Pace]].  
Nel mese di gennaio del [[1922]] pubblica «La revue Anarchiste» (La Rivista Anarchica), che diventa la punta dell'iceberg del movimento anarchico francese fra le guerre mondiali. Faure è stato tra i fautori della nuova [[Federazione Anarchica|Federazione Anarchica Francese]] e della pubblicazione dell'organo ufficiale della stessa, «La Voix Libertarie» (La Voce Libertaria), pubblicato dal [[1928]] al [[1939]]. Durante gli "anni 30" milita attivamente nel Movimento Pacifista, partecipando alle iniziative della [[Lega Internazionale dei Combattenti per la Pace]].  
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Faure considerava [[autorità |autoritario]] il metodo pedagogico tradizionale, definito “deduttivo”, che consisteva nello spiegare i concetti agli alunni i quali dovevano semplicemente assimilarli. Egli invece riteneva più consono allo spirito libertario quel metodo, definito “induttivo”, consistente nel lasciare lo studente libero di ricercare la propria verità.
Faure considerava [[autorità |autoritario]] il metodo pedagogico tradizionale, definito “deduttivo”, che consisteva nello spiegare i concetti agli alunni i quali dovevano semplicemente assimilarli. Egli invece riteneva più consono allo spirito libertario quel metodo, definito “induttivo”, consistente nel lasciare lo studente libero di ricercare la propria verità.


I [[pedagogia|principi pedagogici]] di [[Sébastien Faure]] s'ispiravano a quelli di [[Paul Robin]], riassunti dalla celebre frase: «buona nascita, buona educazione, buona organizzazione sociale». Lo scopo perseguito era quello di portare al massimo di sviluppo tutte le facoltà del ragazzo\a: fisiche, psichiche, intellettuali e morali. Secondo Faure si raggiungevano tali risultati con l'istruzione generale, l'insegnamento tecnico e professionale. Grande importanza era attribuita all'educazione fisica, regolarmente praticata, insieme ai giochi collettivi e alle lunghe camminate, associate ad un'alimentazione sana ed equilibrata.  
I [[pedagogia|principi pedagogici]] di [[Sébastien Faure]] s'ispiravano a quelli di [[Paul Robin]], riassunti dalla celebre frase: «buona nascita, buona educazione, buona organizzazione sociale». Lo scopo perseguito era quello di portare al massimo di sviluppo tutte le facoltà del ragazzo\a: fisiche, psichiche, intellettuali e morali. Secondo Faure si raggiungevano tali risultati con l'istruzione generale, l'insegnamento tecnico e professionale. Grande importanza era attribuita all'educazione fisica, regolarmente praticata, insieme ai giochi collettivi e alle lunghe camminate, associate ad un'alimentazione sana ed equilibrata.  


I principi teorici furono speriemntati nella sua scuola denominata ''[[La Ruche]]'', dove l'apprendimento era legato all'età del ragazzo\a: i più piccoli passavano il loro tempo tra la classe, i giochi e l'alimentazione; i medi (13-15 anni) passavano una parte della giornata in classe, l'altra in laboratorio o nei campi, secondo i principi dell'educazione integrale; infine, quelli grandi smettevano di andare in classe e seguivano uno stage di due o tre anni d'apprendistato o nei campi, completando i loro studi, se volevano, nei corsi serali, con letture o discussioni con loro coetanei.  
I principi teorici furono speriemntati nella sua scuola denominata ''[[La Ruche]]'', dove l'apprendimento era legato all'età del ragazzo\a: i più piccoli passavano il loro tempo tra la classe, i giochi e l'alimentazione; i medi (13-15 anni) passavano una parte della giornata in classe, l'altra in laboratorio o nei campi, secondo i principi dell'educazione integrale; infine, quelli grandi smettevano di andare in classe e seguivano uno stage di due o tre anni d'apprendistato o nei campi, completando i loro studi, se volevano, nei corsi serali, con letture o discussioni con loro coetanei.  


Ragazzi e ragazze vivevano insieme, come fratelli e sorelle della stessa famiglia, nonostante le controversie suscitate allora dal «sistema di co-educazione dei sessi». Sébastien Faure preferiva una "testa ben fatta" piuttosto che una "testa ben piena" e il '''metodo induttivo''', cioè positivo e razionale, era preferito a quello '''deduttivo-dogmatico'''. Le sale in cui venivano svolgevano le lezioni avevano un aspetto vivace, gaio, dolce, predisponendo l'alunno\a al piacere. Le ricompense e le punizioni erano praticamente inesistenti, così come ogni forma di “classifica” che animasse competizione tra gli studenti.
Ragazzi e ragazze vivevano insieme, come fratelli e sorelle della stessa famiglia, nonostante le controversie suscitate allora dal «sistema di co-educazione dei sessi». Sébastien Faure preferiva una "testa ben fatta" piuttosto che una "testa ben piena" e il '''metodo induttivo''', cioè positivo e razionale, era preferito a quello '''deduttivo-dogmatico'''. Le sale in cui venivano svolgevano le lezioni avevano un aspetto vivace, gaio, dolce, predisponendo l'alunno\a al piacere. Le ricompense e le punizioni erano praticamente inesistenti, così come ogni forma di “classifica” che animasse competizione tra gli studenti.
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[https://www.academia.edu/6324108/Sebastien_Faure_-_La_Ruche_una_comunita_anarchica_per_leducazione_dei_bambini_Introduzione_di_Filippo_Trasatti_ La Ruche, una comunità anarchica per l'educazione dei bambini]
*[https://www.academia.edu/6324108/Sebastien_Faure_-_La_Ruche_una_comunita_anarchica_per_leducazione_dei_bambini_Introduzione_di_Filippo_Trasatti_ La Ruche, una comunità anarchica per l'educazione dei bambini]


[[Categoria:Anarchici|Faure, Sébastien]]
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[[Categoria:Anarchici francesi|Faure, Sébastien]]
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[[Categoria:Pedagogia|Faure, Sébastien]]
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