Albert Camus: differenze tra le versioni

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Nel [[1947]], con il romanzo, ''La peste'', Camus inizia un nuovo ciclo incentrato sul tema della [[rivolta]], dove l'umanità  è posta davanti al simbolo di un male insormontabile. Importantissimo sarà  il lavoro teatrale dell'autore, ''I giusti'', testo del [[1950]] che parla di terrorismo e [[rivolta]], contrapposizione fra rivolta libertaria e [[marxismo|ortodossia marxista]], tra l'essere contemporaneamente portatori di morte e di giustizia. Proprio questa fase segnerà  la sua definitiva rottura con il [[marxismo]], quantunque dal partito fosse uscito molti anni prima.
Nel [[1947]], con il romanzo, ''La peste'', Camus inizia un nuovo ciclo incentrato sul tema della [[rivolta]], dove l'umanità  è posta davanti al simbolo di un male insormontabile. Importantissimo sarà  il lavoro teatrale dell'autore, ''I giusti'', testo del [[1950]] che parla di terrorismo e [[rivolta]], contrapposizione fra rivolta libertaria e [[marxismo|ortodossia marxista]], tra l'essere contemporaneamente portatori di morte e di giustizia. Proprio questa fase segnerà  la sua definitiva rottura con il [[marxismo]], quantunque dal partito fosse uscito molti anni prima.


L'opera che però indica una decisiva presa di posizione in ambito libertario è ''L'uomo in rivolta'' del [[1951]], riflessione sulla differenza fra rivolta e rivoluzione, che ingenererà  una lunga polemica con Jean Paul Sartre ed altri, portando Camus ad auspicare un nuovo umanesimo imperniato sulla [[solidarietà ]]. Sartre considererà  il suo approccio critico del comunismo sovietico come una degenerazione borghese, ma egli ribadirà  la sua fede prima nella [[democrazia]] ed infine nell'[[anarco-individualismo|anarchismo individualista]], pur mantenendo una posizione decisamente personale.  
L'opera che però indica una decisiva presa di posizione in ambito libertario è ''L'uomo in rivolta'' del [[1951]], riflessione sulla differenza fra rivolta e rivoluzione, che ingenererà  una lunga polemica con Jean Paul Sartre ed altri, portando Camus ad auspicare un nuovo umanesimo imperniato sulla [[solidarietà]]. Sartre considererà  il suo approccio critico del comunismo sovietico come una degenerazione borghese, ma egli ribadirà  la sua fede prima nella [[democrazia]] ed infine nell'[[anarco-individualismo|anarchismo individualista]], pur mantenendo una posizione decisamente personale.  


Camus era stato introdotto negli ambienti libertari nel [[1948]] da [[Andre Prudhommeaux]] che lo aveva invitato ad una riunione. La sua vicinanza all'[[anarco-individualismo]] sarà  sancita dalla sua collaborazione a numerose [[Albert_Camus#La_vicinanza_all.27anarchismo|riviste libertarie]] (''Le Libertaire, Le révolution proletarienne'' e ''[[Solidaridad Obrera]]'' della [[CNT spagnola|CNT]]). Membro della [[Fédération anarchiste]], insieme ad altri compagni, esprimerà  il sostegno alla rivolta del [[1953]] in Germania orientale e a quelle del [[1956]] di Poznan e d'Ungheria.<ref>[https://es.wikipedia.org/wiki/Albert_Camus Biografia in spagnolo]</ref>Inoltre, prende parte a numerosi convegni libertari contro la repressione degli anarchici in Spagna (in un'occasione dichiarerà  che la [[Spagna]] è la sua vera patria) e nei paesi dell'est Europa.  
Camus era stato introdotto negli ambienti libertari nel [[1948]] da [[Andre Prudhommeaux]] che lo aveva invitato ad una riunione. La sua vicinanza all'[[anarco-individualismo]] sarà  sancita dalla sua collaborazione a numerose [[Albert_Camus#La_vicinanza_all.27anarchismo|riviste libertarie]] (''Le Libertaire, Le révolution proletarienne'' e ''[[Solidaridad Obrera]]'' della [[CNT spagnola|CNT]]). Membro della [[Fédération anarchiste]], insieme ad altri compagni, esprimerà  il sostegno alla rivolta del [[1953]] in Germania orientale e a quelle del [[1956]] di Poznan e d'Ungheria.<ref>[https://es.wikipedia.org/wiki/Albert_Camus Biografia in spagnolo]</ref>Inoltre, prende parte a numerosi convegni libertari contro la repressione degli anarchici in Spagna (in un'occasione dichiarerà  che la [[Spagna]] è la sua vera patria) e nei paesi dell'est Europa.  
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== Il pensiero ==
== Il pensiero ==
===L'assurdo e la rivolta===
===L'assurdo e la rivolta===
Tutta la riflessione di Camus parte dal tema dell'assurdo e della [[rivolta]] (sia [[metafisica]] che storica). Inizialmente aderisce al partito comunista, ma ben presto se ne distacca constatandone l'autoritarismo centralista. In ''[[Lo straniero]]'' egli esprime il concetto di estraneità  che separa l'uomo dal mondo. La realtà  è incomprensibile perché non ha alcun senso logico. L'uomo non è in grado di coglierne il senso. Ne ''[[Il mito di Sisifo]]'' Camus ribadisce l'assurdità  della vita (essa appare come l'inutile fatica di Sisifo), tuttavia il suicidio non è la soluzione di alcunché. L'unica risposta vera di fronte all'assurdità, è la non-rassegnazione: '''la [[rivolta]]'''. Per Camus la rivolta può assumere infinite modalità: filosofica, storica, politica, poetica. Inoltre tra la schiavitù accettata e la violenza rivoluzionaria, la vera [[libertà ]] è la creazione.
Tutta la riflessione di Camus parte dal tema dell'assurdo e della [[rivolta]] (sia [[metafisica]] che storica). Inizialmente aderisce al partito comunista, ma ben presto se ne distacca constatandone l'autoritarismo centralista. In ''[[Lo straniero]]'' egli esprime il concetto di estraneità  che separa l'uomo dal mondo. La realtà  è incomprensibile perché non ha alcun senso logico. L'uomo non è in grado di coglierne il senso. Ne ''[[Il mito di Sisifo]]'' Camus ribadisce l'assurdità  della vita (essa appare come l'inutile fatica di Sisifo), tuttavia il suicidio non è la soluzione di alcunché. L'unica risposta vera di fronte all'assurdità, è la non-rassegnazione: '''la [[rivolta]]'''. Per Camus la rivolta può assumere infinite modalità: filosofica, storica, politica, poetica. Inoltre tra la schiavitù accettata e la violenza rivoluzionaria, la vera [[libertà]] è la creazione.


In ''[[La peste]]'' descrive i flagelli dell'umanità, contestando l'[[individualismo]] assoluto e promovendo, in sua vece, la [[solidarietà ]] e la socialità  umana. E se ne ''[[Il mito di Sisifo]]'' il concetto di rivolta era trattato da un punto di vista metafisico e individuale, ne ''[[L'uomo in rivolta]]'' approda a un concetto di rivolta che dall'[[Individuo|individuo]] va verso la collettività. La rivolta viene vista come l'unico modo per combattere l'assurdità  e l'ingiustizia della vita. La rivolta dà  una nuova interpretazione all'essere umano: «'''mi rivolto, dunque siamo'''».
In ''[[La peste]]'' descrive i flagelli dell'umanità, contestando l'[[individualismo]] assoluto e promovendo, in sua vece, la [[solidarietà]] e la socialità  umana. E se ne ''[[Il mito di Sisifo]]'' il concetto di rivolta era trattato da un punto di vista metafisico e individuale, ne ''[[L'uomo in rivolta]]'' approda a un concetto di rivolta che dall'[[Individuo|individuo]] va verso la collettività. La rivolta viene vista come l'unico modo per combattere l'assurdità  e l'ingiustizia della vita. La rivolta dà  una nuova interpretazione all'essere umano: «'''mi rivolto, dunque siamo'''».


A metà  del XX secolo Camus comincia ad aver la sensazione di non aver saputo indicare una vera saggezza, e di essere pervenuto soltanto ad una cattiva coscienza. Per questo le sue ultime opere evidenziano un pessimismo cupo e privo di vie d'uscita.
A metà  del XX secolo Camus comincia ad aver la sensazione di non aver saputo indicare una vera saggezza, e di essere pervenuto soltanto ad una cattiva coscienza. Per questo le sue ultime opere evidenziano un pessimismo cupo e privo di vie d'uscita.
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=== La vicinanza all'anarchismo ===
=== La vicinanza all'anarchismo ===


Molto vicino all'[[anarco-sindacalismo]] francese, Camus propone l'idea di un [[socialismo libertario|socialismo con una forte matrice libertaria]], poiché pensa che i concetti di dignità  umana e [[libertà ]] devono essere portati avanti parallelamente. Camus in realtà  sin già  prima della fine della guerra entra in contatto con diversi esponenti anarchici attivi nella stampa libertaria, tra questi: [[Rirette Maitrejean]], condirettrice del giornale « ''[[l'Anarchie]]'' » e più tardi collaboratrice in « ''[[Témoins]]'' », [[Maurice Joyeux]] e [[Maurice Laisant]] di « ''[[Monde libertaire]]'' », [[Jean-Paul Samson]] e [[Robert Proix]] della rivista culturale e [[antimilitarismo|antimilitarista]] « ''[[Témoins]]'' », [[Pierre Monatte]] e [[André Rosmer]] di « ''[[la Révolution prolétarienne]]'' », [[Louis Lecoin]] di « ''[[Défense de l'homme]]'' » e di « ''[[Liberté]]'' », [[Gaston Leval]] e [[Georges Fontenis]] del « ''[[Libertaire]]'' », [[Giovanna Caleffi|Giovanna Caleffi-Berneri]] di « ''[[Volontà ]]'' » ([[Italia]]) e [[José Ester Borrà s]] di « [[Solidaridad Obrera (rivista)|Solidaridad Obrera]] (Spagna). Camus ebbe inoltre contatti con alcuni giornali [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] svedesi (« ''[[Arbetaren]]'' »), tedeschi (« ''[[Die freie Gesellschaft]]'' ») e latino-americani (« ''[[Reconstruir]]'' » in [[Argentina]]).
Molto vicino all'[[anarco-sindacalismo]] francese, Camus propone l'idea di un [[socialismo libertario|socialismo con una forte matrice libertaria]], poiché pensa che i concetti di dignità  umana e [[libertà]] devono essere portati avanti parallelamente. Camus in realtà  sin già  prima della fine della guerra entra in contatto con diversi esponenti anarchici attivi nella stampa libertaria, tra questi: [[Rirette Maitrejean]], condirettrice del giornale « ''[[l'Anarchie]]'' » e più tardi collaboratrice in « ''[[Témoins]]'' », [[Maurice Joyeux]] e [[Maurice Laisant]] di « ''[[Monde libertaire]]'' », [[Jean-Paul Samson]] e [[Robert Proix]] della rivista culturale e [[antimilitarismo|antimilitarista]] « ''[[Témoins]]'' », [[Pierre Monatte]] e [[André Rosmer]] di « ''[[la Révolution prolétarienne]]'' », [[Louis Lecoin]] di « ''[[Défense de l'homme]]'' » e di « ''[[Liberté]]'' », [[Gaston Leval]] e [[Georges Fontenis]] del « ''[[Libertaire]]'' », [[Giovanna Caleffi|Giovanna Caleffi-Berneri]] di « ''[[Volontà]]'' » ([[Italia]]) e [[José Ester Borrà s]] di « [[Solidaridad Obrera (rivista)|Solidaridad Obrera]] (Spagna). Camus ebbe inoltre contatti con alcuni giornali [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] svedesi (« ''[[Arbetaren]]'' »), tedeschi (« ''[[Die freie Gesellschaft]]'' ») e latino-americani (« ''[[Reconstruir]]'' » in [[Argentina]]).


Quando il segretario generale della [[Fédération Anarchiste]], [[Georges Fontenis]], recensì il suo libro su ''[[Le Libertaire]]'' gli fu chiesto se ''La rivolta'' di Camus fosse uguale a quella anarchica, egli rispose che SI lo era. L'influenza esercitata da [[Nietzsche]] è ben nota, infatti il suo saggio più celebre, ''L'uomo in rivolta'', presenta una visione del mondo e della sua storia di tendenza anarchica, [[Anarchismo e Friedrich Nietzsche|influenzata tanto da Nietzsche]] quanto da [[Max Stirner]]:
Quando il segretario generale della [[Fédération Anarchiste]], [[Georges Fontenis]], recensì il suo libro su ''[[Le Libertaire]]'' gli fu chiesto se ''La rivolta'' di Camus fosse uguale a quella anarchica, egli rispose che SI lo era. L'influenza esercitata da [[Nietzsche]] è ben nota, infatti il suo saggio più celebre, ''L'uomo in rivolta'', presenta una visione del mondo e della sua storia di tendenza anarchica, [[Anarchismo e Friedrich Nietzsche|influenzata tanto da Nietzsche]] quanto da [[Max Stirner]]: