Gli anarchici e la resistenza antifascista: differenze tra le versioni

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==== Pistoia e Lucca====
==== Pistoia e Lucca====


A Pistoia le prime formazioni partigiane furono formate da anarchici e da militanti del [[Partito Comunista Libertario]] (nato nel [[1939]]). Tra queste sono da segnalare le [[Squadre Franche Libertarie]] <ref> [http://www.anpi.it/patria_2006/09/27-30_GORI.pdf ''Resistenza e Rivoluzione, il sogno di Silvano Fedi''] di Onofrio Gori</ref> e la formazione che alla morte del loro [[Silvano Fedi|comandante]] prese il nome di "[[Brigata Silvano Fedi|Silvano Fedi]]", formata da 53 elementi. La brigata si costituì come nucleo ad opera di [[Egisto|Egisto Gori]] e [[Minos Gori]] <ref>[http://www.socialismolibertario.it/egisto%20gori.htm Egisto e Minos Gori]</ref>, [[Tito|Tito Eschini]] e [[Mario Eschini]], [[Tiziano Palandri]] e [[Silvano Fedi]].  
A Pistoia le prime formazioni partigiane furono formate da anarchici e da militanti del [[Partito Comunista Libertario]] (nato nel [[1939]]). Tra queste sono da segnalare le [[Squadre Franche Libertarie]] <ref> [https://anpi.it/media/uploads/patria/2006/9/27-30_GORI.pdf ''Resistenza e Rivoluzione, il sogno di Silvano Fedi''] di Onofrio Gori</ref> e la formazione che alla morte del loro [[Silvano Fedi|comandante]] prese il nome di "[[Brigata Silvano Fedi|Silvano Fedi]]", formata da 53 elementi. La brigata si costituì come nucleo ad opera di [[Egisto|Egisto Gori]] e [[Minos Gori]] <ref>[http://www.socialismolibertario.it/egisto%20gori.htm Egisto e Minos Gori]</ref>, [[Tito|Tito Eschini]] e [[Mario Eschini]], [[Tiziano Palandri]] e [[Silvano Fedi]].  
[[Image:Silvano Fedi.jpg|thumb|left|190 px|[[Silvano Fedi]], anarchico pistoiese]]
[[Image:Silvano Fedi.jpg|thumb|left|190 px|[[Silvano Fedi]], anarchico pistoiese]]
La "Fedi" a Purvica, non si preoccupò solo della lotta armata, ma anche di organizzare la vita sociale della popolazione: convinsero i contadini a battere il grano che essi avrebbero lasciato marcire per la mancanza di mercato, impiantarono un forno in cui lavorano fissi 2 compagni anarchici e distribuirono il pane gratuitamente alla popolazione. Fu anarchica la prima formazione partigiana ad entrare in Pistoia, comandata dal compagno Artese Benesperi. Alle 5 della mattina, la [[simbolismo|bandiera rossa e nera sventolava]] sul campanile del duomo, alle 10 però fu sostituita da quella tricolore.
La "Fedi" a Purvica, non si preoccupò solo della lotta armata, ma anche di organizzare la vita sociale della popolazione: convinsero i contadini a battere il grano che essi avrebbero lasciato marcire per la mancanza di mercato, impiantarono un forno in cui lavorano fissi 2 compagni anarchici e distribuirono il pane gratuitamente alla popolazione. Fu anarchica la prima formazione partigiana ad entrare in Pistoia, comandata dal compagno Artese Benesperi. Alle 5 della mattina, la [[simbolismo|bandiera rossa e nera sventolava]] sul campanile del duomo, alle 10 però fu sostituita da quella tricolore.
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[[Image:Emilio canzi.jpg|thumb|left|220 px|[[Emilio Canzi]], anarchico piacentino]]
[[Image:Emilio canzi.jpg|thumb|left|220 px|[[Emilio Canzi]], anarchico piacentino]]
A Reggio Emilia la 26a [[brigata d'assalto "Garibaldi"]] prese il nome di [[Enrico Zambonini]] <ref>
A Reggio Emilia la 26a [[brigata d'assalto "Garibaldi"]] prese il nome di [[Enrico Zambonini]] <ref>
[http://www.anpi.it/uomini/zambonini_enrico.htm Biografia ANPI di Enrico Zambonini] </ref>, anarchico fucilato su ordine del Tribunale speciale e poi catturato con gli uomini della squadra di Don [[Pasquino Borghi]] <ref>[http://www.anpi.it/uomini/borghi.htm Biografia ANPI di Pasquino Borghi] </ref>, partigiano combattente in contatto con i [[I sette fratelli Cervi|fratelli Cervi]] e fucilato con Don [[Pasquino Borghi]] a Villa Minozzo, nella cui piazza comunale è ora presente una lapide che ricorda il suo «'''''Viva l'Anarchia'''''» urlato in faccia al plotone di esecuzione.
[https://www.anpi.it/donne-e-uomini/918/enrico-zambonini Biografia ANPI di Enrico Zambonini] </ref>, anarchico fucilato su ordine del Tribunale speciale e poi catturato con gli uomini della squadra di Don [[Pasquino Borghi]] <ref>[https://www.anpi.it/donne-e-uomini/273/don-pasquino-borghi Biografia ANPI di Pasquino Borghi] </ref>, partigiano combattente in contatto con i [[I sette fratelli Cervi|fratelli Cervi]] e fucilato con Don [[Pasquino Borghi]] a Villa Minozzo, nella cui piazza comunale è ora presente una lapide che ricorda il suo «'''''Viva l'Anarchia'''''» urlato in faccia al plotone di esecuzione.
====Piacenza====
====Piacenza====
A Piacenza, operarono due anarchici molto stimati e conosciuti, [[Savino Fornasari]] <ref>Savino Fornasari, ferroviere, nacque a Mortizza in provincia di Piacenza nel 1882. Fu il massimo esponente del fiorente movimento anarchico sviluppatosi nel piacentino immediatamente dopo il primo dopoguerra. È stato il fondatore dell'[[Unione Comunista Anarchica]], sezione di Piacenza, e anche un esponente della Camera del lavoro. Espatria a causa dell'avvento del regime fascista e lavora all'organizzazione dei libertari contribuendo, a Parigi, alla formazione del comitato pro-Spagna. Dopo varie vicissitudini viene confinato a Ventotene, dopo l'[[8 settembre]] riesce a tornare a Piacenza ma non prende parte alla Resistenza armata dato che ormai è ultrasettantenne e non in buona salute ma partecipa attivamente alla riorganizzazione del movimento libertario locale e muore a Piacenza investito da un automezzo degli alleati come [[Emilio Canzi]] dopo la [[Liberazione]]. [http://www.arivista.org/?nr=316&pag=dossier35.htm  Dossier Savino Fornasari]</ref> e [[Emilio Canzi]]. Quest'ultimo divenne comandante di tre divisioni e di 22 brigate, per un totale di 11000 uomini. Partecipò attivamente alla ricostruzione del movimento [[anarco-comunismo|comunista anarchico]] fino alla sua morte, in un incidente alquanto strano, nel novembre [[1945]].
A Piacenza, operarono due anarchici molto stimati e conosciuti, [[Savino Fornasari]] <ref>Savino Fornasari, ferroviere, nacque a Mortizza in provincia di Piacenza nel 1882. Fu il massimo esponente del fiorente movimento anarchico sviluppatosi nel piacentino immediatamente dopo il primo dopoguerra. È stato il fondatore dell'[[Unione Comunista Anarchica]], sezione di Piacenza, e anche un esponente della Camera del lavoro. Espatria a causa dell'avvento del regime fascista e lavora all'organizzazione dei libertari contribuendo, a Parigi, alla formazione del comitato pro-Spagna. Dopo varie vicissitudini viene confinato a Ventotene, dopo l'[[8 settembre]] riesce a tornare a Piacenza ma non prende parte alla Resistenza armata dato che ormai è ultrasettantenne e non in buona salute ma partecipa attivamente alla riorganizzazione del movimento libertario locale e muore a Piacenza investito da un automezzo degli alleati come [[Emilio Canzi]] dopo la [[Liberazione]]. [http://www.arivista.org/?nr=316&pag=dossier35.htm  Dossier Savino Fornasari]</ref> e [[Emilio Canzi]]. Quest'ultimo divenne comandante di tre divisioni e di 22 brigate, per un totale di 11000 uomini. Partecipò attivamente alla ricostruzione del movimento [[anarco-comunismo|comunista anarchico]] fino alla sua morte, in un incidente alquanto strano, nel novembre [[1945]].
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Nelle Marche operarono alcune formazioni anarchiche non autonome, che tuttavia confluirono in diverse Brigate Partigiane ad Ancona, Fermo e Sassoferrato. A Macerata morì [[Alfonso Pettinari]], vittima della [[repressione]] [[Fascismo|fascista]] (aveva subito molti anni di confino) e commissario politico di una brigata Garibaldi.
Nelle Marche operarono alcune formazioni anarchiche non autonome, che tuttavia confluirono in diverse Brigate Partigiane ad Ancona, Fermo e Sassoferrato. A Macerata morì [[Alfonso Pettinari]], vittima della [[repressione]] [[Fascismo|fascista]] (aveva subito molti anni di confino) e commissario politico di una brigata Garibaldi.
===Lazio===
===Lazio===
È da segnalare la presenza di bande partigiane libertarie a Roma, delle quali facevano parte tre militanti libertari che furono uccisi nell'[[eccidio delle Fosse Ardeatine]]. A Roma gli anarchici operarono in diverse formazioni partigiane, a parte il gruppo autonomo di operai a comando di [[Riziero Fantini]] <ref>Fantini, inizialmente comunista, nel [[1910]] emigrò negli [[USA]], divenne [[Personalità  anarchiche|anarchico]] e conobbe [[Sacco e Vanzetti]]; nel [[1921]] fu in [[Italia]] per costituire comitati in favore di [[Sacco e Vanzetti]]. Si veda [http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieroma/biografiermf.htm Biografia ANPI di Riziero Fantini]</ref>.  
È da segnalare la presenza di bande partigiane libertarie a Roma, delle quali facevano parte tre militanti libertari che furono uccisi nell'[[eccidio delle Fosse Ardeatine]]. A Roma gli anarchici operarono in diverse formazioni partigiane, a parte il gruppo autonomo di operai a comando di [[Riziero Fantini]] <ref>Fantini, inizialmente comunista, nel [[1910]] emigrò negli [[USA]], divenne [[Personalità  anarchiche|anarchico]] e conobbe [[Sacco e Vanzetti]]; nel [[1921]] fu in [[Italia]] per costituire comitati in favore di [[Sacco e Vanzetti]]. Si veda [https://www.anpi.it/donne-e-uomini/2464/riziero-fantini Biografia ANPI di Riziero Fantini]</ref>.  


Le formazioni partigiane in cui erano presenti anarchici furono: [[Bandiera Rossa Roma]], in cui militarono [[Raffaele De Luca]] <ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieroma/biografiermd.htm Biografia ANPI di Raffaele De Luca]</ref> ed [[Umberto Scattoni]] <ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/biografieroma/biografierms.htm Biografia ANPI di Umberto Scattoni]</ref>, ma principalmente nelle formazioni di [[Giustizia e Libertà]] comandate da [[Vincenzo Baldazzi]], amico di [[Aldo Eluisi]] <ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo15a1.html Storia del Circolo Giustizia e Libertà di Roma]</ref>, azionista ma molto vicino ideologicamente al movimento anarchico. I due legati da antica e profonda amicizia furono fra i fondatori degli [[Arditi del Popolo]], provenendo entrambi dalle fila degli [[Arditi]], Baldazzi aveva avuto come maestro [[Errico Malatesta]]. Altro partigiano anarchico molto conosciuto fu [[Ettore Dore]] [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|miliziano antifascista in Spagna]] nella [[Francisco_Ascaso|Colonna Ascaso]].
Le formazioni partigiane in cui erano presenti anarchici furono: [[Bandiera Rossa Roma]], in cui militarono [[Raffaele De Luca]] <ref>[https://www.anpi.it/donne-e-uomini/1541/raffaele-de-luca Biografia ANPI di Raffaele De Luca]</ref> ed [[Umberto Scattoni]] <ref>[https://www.anpi.it/donne-e-uomini/665/umberto-scattoni Biografia ANPI di Umberto Scattoni]</ref>, ma principalmente nelle formazioni di [[Giustizia e Libertà]] comandate da [[Vincenzo Baldazzi]], amico di [[Aldo Eluisi]] <ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo15a1.html Storia del Circolo Giustizia e Libertà di Roma]</ref>, azionista ma molto vicino ideologicamente al movimento anarchico. I due legati da antica e profonda amicizia furono fra i fondatori degli [[Arditi del Popolo]], provenendo entrambi dalle fila degli [[Arditi]], Baldazzi aveva avuto come maestro [[Errico Malatesta]]. Altro partigiano anarchico molto conosciuto fu [[Ettore Dore]] [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|miliziano antifascista in Spagna]] nella [[Francisco_Ascaso|Colonna Ascaso]].


=== Sud Italia ===
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